Cactus e succulente

cactus · Amministratore Registrato: 23/12/05 08:53 Messaggi: 18377

Io ritengo che ad una cosa che si paga si presta molta più cura e attenzione

E' triste da dire ma oggi non esistono valori o diritti che valgano più dei soldi.
Quindi se vuoi che la tua pianta sia trattata bene... alza il prezzo!! Very Happy

Giancarlo · **Giancarlo** Lun 22 Nov 2021, 19:26

Dici che se mi prendo un cagnolino al canile di Monselice lo tratto meno bene che se lo compero pagandolo?
Non credo proprio.
Anzi, ti dirò che per quanto mi riguarda ultimamente trovo più soddisfazione a far crescere gli esuberi che mi sono stati regalati che a comprarle le piante.

Lucz · **Lucz** Lun 22 Nov 2021, 20:03

Giancarlo anche io, infatti le piante che mi hai regalato tu le sto tenendo come gioielli, come quelle che mi hanno regalato Edus e Ento

Andreroe · **Andreroe** Lun 22 Nov 2021, 20:48

I miei esuberi dell'anno li avevo divisi in 2 parti.
Una parte li ho portati alla FdC e sono finiti o a casa vostra oppure sul banchetto di cactofili.
L'altra metà l'ho portata al gruppo dei Kakteenfreunde berlinesi. La mia intenzione era di regalarli, ma non c'è stato verso. Ognuno a voluto pagarmeli almeno qualcosina. Io ero totalmente in imbarazzo! Very Happy

...questione culturale probabilmente: non sia mai che qui qualcuno si senta poi in debito!!

Detto questo non ci trovo nulla di male nel chiedere una sorta di "rimborso" per le cure, il tempo, i mezzi e l'amore dedicati ad una pianta.
E come dice Giancarlo, anch'io riconosco più valore a quei piccoli regali fatti tra cactofili: in un certo senso non sono solo piante, ma fiducia! Sorriso

Rosaedela · **Rosaedela** Lun 22 Nov 2021, 22:05

[quote="cactus"]Io ritengo che ad una cosa che si paga si presta molta più cura e attenzione

🙂 Qui mi trovi in disaccordo. Io sento verso le piante che mi vengono regalate, ancor più responsabilità e considerazione, rispetto a quelle che compro. Forse anche perché quando sono io a regalare una pianta, mi aspetto che venga curata e amata nel migliore dei modi.
Lucz, ti vedo bene come possibile rivenditore, un giorno. Ricordati poi dei tuoi vecchi amici del forum 😄😄

Gianni · **Gianni** Lun 22 Nov 2021, 23:11

Topic molto interessante, Bob. Poco fa stavo per aprire un post simile, poi ho lasciato perdere.

Mi scuso per la lunga risposta, ma come ho detto questo e’ un topic di cui volevo parlare da un po’.

Io ho venduto piante, e non ci trovo nulla di male.

Le piante che ho venduto le divido in 2 cartegorie:

1) Piante a cui sono affezionato ma che non riesco piu’ a coltivare al meglio.
Euphorbiae che crescevano a meraviglia in Taxas, dove vivevo prima, o in serra qui in California, ora in balcone soffrono, e mi dispiace vederle deperire lentamente ogni anno. Es. le mie E. cremersii/labatii/primulifolia mettono le foglie in luglio e le perdono in settembre, quindi non riescono mai a crescere. E ogni anno qualcuna muore. Queste piante preferisco venderle/scambiarle. Le avrei regalate a qualche amico cactofilo con piacere, ma qui a nessuno dei miei amici interessano queste piante.

2) Piante (quasi sempre semine) che cresco proprio per venderle.
Comincio dicendo che questo hobby ha per me un costo non irrilevante. Coltivo da un bel po’ di tempo, e sono passato dal considerare una pazzia spendere piu’ di $10 per una pianta, a spendere piu’ di $2000 in Ariocarpus in poco piu’ di un anno. L’unico modo per giustificare queste spese e’ di avere in qualche modo un ritorno. O un aumento di stipendio. Sorriso

A questo aggiungo che qui dove vivo certe piante sono quasi introvabili, e quindi devo per forza farle arrivare (piante o semi) dall’estero, con spese di spedizione e certificati sanitari che costano un bel po’. La soluzione per ammortizzare i costi e’ quella di procurarsi diverse piante/semi e poi rivenderne un po’. Esempio: una Whitesloanea crassa qui o non si trova, o costa $100 per una piantina di 2 cm. Oppure posso comprare semi dalla Thailandia: 100 semi per $100. Ma, a parte il costo, che ci faccio poi con 100 piantine? Soluzione: dopo 3-4 anni, qui posso rivendere una piantina per $100-200. Mi basta che 1 seme su 100 sopravviva per andare pari.

E cosi’ ho fatto negli ultimi 4 anni, facendomi anche un po’ prendere la mano, e seminando piante che neanche mi piacciono, solo per poterle rivendere. Negli ultimi anni ho messo su un piccolo gruzzolo, utilizzato in parte per comprare gli Ariocarpus di cui sopra. Il problema e’ che, con la scusa che i soldi accumulati erano destinati a essere “reinvestiti” in piante, ho finito per spendere piu’ di quello che mai mi sarei sognato di spendere prima.
Devo dire che ogni semina, ogni piantina, l’ho sempre accudita con attenzione e “amore”. La prima semina e’ stato difficile venderla: all inizio mi piacevano tutte e non sapevo quale mettere in vendita. Poi mi sono reso conto che non riuscivo a stare dietro a tutte, oppure ho notato che per certe specie ogni inverno ne morivano diversi esemplari, e cosi’ venderle e’ diventato piu’ facile.

Poi 2 anni fa ho comprato casa (no, non con i soldi ricavati dalla vendita delle piante… Very Happy

) e ho messo su famiglia (ora ho un bimbo di 1 anno), e cosi’ ultimamente non ho piu’ avuto tempo di seminare o di stare dietro alle piante in modo assiduo. In piu’ prima vivevo in una casa con giardino e serra, ora sono in appartamento. Quindi il mio breve business e’ giunto al termine.

Aggiungo che, da venditore amatoriale, mi fa sempre un certo effetto quando vedo piante di 4-5 anni vendure a $1, come ogni tanto succede in Italia. Qualsiasi “cosa” che abbia richiesto 4-5 anni per essere pronta alla vendita non puo’ essere data via per cosi’ poco. E’ un peccato che cio’ succeda. Non premia i piccoli coltivatori, ma incoraggia le coltivazioni massive di piante pompate perche’ possano arrivare alla taglia giusta nel minor tempo possibile.
Diversi anni fa parlai con Autore e mi disse, se non ricordo male, che era venuto a Bologna per studiare all’universita’, e poi invece di continuare aveva seguito la sua passioine e aveva aperto una serra di piante grasse (se ricordo male, correggetemi). Mi disse che il guadagno era simile ad uno stipendio medio, e che il lavoro variava da frenetico (in periodi di rinvasi o prima di mostre etc) a mediamente intenso nei periodi di riposo. Inoltre sottolineo' che e’ un lavoro con molti rischi. Qualche malattia virale o fungina, un problema nel riscaldamento della serra…. sono cose che possono distruggere anni e anni di faticoso lavoro.
Quella volta comprai da lui un Ariocarpus kotschoubeyanus bello grosso, per 6 Euro. Li’ per li’ fui molto contento dell’affare. Ora ripensandoci mi sento in colpa.

Gianni · **Gianni** Lun 22 Nov 2021, 23:22

(io concordo con Cactus nel dire che, in generale, se una persona sa che puo' ricomprare una pianta per $1, e' piu' facile che si faccia meno problemi se la pianta muore. E' chiaro che le persone hanno diversa sensibilita', e che il valore affettivo che si da a una pianta in particolare e' una cosa soggettiva che varia tra le persone. Ma in generale una cosa ottenuta a poco prezzo viene spesso trattata con meno attenzione. Ci sono tante piante (e cose) che la gente compra pensando: "tanto costa poco, se muore/si rompe, la ricompro".)

RobertoBr · **RobertoBr** Lun 22 Nov 2021, 23:31

Il valore di una cosa non è dato solo dal suo prezzo e non tutti i compensi sono corrisposti in denaro, a volte il sorriso di gratitudine di un amico è sufficiente a "pagare" il valore della pianta che regaliamo, a volte basta anche solo il grazie di uno sconosciuto per rientrare del valore di qualche piccola eccedenza.
E viceversa anche se una pianta non si "paga", gli si attribuisce il valore affettivo dato dal rispetto del lavoro di una persona gentile, il valore dato dalla fiducia che il vecchio proprietario ha riposto in noi, il valore dato dal rapporto che instauriamo, dai ricordi di esperienze ecc...
Detto ciò però accontentarsi di sorrisi, ringraziamenti e la soddisfazione di aver fatto felice il prossimo sebbene sia certamente un comportamento virtuoso e ammirevole (e sono convinto che se sapessimo farlo più spesso vivremmo molto più serenamente e pienamente) non è certo un atto dovuto o una macchia di immoralità sulla coscienza del trasgressore Very Happy

Però mi sembra che ci sia una diffusa sensazione più o meno conscia che questi valori intangibili siano incompatibili o per lo meno sviliti dall'aggiunta di un valore economico. Il che è comprensibile perché in un certo qual modo porta a paragonarli e si ha paura di che il "tasso di conversione" sia sbagliato, frainteso o offensivo, da ambo le parti.
Ma se posso guadagnare risorse per vivere meglio la mia vita, fare nuove esperienze o che possono essere reinvestire in qualsiasi modo, e la controparte è soddisfatta quanto me, perché dovrei privarmi di questa opportunità che può essere a sua volta fonte di quei valori intangibili?

BobSisca · **BobSisca** Mar 23 Nov 2021, 6:18

Cari amici, grazie per le vostre opinioni. Ovviamente si tratterebbe di casi isolati e particolari. Se posso essere sincero, condivido il pensiero del darle a chi se ne prenderà cura, ancora meglio se persona conosciuta. A Bologna, errore mio, mi é rimasto ancora un po' di amaro in bocca per le piante che avevo riservato per Giancarlo e che nel battito di un amen si sono volatilizzate nel nulla, durante l'assalto al bancone. Sicuramente porterò ancora piante come avanzi di semine od altro che spesso mi capita di rimediare, ma le cederò solo, se ci fosse l'interesse, a voi del forum.
In Germania, esistono manifestazioni simili alla FdC, dove anche gli amatori possono vendere i loro eccessi, e vi garantisco che i prezzi sono davvero popolari.

cactus · Amministratore Registrato: 23/12/05 08:53 Messaggi: 18377

Sicuramente darla a una persona conosciuta che si stima è un gesto che arricchisce tutti.

Giancarlo, un cane ti dà uno sguardo e ti conquista. Dove cè amore non ci sono dubbi. Pensando al contraro però, il mio amato amico non lo cederei mai: ammesso che io sia costretto non lo venderei per tutto l'oro del mondo.

Se ho un amico a cui affidarlo il discorso cambia.

Rosaedela · **Rosaedela** Mar 23 Nov 2021, 10:22

In effetti, detta così capisco meglio il punto di vista 👍

Giancarlo · **Giancarlo** Mar 23 Nov 2021, 13:58

Bob, non ti preoccupare per me, in passato ci sono passato anch’io, tanto é vero che ora le tengo chiuse in scatola e gli appongo addirittura il nome del destinatario.
Quelle che invece metto sopra il banchetto le porto apposta per il resto della gente.
Purtroppo ho avuto modo di osservare che a volte le persone si fanno prendere, diciamo così, dall’entusiasmo , e raccolgono le semine a manciate. Non si accontentano di qualche esemplare, li fanno letteralmente sparire tutti.
Ecco, a questi se gliele vendi a 50 centesimi probabilmente neanche una ne comperano.
Ma questo va ot .

Andreroe · **Andreroe** Mar 23 Nov 2021, 14:48

Hai ragione: ci sono stati un paio di momenti in cui mi sono sentito di essere stato un pessimo padre ad aver messo gli esuberi sul banchetto, mentre orde di dita cicciottelle li afferravano senza nemmeno leggerne il nome Confused

…spero solo che almeno uno dei tanti avventori diventi un giorno, ispirato da quelle semine, un bravo Cactofilo Sorriso

Edus · **Edus** Mar 23 Nov 2021, 15:05

E' vero, parte una sorta di frenesia "accaparratoria", sono quasi certo che nella maggior parte dei casi erano piante che nemmeno interessavano, spero solo che non abbiano fatto una brutta fine una volta tornati a casa.
Tra l'altro, credo di aver beccato uno tra gli accaparratori della festa che si è rivenduto alcune piante su FB, ovviamente non ho le prove, ma penso di aver riconosciuto qualche mia pianta. Esatto

Gianna · **Gianna** Mar 23 Nov 2021, 15:34

Eh, ci sono pure sparite piante messe da parte sotto al tavolo ...