Inviato: Mar 07 Set 2021, 0:13 Oggetto: Ibridazione tra chamaecereus silvestrii e rebutia.
RobertoBr Mar 07 Set 2021, 0:13
Buongiorno, vorrei approfittare della vostra esperienza e conoscenza per fare luce su questa faccenda che mi è poco chiara.
Ho letto, in diversi articoli scientifici, della possibilità che il chamaecereus ha di ibridarsi con alcune rebutia. D'altro canto però non ho mai visto neanche in fotografia il risultato di questo incrocio, nessun produttore che li venda, nessun collezionista che ne faccia vanto, nulla di nulla.
Veniamo alla mia esperienza personale, ho dei chamaecereus che fino a quest'anno non avevano mai prodotto frutti, confermando la diffusa opinione che vuole che la pianta sia autosterile.
Quest'anno invece ho provato un po' di ibridazioni, i fiori che non ho toccato non hanno dato frutti, i fiori che ho provato ad impollinare con echinopsis eyriesii ( che diverse fonti davano per compatibile) hanno allegato, ma i frutti erano quasi del tutto vuoti e non ho avuto germinazioni (all'inverso non ho ottenuto nemmeno i frutti.
I fiori che ho spennellato con le rebutia invece hanno prodotto semi fertili.
Detta così sembra semplice e lineare invece ci sono almeno due criticità.
Primo, ho letto della possibilità del chama di avere una debole autofertilità, specialmente se sottoposto a forte calore ( e devo confessare che non avendo emasculato i fiori questa possibilità è reale).
Secondo, non ho impedito le fecondazioni attuate normalmente da vento e insetti pronubi. Posso escludere, dato il contesto, che siano stati impollinati da piante non mie, però ho tre rebutia che hanno fiorito in quel momento ( heliosa, pygmaea e pulchra) non avevo in quel frangente altre piante compatibili in fiore, quindi ho queste 4 possibilità ( autofecondazione, heliosa, pygmaea e pulchra)
Posto che una risposta certa la avrò solo nei prossimi anni con la crescita delle semine, ma volevo sapere la vostra esperienza che è ben maggiore della mia.
In linea generale, possedete o comunque avete visto il frutto di questo incrocio? E nella fattispecie, cosa ne pensate del mio incrocio? Quelle delle 4 possibilità? Quale ritenete sia più plausibile?
Non sono assolutamente in grado di aiutarti ma posso raccontarti una storia.
Due inverni fa avevo fatto delle semine a casaccio di semi raccolti qua e là.
Tra le piantine ne è cresciuta una ,insieme ad una talea fogliare di Crassula, che sembra essere chamaecereus.
Questi li coltivo da decenni ma non ho mai osservato frutti con semi dentro.
Fatto sta che non so da dove provenga questa pianta, l’unica germogliata così assieme a molti Astrophytum…
_________________ giancarlo
L'ultima modifica di Giancarlo il Mar 07 Set 2021, 21:41, modificato 1 volta
Vedendo i fiori, sia delle rebutia che del chamaecereus, si capisce che possono essere compatibili, ma non so cosa possa succedere nella realtá dei fatti. So per esperienza che si ibrida o facilmente con le lobivia, dando origine ai famosi chamaelobivia, ma non avevo mai sentito di ibridi con rebutia.
Si, si ibrida facilmente con le lobivia e presenta compatibilità anche con qualche altro echinopsis, (non per nulla è finito proprio con le lobivia e altri nel nuovo vastissimo genere echinopsis).
Come avevo accennato ho trovato riscontro di incroci con rebutia solo su articoli scientifici, e la cosa mi ha un po' stupito
Ciao Roberto, io sicuro non ho esperienza maggiore della tua, anzi... Non ero nemmeno al corrente delle difficoltá dei Chamacereus ad autofecondarsi. Anche perchè non ho mai dato molta importanza a questo genere di pianta, che crescendo dove abito quasi come "un'erbaccia", mi risulta poco interessante. Inoltre, ho sempre propagato il Chamacereus per talea, quindi non mi sono mai posta il problema.
Peró sono curiosa di vedere come cresceranno le tue piantine, e che fiori faranno
Ciao Lucia, si effettivamente il chamaecereus si riproduce così facilmente da talea che la riproduzione da seme non è certo la prima scelta.
Io stavo facendo qualche piccolo esperimento, l'idea originale era quella di ibridare con echinopsis eyriesii, ma è fallita miseramente. Ho ripiegato su quello che avevo sul momento e non sono stato molto rigoroso.
Si vedrà col tempo il risultato, molto tempo a giudicare dalla lentezza a cui si stanno sviluppando. Anche fosse una semplice autofecondazione sarebbe comunque positivo avere un minimo di variabilità genetica che la riproduzione per talea non può produrre.
Oggi li stavo osservando con più attenzione, e quelle spine assomigliano moltissimo a quelle di un normalissimo chamaecereus.
Penso che ci vorrà parecchio tempo prima di avere una risposta, crescono a una lentezza indicibile, sono la primissima semina di quest'anno eppure sono meno della metà di qualsiasi altra.
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