Buongiorno a tutti,
ho ricevuto in regalo una Rhipsalis e volevo gentilmente chiedere indicazioni per il rinvaso.
Per ora ho eliminato il panetto di torba; pensavo in questo caso di non aspettare la canonica settimana e rinvasare prima.
Svasando ho visto che sono diverse piantine separate, che rimetterei nello stesso vaso, magari non più così attaccate tra loro.
Per quanto riguarda il substrato ho letto 1/3terra 1/3 sabbia 1/3 pomici o simili, può andare bene?
E dopo il rinvaso quanto devo aspettare per bagnare per la prima volta?

grazie!
Monica

Qualche indicazione la puoi trovare qui
https://forum.cactofili.org/viewtopic.php?p=446510#446510

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Gianna

Che tipo di Rhipsalis è? Le puoi trovare qui in Galleria

https://www.cactofili.org/genere.asp?gen=rhipsalis

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Gianna

Grazie per le risposte, dovrebbe essere una Rhipsalis pilocarpa.
Ora non ho foto da allegare, posso farla stasera nel caso.

Innanzitutto andrebbe cambiato il substrato.
Io utilizzo 1/3 corteccia di conifera, 1/3 perlite (meglio ancora 1/6 perlite ed 1/6 vermiculite) e per il resto humus o materiale organico.
La sabbia tende ad appesantire.
Se è di provenienza commerciale è probabile che siano state piantate più talee.
Radica molto facilmente, quindi di solito attecchiscono tutte.
Il terreno va mantenuto sempre.umido, mai fradicio. Per questo torna utile la vermiculite.
Per la fase del radicamento giova spruzzare d'acqua la parte epigea una volta al giorno.

Domanda: anche in inverno bisogna tenere umido il substrato? Io Ho Una Rhipsalis cereuscula .. sta svernando in serra fredda ed è da ottobre che non vede acqua ...

Grazie Lepismium per le indicazioni.
Allora evito la sabbia e vedo di procurarmi perlite e vermiculite che attualmente non ho.

In inverno spruzzo abbondanemente le Rhipsalis con acqua, annaffio gli esemplari più grandi.


Considerata la zona di provenienza patisce il freddo. Si può tenere in casa, anche se la luminosità non è elevata (anzi meglio: usualmente cresce sotto la volta arborea).

La prolungata assenza di idratazione provoca spesso la progressiva secchezza dei fusti, partendo da quelli distali. Se dovessero staccarsi, rimanendo verdi, possono essere usati come talea.

Da me le Rhipsalis fioriscono anche in inverno, le tengo in stanza da letto.

Una monografia sui generi Rhipsalis e Lepismium è quella di Frank Süpplie, io la ho presa a suo tempo da Uhlig.

Quest'anno, per la prima volta, senza ricorrere a talee, ho seminato entrambe le specie (oltre alla epifitica Pfeiffera) con semi di ADBLPS. I primi a germogliare sono stati Lepismium houilletianum, nel giro di tre giorni. Provo ad inserire delle foto delle plantule e del bocciolo (su pianta adulta, ovviamente) notato stamattina

Se ti appassiona il genere, guarda i video del canale Epiphytic cacti. Sono sempre puntuali e precisi. La signora, americana, talora invidia noi europei per la maggiore facilità che abbiamo nel reperire specie poco diffuse nel mercato dell'America settentrionale

Se poi il genere ti appassiona , ho vari esuberi o talee che regalo volentieri a chi apprezza questi cactus.

Ultimamente alle mostre ne ho visti degli esemplari commerciali a prezzi invero eccessivi (49 euro a vaso).

La mia collezione si compone integralmente di piante provenienti da talee (pagate al massimo 2 euro per due o tre euro per più fusti o talora staccate direttamente da esemplari grandi).

Si ha maggio piacere a vedere crescere la propria pianta. Come diceva Lodi: lo scopo primario dell'appassionato è vedere fiorire la pianta che si è seminata.

Nelle Rhipsalis è usuale che alcuni rami si stacchino dalla pianta madre (fenomeno che -con altre modalità- vediamo in certe Opuntia o negli Pterocactus). Serve a riprodurre agamicamente la pianta.

Noterai anche delle radicule aeree sui fusti, è normale e si tratta di tentativi di ancoraggio o di predisposizione per le piante-cloni.

Se hai una pilocarpa, come è sotteso dal nome, vedrai poi nascere dei frutti rossi, pubescenti. Talora sono traslucidi. È il carattere distintivo più sicuro per identificare la pianta (ma anche i fusti lasciano pochi dubbi). Quando i frutti maturano puoi trarne i semi e moltiplicarla con particolare facilità.

Grazie mille di nuovo Lepismium per i messaggi ricchi di informazioni e indicazioni, cercherò di mettere in pratica il più possibile!

Una domanda (magari la risposta è ovvia, ma da principiante cerco di informarmi il più possibile): visto che suggerivi la vermiculite per tenere umido il terreno, mi chiedevo se l'argilla espansa potrebbe avere la stessa funzione, e quindi essere eventualmente usata in sostituzione, o in caso contrario per quale motivo.!

La evitiamo per via che trattiene troppo l'acqua, casomai usata solo pochissimo per evitare che il substrato esca dai fori di scolo

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Gianna

Per il genere Rhipsalis l'argilla espansa è utilizzabile, viene spesso consigliata.

Funge infatti congiuntamente da agente drenante e da ausilio alla conservazione di una umidità costante.

Le Rhipsalis crescono nella volta delle foreste, su substrato legnoso (prefesici sempre un Ph leggermente acido,se utilizzi corteccia di pino, questa ha l'acidità desiderata), dove piove molto.
Hanno quindi esigenze differenti rispetto agli altri cactus.

Io preferisco l'humus di lombrico alla torba, come componente organica, specie dopo avere visto il video di Rod sui substrati (vai alla sezione video). In ogni caso la Rhipsalis va rinvasata più di frequente rispetto alle altre cactacee, specialmente perché la corteccia tende a degradarsi e va rimpiazzata.

La signora di Epiphytic cacti inserisce regolarmente argilla espansa nel suo terriccio, proprio per le ragioni che ti ho descritto sopra.

Però il fondamento è 1/3 organico, 1/3 corteccia ed 1/3 pomice (che puoi suddividere in 1/6 pomice ed 1/6 vermiculite). Poi aggiungi un poì di argilla, oppure io ci metto il lapillo, ma di taglia molto grossa.
Pensa sempre a dove cresce in natura: substrato molto grossolano, ma costantemente umido.