Cactus e succulente

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

Ecco una breve descrizione dell'esperimento che sto portando avanti

Innanzitutto il contesto, mi trovo in un anfiteatro morenico ai piedi della valle d'Aosta, praticamente una vasta conca completamente chiusa da ogni lato da colline, quindi alta umidità e frequente inversione termica. Io sono su una collina centrale pochi metri sopra la piana. L'aiuola è sul lato sud della casa esposta al sole e riparata dai venti principali.
Oltre alla protezione della casa non fornisco nessun altro tipo di protezione dal freddo o dalle precipitazioni, tutte le piante prendono freddo, pioggia e neve (relativamente poca). Un termometro di massima e minima ha segnato un minimo di -9°c.

Per la preparazione dell'aiuola ho scavato , predisposto un buco di drenaggio e riportato sabbia grossolana, sopra di questa ho steso uno strato di lapillo di spessore variabile ma comunque sempre almeno 10 cm

Le specie che hanno dimostrato essere in grado di vivere in queste condizioni sono state al momento

Echinocereus reichenbachii
Echinocereus coccineus
Echinocereus pectinatus
Echinocereus rigidissimus
Ferocactus cylindraceus
Opuntia humifusa
Gymnocalycium gibbosum
Gymnocalycium bruchii
Trichocereus pasacana
Echinocactus texensis
Chamaecereus silvestrii
Soehrensia bruchii
Rebutia heliosa
Rebutia pygmaea
Sulcorebutia pulchra
Escobaria dasyacantha
Cylindropuntia imbricata
Oroya peruviana

Altre specie che sto coltivando e per ora hanno sopportato temperature intorno a -3
Acantocalicyum glaucum
Astrophytum capricorno
Trichocereus terscheckii
Orocereus celsianus
Gymnocalycium neuhuberi
Echinocereus delaetii
Echinocereus nivosus
Ferocactus wislizeni
Hamatocactus setispunus
Thelocactus bicolor
Pterocactus tuberosus

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4405 Residenza: Padova

Interessante, mi piacciono queste prove,
Quindi nessuna copertura o protezione, piove 10 giorni in inverno e loro la prendono tutta?

Gianna

Da quanto tempo stai sperimentando questa cosa? Soprattutto, quanti inverni hanno superato in queste condizioni?

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

Gianna sono tre anni che coltivo in questa maniera

Giancarlo, si esatto, devo dire che qui gli ultimi inverni non sono stati particolarmente piovosi. È capitato anche che stessero qualche giorno sotto la neve. Io ho scritto solo le esperienze positive, ma non sono mancati i fallimenti. Quest'anno ho avuto una nevicata che in giornata si era sciolta bagnando abbondantemente, e la notte seguente siamo scesi ai su citati -9, la temperatura non è più risalita sopra lo 0 per tre giorni consecutivi. In quell'occasione un trichocereus pachanoi, che secondo alcune fonti doveva essere una specie che reggeva il freddo si è cotto completamente.

chiara7 · Senior Registrato: 08/03/21 11:08 Messaggi: 941 Residenza: prov. Treviso

Inimmaginabile che tutte queste specie possano resistere al gelo con le intemperie! Sapevo che molte tollerano il freddo, ma teoricamente dovrebbero soffrire l'umidità... Forse in piena terra sono più tolleranti.

sergio_radi

quoto Giancarlo: interessante!
indiscutibilmente il microclima descritto può avere una notevole influenza sui risultati della coltivazione e questa sperimentazione è sicuramente apprezzabile e intrigante allo stesso tempo;
d'altro canto, anche in habitat, un avvallamento o una esposizione diversa possono portare a notevoli variazioni pur in zone molto vicine geograficamente;
mi rimane però sempre un dubbio, quando si tratta di condizioni estreme: cosa può accadere se si verifica un evento ancor più estremo? (piccola grossa licenza alla lingua italiana)
intendo, per fare degli esempi, un periodo di pioggia (o di neve) più prolungato, temperature minime più basse, etc.
credo che anche la domanda di Gianna vada in questa direzione ...

sergio_radi

non avevo visto il post di Chiara;
concordo;
l'azione combinata basse temperature / elevata umidità dovrebbe risultare fatale, anche considerando gli indubbi vantaggi della coltivazione in piena terra rispetto ai vasi in termini di drenaggio e di sviluppo dell'apparato radicale 🤔
ipotesi in merito?

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

Non avevo colto la sfumatura della domanda di Gianna
Certo Sergio, un'avvenzione siberiana molto intensa è sempre possibile, i tempi di ritorno però sono piuttosto lunghi. Nel 2012 ci fu un evento simile con punte di -18 nella piana, tolti questi eventi rari un inverno a -9 come quello passato rientra già tra quelli freddi, il più freddo da almeno sei/sette anni. Semplificando direi che arrivare a -10 non è raro, andare più giù invece si.
Quindi cosa capiterebbe se si verificasse un evento "più estremo"? Non saprei, suppongo che prima o poi dovrò scoprirlo a mie spese. Comunque non escludo in una tale evenienza di fornire una qualche protezione temporanea, già quest'anno avevo tenuto dei cartoni e del tnt che poi invece non ho mai usato.
Gli eventi estremi legati alle precipitazioni invece mi preoccupano molto meno. In fondo con le temperature invernali il substrato perde umidità molto lentamente (non si formano mai ristagni beninteso), quindi in realtà che piova per 3/4 giorni a breve distanza o che piova per 10 di fila poco cambia. Discorso simile per la copertura nevosa. Senza contare che quasi sempre un periodo di intense precipitazioni esclude la possibilità di minime importanti.

Io penso che ci siano diversi fattori da considerare per spiegare la resistenza delle piante in queste condizioni.
-l'inerzia termica del suolo, ordini di grandezza superiore a quella che può essere quella di un vaso, incrementata dalla presenza di rocce
- un substrato molto più drenante di quello usato solitamente, un bello strato di puro lapillo grossolano sopra la sabbia che permette di limitare al massimo l'umidità intorno al colletto e alle parti più importanti dell'apparato radicale
-l'acclimatamento delle piante, che si abituano lentamente alla diminuzione delle temperature
-la possibilità di godere del sole diretto anche in inverno, mantenendo almeno in parte la normale fisiologia della pianta

Simo98 · Partecipante Registrato: 23/05/21 08:31 Messaggi: 358 Residenza: Novara

Ciao Roberto, felice di ritrovare la tua sapienza e il tuo interessantissimo esperimento! Un saluto

Gianna

A questo punto dovresti farci vedere anche le piante e la sistemazione, servirebbe sicuramente a capire meglio questo tuo esperimento

chiara7 · Senior Registrato: 08/03/21 11:08 Messaggi: 941 Residenza: prov. Treviso

Anche io avevo provato un esperimento simile, ma nelle settimane più fredde avevo coperto con un telo di tnt. Nonostante le minime da me non scendano mai al di sotto dei - 5°C ma per pochi giorni all'anno, ho perso alcune piante e altre sono in parte marcite.

Il mio dubbio è che, anche se è vero che nei giorni piovosi le temperature non possono scendere oltre un certo limite, ovunque ho sempre letto che quando le temperature scendono sotto i 10°C, le piante dovrebbero avere la composta perfettamente asciutta.

Effettivamente anche altri utenti del forum hanno provato la coltivazione in piena terra (credo mai nessuno ai piedi delle Alpi) ma in inverno l'aiuola viene coperta con una sorta di serra....

Sono curiosa anche io di vedere le piante!!!

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

Simo che piacere ritrovarti, non sapevo fossi un frequentatore di questo forum.

RobertoBr · Senior Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 806 Residenza: Vestigné

Lucz

Indubbiamente credo che una fioritura del genere sia difficile da ottenere in vaso. Io supporto l'idea di Roberto: anche se non lo farei mai, penso possa funzionare