Inviato: Dom 21 Nov 2021, 20:08 Oggetto: Provocazione ?
BobSisca Dom 21 Nov 2021, 20:08
Francamente non sapevo proprio come intitolare questo post, ma sono convinto che il titolo attirerà, mi auspico, qualche curioso.
La mia é piú che altro una domanda / indagine che rivolgo ad un gruppo di amici, ma alla fine forse é una solo una curiosità che ha bisogno di conferme o smentite.
A tutti noi capita, ne sono sicuro, di acquistare delle piccole piantine per qualche euro, che siano anonime dal bancale di un Market o con Pedigree da un rinomato vivaio non fa differenza.
Poi da queste piantine con il trascorrere degli anni si sviluppano delle vere piante, per dimensione ed impegno profuso negli anni.
Di alcune non potremo mai disfarcene ma per altre, capita, non si ha davvero più lo spazio ed allora si cerca un'anima buona disposta ad adottarle.
Ma, e qui vengo alla mia domanda, se si trattasse di un vecchio Ariocarpus di 20 cm. oppure una pianta che date le dimensioni avesse anche un conspiquo valore di mercato, sarebbe immorale per un coltivatore come noi ... cederla in cambio di soldi ? Oppure chiedo, le ragalate sempre senza mai chiedere in cambio niente ?
Grazie per l'attenzione e le risposte che mi fornirete.
_________________ Ci sono cose piú importanti nella vita che aumentarne continuamente il ritmo
Già, mi sono posto più volte il problema anche io.
Diciamo che l’unica pianta importante che ho venduto era una crassula (tanto per cambiare ) ovata, che non ero più in grado di gestire.
Venduta ad un estraneo su subito.it.
Avrei invece qualche problema a definire eventuali cifre con persone che conosco da tempo, anche con te per esempio.
Per cui in passato ho sempre e solo regalato anche piante di un qualche valore.
Comunque se si riesce a condurre la trattativa senza fraintendimenti o permalosità, in souplesse, perché no?
Può essere corretto chiedere e ricevere un compenso.
Io penso che le piante abbiano un valore più alto dei soldi, quindi l'ideale, a mio avviso, é lo scambio, con qualcosa di più gestibile. Una cosa che mi piacerebbe tantissimo sarebbe avere un negozio di piante online dove vendere le mie piantine ottenute da semina, però a voi del forum le regalerei molto volentieri lo stesso
Non mi ha mai sfiorato il pensiero di mettere in vendita le mie piante piccole o grandi sempre e solo regalate - l’ unica cosa che mi interessava che li avesse avute fosse in grado di curarsene al meglio
Io non lo trovo per nulla immorale; se si decide di cedere una pianta di una certa importanza ci può stare che si chieda un "contributo" per l'impegno e le le spese profusi nella sua coltivazione.
Ciò che ritengo dirimente, proprio come da te specificato, è che si tratti di un episodio saltuario e non abituale, perchè altrimenti si travalica il confine e si va a finire nel commercio e a quel punto sarebbe giusto (nei confronti dei vivaisti in primis) mettersi in regola con tutte le normative del settore (fiscale, cites, passaporto delle piante, ecc).
Fino a ora, personalmente, non ho mai pensato di vendere gli esuberi ed ho approfittato o di incontri in occasioni di fiere per cederli o di "donarle" all'associazione in vista dell'organizzazione di una lotteria per raccogliere fondi da reinvestire nell'attività associativa.
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
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Inviato: Lun 22 Nov 2021, 10:17 Oggetto:
Orsodimare Lun 22 Nov 2021, 10:17
Premesso che personalmente non venderò mai una pianta, certamente di immorale, non ci vedo niente neanche io, di illegale (da un punto di vista fiscale), qualcosina, ma solo se chi lo fa, lo fa in maniera sistematica... ma anche in questo caso non mi sento neanche di fare il moralista con obbysti che "straseminano" oppure coltivatori che "recuperano le spese", quando in rete (in mezzo a tanta gente corretta ....) ci sono anche "professionisti" che vendono senza lo straccio di una ricevuta !
PS: Roberto, l'Ariocarpus non mi interessa ma se hai altro di cui "alleggerirti"...
Coltivare una pianta dà sicuramente tante soddisfazioni, ma richiede tempo, lavoro, conoscenze e ogni tanto anche qualche piccolo sacrificio. Non credo ci sia nulla di immorale nell'attribuire un giusto valore a questo impegno fisico e intellettuale. Sarà che arrivo da una famiglia contadina che di quel lavoro ci ha campato per generazioni
Seguendo il filo del tuo ragionamento chiunque faccia un lavoro che ama svolgere dovrebbe avere delle remore a incassare il suo compenso? O se uno fa un lavoro che esula dal proprio campo professionale dovrebbe farlo gratuitamente?
Poi ovviamente sono il primo che regala piante, ma questo è solo perché credo che il valore dei rapporti umani è quasi sempre superiore al prezzo di una pianta ( quasi sempre ).
Non ho piante da 20/30 anni come molti di voi quindi non posso capire che valore affettivo ci possa essere con piante coltivate per così tanto
Non ci trovo nulla di male nel vendere, soprattutto se poi quei soldi vengono investiti per proseguire la nostra passione (che tra acquisti di materiali -substrato, vasi, concime- e semi/piante, non è certamente a costo 0)
Personalmente ho sempre regalato le piante in eccesso, la più vecchia di 10 anni. Regalare ad un appassionato, magari all'inizio del suo percorso, lo trovo molto soddisfacente, e mi permette di "ricambiare" a chi lo ha fatto con me negli anni passati e lo fa anche tutt'ora
Io concordo con tutti gli ultimi interventi...anche io come Simo non ho piante anziane (a parte il grusonii più grande, ma è con me solo da 12 anni) nè di particolare valore, perchè sentendomi ancora alle prime armi non me la sento di affrontare una spesa importante per una singola pianta, ma piuttosto preferisco investire la stessa cifra per 50 piante piccole da crescere e conoscere piano piano.
Tornando alla domanda principale, secondo me è giusto richiedere un rimborso spese per piante di valore, non lo trovo per nulla immorale! Anzi, se avessi l'occasione di prendere una pianta dal genere da qualcuno del forum, mi sentirei molto in colpa a non dare nulla in cambio!
In fin dei conti dietro a quella pianta, al di là del costo iniziale di acquisto, c'è molto studio, ricerca, spese per accessori vari, ecc. Oltre al legame che si è creato negli anni e che non è quantificabile.
idem come Chiara ...
la stragrande maggioranza delle mie è "arrivata" negli ultimi due anni, e anche io preferisco prenderle piccole per curarne l'accrescimento; per cui il problema non si pone, per ora e per i prossimi anni;
le poche "storiche" sopravvissute alla prima ondata di cactusite (20 anni fa) hanno un valore affettivo che travarica di gran lunga l'aspetto economico;
cmq nessun anatema e niente di immorale a mio parere, sempre se, per citare pessimo, si trova il coraggio di vederle 😅 e sempre se, come dive Bruno, la cosa non diventa sistematica ...
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
Le piante a cui sono veramente affezionata non le darei mai via. Ne ho qualcuna diventata troppo grande, che ho messo a casa dei miei genitori, che di spazio ne hanno. E se la situazione diventerá ingestibile, credo che regaleró le piante in questione.
Regalare e scambiare piante mi piace molto, quindi non credo lo farei mai per soldi. Il mio lavoro è un'altro; questo invece è un hobby.
Peró non penso sia immorale, vendere una pianta che sul mercato vale qualche soldo, specialmente dopo anni di cure e dedizione, e spese sostenute per i materiali di coltivazione. Non critico chi lo fa, anzi...
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