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La mia esperienza con il wild

 
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Lucz
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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 6:38   Oggetto: La mia esperienza con il wild
Lucz Sab 20 Ago 2022, 6:38
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Ciao a tutti ragazzi, ormai é quasi un anno che ho iniziato la mia esperienza con la coltivazione wild e sto riscontrando molti risvolti positivi rispetto alla classica coltivazione. A causa del fatto che online é complicato reperire informazioni complete senza abbonarsi a siti e ciò che si trova é molto sparso, pensavo di mettere qui la mia esperienza su come io personalmente opero, cosí voi mi correggere te se sbaglierò e potrete commentare con vostri personali metodi, cosí da rendere più semplice la fruizione per chi si approccia.

COME OPERO
Per iniziare, io distinguo i generi di piante in base alla loro origine boreale (messicane e nordamericane) o australe (sudamericane): esempi della prima categoria sono astrophytum, aztekium, mammillaria, mentre esempi della seconda sono copiapoa e parodia. Dopo aver distinto in questo modo, mi approccio mettendo per le piante messicane un substrato alcalino, mentre per quelle sudamericane un substrato più acido,sommariamente parlando. Poi questo va approfondito specificamente per la pianta che stiamo andando a trattare, perché moltissime piante messicane richiedono alcalinità ma non tutte, per esempio.

I MATERIALI CHE UTILIZZO
Utilizzo prettamente due tipi di terre, una alcalina biancastra tipica dell'Appennino ligure e molto simile alla terra messicana di alcuni areali e una terra semplice da orto di tipo acido. Per distinguere una terra alcalina da una acida basta versare sulla terra un poco di aceto: se si sviluppa CO2 e quindi vi é effervescenza, la terra é basica, in caso contrario non la é. Si può anche operare mischiando con acqua e poi misurando a tornasole o pHametro ma é più complicato. Come inerti utilizzo la classica pomice bianca, indispensabile per limitare l'umidità e aerare il terriccio e una sabbia di fiume molto grossolana con anche percentuali di terra al suo interno, ottima per creare anche situazioni di landscaping in superficie. Sulla marna ero partito convintissimo, poi alla fine ho notato che anche se non la utilizzi, puoi benissimo farne a meno.

COME RENDO WILD I VASI
A questo punto, analizzata la specie e scelto il substrato, procedo dividendo in due porzioni il substrato che andrò ad utilizzare: la parte più interna dove stanno le radici con pomice in abbondanza e tanti inerti per far essere il tutto poco umido e aerato e la parte superficiale per il landscaping, senza pomice e con terra compatta e sabbia grossolana per fare un po' di panorama. Riempio il vaso con il substrato con la pomice fino ad aver coperto le radici, poi uso terra, sabbia grossolana e sassi al fine di replicare immagini esempio che si trovano su siti specifici online o qui sul forum e rendere la pianta ed il vaso uno spaccato di deserto (o almeno ci provo).

INNAFFIATURA ED ESPOSIZIONE
Abituandole ed una coltivazione del genere, le piante si induriscono e riescono a sopportare un maggiore apporto di sole (io ad esempio tranne qualche pianta che lo richiede espressamente, non metto più di uno straterello di rete a maglie larghe a coprire) che le porta a sviluppare spine impressionanti, stiamo però attenti alle necessità delle piante, perché ad esempio un astrophytum asterias non dovrà essere messo al sole pieno. Le annaffiature possono essere più rade rispetto al substrato 1/3 classico (almeno per quanto da me riscontrato) infatti io ho annaffiato soltanto due volte quest'anno, per il resto ho fatto fare alla pioggia. Le piante prediligono acqua acidula come la pioggia, quindi o si raccoglie la pioggia oppure si può acidificare l'acqua di rubinetto aggiungendo acidi deboli come aceto o succo di limone fino ad ottenere un ph attorno a 5,6 (usando la cartina tornasole)

NOZIONI SPECIE PER SPECIE
Ho operato con diversi generi, ecco come faccio con ciascuno di essi con cui ho acquisito risultati indubbiamente ottimi (finora)
MAMMILLARIA, CORYPHANTHA, ESCOBARIA sono eccessivamente vari per essere trattati in generale, però posso dire che in generale si trovano bene con substrato acido con contaminazioni alcalina, quelle della Baja California penso proprio che prediligano acidità mentre altre, tipo la crucigera, alcalinità pura.
ECHINOCEREUS anche loro molto versatili, si wildizzano bene con parecchia sabbia grossolana e substrato sia basico che molto organico. Uso molta sabbia di fiume grossolana qui
ASTROPHYTUM puro substrato basico per tutti, uso anche marna ma ci si può fare a meno
LOPHOPHORA, TURBINICARPUS puro basico pure qui, rispondono bene al wild sgonfiando e gonfiandosi alla perfezione
LEUCHTENBERGIA anche qui alcalina, ma vogliono molta pomice altrimenti soffrono
PARODIA/NOTOCACTUS/GYMNOCALYCIUM/FRAILEA/ECHINOPSIS/LOBIVIA/ACANTHOCALYCIUM qua opero con puro substrato acido e ben fertilizzato

  Stenocactus multicostatus
In substrato basico
Stenocactus multicostatus   Echinocereus triglochidiatus mojavensis inermis
Tanti sassolini e terra in superficie
Echinocereus triglochidiatus mojavensis inermis   Mammillaria viperina
Parecchia sabbia grossa e terra in superficie
Mammillaria viperina   Gymnocalycium quehlianum
Il crostone superficiale non inficia sull'umidità grazie alla pomice sotto
Gymnocalycium quehlianum   Astrophytum asterias
Ho usato pure della marna
Astrophytum asterias   Lophophora williamsii
A loro piace stare interrate, ma dopo la pioggia si gonfiano moltissimo
Lophophora williamsii   Mammillaria lindsayi
Terra basica e sabbia grossolana
Mammillaria lindsayi

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Lucz
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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 6:40   Oggetto:
Lucz Sab 20 Ago 2022, 6:40
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Ripeto che questo che ho scritto non é un valore assoluto, é soltanto il metodo in cui opero e con cui ho avuto bei risultati, se voi avete da appuntare qualcosa oppure operate in modo diverso, sono benfelice di accettare i suggerimenti

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Ivang
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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 8:48   Oggetto:
Ivang Sab 20 Ago 2022, 8:48
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Molto interesssante.Molto bello pure il risultato. Purtroppo, per le condizioni climatiche della mia zona, le piante lasciate sotto il sole diretto ad attendere la pioggia che non arriverà mai sono condannate a morte certa!


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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 9:10   Oggetto:
Lucz Sab 20 Ago 2022, 9:10
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Mi spiace... Infatti questo metodo riportato é proprio la mia personale esperienza, in ogni caso però si può adattare alla propria zona (con coperture see grandina oppure annaffiando)

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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 11:21   Oggetto:
sergio_radi Sab 20 Ago 2022, 11:21
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e bravo Lucz!
complimenti per il post, per gli ottimi risultati, e, non ultimo, per la grande passione che trasuda da ogni singola riga;
occorrono tanto impegno e, appunto, tanta passione per allestire e gestire questo metodo di coltivazione.

io personalmente mi pongo su una posizione intermedia, nel senso che negli ultimi due anni ho iniziato a "wildizzare" alcuni aspetti della coltivazione, quali composta con elementi naturali tipo sabbia di cava e ghiaia di fiume, esposizione in pieno sole e agli acquazzoni (quando però non troppo violenti);
al momento uso lo stesso tipo di composta per tutte le cactacee, senza distinzione fra messicane e sudamericane; per le altre succulente uso una composta leggermente più organica;

seguo comunque con molto interesse questa tua iniziativa e, di nuovo, complimenti!
(anche per l'idea di questo post) Esatto
Sorriso


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Ciao
Sergio
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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 11:52   Oggetto:
Lucz Sab 20 Ago 2022, 11:52
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Grazie Sergio! Per te é più complicato esporre le piante rispetto a me perché a quanto ho capito da te grandina di più che da me: qui le montagne dietro al paese scherma o le nubi da grandine, quindi non da mai giù niente di pericoloso (finora). Il wild intermedio anche secondo me é una validissima opzione, io avendo avuto un sacco di tempo a disposizione a causa della pandemia (scuola in dad) ho avuto modo di tirare su questa faccenda brigosissima, ma quando anch'io le trattavo cosí avevo risultati ottimi

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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 14:22   Oggetto:
Rosaedela Sab 20 Ago 2022, 14:22
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Che bel post, Lucz. Grazie per aver condiviso le tue esperienze. Le piante così coltivate, sono un bello spettacolo, per gli occhi che le guardano!
Io per ragioni di tempo non riesco a stare così attenta ai particolari. Certo, se vedo delle piante sofferenti nella composta di base, mi informo meglio sul loro habitat naturale. Per esempio ho fatto rinascere i Discocactus con il quarzo...ma per la maggior parte delle piante, uso per il substrato i materiali di cui dispongo al momento. E anche se le piante non ne soffrono, devo ammettere che esteticamente mi disturba non poco, la vista delle mie beniamine in un terriccio caotico e poco naturale.
Quindi complimenti a te e alla tua iniziativa, che può solo essermi di buono spunto per il futuro 😃


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Inviato: Sab 20 Ago 2022, 19:38   Oggetto:
giulius Sab 20 Ago 2022, 19:38
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complimenti, per i risultati, le piante hanno un aspetto molto naturale.

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Inviato: Lun 22 Ago 2022, 7:02   Oggetto:
Lucz Lun 22 Ago 2022, 7:02
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Grazie a tutti, spero che mettere per iscritto questa esperienza possa servire davvero a chi si approccia

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Inviato: Lun 22 Ago 2022, 13:50   Oggetto:
Lucz Lun 22 Ago 2022, 13:50
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C'é invece qualcuno che opera con questo metodo che vuole scambiare qualche idea?

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Inviato: Mer 07 Set 2022, 21:57   Oggetto:
Olec80 Mer 07 Set 2022, 21:57
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Ho trovato questo argomento molto interessante e penso farò qualche rinvaso seguendo le tue linee guide. Inizialmente ho cominciato con i terricci con miscele in parti uguali di terriccio universale, pomice e lapillo poi leggendo qua e là tra forum, riviste e facebook ho cominciato ad usare la terra di campo nelle composte al posto del terriccio universale. Visto che il terreno che ho recuperato è alcalino l'ho usato solo per le boreali. È ancora presto per valutare si trovano meglio di prima ma per ora sono fiducioso.

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Lucz
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Inviato: Mer 07 Set 2022, 22:47   Oggetto:
Lucz Mer 07 Set 2022, 22:47
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Diciamo che io ho un po' sbagliato agli inizi, ho wildizzato tutto lo scorso autunno e sono andato soltanto a fiducia, quest'anno. Fiducia che mi é stata confermata, ma se cosí non fosse stato avrei perso la stagione, quindi direi che tu stia procedendo meglio di me: è sicuramente meglio approcciarsi con calma rispetto al fare tutto di botto

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