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RobertoBr
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 0:14   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 0:14
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Benritrovato tchaddo, quest'inverno mi sono messo in testa di provare anche qualche rappresentante del tuo genere prediletto, le aloe, alcune con molte speranze altre un po' meno

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Simo98
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 0:22   Oggetto:
Simo98 Lun 27 Set 2021, 0:22
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Dicci di più sulle Aloe Very Happy
Sono anche il mio genere prediletto, e a quanto ho capito fin'ora anche le meno rischiabili nel clima padano (io per ora, a parte Aloe vera, arborescens e maculata, non le ho mai testate)

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RobertoBr
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 0:47   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 0:47
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Mah, non avendole ancora testate in prima persona c'è poco che io possa dire con cognizione di causa.

Forse ne avevamo già parlato altrove, ma lo riporto qui. Le tre specie che vengono più comunemente riportate come resistenti al freddo sono A. aristata, A. maculata e A. Striatula (sempre che sia ancora annoverata tra le aloe).
Poco tempo fa' ho potuto ammirare alcuni esemplari delle ultime due coltivate all'aperto da anni nel parco di Villa Bricherasio a Saluzzo, per quanto riguarda la striatula anche in posti non molto favorevoli.

Le specie di cui mi appresto a valutare la risposta sono A. Aristata, un ibrido A. aristata x A. maculata, e una A. Broomii un'aloe che vive a quote relativamente elevate e la cui resistenza secondo alcuni è buona ( ma secondo altre fonti è pessima)

A queste si sono aggiunte per puro caso una A. variegata e una A. Marlotthii. Queste mi sono state regalate, e chi me le ha regalate le ha prese presso i giardini Hanbury, dove il venditore ha assicurato che sono piante resistenti al freddo. Probabilmente però intendeva il suo freddo, che è profondamente diverso dal mio freddo Very Happy

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Simo98
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 8:19   Oggetto:
Simo98 Lun 27 Set 2021, 8:19
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Avevo letto una interessante discussione su un forum americano di succulente in cui si parlava proprio di resistenza delle Aloe
http://www.agaveville.org/viewtopic.php?t=1102
Mi trovo d'accordo con alcune di quelle (Arborescens, Maculata) e quelle da te citate rientrano tutte nella lista
Il problema è che tu le lasci esposte a tutto Very Happy , sono curioso del risultato che otterrai. Da parte mia, questo inverno lascerò fuori ma coperte da pioggia molte Aloe: Broomi, Variegata, Ferox, Striata, Chabaudii, Brevifolia. Vera Arborescens che le tengo (alcune, non tutte) fuori e ho avuto riscontri positivi, anche con pioggia che gli cade per la Maculata (ma comunque più coperta della tua)
La maggior parte sono piccole e le ho solo da 1/2 anni quindi accetto il rischio

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Tchaddo



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Inviato: Lun 27 Set 2021, 9:44   Oggetto:
Tchaddo Lun 27 Set 2021, 9:44
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RobertoBr ha scritto:
Benritrovato tchaddo, quest'inverno mi sono messo in testa di provare anche qualche rappresentante del tuo genere prediletto, le Aloe, alcune con molte speranze altre un po' meno


io a Milano città, su un terrazzo riparato dai venti ma non tantissimo dalla pioggia (la tettoia è vecchia e piena di buchi, dovrei cambiarla... Very Happy ) le aloe le lascio sempre fuori. quest'anno si son prese anche burian senza problemi. certo però, come detto, è una situazione abbastanza riparata. A me tra le Aloe è stato detto che la cosmo (ibrido che però può non piacere, ha un aspetto un po' troppo "artificiale") resiste benissimo e sta anche sotto la neve... non so quanto sia vero, posso solo dire che la mia l'inverno scorso l'ha passato in una posizione dove la tettoia non c'è neanche e non ha avuto il minimo problema. Ma ancora una volta, non so se abbia avuto temperature sotto lo zero...

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RobertoBr
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 12:07   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 12:07
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Simo quella lista mi era già capitata sotto gli occhi, ma andando ad approfondire dove è stata stilata si scopre che i climi sono difficilmente confrontabili, in quell'area della California quelle temperature sono estremi raggiunti per tempi molto brevi, viceversa le precipitazioni e l'umidità sono molto elevate.
Quindi non può essere usata che come un'indicazione molto molto generica o un confronto tra le specie.

Diciamo che molte aloe pollonano con grande facilità e crescono piuttosto velocemente, quindi chiunque le coltivi abbastanza a lungo avrebbe ottimo materiale se volesse fare qualche esperimento, sicuramente è più facile che con la maggior parte delle cactaceae (opuntioidee escluse), però personalmente credo che la varietà di specie adatte sia piuttosto limitata, quanto limitata intendo scoprirlo.


Tchaddo, l'aloe cosmo so che è un ibrido tra aristata e qualcos'altro che non mi ricordo, quindi è fattibile che abbia ereditato la resistenza dal genitore.
Comunque giocando con pendenze e rocce di una certa dimensione si possono ottenere piccoli punti molto riparati. Se quest'inverno riuscirò a trovare il tempo di ampliare l'aiuola ho molte idee in mente ( bisogna poi sempre vedere come le idee si traducono nella pratica Smile )

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Seba24
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 16:00   Oggetto:
Seba24 Lun 27 Set 2021, 16:00
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Io ho avuto buoni riscontri per quanto riguarda Aloe tiki tahi (una qualche cultivar/ibrido), saponaria(maculata) e aristata.
In particolare l'aristata, che se esposta durante il giorno al sole resiste anche 1/2 giorni sotto la neve. La tiki ha fiorito anche dopo essere stato esposta a -2°C, ugualmente per l'aristata che però, incredibilmente, avuto più difficoltà La fiorita in ritardo solo con l'arrivo del vero caldo.
Anche la brevifolia se la cava bene, ma non mi sento di testare la mia più di così. Ho avuto invece esperienze negative con l'Aloe vera, la quale si sono "lessate" le foglie, ed è ripartita solo grazie alle foglioline centrali sane, con molte difficoltà; avevo anche un piccolo pollone di un'altra pianta di aloe vera abituata però al freddo riparata e infatti lei al contrario della più grande ha resistito, anche a 0/-1 gradi e molta umidità, ma non esposta a tutto.
Mi sento anche di sconsigliare Aloe variegata, personalmente sotto i 2 gradi non penso possa riprendersi Molto facilmente.

Queste erano le mie opinioni, spero di essere stato utile a qualcuno e se avete qualcosa che secondo voi è sbagliato ditemi pure, anch'io sono qui per imparare ancora molto.
Ciao Smile


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Inviato: Lun 27 Set 2021, 16:23   Oggetto:
Giancarlo Lun 27 Set 2021, 16:23
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Io ho delle magnifiche foto fatte alle mie aristata parzialmente coperte dalla neve.
Tuttavia, visto il substrato generico che avevo utilizzato, ho notato che perdono facilmente le radici, anche se poi le rimettono abbastanza presto in primavera.


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Inviato: Lun 27 Set 2021, 16:52   Oggetto:
Simo98 Lun 27 Set 2021, 16:52
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Protette dalle intemperie sopravvivono praticamente tutte le succulente, ormai sono giusto a questa conclusione. Prima o poi le lascerò tutte fuori, anche quelle con maggior valore (affettivo o non)
Discorso diverso se esposte a pioggia/neve, a parte Sedum Agave e Echinopsis, salvo rare eccezioni (es: una Aloe maculata) mi sono morte tutte Very Happy

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RobertoBr
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Inviato: Lun 27 Set 2021, 17:19   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 17:19
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Grazie seba e grazie Giancarlo delle vostre testimonianze.

Seba, ma la Aloe tiki non è un ibrido proprio di aloe variegata?
Comunque il fatto che le tue siano sopravvissute e siamo persino riuscite a fiorire è una gran cosa. Per il ritardo della fioritura non c'è da stupirsi, anzi è il loro ciclo naturale, in natura fioriscono solo ad estate iniziata, sono i ricoveri invernali a cui le sottoponiamo che le "mandano in confusione" facendole fiorire in periodi stravaganti Smile
Dalla aloe vera invece c'è poco da aspettarsi, essendo una specie originaria della penisola arabica non ha nessun adattamento evolutivo al freddo intenso. Le candidate vanno cercate in Sudafrica.

Giancarlo, io le ho piantate nel mio solito substrato ( lapillo grosso) in posizioni il più riparate possibile. Se perdessero le radici ma ripartissero comunque a primavera lo considererei già un successo.
Il problema con loro ( o per meglio dire il fattore a cui non sono abituato) e la profondità del loro apparato radicale, che sicuramente gli impedirà di disidratarsi in inverno.

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Inviato: Lun 27 Set 2021, 18:30   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 18:30
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Simo98 ha scritto:
Protette dalle intemperie sopravvivono praticamente tutte le succulente, ormai sono giusto a questa conclusione.


Magari fosse cosi, sicuramente qui da me con il mio clima sono giunto a conclusioni diverse Very Happy Very Happy Very Happy
Ogni specie ha le sue caratteristiche, ognuno di noi ha il suo clima e non ultimo ognuno di noi ha il suo metodo che influisce non poco.
Però c'è un fondo di verità, ovvero che tendiamo a sottostimare (e a volte anche di moltissimo) la rusticità delle nostre piante, specialmente se si riescono a tenere all'asciutto.

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Inviato: Lun 27 Set 2021, 18:49   Oggetto:
Seba24 Lun 27 Set 2021, 18:49
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RobertoBr ha scritto:
Grazie seba e grazie Giancarlo delle vostre testimonianze.

Seba, ma la Aloe tiki non è un ibrido proprio di Aloe variegata?
Comunque il fatto che le tue siano sopravvissute e siamo persino riuscite a fiorire è una gran cosa. Per il ritardo della fioritura non c'è da stupirsi, anzi è il loro ciclo naturale, in natura fioriscono solo ad estate iniziata, sono i ricoveri invernali a cui le sottoponiamo che le "mandano in confusione" facendole fiorire in periodi stravaganti Smile


Hai ragione! Solo ora mi sono informato... Boooh! Magari essendo un ibrido... Mah. Boh!!!
Forse se la abitui pian piano alle intemperie e al freddo più che altro anche la variegata c'è la può fare. Smile

  PS: ecco un articolo tradotto dove è spiegata l'origine dell'aloe tiki.


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Inviato: Lun 27 Set 2021, 20:30   Oggetto:
Simo98 Lun 27 Set 2021, 20:30
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RobertoBr ha scritto:
Simo98 ha scritto:
Protette dalle intemperie sopravvivono praticamente tutte le succulente, ormai sono giusto a questa conclusione.


Magari fosse cosi, sicuramente qui da me con il mio clima sono giunto a conclusioni diverse Very Happy Very Happy Very Happy
Ogni specie ha le sue caratteristiche, ognuno di noi ha il suo clima e non ultimo ognuno di noi ha il suo metodo che influisce non poco.
Però c'è un fondo di verità, ovvero che tendiamo a sottostimare (e a volte anche di moltissimo) la rusticità delle nostre piante, specialmente se si riescono a tenere all'asciutto.


Per tua esperienza quali non reggono?
Comunque si ognuno ha il suo clima, i miei inverni in città e con il giardino circondato su tre lati da case non è il tuo sulle pre-alpi e in campagna
Nonostante ciò comunque da me gela quindi è comunque un test probante

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Inviato: Lun 27 Set 2021, 22:22   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 22:22
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Magari fossi sulle Prealpi !!! Qui, così ad Ovest non ci sono vie di mezzo e il passaggio tra montagna e pianura è netto e brusco, io sono ad una quota incredibilmente bassa, circa 220 m, quasi sul fondo di una vera e propria buca pianeggiante scavata dal ghiacciaio balteo durante le glaciazioni, infatti è più bassa della pianura padana propriamente detta che la circonda. A soli 8 km però si innalzano di colpo i primi bastioni alpini e inizia la salita che porta direttamente ai 2400 m delle prime cime. Scenograficamente è molto bello, climaticamente.....un disastro.

Per quanto riguarda le perdite, io come sai preferisco ammazzarle in altro modo, ma tra quelle che non sopportano il freddo neanche riparate ti posso citare carpobrotus, varie echeverie (lilacina, purpurosum e altre non identificate), diverse piccole crassule, aptenia e pachyphytum di cui avevo provato a lasciare fuori qualche talea non c'è l'hanno fatta.

Gli aeonium arboreum e una aloe juvenna sono sopravvissuti riparati dalle precipitazioni e a ridosso di un muro quando fuori faceva -8 con bassa umidità atmosferica, ma l'anno seguente la stessa temperatura associata a umidità più elevata li ha uccisi, dell'aloe ho salvato solo un piccolissimo rametto, mentre per un bel aeonium atropurpureum alto circa un metro mi mordo le mani ancora adesso. Anche opuntia ficus-indica resiste agli inverni più miti, ma non a quelli più severi ( nota che è l'unica cactacea di questa lunga lista Cool )

Le euphorbia poi non ne parliamo, nonostante avessi ritirato la mia trigona in garage, durante un'ondata di freddo nonostante la temperatura quasi sicuramente non sia scesa sotto i +2/+3 si è afflosciata di colpo e anche lì non ho salvato che qualche pezzetto e solo portandola in casa

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Inviato: Lun 27 Set 2021, 22:35   Oggetto:
RobertoBr Lun 27 Set 2021, 22:35
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Una foto giusto per rendere l'idea di ciò che intendo con "ai piedi delle alpi". Scattata durante una stupenda giornata di foehn, le uniche giornate veramente asciutte di tutto l'inverno.

 

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