Ho trovato questo articolo molto interessante che perla della realizzazione di una aiuola succulenta con esemplari resistenti in Emilia Romagna.

https://www.geosism.com/geosism-blog/cactus/126-costruzione-di-un-aiuola-di-cactus-resistenti-al-freddo-un-po-di-messico-in-emilia-romagna

Interessante! Avessi lo spazio lo proverei sicuramente
Quei T.Pasacana mi "gasa" molto poterli vedere in piena terra al Nord

Quando ripasserò di là vedrò se questa cosa esiste ancora
Articolo già segnalato tempo fa in qualche topic

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Gianna

Anche io mi ero già imbattuto in questo articolo, è un bel progetto e sarei curioso di sapere come si è poi sviluppato nel tempo.

Sono ancora tutti lì, ci sono video su YT del 2021
Non deve neanche impressionare, sono tutte specie rustiche

Simo potresti mettere un link per favore?

Sono su FB, scusate
https://fb.watch/8-qUqBgtTb/

Ah ecco, non lo trovavo

Comunque in video rende ancora di più che in foto sia la bellezza delle singole piante che l'armonia con cui sono state accostate, che dire... Chapeau! E ottima l'idea del bordo cementato, mi sa che la copierò, risolverebbe il mio problema con l'oxalis.

Mi viene naturale fare un raffronto con la mia. Al di là di quello estetico su cui non oso neanche fare un paragone Vedo un substrato molto più ricco del mio, che si riflette in una crescita più rapida (il che può anche essere messo in relazione con la messa a dimora di esemplari già di una certa taglia, ma non solo) mi viene però da chiedermi se un substrato così ricco potrebbe portare allo stesso risultato in un clima più ostile, come il mio, o con specie meno rustiche. Sarebbe interessante fare un raffronto, potrei provare a tenere una piccola porzione di un futuro allargamento con quelle caratteristiche e destinarlo alle specie più esigenti.

Unico appunto: sfido chiunque a sedersi su quella panchina in compagnia di quella phaeacantha

Il clima di Reggio Emilia è praticamente identico al mio, dunque meno freddo del tuo ma ben più umido, il che forse è un vantaggio per te
Dovresti mettere un bel Trichocereus di un 1 metro per dare una bella svolta estetica come nel video, quando tra una decina di anni il mio sarà cresciuto te lo regalo

Dimentichi forse le foto del mio pasacana nella neve??? Certo al mio per fare il metro mancano ancora una novantina di cm però era grande meno di una pallina da golf all'acquisto.
Loro d'altronde sono professionisti del settore che hanno secondo me investito nel progetto come una forma di pubblicità (o per lo meno anche per quello), quindi ci sta fare le cose per bene e mettere a dimora piante di quelle dimensioni, si ha un effetto immediato, non puoi aspettare anni.
A questo si aggiunga anche che questo genere di cactus hanno una crescita che nei primi anni è più lenta rispetto a quella tipica degli adulti

E poi di trichocereus ho huasca ( ma devo dire che non ne sono più tanto sicuro, devo aprire una discussione) che sta crescendo davvero velocemente. Pachanoi e chiloensis da me invece non sono sopravvissuti.

Anche la cylindopuntia è comune alle due aiuole e qui devo dire che quella non mi delude di certo come ritmi di crescita, in un anno è quadruplicata anche qui da me.
Nell'aiuola di geosism ci sono anche quelle due grandi opuntie (phaeacantha e violacea) che hanno una crescita rapidissima, ma io personalmente per ora ho preferito evitare, ne ho qualcuna in vaso, se dovesse liberarsi o crearsi uno spazio dove i loro glochidi non creino problemi farebbero certo scena in pochissimi anni.

Si, ricordo il tuo piccolino sotto la neve e mi faceva tenerezza
L'huasha però non diventa così imponente come il pasacana nell'aiuola di Geosism. Per dare altezza serve uno di quei grandi colonnari, peccato che il Pachanoi non ti abbia resistito, cresce enormemente anche in vaso quindi in pochi anni avresti avuto una bella colonna
Ma ne hai provato solo 1?

Cercando di non dilungarmi troppo su un'aiuola che non è quella oggetto del discorso ti dirò brevemente solo che si, la mia esperienza si basa su un singolo esemplare di un singolo clone quindi non è statisticamente significativo, ma ti assicuro che è in assoluto di gran lunga la cactacea meno resistente con cui io abbia mai fatto queste prove. È morta così male, ma così male, che anche provare con un diverso clone non mi sembra al momento una via che valga la pena percorrere. Almeno nel breve termine ci sono essenze più interessanti su cui vorrei sperimentare. Se poi dovessero emergere nuovi elementi di valutazione sarei ben felice di rimettere in discussione la mia opinione attuale.

Magari è particolarmente sensibile all'umidità protratta, piuttosto che al freddo? Perché in centro-nord Italia dove gela e piove, sebbene meno che in Val Padana, ne ho visti di esemplari in piena terra