Cactus e succulente

dave.com

Due anni fa a Cattolica ho preso anche quattro Astrophytum e ho messo in campo le cose che avevo imparato sul forum: rimozione del terriccio, asciugatura per un po’ di giorni delle radici e rinvaso con composta nuova (allora feci una parte di torba setacciata, una parte di lapillo e una parte di pomice). La prima vera annaffiatura l’hanno ricevuta un paio di settimane dopo il rinvaso e nell’attesa hanno ricevuto un paio di puffatine e sono state riabituate al sole. Mi sembrava tutto perfetto! E invece…
L’asterias nudum è marcito quasi subito; il myriostigma tricostatum poco dopo; a distanza di due anni le sopravvissute sembrano non essere cresciute di un millimetro e al rinvaso si sono rivelate completamente prive delle radichette pilifere. Le ho rinvasate con la composta che ho scelto di adottare quest’anno (una parte di terriccio universale setacciato, due parti di lapillo e due parti di pomice) e via con quello che ormai è diventato il rito che porta alla prima annaffiatura. Un mesetto e mezzo dopo il capricorn niveum è marcito. Della truppa è rimasto solo il myriostigma onzuka quadricostatum, ma secondo me è solo questione di tempo.
Ma gli Astrophytum sono piante difficili? Nel forum non leggo praticamente mai richieste di soccorso o consigli relative a piante di questo genere. Anzi, io credevo il contrario, avendo un myriostigma da anni che ha dimostrato di essere un tipo davvero tosto! E lui, quando l’ho rinvasato quest’anno di radichette ne aveva a bizzeffe, tante da farci un parrucchino per Bruce Willis.
Ditemi, c’è qualche accorgimento che adottate quando vi occupate di un Astrophytum?

Gianna

No, non sono assolutamente di difficile coltivazione, il solo un po' rognosetto è l'asterias. Innaffi forse troppo?

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4410 Residenza: Padova

Io le bagno di meno degli altri cactus, perchè ne ho perse molte per marciumi radicali, nonostante abbia provato di tutto, il wild, la marna, il 100% minerale.
Inizio a bagnarle ben dopo le altre e non stanno mai sotto la pioggia.
Questo per quanto riguarda le piante adulte, di valore, mentre per le piccole e medie che si sono bene acclimatate, problemi zero.
Quelle che ho ricevuto in dono o trovato al banchetto dei cactofili stanno alla grande.
Non ho più comprato piante grandi che mi fanno una voglia matta.
Ogni tanto le mie le tocco, se vedo che si muovono svaso subito ed intercetto i problemi radicali prima che coinvolgano il colletto, altrimenti da lì poi è finita.

dave.com

Grazie della risposta Gianna. Beh, non prima che siano passate almeno due settimane, tre o quattro in primavera, che per le dimensioni delle mie piante dovrebbe essere un tempo ottimale. Tengo nota in un’agendina. 😹
Quest’anno al capricorn avevo dato un bel vaso da 10 (!) e lo avevo promosso sul balcone, dove prende il sole dal mattino sino alle 13:30 o poco più.

dave.com

Grazie del contributo Giancarlo, terrò un po’ a stecchetto la superstite e dall’anno prossimo con i nuovi arrivi (quest’anno a Cattolica quel venditore non c’era) appronterò un ciclo di annaffiature quasi solo per loro.
Quella di toccare una pianta per vedere se è ben salda non la sapevo proprio!

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4410 Residenza: Padova

Con certune ti rendi ben conto che stanno perdendo l'ancoraggio rispetto a prima, l'ultima proprio un Astro che ogni tanto mi dà segnali preoccupanti. (sì, non è la prima volta, mi fa quasi perdere la pazienza)
Dopo se non ti scoccia posto una foto.

dave.com

Certo che no, non mi scoccia per niente!

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4410 Residenza: Padova

scusa il ritardo.

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4410 Residenza: Padova

BobSisca · Prof Registrato: 04/03/20 10:07 Messaggi: 3058 Residenza: Bressanone BZ

Io ho ricevuto in regato un paio di piante e le ho messe in un mix di lapillo e pomice, che non hanno gradito assolutamente. Dopo una vistosa perdita di volume le ho svasate e sistemate in pomice pura dopo pochi giorni si sono inturgidite ed ancorate al substrato. Delle specie "originarie" l'asterias é sicuramente il più rognoso.

Luca

I miei astro adulti non hanno problemi, anche gli asterias se la passano bene. Per questi ultimi ho grandi problemi dalle semine di almeno tre anni, queste mi muoiono spesso e senza apparente motivo.

dave.com

Grazie mille a tutti! L’asterias lo terrò in fondo alla lista dei desideri “astrali”!
Premesso che le mie decedute non si erano sgonfiate prima di marcire, in generale, una pianta sgonfia si può mettere in pomice pura per farla riprendere? Avrei due casi adatti, due Gymno, ma non vorrei dar loro il colpo del ko!

Giancarlo · Prof Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4410 Residenza: Padova

Sì, è una delle tecniche migliori per far riprendere piante sofferenti.

dave.com

Allora ci provo, uno ormai sembra che si sia spiaccicato a terra come Wil Coyote dopo che è precipitato!