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BobSisca
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Inviato: Dom 07 Nov 2021, 12:37   Oggetto:
BobSisca Dom 07 Nov 2021, 12:37
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Sergio, ebbene si sono romano, ma la foto oltre che farmi venire un brivido lungo la schiena ma ha suggerito la battuta.
In pratica questo e l'antitesi del "Wild", poi per carità ognuno segua la strada che più gli piace


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Simo98
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Inviato: Dom 07 Nov 2021, 13:01   Oggetto:
Simo98 Dom 07 Nov 2021, 13:01
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La coltivazione in idroponica non è nulla di nuovo, che esperimenti vorreste fare? Very Happy
Personalmente mai l'ho praticata e spero mai la farò, il concetto di una cactacea a radici nude in pura acqua mi sconvolge Very Happy
Credo che il quesito della prima pagina sia stato un altro: in presenza di piante molto provate causa siccità, l'immersione in quel modo può avere benefici rispetto alle semplici irrigazioni "classiche"? (Cioè dall'alto, aspettando che il terreno asciughi ecc...)
Io direi di si, ma si ottiene lo stesso effetto bagnando il terreno per immersione e lasciando il substrato molto umido per giorni finché la pianta non si "gonfia", anche con ristagno nel sottovaso. So che sembra una blasfemia, ma con la pianta disidratata e in risveglio vegetativo questa ha il massimo assorbimento di acqua possibile, non ci sono rischi di marciume
Come controindicazione c'è il rischio che la pianta possa assorbirne troppa e spaccare l'epidermide, quindi personalmente applico quanto detto sopra solo se vedo la pianta proprio messa male

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Lucz
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Inviato: Dom 07 Nov 2021, 14:10   Oggetto:
Lucz Dom 07 Nov 2021, 14:10
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Io detto sinceramente non credo troverei mai il coraggio di provare, anche se sarebbe interessante. Ci vorrebbe troppo coraggio

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Rosaedela
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Inviato: Lun 08 Nov 2021, 14:34   Oggetto:
Rosaedela Lun 08 Nov 2021, 14:34
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A vedere queste foto, mi vengono in mente i pomodori coltivati in Olanda. Mah...non vedo molto il senso. E poi, non corrono il rischio di rompersi, le piante?


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Rod
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Inviato: Lun 08 Nov 2021, 16:08   Oggetto:
Rod Lun 08 Nov 2021, 16:08
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Leggendo questo post mi sono venute in mente delle discussioni i qualche anno fà che sono riuscito a recuperare, sperando che possano interessare inserisco i link
http://www.cactus-co.com/forum/viewtopic.php?f=11&t=25678
http://www.cactus-co.com/forum/viewtopic.php?f=5&t=27050

Ciò detto, credo che possiamo considerarlo come un trattamento da utilizzare in extremis quando ogni altro metodo non ci ha permesso di far riprendere una pianta (o dopo una malattia/perdita delle radici o dopo il riposo invernale), ma certamente non può diventare una tecnica standard da adottare alla ripresa vegetativa


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sergio_radi
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Inviato: Lun 08 Nov 2021, 16:21   Oggetto:
sergio_radi Lun 08 Nov 2021, 16:21
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grazie Rod per la condivisione;
quando si dice corsi e ricorsi ...

Concordo sul trattamento da utilizzare in extremis.


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Inviato: Lun 08 Nov 2021, 22:11   Oggetto:
RobertoBr Lun 08 Nov 2021, 22:11
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Ricordavo quelle foto di cmr, non credo che ormai qualcuno creda ancora che non sia possibile coltivare in idroponica senza particolari controindicazioni. Mia sorella riuscì addirittura a coltivare un lithops in semi-idroponica e a farlo fiorire.

Tutto si può fare, ma al di là della fattibilità mi chiedo il senso. Se si tratta di una scelta permanente è una questione di gusti e non si discute, se lo si fa a scopo sperimentale ben venga qualsiasi tipo di approfondimento della conoscenza.
ma se lo si usa per reidratare una pianta più in fretta... vero, magari si idrata subito, ma poi non credo che passare come un'altalena da terra a idroponica e poi di nuovo a terra con relativi rinvasi, inevitabili microferite radicali, riadattamento alle diverse condizioni e chi più ne ha più ne metta sia alla fine privo di stress per la pianta e che, anche solo in fatto di tempistiche di ripresa, non abbia un effetto che vanifichi o per lo meno attenui parecchio il vantaggio immediato ( e non mi addentro sui rischi che vedo insiti nella procedura)

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Gianni
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Inviato: Lun 08 Nov 2021, 22:27   Oggetto:
Gianni Lun 08 Nov 2021, 22:27
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concordo anche io con Roberto

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sergio_radi
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Inviato: Mar 09 Nov 2021, 11:12   Oggetto:
sergio_radi Mar 09 Nov 2021, 11:12
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sì, opinione pienamente condivisibile
👍


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Sergio
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Tchaddo



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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 18:27   Oggetto:
Tchaddo Mer 10 Nov 2021, 18:27
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sergio_radi ha scritto:
mi sbaglierò, ma sono fermamente convinto che più ci si allontana dalle condizioni naturali e più si percorre una strada sbagliata;
questo, ovviamente, tenendo conto di quanto "artificiale" sia la coltivazione in vaso alle nostre latitudini e nel nostro clima ...
... ma non sono dell'idea di spingermi oltre a questo, con "esperimenti" di cui sinceramente non riesco a cogliere l'utilità;
per citare Chiara, nella fattispecie, che c'è di meglio di un paio di acquazzoni primaverili? 😉


ho visto foto di Gymno nel loro habitat a mollo in acqua per via delle piogge... quindi quali sono le condizioni più naturali?

ecco, a pagina 8:
https://www.schuetziana.org/downloads/Schuetziana_12_2021_2_en.pdf[/url]

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BobSisca
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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 18:52   Oggetto:
BobSisca Mer 10 Nov 2021, 18:52
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Si é vero ma per brevi periodi, anche Ariocarpus e Lophophore in certe caldere subiscono la medesima situazione, ma si tratta di eventi di breve durata e legati a cicli stagionali, quando le piante hanno la necessitá di assorbire tanta acqua, la condizione é si naturale ma non costante.


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sergio_radi
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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 19:01   Oggetto:
sergio_radi Mer 10 Nov 2021, 19:01
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io rimango del mio parere:
un conto sono, come si diceva sopra, gli acquazzoni primaverili più o meno intensi, che in natura possono anche portare ad allagamenti temporanei - e questa condizione può essere replicata da alcune abbondanti bagnature alla ripresa vegetativa;
tutt'altra cosa, a mio parere, è tenere le piante a radice nuda a penzoloni nell'acqua - io non ci vedo proprio nulla di naturale.

cmq, come ho già detto sopra, è questione di gusti o, meglio, di opinioni ...
ognuno ovviamente è libero di pensarla come crede, e di agire di conseguenza;
è che non mi piacciono le sperimentazioni "spinte" su esseri viventi 🤷🏻‍♂️


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Sergio
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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 19:21   Oggetto:
RobertoBr Mer 10 Nov 2021, 19:21
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È vero tchaddo, mi pare ne avesse accennato anche Chiara, ma anzitutto teniamo presente che sono situazioni a cui quella determinata pianta si è adattata evolutivamente. Il fatto che una certa condizione possa essere sopportata o addirittura benefica per alcune piante (mi vengono in mente anche gli ariocarpus) non deve assolutamente spingere a generalizzare che lo sia per tutte.

Oltre questo primo punto (che forse è scontato ma meglio esplicitare) il mio intervento non si riferiva tanto alla coltivazione in acqua in sé, o ad un suo paragone ( tecnico, estetico o addirittura etico che sia) con quella in terra, ma al passaggio dall'una all'altra e viceversa in un tempo presumibilmente ristretto e con motivazioni che mi paiono personalmente dubbie.

Un'altra cosa che preferisco far notare anche se forse è scontata è che è bene non confondere la coltivazione in acqua con una pianta in un terreno inzuppato o sommerso. Sono due cose ben distinte. Nell'acqua di una coltivazione idroponica e simili, l'ossigeno non manca mai e per le radici la situazione non è molto differente da quella riscontrabile normalmente. In un terreno inzuppato, specialmente in presenza di sostanza organica si crea più o meno rapidamente una condizione di anossia letale per qualsiasi pianta non vi sia adattata.

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RobertoBr
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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 19:30   Oggetto:
RobertoBr Mer 10 Nov 2021, 19:30
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Sergio, Bob, mi son perso i vostri messaggi mentre rispondevo, Bob ci sono venuti in mente a entrambi gli ariocarpus mezzi infossati nel fango, e ora che mi ci fai pensare tu, anche quelle lopho infossate in quelle distese di argilla crepacciata che si vedono in rete devono essere per un certo periodo a bagno o per lo meno in condizioni molto umide

Sergio, si, se allarghiamo la discussione alla coltura idroponica in generale anche io sono della tua stessa idea, e questione di gusti, e i miei sono opposti Very Happy

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Inviato: Mer 10 Nov 2021, 21:37   Oggetto:
Gianni Mer 10 Nov 2021, 21:37
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Ri-quoto Sergio, Roberto e Bob.
Per me il danno maggiore di reidratare una pianta mettendola in idroponica, e' che la pianta in vaso deve essere svasata e poi immersa in acqua. A quel punto perche' non immergere direttamente il vaso in acqua, evitando il trauma della rimozione dal vaso, della rimozione del substrato, e del cambio repentino e sostanziale di condizioni.
Coltivare cactus direttamente in idroponica si potra' anche fare, ma per me e' orribile da vedere.

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