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Consiglio uso insetticida riguardo le scottature
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marco343
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Inviato: Mar 20 Giu 2017, 18:41   Oggetto: Consiglio uso insetticida riguardo le scottature
marco343 Mar 20 Giu 2017, 18:41
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Ho comprato un insetticida sistemico per debellare definitivamente le cocciniglie e (speriamo) anche i ragnetti rossi, leggo che possono causare scottature alle piante in determinate situazioni, tanto che è consigliato usarlo lontano dalle ore calde della giornata.
Il mio dubbio è questo: se uso il prodotto devo spostare le piante dal sole per qualche tempo? ma quanto? si tratta di giorni o di ore?

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pessimo
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Inviato: Mar 20 Giu 2017, 19:12   Oggetto:
pessimo Mar 20 Giu 2017, 19:12
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Non penso che un insetticida sistemico che è utile per la cocciniglia possa andar bene anche per il ragnetto rosso, per questo serve invece un acaricida e a volte non basta. Il ragnetto rosso è difficile da combattere.
Il sistemico di solito è utile in fase preventiva, all'inizio della stagione,con le piante in vegetazione, altrimanti è meglio usarne uno di pronto effetto, abbattente e persistente. Per il discorso scottature credo che ci si riferisca a insetticidi a base di olio vegetale (olio bianco), altrimnti non ci sono problemi di scottature. Di solito i trattamenti è bene farli alle prime luci del mattino.

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cereus81
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Inviato: Mar 20 Giu 2017, 19:50   Oggetto:
cereus81 Mar 20 Giu 2017, 19:50
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come detto da pessimo per il ragnetto rosso ci sono appositi acaricidi ed uno non basta: se l'infestazione è in fase avanzata,probabilmente ci sono acari adulti ed acari in stadio larvale-uova.Per gli acari non ancora mobili ci sono appositi acaricidi tipo Borneo della Bayer,per gli adulti invece serve altro tipo Zoro di Sipcam;quindi almeno due trattamenti anche insieme.


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Salvaroby
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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 8:13   Oggetto:
Salvaroby Mer 21 Giu 2017, 8:13
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Per quanto concerne l'acaricida non posso esserti d'aiuto, per le eventuali scottature io evito a prescindere di bagnare qualunque pianta nelle ore più calde per evitare il cosiddetto effetto lente fatto dalle gocce, oltre che il favorire la proliferazione di agenti patogeni.

Ho irrorato solitamente o la mattina presto o la sera tardi ma tra i due preferisco la sera, il più tardi possibile in modo da far si che le piante rimangano bagnate il maggior tempo possibile favorendo l'assorbimento delle sostanze somministrate.

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cmr
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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 9:24   Oggetto:
cmr Mer 21 Giu 2017, 9:24
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Sono anni che cerco una immagine di qualsiasi pianta succulenta colpita da questa patologia, " il cosiddetto effetto lente fatto dalle gocce". Non ne ho mai viste e comincio a pensare che si tratta di una leggenda metropolitana. Pensa che anni addietro offrivo anche denaro per una sola, qualsiasi immagine. Ora saluto perche sono stato rapito dai marziani... Triste


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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 9:35   Oggetto:
Salvaroby Mer 21 Giu 2017, 9:35
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cmr ha scritto:
Sono anni che cerco una immagine di qualsiasi pianta succulenta colpita da questa patologia, " il cosiddetto effetto lente fatto dalle gocce". Non ne ho mai viste e comincio a pensare che si tratta di una leggenda metropolitana. Pensa che anni addietro offrivo anche denaro per una sola, qualsiasi immagine. Ora saluto perche sono stato rapito dai marziani... Triste


Ah ah ah,,, belllissima questa. Per cortesia mandaci una cartolina da Marte e dato che ci sei.... porta un po di inerte dal suolo marziano che magari ha qualche proprietà particolare sulle nostre piante Very Happy Very Happy Very Happy

Tornando seri.... sulle piante grasse nemmeno io ho mai visto l'effetto lente, almeno sulle mie no sicuramente dato che sapendo di questo ipotetico problema ho sempre irrorato la mattina o la sera. Non ho mai notato e/o cercato su piante altrui.

L'effetto lente però posso garantirti che esiste e si manifesta fin troppo spesso su piante più delicate rispetto alle succulente, come ad esempio i bonsai.
Questo effetto l'ho vissuto direttamente un anno in cui mi scordai di innaffiare le piante e non potevo innaffiare in altri momenti se non nelle ore più calde.

Il risultato furono varie chiazze sulle foglie degli olivastri, proprio come se fossero state ustionate da una lente.

Ora, sulle "grasse" ripeto che non so se possa manifestarsi realmente e, sinceramente non ci tengo a verificarlo sulle mie. Ma comunque sia credo sia sempre meglio evitare.

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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 10:23   Oggetto:
cmr Mer 21 Giu 2017, 10:23
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Per me andrebbe bene anche di vedere questa fantomatica patologia inesistente svilupparsi su qualsiasi specie vegetale fosse pure un lichene.
Hai mai visto foto di piante d'habitat colpite da questa patologia? E si che li fa dei bei tornado e, poi, sole a martello! Quanti di noi hanno vissuto in campagna e hanno assistito ad un acquazzone estivo non sono mai corsi con l'asciugamano nel vigneto o nell'orto o nell'uliveto ad asciugare le foglie delle insalate o di altri vegetali. Vi prego, non seguitate ad insultare la vostra intelligenza con questa storia completamente inventata. Grazie.


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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 10:57   Oggetto:
Salvaroby Mer 21 Giu 2017, 10:57
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Non vorrei essere scortese ma, nel messaggio precedente ho espresso chiaramente che in alcuni olivastri ho riscontrato questo problema una volta, ribadisco che erano delle chiazze che parevano come delle ustioni e sono sorte dopo che ho irrorato in un momento di sole e caldo.

Pertanto o asserisci che ho detto una bugia nel precedente messaggio, ma sinceramente non ne vedo il motivo, o mi sono mangiato un peyote ma anche in questo caso non ne vedo il motivo perchè preferisco tenerli come sono, oppure in alternativa ho visto davvero il fenomeno.

A parer mio potrebbe essere stato causato anche da altri fattori a me ignoti, ma stranamente si è verificato in coincidenza con quella irrorazione.

A parer mio è un fenomeno che può manifestarsi, magari a seguito di una serie di fattori quali irradiamento solare, temperatura, e altro. Qui da noi lo scorso anno abbiamo avuto temperature di picco di 45 gradi, roba da valle della morte e le piante non sono abituate a tali temperature.

Non conscio della tua necessità purtroppo non ho scattato foto delle foglie in questione, dovesse ricapitare, ma spero di no, almeno non sulle mie piante, provvederò a fornire la documentazione fotografica richiesta.

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cmr
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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 17:32   Oggetto:
cmr Mer 21 Giu 2017, 17:32
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Ti fidi di me solamente quando riconosco le aloe?
Triste Triste Triste Triste Triste Triste Triste Triste Triste Triste


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Adenium



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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 20:34   Oggetto:
Adenium Mer 21 Giu 2017, 20:34
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Salve a tutti.
Sull'argomento ho cercato su Internet e ho trovato un articolo scientifico e un paio di siti che riportano la notizia.

Qui i link:

In italiano (il titolo è fuorviante, va letto il testo)
http://cordis.europa.eu/news/rcn/31699_it.html

In inglese (titolo è fuorviante, va letto il testo)
http://ec.europa.eu/research/infocentre/article_en.cfm?id=/research/headlines/news/article_10_01_25_en.html&item=&artid=

Qui la notizia su un quotidiano inglese
http://www.telegraph.co.uk/news/science/science-news/7823032/Sunburnt-plants-myth-is-debunked.html

Qui l'articolo scientifico originale del quale riporto in basso il Summary e le Conclusions (rivista New Phytologist)
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1469-8137.2009.03150.x/full

Summary

•It is a widespread belief that plants must not be watered in the midday sunshine, because water drops adhering to leaves can cause leaf burn as a result of the intense focused sunlight. The problem of light focusing by water drops on plants has never been thoroughly investigated.
•Here, we conducted both computational and experimental studies of this phyto-optical phenomenon in order to clarify the specific environmental conditions under which sunlit water drops can cause leaf burn.
•We found that a spheroid drop at solar elevation angle θ ≈ 23°, corresponding to early morning or late afternoon, produces a maximum intensity of focused sunlight on the leaf outside the drop’s imprint. Our experiments demonstrated that sunlit glass spheres placed on horizontal smooth Acer platanoides (maple) leaves can cause serious leaf burn on sunny summer days.
•By contrast, sunlit water drops, ranging from spheroid to flat lens-shaped, on horizontal hairless leaves of Ginkgo biloba and Acer platanoides did not cause burn damage. However, we showed that highly refractive spheroid water drops held ‘in focus’ by hydrophobic wax hairs on leaves of Salvinia natans (floating fern) can indeed cause sunburn because of the extremely high light intensity in the focal regions, and the loss of water cooling as a result of the lack of intimate contact between drops and the leaf tissue.

Conclusions

In sunshine, water drops residing on smooth, hairless plant leaves are unlikely to damage the underlying leaf tissue, while water drops held above leaves by plant hairs can indeed cause sunburn, if their focal regions fall on to the leaf blade. The same phenomenon can occur when water drops are held above human skin by body hair. However, sustained exposure of a given patch of skin to intense focused sunlight would require that a sunbather’s position remained constant relative to the sun; otherwise, the water drops receive sunlight from a continuously changing direction, and therefore focus it on to different skin areas. Therefore, we treat claims of sunburn resulting from water droplets on the skin with a healthy dose of skepticism.

Lastly, a similar phenomenon might occur when water droplets accumulate on dry vegetation (e.g. straw, hay, fallen leaves, parched grass, brush-wood) after rain. If the focal region of drops falls exactly on the dry plant surface, the intensely focused sunlight could theoretically spark a fire. However, the likelihood of this is considerably reduced by the fact that after rain the originally dry vegetation becomes wet, and as it dries water drops also evaporate. Thus, claims of fires induced by sunlit water drops on vegetation should also be treated with a grain of salt.

Ciao

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marco343
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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 21:21   Oggetto:
marco343 Mer 21 Giu 2017, 21:21
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Vedo che per colpa mia si è alzato un bel polverone Very Happy

pessimo ha scritto:
Non penso che un insetticida sistemico che è utile per la cocciniglia possa andar bene anche per il ragnetto rosso, per questo serve invece un acaricida e a volte non basta. Il ragnetto rosso è difficile da combattere.
Il sistemico di solito è utile in fase preventiva, all'inizio della stagione,con le piante in vegetazione, altrimanti è meglio usarne uno di pronto effetto, abbattente e persistente. Per il discorso scottature credo che ci si riferisca a insetticidi a base di olio vegetale (olio bianco), altrimnti non ci sono problemi di scottature. Di solito i trattamenti è bene farli alle prime luci del mattino.


Prima di tutto grazie, non ho molto esperienza riguardo gli insetticidi e onestamente nemmeno tanta con le piante.
L'insetticida in questione contiene difenoconazolo puro si chiama Duaxo PPO della compo.
Probabilmente mi sono delle idee sbagliate in quanto c'è scritto di non trattare nelle ore più calde ma a quanto ho capito non c'è bisogno spostare le piante in ombra per un periodo dopo il trattamento, basta trattare quando le piante non sono al sole per farlo assorbire meglio.
Precisando: credevo che il fungida potesse favorire qualche reazione al sole per via dei prodotti chimici non mi ero soffermato sul famoso effetto lente sul quale la discussione si è svolta.

cereus81 ha scritto:
come detto da pessimo per il ragnetto rosso ci sono appositi acaricidi ed uno non basta: se l'infestazione è in fase avanzata,probabilmente ci sono acari adulti ed acari in stadio larvale-uova.Per gli acari non ancora mobili ci sono appositi acaricidi tipo Borneo della Bayer,per gli adulti invece serve altro tipo Zoro di Sipcam;quindi almeno due trattamenti anche insieme.



Grazie per le informazioni, sopratutto perché mi hai riportato un paio di nomi. Very Happy
Come faccio a capire se ci sono anche acari adulti?

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Inviato: Mer 21 Giu 2017, 21:55   Oggetto:
pessimo Mer 21 Giu 2017, 21:55
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http://forum.cactofili.org/viewtopic.php?t=22905&highlight=ragnetto+rosso

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Inviato: Gio 22 Giu 2017, 7:42   Oggetto:
Salvaroby Gio 22 Giu 2017, 7:42
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Nessun polverone.... i forum sono fatti affinchè si possa avere un confronto fra gli utenti e si possano valutare diversi aspetti inerenti il tema del forum, cose che, non sarebbe possibile valutare e studiare in solitudine.
Il bello dei forum è proprio avere la possibilità di confrontarsi, di esporre le proprie esperienze e far tesoro di quelle altrui.

Ho dato una sguardo velocissimo ai tuoi link ma per motivi di lavoro non posso soffermarmi anche perchè dovrei stare li a tradurre dall'inglese e ho qualche problemino, non sono bravo con tale lingua. Da quello che ho capito è comunque sia un fenomeno indicato come esistente in campo agricolo.
Io ribadisco la mia esperienza..... ero incredulo anche io eppure l'unica causa delle varie chiazze posso attribuirlo solo ad esso. Spero che non mi ricapiti, intanto tra sapere e non sapere evito che si ripresenti.
Dubito che possa presentarsi sulle grasse ma se accadesse sarebbe un guaio perchè il bonsai sostituisce le foglie, ma le succulente rimarrebbero danneggiate.

Per cmr...... non mi fido solo per le aloe Very Happy Very Happy Very Happy

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Inviato: Gio 22 Giu 2017, 8:31   Oggetto:
cmr Gio 22 Giu 2017, 8:31
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Seguitiamo a parlare di niente!
Leggendo l'articolo segnalato si capisce chiaramente che il fenomeno potrebbe sussistere, forse, solamente in una determinata circostanza ma, anche questa, all'esistere contemporaneamente di cosi tante condizioni che è pressoche impossibile che si verifichi in natura: una goccia sospesa sul bordo della foglia che converge raggi solari sulla peluria di una foglia di felce secca, che la goccia stessa non evapori mentre viene attraversata dai caldi raggi solari e ultima e fondamentale condizione, che il fuoco della goccia/lente converga proprio sulla peluria secca.
La stessa percentuale di probabilità che questo avvenga è che io assomigli a Monica Bellucci.
Discorso a parte sono le ustioni provocate da fitofarmaci o da quello che le societa di gestione delle acque pubbliche sono costrette a immettere in estate nei serbatoi dell'acqua che beviamo e che potrebbero risultare fitotossiche.

  Se il punto F non è a contatto di una superficie ma questa superficie è tra A e F non avviene alcun fenomeno di concentrazione dei raggi. Se la lente/goccia A è appoggiata ad una superficie non accade un bel nulla, probabilmente il calore del sole la farà evaporare! Fisica ottica-I liceo.


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Inviato: Gio 22 Giu 2017, 8:37   Oggetto:
Salvaroby Gio 22 Giu 2017, 8:37
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Se assomigli a Monica Bellucci...... dopo mandami il tuo numero di telefono Very Happy Very Happy Very Happy

Non avevo pensato alla possibilità che fossero le sostanze presenti nell'acqua ad aver causato la bruciatura sulle foglie..... anche se. Io utilizzo acqua di pozzo per irrorare la quale comunque sia ha una buona percentuale di calcare. Pertanto effettivamente potrebbe essere quella la causa, ma continuo a non escludere la possibillità dell'effetto lente.

Per la possibilità...... non saprei davvero, sicuramente che vi siano più concause concomitanti è difficile ma credo non sia impossibile.

E' sicuramente un fenomeno difficile che avvenga ma non penso sia impossibile. Io di mio ho avuto un fenomeno che potrei attribuire all'effetto lente, sarebbe però interessante continuare ad approfondire, anche su ulteriori sito in inglese.

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