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Semine 15-20 novembre
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Lucz
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Inviato: Sab 30 Gen 2021, 13:13   Oggetto: Semine 15-20 novembre
Lucz Sab 30 Gen 2021, 13:13
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Buongiorno a tutti, ho seminato parodie ottonis e mammillarie al 15 e al 20 novembre. Ho aperto i germinatoi da quando hanno messo le prime spine, poi ho tenuto le coperture non ermetiche, solo appoggiate. Quando il substrato si asciuga, lo innaffio con acqua con disciolto terriccio organico per arricchire la composta (dato che é inorganica). Eccovi le foto, ditemi se procedono bene

 
   

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Lucz
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Inviato: Sab 30 Gen 2021, 13:29   Oggetto:
Lucz Sab 30 Gen 2021, 13:29
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Le ottonis sono alte 7-8 mm mentre le mammillarie 5 mm

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Inviato: Sab 30 Gen 2021, 20:33   Oggetto:
34vy8 Sab 30 Gen 2021, 20:33
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Bravo ingenioso usare acqua con terriccio disciolto. Fai attenzione sempre a possibili crescite non desiderate. Pensi di usare un anti fungino?


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Ivan
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BobSisca
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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 7:34   Oggetto:
BobSisca Dom 31 Gen 2021, 7:34
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Da quello che vedo puoi essere soddisfatto


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Lucz
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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 13:09   Oggetto:
Lucz Dom 31 Gen 2021, 13:09
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Antifungo non ne uso, ho seminato diverse specie quest'autunno (5 specie di mammillaria, 2 di notocactus, frailea, Melocactus) e ho riscontrato che i semenzai senza funghi Ida rispetto a quelli con hanno avuto meno perdite. A dire il vero, quelli senza funghi Ida hanno avuto zero perdite, mentre quelli con funghicida solo 5. In tutto, 5 perdite

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GianCactus
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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 15:36   Oggetto:
GianCactus Dom 31 Gen 2021, 15:36
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Peccato che per un dato certo bisognerebbe operare in maniera differente, ma comunque un dato interesssante per come la penso io (non lanciatemi strali ne bombe per quello che sto per dire, so bene qual'è il metodo convenzionalmente accettato dalla maggior parte) ma secondo me la sterilizzazione e trattamento con antifungini serve poco o addirittura potrebbe essere controproducente. Non ho dati certi alla mano, ma mi sto organizzando per fare sperimentazioni abbastanza serie. Working in progress....


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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 17:37   Oggetto:
34vy8 Dom 31 Gen 2021, 17:37
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bene GianCactus, tienici aggiornati... anch'io vorrei evitare di usare la chiamica, ma la sto usando perchè ho letto che in tanti la usano. IO sono sempre pronto a sperimentare....


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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 18:14   Oggetto:
Edus Dom 31 Gen 2021, 18:14
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Giancarlo, in questo forum abbiamo discusso varie volte su questo punto, e su una cosa sicuramente siamo d'accordo, non esiste la sterilità assoluta, nemmeno in un laboratorio riusciremmo ad ottenerla e dopotutto sappiamo anche che dopo pochi secondi dall'aver estratto dal microonde la composta "sterile" verrà nuovamente colonizzata, quindi è tutto inutile?
Io penso che come al solito, non esista: è tutto nero o tutto bianco, ma bisogna scendere a compromessi, come dopotutto per ogni aspetto della nostra vita.
Se ci laviamo le mani prima di mangiare, non significa che le nostre mani sono perfettamente sterili prima di mangiare, ma almeno avremo ridotto il rischio di introdurre nel nostro organismo eventuali patogeni, altrimenti potremmo anche non lavarle mai, tanto prima o poi si contamineranno di nuovo.
Tornando a noi, penso che un minimo di prevenzione sia utile, non c'è bisogno di avere una composta perfettamente sterile e asettica, ma una composta che contenga il minimo di elementi potenzialmente patogeni.


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Eduardo
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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 18:37   Oggetto:
DanielD Dom 31 Gen 2021, 18:37
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Concordo con Edus, senza contare poi che, se usi terra di campo o pomice (a volte mi è capitato), ti puoi portare dietro semi di infestanti. Il passaggio nel forno almeno rimuove le infestanti. Così come rimuove i patogeni presenti nel terreno (Fusarium, Phytophthora) che ti puoi portare dietro da materiale infetto. Questo secondo me è già tanto, poi quello che c’è nell’aria e all’interno dei semi, per quanto uno sterilizzi superficialmente il seme con varichina, non lo puoi evitare. Le spore e i batteri sono pressoché ovunque e inevitabilmente finiscono anche sul substrato sterile.


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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 19:16   Oggetto:
Lucz Dom 31 Gen 2021, 19:16
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Io per sterilizzare la composta, ci verso sopra acqua bollente siccome nel forno non tutto il terriccio riesce a sterilizzarsi. Comunque, ho fatto qualche esperimento senza sterilizzare la composta in alcuni semenzai e invece sterilizzandola in altri. Quelli sterilizzati hanno avuto qualche attacco di muffa, mentre i non sterilizzati sono cresciuti benissimo e senza perdita alcuna.

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Inviato: Dom 31 Gen 2021, 19:23   Oggetto:
BobSisca Dom 31 Gen 2021, 19:23
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Si potrebbe teorizzare che batteri, spore ed altri microrganismi possano entrare in concorrenza tra loro in un terreno non sterilizzato, mentre in uno sterilizzato per selezione la spunta il piú forte ... ma sono solo idee


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Inviato: Lun 01 Feb 2021, 2:36   Oggetto:
Gianni Lun 01 Feb 2021, 2:36
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Hai ragione Bob, chi non sterilizza lo fa appunto per evitare che un terreno sterile sia più facilmente colonizzato da chissà quale microrganismo. Se il terreno ha microrganismi benefici o comunque inoffensivi, eliminarli è solo dannoso.
Io da un po' non sterilizzo più, anche perché uso solo materiale "inerte" (pomice e sabbie varie) e poi apro i sacchetti presto, subito dopo la comparsa delle prime spine. Per piante dove i sacchetti devono stare chiusi per mesi/anni (es Aztekium) allora magari una sterilizzata gliela darei.
Ognuno deve sperimentare e trovare il metodo più efficace per le proprie condizioni di semina.

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Inviato: Lun 01 Feb 2021, 6:17   Oggetto:
BobSisca Lun 01 Feb 2021, 6:17
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Io combatto la mia battaglia contro delle alghe filiformi, nei semenzai di Blossfeldia, per ora siamo pari, io tolgo e loro rispuntano, ma non ho avuto perdite.


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Inviato: Lun 01 Feb 2021, 8:28   Oggetto:
Edus Lun 01 Feb 2021, 8:28
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Gianni, non sterilizzare una composta confezionata con soli materiali inerti mi sembra corretto, il problema si pone, invece, se si utilizza una piccola parte di terriccio vegetale o ancora peggio, come sottolineava giustamente Daniele, se si aggiunge la famigerata "terra di campo", in questo caso cosa faresti, non sterilizzeresti? Come fai ad essere certo di non introdurre di tutto e di più?
Io credo che in questi casi sterilizzare sia necessario, almeno per tentare di ridurre le contaminazioni pericolose, che poi si spiani la strada a nuove colonizzazioni, credo sia un rischio che vale la pena correre.


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L'ultima modifica di Edus il Lun 01 Feb 2021, 12:39, modificato 1 volta
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GianCactus
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Inviato: Lun 01 Feb 2021, 10:23   Oggetto:
GianCactus Lun 01 Feb 2021, 10:23
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Innanzitutto premetto che il mio è solo un ragionamento dato da osservazioni personali, esperienze pregresse in altri campi e raccolta di testimonianze di coltivatori.
Partiamo dal principio, e cioè che un ecosistema con molta biodiversità è molto più stabile rispetto uno a monocoltura. Per tradurlo nei nostri vasetti si dovrebbe avere una composta meno soggetta a infestazioni algali e/o fungine e/o quant'altro. Come forse ho già accennato in altri post, un ambiente sterile è il substrato preferito di tutti quegli organismi pionieristici in primis batteri, poi alghe e funghi (muffe) e così via, i quali, trovando un ambiente favorevole privo di antagonisti, si riproducono a dismisura. Oltretutto rendiamo tale substrato più favorevole alle alghe (molto fastidiose se non addirittura pericolose) che non a funghi (vediasi le micorrize). Questi ultimi sono utili in quanto spesso simbionti con le nostre cactacee ma sono osteggiati a formarsi perchè trattiamo il substrato con prodotti antifungini (propamocarb).
Studi scientifici hanno dimostrato che in natura tali legami ci sono, e sono molto vantaggiosi per lentrambi, piante e i funghi, i quali arrivano addirittura a difendere le piante da patogeni. A qualcuno (inizialmente anche il sottoscritto) verrà in mente che in un ambiente desertico (con basso tasso di umidità) i funghi non abbiano vita a differenza di un orto, ma in rete ho trovato documentazione scientifica che attesta la simbiosi in natura tra le nostre beniamine e i funghi simbionti (micorrize principalmente del genere Glomus). Ovviamente, l'ambiente di un vasetto di poche centinaia di grammi di terra, è di per sè un ambiente difficile da stabilizzare in quanto le condizioni cambiano repentinamente. Probabilmente è per questo motivo che chi ha usato le micorrize, non ha avuto risultati rilevanti. Presumibilmente dal fatto, come detto prima, che in un vasetto le condizioni ambientali cambiano troppo in fretta, soprattutto nei valori di umidità.
Il momento di una pianta grassa che tollera e anzi predilige un ambiente umido costante per molto tempo, è proprio qyuello dei primi mesi di vita, ambiente che si rivela molto favorevole anche alla vita dei miceli fungini. Da tutta questa serie di informazioni ne è scaturito il mio pensiero appena descritto.
Bene. Dopo questa lunga premessa per rendervi partecipi dei miei ragionamenti, basati però anche su dati scientifici (sperando che almeno il 10% che hanno iniziato a leggere lo stiano ancora facendo Very Happy) non resta altro che sperimentare.
Diciamo che l'esperimento di base sarà principalmente sulla effettiva utilità delle micorrize. I risultati ovviamente saranno solo visivi, valutando la crescita delle piante con trattamenti chimici e non.
L'esperimento sarà cos' eseguito:
- Vaso sterilizzato e "propamocarbato"
- Vaso sterilizzato con micorrize
- Vaso non sterilizzato con micorrize
le specie che penso di coinvolgere nell'esperimento saranno:
Come piante su substrati non basici
- Gymnocalycium mihanovicii
- Gymnocalycium bruchii
- Parodia chrysacanthion
Come specie su substrati basici
- Mammillaria varie (Qui Edus se mi dai qualche consiglio su quali specie usare dei frutti che ho ricevuto te ne sarei grato)
- Epithelantha micromeris
- Aztekium hintonii
Tutti i semi (eccetto gli A. hintonii) provengono dallo stesso frutto per limitare le differenze possibili in senso di capacità germinativa che potrebbero avere semi di differenti "madri".
Per le micorrize ho scelto un prodotto in polvere il quale contiene alcuni degli stessi generi presenti nei deserti delle cactacee.
Non mi resta che darvi appuntamento tra qualche mese al post che ne seguirà e invitare, a chi volesse, a fare questo esperimento seguendo questi punti per vedere se ci saranno differenze sostanziali o risultati comuni che confermerebbero il risultato finale.
Eventuali consigli sono benvenuti.
A presto


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