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Aiuola all'aperto sulle colline lombarde
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Pino15



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Inviato: Lun 13 Mag 2024, 22:09   Oggetto:
Pino15 Lun 13 Mag 2024, 22:09
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Citazione:
Comunque, visto che ti stai allargando, io ti consiglio di valutare molto attentamente le distanze,

In effetti spazio per allargarmi ne avrei ancora una discreta quantità, quello che mi manca in questo momento è il tempo per lavorarci Very Happy .
Per quest'anno, oltre a completare velocemente i lavori in corso, vorrei predisporre un'ulteriore piccola area laterale che rimane nell'ombra di un ciliegio dal primo pomeriggio. In questo spazio meno esposto vorrei provare ad inserire alcuni Gymnocalycium e Echinocereus viridiflorus.
Un paio di spostamenti comunque penso di effettuarli, inserendo alcuni Delosperma.

Citazione:
Uno può essere cauto quanto vuole, ma alla fine ci caschiamo tutti Very Happy
Mi consolo!!! E se penso ai piccoli semenzali che ho in crescita lo spazio sarebbe da triplicare Very Happy


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RobertoBr
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Inviato: Mer 15 Mag 2024, 15:14   Oggetto:
RobertoBr Mer 15 Mag 2024, 15:14
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Sembra che tu sia ormai stato contagiato dalla febbre cactofila quindi per quando i tuoi semenzai saranno pronti scommetto che ti sarai fatto un po' di posto. Very Happy
Anche io ho iniziato con una piccola aiuola e all'epoca non avrei mai pensato che avrei finito per allargarla, per due volte.
La mancanza di tempo purtroppo è un problema comune, ma una volta che l'aiuola è ben impostata e avviata è probabilmente una di quelle che ti richiederanno meno lavoro. Non metterti fretta in fase di progettazione e impianto e non dovrai correre i prossimi anni per il mantenimento. Se devo essere sincero quando ho iniziato credo di aver avuto molta meno cognizione e nozioni di base di quante già ora ne dimostri tu e anche io ho perso diverse piante e fatto tanti errori (e continuo a farne), ma vedrai che se trovi la quadra le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare e ti accorgerai di come questo tipo di coltivazione sia perfettamente adatto alle esigenze e obbiettivi che ti prefiggevi all'inizio.

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Pino15



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Inviato: Ven 17 Mag 2024, 7:35   Oggetto:
Pino15 Ven 17 Mag 2024, 7:35
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Sicuramente contagiato e febbricitante per l'entusiasmo Very Happy. Ti ringrazio per gli apprezzamenti e l'incoraggiamento, cerco di imparare leggendovi e documentandomi, sperimentando e quindi appunto sbagliando. Come tu dici devo tenere a freno la fretta eccessiva, ma dalle prime Agavi e Aloe di 3/4 anni fa in vaso ad oggi qualche passo avanti mi sembra di averlo compiuto.


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Inviato: Lun 11 Nov 2024, 19:24   Oggetto:
RobertoBr Lun 11 Nov 2024, 19:24
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Ciao Pino, se hai tempo e voglia sarei curioso di sapere come è andata questa stagione e come stai aspettando la prossima.

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Pino15



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Inviato: Lun 11 Nov 2024, 22:54   Oggetto:
Pino15 Lun 11 Nov 2024, 22:54
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Ciao Roberto, più che volentieri, stavo giusto sistemando alcune foto della scorsa settimana.

Anche qui da me siamo ormai arrivati all’inizio dell’autunno vero e proprio e della stagione del riposo. Sabato notte per la prima volta le temperature notturne sono scese sotto i 7 gradi.

In questi mesi ho completato l’estensione dell’aiuola allargando le fasce laterali di circa 80cm ed ho creato due isole rialzate in cui ho inserito una Aloe polyphylla ed una Agave ovatifolia entrambe da seme e che avevo in vaso.
Ho distanziato due Trichocereus pasacana sullo sfondo e nell’aiuola ho aggiunto qualche specie di Echinocereus (dasyacanthus, nivosus, pectinatus, viridiflorus, reichenbachii), Thelocactus bicolor, Gymnocalycium bruchii, Rebutia heliosa. Inoltre ho voluto sperimentare dei Tephrocactus articulatus. Staremo a vedere come affrontano l’inverno. Nel mese di giugno, così piovoso, ho perso due Astrophytum myriostigma per marciume radicale, in modo analogo a quanto hai segnalato per la tua aiuola. Sempre per marciume ho perso lo scorso ottobre uno dei due Trichocereus schickendantzii che è letteralmente collassato su sé stesso. Il caldo e la mancanza di irrigazioni manuali non hanno creato sofferenze apprezzabili, se non una parziale perdita di alcuni germogli della Cylindropuntia imbricata ed il disseccamento di alcune succulente come Titanopsis e Delosperma (ahimè tutte le sphalmanthoides!).

Purtroppo il mio piccolo grande tormento estivo è stato la personale battaglia con l’Oxalis che si è trasformata in guerra ed ha assorbito buona parte del mio tempo. I risultati sono stati tutt’altro che soddisfacenti: per l’anno prossimo sarei veramente tentato di rimettere mano a tutta l’area centrale dell’aiuola per triplicare lo spessore degli inerti, così come realizzato per le nuove aree laterali che almeno quest’anno sono risultate sicuramente più equilibrate ed efficaci nel garantire assenza di irrigazioni manuali ed al contempo contenere le infestanti.

Per ultimo mi sono ispirato, o per meglio dire ho letteralmente copiato la tua esperienza con le geofite ed ho inserito qualche “erbaccia” aliena come Crocus, Sternbergia lutea (già in fiore ad inizio ottobre), tulipa botanici….

Per il prossimo anno vorrei aggiungere una nuova isola per inserire un’Agave victoriae-reginae di 3 anni che tengo in vaso sul terrazzo. Poi, contravvenendo agli attuali buoni propositi, sono certo che mi farò prendere dall’entusiasmo di sperimentare qualche muova specie ed alla fine estenderò ulteriormente anche l’aiuola principale…. 😊

 
   


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Inviato: Mar 12 Nov 2024, 1:41   Oggetto:
RobertoBr Mar 12 Nov 2024, 1:41
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Grazie dell'aggiornamento, vedo che complessivamente procede per il meglio.


La tua esperienza con gli Astrophytum giunge a dare un ulteriore indizio alla mia ipotesi che purtroppo questo genere sia da evitare o comunque trattare diversamente anche se nel fare questa considerazione è bene tenere presente che quello trascorso è stato un anno eccezionalmente piovoso. Per quanto riguarda lo schickendantzii è strano, è una pianta che teoricamente non dovrebbe presentare questa problematica.
La Cylindropuntia deve solo ambientarsi, vedrai che non appena avrà sviluppato un apparato radicale ben esteso affronterà senza problemi il caldo e la siccità prolungata.

Le nuove specie mi sembrano tutte ottime scelte occhio al Gymnocalycium bruchii perché se esposto troppo al sole tende a patire le giornate calde e secche estive. Con il Tephrocactus articulatus c'è un discorso che avevamo già affrontato altrove riguardo alla sua tendenza a perdere molto facilmente gli articoli, caratteristica che varia a seconda della varietà, del clone e ( almeno a mio parere) dalle condizioni ambientali....

Ti confesso che l'infestazione di oxalis era la cosa che più mi preoccupava per la tua aiuola, sempre tenendo conto dell'eccezionale clima di questa estate. Anche io pur con tutte le mie attenzioni ho dovuto mettermi lì a pulire tutta la parte nuova dell'aiuola un paio di volte per evitare che andasse a seme.

Bellissima la polyphylla, molto curioso di vedere come passerà l'inverno: se avrai successo sicuramente ti imiterò. Comunque si, le due isole devono assolutamente essere ricongiunte e integrate nell'aiuola principale Very Happy

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Inviato: Sab 16 Nov 2024, 19:48   Oggetto:
Seba24 Sab 16 Nov 2024, 19:48
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Voi due siete fortissimi, una fonte di ispirazione, vi leggo fin troppo volentieri XD
Secondo me nell'angolino destro addossato al muretto calzerebbe a pennello una aloe striatula Esatto


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Inviato: Sab 16 Nov 2024, 23:17   Oggetto:
Pino15 Sab 16 Nov 2024, 23:17
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Seba, ti ringrazio per gli apprezzamenti! Terrò in serie considerazione il tuo suggerimento per il 2025... Intesa


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Inviato: Mar 04 Feb 2025, 14:25   Oggetto:
Pino15 Mar 04 Feb 2025, 14:25
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Trascorsi i due mesi in teoria più freddi dell'inverno, invio un rapido aggiornamento. Fino ad oggi la temperatura minima è stata di -4,5° per un totale di circa 130 ore di gelo (ho un registratore orario di temperature, installato una decina di anni fa e che utilizzavo per il frutteto, dovrei trovare il tempo di scaricare i dati ed analizzarli per bene....).

Non ho subito grosse perdite se non i 3 Thelocactus bicolor: secondo me i picchi di elevata umidità di fine ottobre con conseguente immagazzinamento di troppa acqua li hanno fatti surgelare e letteralmente ridurre in poltiglia.

Avevo anche sperimentato due Pachycereus pringlei che sono messi veramente male, non sono collassati, ma hanno un colorito brunastro che non promette nulla di buono....

Sul secondo Trichocereus schickendantzii è comparsa una piccola macchia di marciume, temo che faccia la stessa brutta fine del primo. Sullo shick vorrei comunque ritentare perchè sulla carta dovrebbe essere resistente a freddo ed umidità.

L'Opuntia polyacantha cv. Wibke del 2023 si è praticamente afflosciata al suolo, non sembra surgelata, ma ha perso completamente vigore, vedremo se si riprende.

Da ultimo l'Aloe polyphylla: qualche foglia esterna è compromessa ed anche qualche estremità. Il cuore centrale della pianta da cui si sviluppano le nuove foglie sembra indenne, quindi attendiamo ancora una paio di mesi prima di completare la valutazione. I danni sono stati causati quasi certamente dall'umidità e non dalle basse temperature. Le due sorelline in vaso sempre all'aperto, ma al riparo da pioggia non hanno subito alcun danno fogliare.

Invio qualche foto.

 
    Il Trichocereus schickendantzii con qualche macchiolina preoccupante
    Il Tephrocactus articulatus in ottima forma Smile
    L'Aloe polyphylla con alcune foglie esterne compromesse


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Inviato: Mar 04 Feb 2025, 23:21   Oggetto:
RobertoBr Mar 04 Feb 2025, 23:21
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Sono molto contento che tu abbia passato anche il secondo inverno con danni tutto sommato contenuti.
Concordo con te, con quella minima i danni che hai subito sono sicuramente da imputare più all'umidità che alla temperatura. Se non sbaglio la tua zona ha visto precipitazioni sopra la media ( al contrario dello scorso anno).

Ciononostante ad alcune differenze tra la mia e la tua esperienza fatico a dare una spiegazione:
Thelocactus bicolor, ne ho due, uno ormai da diversi anni, e non mi hanno mai dato problemi. Il più piccolo non è bellissimo, un po' colorato dal freddo e raggrinzito, ma assolutamente sano, il maggiore poi assolutamente intonso e nessuno dei due è neanche posizionato in modo particolarmente favorevole e di acqua ne hanno presa in abbondanza sia allo stato liquido che solido.

Trichocereus schickendantzii, un altro che considero indistruttibile. E oltretutto qui mi pare anche difficile dare la colpa all'umidità perché ti assicuro che quello in aiuola che prende acqua e umido è molto più bello delle talee che ho in vaso all'asciutto, tanto che la scorsa settimana le ho spostate fuori a prendere una mezza giornata di pioggia per vedere se ne beneficiavano Boh!!!

Il Tephrocactus si comporta esattamente al contrario, dopo il fallimento con la var. papyracanthus ho provato la var. oligacanthus... Sicuramente va meglio: la pianta è viva e non ha perso articoli, ma è ben lungi dall'essere bella in forma e turgida come il tuo.

Infine la polyphylla...io non vorrei portarti sfortuna, tanto più che non ho mai coltivato la specie, ma solitamente quando in una succulenta a rosetta le foglie marciscono dalla base verso l'apice non è proprio un buon segno. Incrociamo comunque le dita.

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