Manco a dirlo Sergio...indovina chi è registrato?...io ovviamente🤣
Secondo me ne vale la pena, ovviamente dipende da qual'è il risultato che vuoi ottenere...ma se punti ad una coltivazione meno standard è sicuramente un buon punto di riferimento. Concordo anche sul fatto di metterlo a pagamento...la persona che lo ha fatto ha messo a disposizione più di dieci anni di sperimentazione e coltivazione....interviste e schede per i vari generi.
Si può anche fare l'abbonamento per 4 € al massimo se non interessa si potrà far finta di aver comprato un a rivista che poi non è piaciuta..
_________________ Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. Anonimo.
Ricordo che leggevo i suoi articoli quando l'autore del sito li pubblicizzava su Facebook ed erano ancora tutti liberamente accessibili; sicuramente interessanti e ben fatti, ma che non giustificano la richiesta di un abbonamento dato che contengono informazioni tranquillamente ottenibili altrove (ad esempio su questo forum o restando in tema wild sul gruppo Facebook "wild grown cactus and succulent" dove è possibile vedere molte foto e leggere molti post di Antonello Menucci che è stato citato sopra).
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
L'abbonamento al sito mi ha infatti scoraggiato molto, nonostante mi interessi l'argomento, perché essendo iscritto a wils grown cactus and succulents mi pareva un surplus non necessario. Comunque, per la coltivazione wild delle messicane, é vero che apprezzano la marna?
anche io sono abbastanza restio ai contenuti in abbonamento sul web ...
ho ancora una visione naïf della rete e della condivisione delle informazioni;
non è assolutamente per i 10 €, è una questione di principio;
senza considerare, last but not least, la condivisione di dati sensibili a terzi, e la relativa (in)sicurezza informatica;
suonerà un po' paranoco, ma tant'è!
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
L'abbonamento al sito mi ha infatti scoraggiato molto, nonostante mi interessi l'argomento, perché essendo iscritto a wils grown cactus and succulents mi pareva un surplus non necessario. Comunque, per la coltivazione wild delle messicane, é vero che apprezzano la marna?
Io fino a 3 anni fa coltivavo molte messicane usando la marna (puoi rileggerti questo mio topic https://forum.cactofili.org/viewtopic.php?t=18440&highlight=marna+granulometria ) aggiungo a quanto avevo scritto allora che oltre ad ariocarpus e lophophora ho ottenuto buoni risultati anche con strombocactus - echinocactus sia grusoni che horizonthalonius - pelechyphora - Astrophytum ed alcune mammillarie ricordo la bombycina e la compressa
Sono del parere di Rod, non vale la pena, dopo tanti anni che ha preso dal web per passione, oggi cerca di racimolare qualche spicciolo. Avrei fatto diversamente!
Non sono d'accordo...avere tante informazioni ordinate documentate e che seguono un filo logico non è così scontato. La redazione di un blog così dettagliato richiede un sacco di tempo e se ragioniano in termini economici il tempo è denaro...io apprezzo lo sforzo e l'impegno e non mi sento di sminuire il lavoro di qualcuno con due frasi per 4 €. Io lavoro tramite internet da più di dieci anni e onestamente mi sembra un discorso un po' ottuso. Ovviamente rispetto le opinioni di tutti e spero di ricevere altrettanto in cambio condividendo il mio pensiero. Il mio discorso ovviamente non è riferito a questo sito in particolare.
Vorrei anche spendere 2 parole sul gruppo facebook.. vorrei ricordare che il gruppo non è aperto se non ti accettano le informazioni non puoi riceverle nemmeno pagando...ora se parliamo di altri metodi e di cose fatte in altro modo il gruppo non dovrebbe essere fruibile da tutti almeno a livello consultativo così che si possa imparare?
_________________ Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. Anonimo.
Secondo me, a che se io non lo avrei fatto mai, il sito a pagamento può anche starci. Grazie carbo17, ho anche io intenzione di trattare con la marna quelle piante
Secondo me si sta facendo su uno stile di coltivazione un pò troppo casino... Intanto partiamo dal presupposto che questa coltivazione non è assolutamente d'elite e non deve minimamente spaventare. Certo, cambiare le abitudini a cui ci si "appoggia" da molto tempo a volte può creare delle ritrosie, ma penso che sia solo una questione mentale, ed in questo caso di tempo se si ha voglia e modo di cambiare le composte.
In secondo luogo, a mio avviso, non stiamo parlando di un lavoro certosino, nè tanto meno da farmacista... Certo una base da cui partire bisogna averla (parlo di BASE), ma poi si va avanti sperimentando e vedendo come reagiscono le piante. Sinceramente non vedo il bisogno ossessivo di diventare esperti geologi o di sedimentologia, certo, la marna non è tutta uguale, bisogna saperla riconoscere, ma spesso dimentichiamo che le nostre piante hanno una grande capacità di adattamento...poi un occhio "allenato" vede come si comportano le grasse e sa correggere il tiro. Questo processo avviene naturalmente in un certo lasso di tempo e non si deve sperare di avere subito piante meravigliose, che fioriscono e stanno benissimo. Non dimentichiamo poi il fatto che non tutte le piante, anche se della stessa specie, rispondono in maniera uguale alla stessa identica composta...magari una pianta gradisce quel tipo di marna ed un'altra pianta sempre dello stesso genere, non si sa per quale arcano, non la gradisce affatto. Stiamo comunque sempre parlando di piante coltivate in vaso, che non sono nel loro ambiente naturale, sebbene cerchiamo di riproporlo al meglio. Tutto ciò per dirvi che la coltivazione wild non deve essere a mio avviso un "mestiere", deve rimanere un hobby ed un piacere, così come lo deve essere quello di raccogliere i vari tipi di marna da provare, le terre e così via, ma ripeto, ciò non deve assolutamente metter paura, anzi deve essere uno stimolo a provare un metodo di coltivazione diverso, più naturale e che si adatti meglio alle nostre piante. Restando sempre dell'avviso che chi ottiene risultati strepitosi con la classica composta 1/3 deve tranquillamente continuare con il metodo che gli offre le migliori soluzioni!
Sinceramente penso che di informazioni di base se ne possono trovare oramai ovunque su questo tipo di coltivazione, sinceramente anche io non vedo una forte necessità di appoggiarsi ad un sito a pagamento... Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole del proprio operato, ma ciò non deve assolutamente scoraggiare chi è alle prime armi con questo tipo di coltivazione. Anch'io sto cercando un compromesso tra il wild e la coltivazione in terrazza, penso che piano piano la stia trovando, anche se ogni anno noto che delle piante (per fortuna sempre meno) magari vorrebbero un pò più di sostanza organica o di ombreggiatura, che purtroppo non posso garantire. Mi comporto di conseguenza spostanto gradualmente le piante e cercando di dare loro una composta via via più adatta. Non ultimo, sebbene abbia circa 95 piante (pochine quindi...), quest'anno per la prima volta posso dire di non aver visto parassiti, nè cocciniglia nè ragnetto rosso...anche questi sono sempre calati negli anni, ora finalmente sono scomparsi, nonostante l'umidità ed il clima indecifrabile!
Ora sta a voi decidere cosa fare delle vostre ragazze, sperando in qualsiasi caso che stiano sempre meglio. L'unica cosa che spero rimanga sempre viva è la passione e l'amore nel coltivarle, il desiderio di osservarle e toccarle continuamente... A buon intenditor...
Un megasalutone a tutti.
Luca
Ciao Luca, concordo in buona parte col tuo discorso, ma non sul fatto che non si debba approfondire molto la parte dedicata alla conoscenza geologica dei materiali e degli ambienti di provenienza, se tu avessi letto una intervista di Menucci del quale di certo non si può contestare la competenza, una delle cose su cui insiste è proprio questa, consiglia di leggere articoli sia in italiano che in inglese e di cercare quante più informazioni possibile...lo definisce il punto di partenza e secondo me è sacrosanto...il discorso non si limita alla Marna...ma a tutti i minerali che si decidono di usare alle percentuali di organico che si devono usare etc.
Faccio un esempio, lEchinocactus orizzontalonius nella norma cresce in zone pianeggianti dove sono presenti arbusti, indice che il terreno è sicuramente più organico difficilmente lo vedi su rocce in terreni argillosi o prettamente marnosi. Privi di vegetazione..preferisce terreni piu ricchi e sciolti...poi chiaramente lo puoi anche coltivare in terra argillosa e marna...ma se non ti documenti approfonditamente queste cose non le impari sperimentando e basta...tanto più se come cavie usi piante di un certo pregio.
Per quanto riguarda l'iscrizione al sito a pagamento trovo giustissimo che uno possa decidere di non abbonarsi è una scelta del tutto libera...quello che ho contestato è il fatto di sminuire il lavoro di qualcun'altro senza nemmeno aver letto.Come fai a dire non ne vale la pena se non sai nemmeno quello che c'è scritto? Come si può giudicare un libro avendone lette le prime tre pagine?...non si deve fare della coltivazione wild una ragione di vita sono d'accordo ma sono dell'opinione che quando si decide di fare una cosa, qualsiasi essa sia, documentarsi approfonditamente e imparare il più possibile sia una parte del percorso fondamentale. Poi ben venga la sperimentazione. Se Andrea Cattabriga non fosse andato in messico e non si fosse accorto del fatto che la terra che aveva visto era la stessa che che poteva trovare a pochi km da casa...sempre in un'intervista dice chiaramente di aver fatto ricerche sulla formazione geologica nelle ere per comprendere se effettivamente la sua intuizione trovava un fondamento scentifico...non si è svegliato una mattina e ha cacciato gli Ariocarpus dentro la marna per vedere se funzionava...
Ciao. 👋😊
_________________ Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. Anonimo.
non ho intenzione di entrare nel merito della discussione qui sopra;
dico solo una cosa, e, sia ben chiaro, non è riferita a quanti qui sostengono con passione la tesi "wild", Lucz e Vale in primis;
ho l'impressione che il wild stia diventando una (ennesima) moda ...
parliamoci chiaro, dire wild fa fico, quindi tutti a fare wild!
ricordiamoci il caro Prof. Lodi, quando parlava di composte:
"Ogni tanto un Tizio innovatore scopre che i terricci finora usati non sono adatti e propone nuove miscele, che vanno bene finché non arriva Caio a scoprire che sono deleterie e a proporne altre, che vanno benissimo fino all'arrivo di Sempronio che... ecc."
ribadisco il mio pensiero, già espresso in altri post: a mio parere, la coltivazione di cactus (e non solo) deve andar di pari passo con la continua e costante sperimentazione, alla ricerca delle condizioni ideali per le nostre piante, composta, esposizione, bagnature;
il benessere delle piante sopra a tutto, al di là di ricerche spinte all'estremo e scelte integraliste.
se la scelta wild fa parte di questo processo di apprendimento, ben venga, altrimenti è e rimane una moda, fino all''arrivo della prossima idea di tendenza.
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
Ciao Vale, purtroppo la vedo diversamente... Sono del partito che si possa tranquillamente partire da dei dati assodati, senza doversi smattire più di tanto (almeno per chi non voglia...). Personalmente non sono mai diventato un intenditore di geologia, ma leggendo parecchio penso di aver compensato le mie lacune. Ti dico inoltre che seguendo le "indicazioni di base" anche le piante più "pregiate" sopravvivono bene (almeno nella stragrande maggior parte dei casi), poi con l'esperienza e l'osservazione diretta non si può che migliorare!
Non mi ritengo assolutamente un genio, ma posso garantirti che dopo essermi documentato parecchio, anche nel famoso sito quando non era a pagamento, ora le mie piante stanno parecchio bene, compatibilmente almeno con una coltivazione in terrazza senza serra. Le sperimentazioni sono state tutto, partendo comunque da un livello di composte piuttosto buone. Poi la dipartita di alcune piante va messa in conto, purtroppo fa parte del gioco... Possiamo fare tutto quello che vogliamo, ma sono esseri viventi non in abitath, tutto sta a limitarle e comunque accettarle.
Per concludere ti dico una cosa, sono stato additato come "matto" per aver messo una Blossfeldia con TANTI anni alle spalle in marna (ed allora usavo solo quella becera del famoso sito online...). Una pianta sudamericana in marna... Ebbene, che ci creda o no, la pianta dopo un periodo di adattamento ora sta benissimo, fiorisce copiosamente tutti gli anni ed ancora non trovo il coraggio di rimuoverla. Per dirti...
Un saluto grande, queste discussioni a mio avviso sono solo costruttive. A presto.
Luca
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