Inviato: Mer 26 Mar 2008, 13:58 Oggetto: PANE DI TORBA E RINVASO
Margherita74 Mer 26 Mar 2008, 13:58
Ciao a tutti,
leggendo i vari post sul forum, ho scoperto che, molti di voi, tolgono il pane di torba dalle piante prima di rinvasarle, lasciandole poi fino ad un massimo di 10gg a radici nude prima di rinterrarle e aspettando poi ancora una settimana prima di innaffiarle, onde evitare marciumi radicali.
Devo ammettere che questa pratica comune, mi ha molto incuriosita ma anche molto sconcertata... siamo proprio sicuri che queste povere piante non soffrano nel rimanere tutto questo tempo senza terra?
A questo punto mi chiedo: come mai i vivai le coltivano nella torba se questa non è adatta per le piante grasse? Ed inoltre, che rischi ci sono a rinvasare senza togliere il pane di torba iniziale?
Io le ho sempre rinvasate lasciandole il loro pane (convinta così di traumatizzare di meno le piante) scuotendo solamente il terriccio più esterno e devo ammettere che, in effetti, anche su piante di vari anni di età e dopo svariati rinvasi, ogni volta riappare la forma del primo pane di torba ancora intatta e perlopiù dura come sughero.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi sapranno dare maggiori chiarimenti
Inviato: Mer 26 Mar 2008, 14:26 Oggetto: Re: PANE DI TORBA E RINVASO
Antonietta Mer 26 Mar 2008, 14:26
Margherita74 ha scritto:
Io le ho sempre rinvasate lasciandole il loro pane (convinta così di traumatizzare di meno le piante) scuotendo solamente il terriccio più esterno e devo ammettere che, in effetti, anche su piante di vari anni di età e dopo svariati rinvasi, ogni volta riappare la forma del primo pane di torba ancora intatta e perlopiù dura come sughero.
Ciao, Margherita, praticamente ti sei data la risposta da sola: quel pane di torba intatto non assorbe acqua ed asfissia le radici, per cui la pianta sopravvive solo se riesce a fare radici fuori da esso, da cui assorbire nutrienti.
I vivaisti usando la torba hanno diversi vantaggi: costa meno di una composta specifica, la pianta cresce molto più in fretta e quindi diventa vendibile in poco tempo (noi cactofili diciamo che è 'pompata', troppo gonfia, e quindi più delicata e attaccabile dai patogeni) e, tenendo la torba sempre umida, non ha l'inconveniente di compattarsi e diventare impermeabile.
_________________ Antonietta
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Inviato: Mer 26 Mar 2008, 14:49 Oggetto:
fegele Mer 26 Mar 2008, 14:49
Ciao margherita, io ho svasato proprio ieri una succulenta che mi hanno venduto in vaso enorme. All'interno di questo c'era un minuscolo panetto di torba che conteneva 4 radichette, da non crederci ! Povera piantina !
L'ho rinvasata subito senza aspettare, ma qui è una mia omissione, hanno ragione gli altri perchè quando ho fatto questa operazione con una cactacea mi è morta dopo una 15cina di giorni, perchè ammuffita.
Radice fibrosa, se non ho fatto molti danni, rinvaso subito e innaffio dopo un paio di settimane, altrimenti aspetto 1 settimana prima di procedere.
Radice tuberosa, attendo comunque almeno 4-7 giorni con radici all'aria. Per piante grandi o particolarmente sensibili attendo anche 2-3 settimane.
Se sto rinvasando e mi accorgo che il pane di terra mi piace, cioè contiene terriccio adeguato ancora friabile e senza torba, e se la pianta non è sofferente, prendo l'intero pane e lo metto in un vaso con nuovo terriccio.
Questo vale soprattutto per piante dallo sviluppo veloce che hanno bisogno di rinvasi frequenti.
In generale però, al di la dei miei modi, è importante attendere prima del rinvaso.
Anche se non c'è marciume conclamato alle radici, spesso anche solo parte dell'apparato radicale viene messo fuori uso con delle conseguenze disastrose per la ripresa della pianta.
ciao margherita!
fidati di quel che ti dicono gli amici del forum..anch'io ho una pessima esperienza alle spalle..quei panetti impediscono alle radici di crescere e lentamente portano a deperimento la pianta, perlomeno a me è successo più e più volte così..ormai non mi fido più dei terricci che hanno le piante all'acquisto, rinvaso tutto..comunque da qualche parte in giro per il web c'è proprio scritto di non togliere il panetto di torba per non danneggiare le radici l'ho letto anch'io, per questo all'inizio lo lasciavo..
Inviato: Mer 26 Mar 2008, 16:36 Oggetto: Povereeeeee
giuliana Mer 26 Mar 2008, 16:36
Ciao Marghi, proprio stamani mi sono dedicata al salvataggio di 4 povere piantine soffocate dal panetto di torba. Le profughe mi son state affidate (sono la crocerossina del gruppo, seconda a mia sorella però) da un'amica che le aveva estratte dai vasetti di diametro 3,5 cm e messe tutte assieme in una ciotola...senza liberare le radici...non ti dico...
Per documentare all'amica il fattaccio ho fatto un po' di foto, domani vedo di postarle così potrai renderti conto, 2 erano riuscite a tirar fuori le radici dalla matassa mentre altre 2 erano ancora aggrovigliate. Tant'è che sono cresciute di meno.
A domani,bye
Buongiorno Marghi, come promesso ti posto le foto con i vari passaggi per liberare le radici imprigionate nella torba. Come dicevo 2 piantine erano riuscite a tirar fuori qualche radice, mentre per altre 2 erano ancora intrappolate del tutto.
La mia amica le ha prese un giorno che eravamo in giro assieme, entrambe ricordiamo che il periodo era più o meno tra metà agosto e i primi di settembre…allora le uscite erano tante!
Difatti dopo il primo lavaggio, puoi vedere che le prime due hanno sì allungato le radici , ma conservano ancora il groviglio…per tutte e quattro procederò oggi pomeriggio, dopo il secondo ammollo di stanotte, alla liberazione (spero) definitiva.
A presto
ciao Giuliana, quel che conta maggiormente nel liberare le radici da qualsiasi residuo di torba, è la zona sottostante il colletto come da figura indicata col n° 1
inoltre nella freccia, quelle radici vanno allentate anche a costo di romperne un po' diversamente resteranno aggrovigliate anche dopo il rinvaso.
Per quanto riguarda il secondo ammollo ci andrei cauto, le temperature attuali non consentono una rapida asciugatura inoltre visto che una parte dell'apparato radicale è stato liberato e che qualche radici si sia spezzata, questi se non sei fortunata, puo' dare il via libera a qualche attacco fungineo.
se dovesse capitarti di nuovo, utilizza un vecchio spazzolino da denti, funziona molto bene
Buongiorno e grazie a tutti per le vostre esaurienti risposte!
Devo dire che mi avete convinta!
A giorni inizierò con i rinvasi (mamma mia che lavorone! al sol pensiero...) pensate che sia troppo tardi come periodo per effettuare tali operazioni? Non vorrei perdere la fioritura!
Le piante attualmente si trovano in serra fredda e sono ancora ferme tranne che due dei miei ultimi acquisti ovvero un NOTOCACTUS BUININGII che ha un boccio e un AEONIUM che è in piena fioritura.
Nel caso sia ancora in tempo (come periodo), una volta liberate le radici dove mi consigliate di metterle ad asciugare?
In garage (ma non ho finestre)
In casa (ho molto caldo ma potrei lasciargli la finestra socchiusa)
In terrazza (è esposta ad est ma non è molto riparata in quanto ha la ringhiera, non il muro)
Nella mia piccola serra fredda
Per Giuliana:
Grazie mille per le foto! Impressionante! Povere piantine come erano messe male!
Chissà se anche le mie saranno nelle stesse condizioni
Per quanto riguarda il genere concordo con Fegele per il GYMNOCALYCIUM, anch'io ne ho un paio di piantine. Per la specie sinceramente non saprei, aspettiamo qualcuno più esperto
Per Angelo: oggi avevo già appunto intenzione di liberare proprio quella zona che mi indichi, grazie per la repentina risposta.
Per il secondo ammollo oramai l'ho fatto, vedrò di applicare il consiglio per una prox volta. Incrocio le dita per questa volta...
Per dilavare le radici io utilizzo un pennellino di pelo di cinghiale, che è abbastanza duro e allo stesso tempo più delicato di uno spazzolino da denti.
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