Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Ven 19 Nov 2021, 23:14 Oggetto: Follie cactofile
Gianni Ven 19 Nov 2021, 23:14
Voi che tipo di coltivatori (collezionista suona male, ma in fondo e' questo che io sono) siete? Io mi sono ora reso conto di essere un collezionista patologico, ossessivo-compulsivo. Ne avevo gia' il sospetto, ma ora ne ho la prova.
Con la "scusa" che le mie piante preferite (Euphorbiae) faticano ad adattarsi al mio clima, ho da un paio di anni ridiretto la mia passione verso gli Ariocarpus. Qui queste piante costano parecchio: piante di 4-6 anni le vendono da $30 a $80, dipende dalla specie… e mi ricordo ancora quando anni fa presi un grosso kotschoubeyanus da Autore per $6…
Ecco, io mi sono reso conto che negli ultimi 2 anni ho comprato ben 47 piante:
Ariocarpus kotschoubeyanus (18 )
Ariocarpus kotschoubeyanus ssp. elephantidens (5)
Ariocarpus bravoanus (10)
Ariocarpus scaphirostris (3)
Ariocarpus agavoides (5)
Ariocarpus fissuratus (6)
In realta' lo scopo del post non era quello di mostrare le mie debolezze di cactofilo (e di uomo... ) ma primo, di mostrare le piante, di cui sono molto orgoglioso, e secondo di chiedere consiglio sulla composta:
Ora sono tutte in 100% minerale.
Le prime che ho comprato sono in pomice e sabbia. Le ultime sono in pomice, sabbia, lapillo, granito "decomposto".
Ora ho finalmente trovato limestone (marna??), per cui l'ultimo vaso con i 3 bravoanus ha un 10% di limestone, piu' l'ultimo mezzo cm di superficie con sola limestone.
Avrei 2 domande:
1) Come faccio a sapere se la limestone e' di bona qualita'? C'e' qualche test per capirlo?
2) Se fosse di buona qualita', vale la pena di rinvasare tutte le piante per aggiungerla al substrato? So che gli Ario non amano essere rinvasati... Potrei aggiungere scaglie di limestone in superficie; non so se avra' effetto qualitativo sulla composta (probabilmente no, visto che e' solo in superficie), ma almeno avra' un buon effetto estetico.
L'ultima modifica di Gianni il Ven 19 Nov 2021, 23:19, modificato 1 volta
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Ven 19 Nov 2021, 23:27 Oggetto:
Gianni Ven 19 Nov 2021, 23:27
Aggiungo che, avendoli solo da 1-2 anni, e' troppo presto per capire se stanno bene nella composta attuale.
Ho annaffiato poco durante l'anno, aggiungendo fertilizzante un paio di volte. Su 47, solo 2 hanno fiorito. Mi pare che nessuno sia cresciuto, non vedo tubercoli nuovi. Ma appunto forse e' troppo presto per capire, visto che sono tutti arrivati a radice nuda e hanno dovuto abituarsi alla nuova sistemazione. Aggiungo che da me non fa mai abbastanza caldo, e so che loro amano il caldo, il che non aiuta.
Se avessi motivo di credere che la composta attuale non e' buona, allora li svaserei. Altrimenti e' piu' sicuro lasciarli cosi'.
Molto difficile date una risposta - Io quando vivevo in Italia ho coltivato tutti i miei ario in una composta formata da lapillo zeolite (3-7 mm) e marna (5-10 mm) ed una spruzzata di organico diciamo un 10% - quindi molto molto grossolana ( tolto la marna era poi la composta che usavo per la quasi totalita' dei cactus che coltivavo) nei tuoi vasi mi sembra che (per i miei gusti) sia troppo compatta la marna poi solo in superficie a parte un fatto puramente estetico non serva a molto.
La cosa che mi lascia perplesso non e' tanto la mancanza di segni di crescita dopo un rinvaso - possono passare anni prima di riprendersi anche se per la totalita' delle piante gia' mi sembrerebbe strano - ma la mancanza di fioriture e per quello che penso che il tuo clima non sia certo l'ideale (mi ricordo benissimo la nebbia di S .Francisco per molte ore del giorno anche in agosto) per cui ma spero di sbagliarmi non credo che avrai mai delle fioriture copiose .
il sole pieno per tutta la giornata per gli ariocarpus e' un abitudine.
Io proverei a svasarne qualcuno per vedere eventualmente lo stato delle radici e ne approfitterei cosi per cambiare tipo di substrato aggiungendo marna nel composto non sono poi cosi rognosi come vengono descritti
È un genere che coltivo poco, ne avró una decina di piante, mi ricordo peró che quando la prima volta aggiunsi marna al substrato le radici ne beneficiarono enormemente. Anche le mie piante non crescono, o almeno non visibilmente ma al contrario di queste tue meraviglie, almeno fioriscono.
_________________ Ci sono cose piú importanti nella vita che aumentarne continuamente il ritmo
Allora Gianni, che dire? Innanzitutto le prove che abbiano un senso, come già detto, richiedono tempi lunghi, e un campione significativo di soggetti, altrimenti sono solo supposizioni. Taglio corto: dopo innumerevoli prove, e inerti testati, devo dire che difficilmente ho trovato riscontri significativi e apprezzabili. Gli Ariocarpus crescono poco in marna, ma son più "naturali", sia nel colore che nelle forme, restano compatti e molto bassi, quasi come in habitat. Composte più ricche possono spingere di più la crescita, ma il colore vira troppo sul verde e il fusto si allunga ...
Ad oggi coltivo in composta 40% marna, 40% pomice e 20% terra di campo, i risultati sono soddisfacenti. La marna deve essere non troppo dura, ma soprattutto non troppo morbida, altrimenti si compatta e non drena più ... in vaso questo è un problema.
Altro suggerimento: per vederli crescere, in particolare le piante giovani come le tue, necessitano di abbondanti bagnature (e concimazioni!!) durante la stagione vegetativa.
Per il resto, più o meno come le Lophophora, sono piante decisamente robuste, poco sensibii a funghi e parassiti, se ben coltivate non richiedono trattamenti.
Ciao Gianni, complimenti per le tue belle piante. Fai bene ad esserne orgoglioso 🙂
Io ho pochissimi Ariocarpus, ma ti condivido quello che ho recentemente imparato a una conferenza, tenuta da Stefan Theiler (un rivenditore Svizzero) a cui ho partecipato.
So che abbisognano della giusta grandezza, a dipendenza della specie, per fiorire. So che abbisognano molta siccità. Un freddo inverno, senza acqua fino in giugno, qui dove mi trovo io. Da metà giugno un po' di acqua, e poi nuovamente asciutti fino in agosto. In agosto una bella bagnata con concime, e poi di nuovo niente acqua. Poi come ti dice Massimo, che certamente è più esperto di me, forse le piante giovani necessitano più acqua..
Il substrato in grande parte minerale, con aggiunta di argilla leggermente calcarea. Io ci ho mischiato anche un po' di vermiculite che tiene il substrato soffice e favorisce l'elasticità delle radici. Poi da settembre arrivano i fiori. Così detto sembra facile 🤣 In realtà penso che ognuno debba imparare a conoscere le proprie piante e il proprio clima, non credo esista veramente una ricetta.
A. kotschoubayanus crescono spesso in lagune. Dopo forti piogge, l'acqua converge in queste lagune e forma un lago che evapora dopo pochi giorni. Ariocarpus kotschoubayanus crescono li; vengono sommersi dai forti temporali, e per un paio di giorni rimangono sotto l'acqua. Il terreno è fangoso, argilloso, e poi quando asciuga forma le tipiche crepe per la siccitá.
Quello che so io sulla marna è, che si tratta di un prodotto che è il frutto di una grande pressione. Il nome marna non da peró nessuna informazione sul valore del PH, né sulla roccia originaria. Può essere calce, può essere argilla, basalto o arenaria.
Personalmente non ne uso nelle mie composte, quindi non posso darti un parere.
Io ho provato per qualche anno la marna per gli ariocarpus, naturali parevano naturali, ma fin troppo per i miei gusti.
Se per naturale si intende una pianta che sta ferma come fosse in regime di privazioni, allora ci ero riuscito, ma siccome non vedevo segni di risvegli primaverili e quasi difficoltà nel idratarsi, ad un certo punto ho deciso di svasare e controllare le radici.
Erano tutte in perfetta forma, zero cocciniglia radicale (che da me compare puntuale qua e là).
E comunque sta marna si era disgregata polverizzandosi troppo, quindi ho rinvasato con la composta classica, che nelle mie mani funziona altrettanto bene.
Notare segni di crescita negli Ariocarpus non è facile, spesso ci si riesce solo accostando la fotografia fatta al momento del rinvaso con una attuale.
Le tue piante però mi sembrano molto vitali e turgide, segno che in questi due anni hanno vegetato bene, quindi non andrei a disturbarle nuovamente con un rinvaso solo per cambiare composta (quella attuale, ad occhio, non sembra male; per granulometria e "compattezza" sembra una di quelle che viene apprezzata dai fittoni di queste piante).
A partire dai nuovi acquisti potresti iniziare a provare con una componente di marna e vedere (nel tempo) se noti differenze e se questo tipo di coltivazione ti avrà soddisfatto, allora al momento del rinvaso delle prime piante potrai cambiare substrato.
Per il resto sono d'accordo con Massimo.
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Lun 22 Nov 2021, 19:40 Oggetto:
Gianni Lun 22 Nov 2021, 19:40
Grazie per i commenti!
OK, penso che per ora le lascero' cosi'. Mentre i muovi acquisti li mettero' in 20% marna; non voglio metterne troppa, visto che sono piante ancora giovani.
Il mio scopo e' di avere piante com colore e forme naturali, cioe' non verde brillante e non a crescita verticale. Pero' voglio anche che un po' crescano, non voglio avere piante mummificate, quindi dovro' trovare la giusta misura. Purtroppo, essendo piante a crescita cosi' lenta ci vorra' almeno un altro anno per capire se era il caso di svasarle o no...
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