La nostra foto galleria cactofila
La top 100
Forum dove si condivide la passione per cactus e succulente


Qualche info per la coltivazione con marna e mia esperienza
Vai a 1, 2, 3  Successivo
 
   Indice forum -> Coltivazione
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 11 Set 2019, 15:13   Oggetto: Qualche info per la coltivazione con marna e mia esperienza
blasquez76 Mer 11 Set 2019, 15:13
Rispondi citando

Da circa 2 anni ho iniziato a coltivare diverse piante, soprattutto le messicane e le texane, in composte contenenti marna, in percentuali variabili, ma comunque oscillanti tra il 40 ed il 60% circa.
Devo dire che ero inizialmente scettico sul buon rendimento in coltivazione di questo materiale, forse perché abituato a coltivare le piante con i soliti inerti quali lapillo, pomice, ghiaino di fiume, zeolite ecc., e forse perché, come si dice, “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa quello che trova”.
Alla luce soprattutto del fatto che sono costretto a coltivare (causa carenza di spazio in balcone) pochi esemplari di cactacee - non ho mai superato le 70 unità - ho virato le mie preferenze più sulla qualità che non sulla quantità degli esemplari coltivati. Soprattutto quindi piante abbastanza rare e non proprio “economicissime”.
Di qui la paura di un’eccessiva sperimentazione, complice a volte di perdite che non mi hanno fatto dormire sogni tranquilli per diverso tempo.
Nonostante tutto, quando mi sono imbattuto le prime volte nelle immagini di cactus messicani coltivati in marna, sono rimasto immediatamente colpito dalla naturalezza che le piante in questione presentavano…forme appiattite, colori “desaturati”, buon mimetismo con il substrato, assenza di macchie fungine ed annerimenti dovuti all’umidità, e senso quasi di piacevole adattamento delle piante al substrato loro fornito. Tutti fattori che purtroppo non ritrovavo nelle mie piante, spesso troppo gonfie, lucide, di un colore verde acceso, soggette frequentemente a macchiarsi e con un atteggiamento, adesso mi sento di poterlo dire, innaturale.
Dopo aver letto per parecchio tempo articoli e post del gruppo Facebook “WILD GROWN CACTUS AND SUCCULENT PLANTS”, mi sono deciso di fare il grande passo, procurandomi la fatidica marna ed iniziando a rinvasare alcuni esemplari di messicane.
Riconosco ora il fatto di essermi fatto prendere un po' troppo la mano da subito, senza fare prove di alcun genere, ma fidandomi ciecamente di esperti “wild” con cui ho intrattenuto lunghe comunicazioni su Messenger, ed “immolando” alla causa in men che non si dica esemplari anche di elevato pregio.
A distanza di 2 anni dall’inizio dell’avventura, posso dire di non essermi pentito di niente, delle piante travasate solo un piccolo Ariocarpus trigonus non sembra aver gradito il travaso, ma non ho subito nessunissima altra perdita in questo lasso di tempo. Mi sembra che già di questo io non possa lamentarmi, non vi pare? Vista l’avventatezza con cui ho proceduto al drastico cambio di coltivazione…
Eh si, perché sistemare le piante in una composta contenente una buona percentuale di marna, comporta una vera e propria inversione nella tecnica di coltivazione, e questa è proprio la cosa più difficile da digerire all’inizio, quando si è abituati con la composta classica 1/3 1/3 1/3.
In linea di massima, i componenti da me utilizzati nelle composte sono: marna (di due differenti tipi), pomice (3-6mm) e terra di campo. I primissimi concetti che si devono abbandonare se si intraprende questo tipo di coltivazione sono quelli di avere terricci solo grossolani ed altamente drenanti, ed il “terrore” che abbiamo delle innaffiature abbondanti. I substrati marnosi asciugano, in assenza di lapillo vulcanico, molto rapidamente, trattengono molto meno l’acqua e di conseguenza ci permettono – anzi, mi sento di dire, richiedono – bagnature molto più frequenti. Riporto alcuni dati: piante come Ariocarpus, Pelecyphore, Strombocactus, Aztekium, Turbinicarpus ecc., che in lapillo e pomice bagnavo ogni 3 settimane, ora in marna al 50% circa li bagno ogni 10 massimo 14 giorni, a seconda delle condizioni meteo. Senza trascurare che le piante, dal secondo anno in marna, rimangono esposte all’aperto a tutte le intemperie, prendendo quindi da aprile a fine settembre tutta l’acqua che viene dal cielo.
Come ben tutti sappiamo, le cactacee non sono grandi amanti di ristagni di acqua e di terricci che rimangono bagnati/umidi per troppo tempo, pertanto con la marna partiamo a mio avviso con dei punti a favore sotto questo punto di vista.
Ora con questo post non voglio certo demonizzare il lapillo, che ho utilizzato per parecchi anni, ma sicuramento posso affermare con certezza che l’utilizzo della marna ci perdona molti più errori di coltivazione, legati in particolar modo alle errate bagnature, esposizioni e fertilizzazioni.
Mi rendo conto che se si ha la fortuna di avere un balcone od uno spazio ben esposto al sole, si gestiscono correttamente le innaffiature e le fertilizzazioni, anche la composta classica con lapillo, pomice e torba setacciata possa dare degli ottimi risultati. Purtroppo questa non è la mia condizione di coltivazione…. Il mio terrazzo è esposto a nord, prende tutti i venti freddi e l’umidità del mare di Ancona e riceve poche ore di sole diretto in estate dalle 16 alle 20.
In una situazione di questo genere, pomice, lapillo e torba, spingono assolutamente troppo le piante, che prendono così aspetti innaturali, oltre che essere spesso border-line, cioè sempre al limite tra condizione di benessere e di sofferenza. Ciò l’ho potuto anche notare con i frequenti attacchi di parassiti, in particolar modo del malefico ragnetto rosso, che ha segnato irreversibilmente alcune piante stupende. Con l’utilizzo della marna, sia nella sua componente grossolana che polverosa, ho riscontrato invece una drastica riduzione nella presenza di parassiti, forse proprio per l’elemento polveroso che lascia meno spazi vuoti nella composta, forse per lo stato di maggior salute generale delle piante che, come sappiamo, è fondamentale per evitare l’attacco di ragnetto e cocciniglia. Preciso che non ho mai fatto uso di trattamenti preventivi di alcun tipo, e che solo all’occorrenza utilizzo insetticidi o fungicidi.
Quando parlo di marna, è forse il caso di precisare che questo termine è un po' generico, in quanto in natura esistono diversi tipi di marna, differenti sia nella composizione che negli effetti che producono in coltivazione.
Il consiglio è quello di sperimentare direttamente osservando gli effetti sulle piante e capire quindi se quel tipo di marna possa andar bene o meno.
Cosa fondamentale da sapere in anticipo, la presenza di marna nella composta rallenta notevolmente la crescita delle piante, conferendo loro cicli più naturali e di conseguenza aspetti più simili alle piante in habitat.
Questo per dire che chi ama piante belle verdi luminose e ciccione è meglio che si tenga lontano da questo materiale.
Ecco quindi la mia esperienza biennale con l’uso della marna, diciamo che sono ancora solo all’inizio, che ancora tanta strada devo percorrere per ottenere piante come sogno nella mia testa, e soprattutto che c’è tanto da imparare da persone che fanno di questa pratica una ragione di vita. Ancora purtroppo non ho potuto vedere gli effetti sulle radici e sui fittoni, poiché non ho ancora travasato nessuna pianta coltivata in marna, ma per ora mi accontento di vedere gli effetti sulla parte epigea e sullo stato di salute delle mie grassocce.
Vi allego alcune foto di esemplari che sono passati al “lato oscuro della forza” sperando di farvi cosa gradita e precisando che le foto sono state fatte un po' di fretta e con una compatta senza troppe pretese.
Scusate se mi sono un po' dilungato, ma ho voluto provare ad accendere la lampadina di qualche cactofilo un po' curioso, che avrà poi modo di approfondire l’argomento qui sul forum o in altri siti della rete. Un salutone a tutti e buona visione
Luca Ciao

  Ariocarpus agavoides
Ariocarpus agavoides   Ariocarpus fissuratus
Ariocarpus fissuratus   Ariocarpus fissuratus cv. godzilla
Ariocarpus fissuratus cv. godzilla   Ariocarpus fissuratus ssp. lloydii
Ariocarpus fissuratus ssp. lloydii   Ariocarpus fissuratus
Ariocarpus fissuratus   Ariocarpus retusus cv. brevituberosus
Ariocarpus retusus cv. brevituberosus   Ariocarpus retusus
Ariocarpus retusus   Ariocarpus scaphirostris x confusus
Ariocarpus scaphirostris x confusus   Ariocarpus scaphirostris x fissuratus
Ariocarpus scaphirostris x fissuratus   Ariocarpus scaphirostris
Ariocarpus scaphirostris   Ariocarpus trigonus
Ariocarpus trigonus   Astrophytum asterias cv. super kabuto
Astrophytum asterias cv. super kabuto   Aztekium ritteri
Aztekium ritteri   Copiapoa columna-alba
Copiapoa columna-alba   Echinocactus horizonthalonius
Echinocactus horizonthalonius



L'ultima modifica di blasquez76 il Gio 12 Set 2019, 15:40, modificato 1 volta
Top
Profilo Invia messaggio privato
Giancarlo
Prof
Prof


Registrato: 21/12/13 17:08
Età: 59
Messaggi: 4405
Residenza: Padova

Inviato: Mer 11 Set 2019, 15:46   Oggetto:
Giancarlo Mer 11 Set 2019, 15:46
Rispondi citando

Molto bene, direi.
D' altra parte tu comunque partivi da esemplari magnifici.
Il problema a mio avviso è proprio il reperire la marna giusta; c'è quella che si sfalda troppo rapidamente e produce subito una coltre polverosa, e quella che rimane quasi sassosa perchè troppo mineralizzata.


_________________
giancarlo
Top
Profilo Invia messaggio privato
Rod
Prof
Prof


Registrato: 26/06/12 09:23
Età: 36
Messaggi: 4049
Residenza: Arco (TN)

Inviato: Mer 11 Set 2019, 16:59   Oggetto:
Rod Mer 11 Set 2019, 16:59
Rispondi citando

Io ho iniziato ad usarla da circa 1 anno, è ancora presto per trarre delle conclusioni, ma per il momento devo dire che ho un'ottima impressione. Oltre alla marna, per le piante che la gradiscono, ho iniziato ad usare anche terra di campo argillosa

Non coltivo Copiapoa, però mi sembra strano utilizzare un materiale calcareo per piante con cui ho sempre sentito associare graniti, quarzi, ecc.
C'è qualche motivo per cui hai scelto di fare questa prova?


_________________
"Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 11 Set 2019, 18:09   Oggetto:
blasquez76 Mer 11 Set 2019, 18:09
Rispondi citando

Giancarlo, all'inizio anch'io temevo molto la marna che si sfalda a molto rapidamente, ma poi ho constatato che la maggior parte di piante la gradiscono eccome... Temevo potesse un po' soffocare le radici/fittone, ma evidentemente non è così perché le piante stanno alla grande.

Rod: ho sentito da qualcuno che aveva fatto la prova con ottimi risultati, e da vero kamikaze ho voluto provare.... Il risultato mi sembra molto soddisfacente, sia nella forma che nel colore e nella cera della columna-alba. Ho un altra cinerea in lapillo, cresce molto di più, ma anche in altezza... Domani ve la mostro!

Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
cactus
Amministratore


Registrato: 23/12/05 08:53
Messaggi: 18377

Inviato: Mer 11 Set 2019, 18:32   Oggetto:
cactus Mer 11 Set 2019, 18:32
Rispondi citando

Si, dovresti provare anche ad usare l'argilla, spesso la marna di queste piante in habitat è accompagnata da terreni molto argillosi, anche se l'argilla non sposa con il concetto di molto poroso.

Sono molto interessanti questi percorsi di coltivazione, ed è bello sperimentare anche con altri che ti passano le loro esperienze. Spesso facciamo delle porcate di terricci in solitaria, per poi renderci conto dopo anni che forse qualcosa doveva essere cambiato.

Il discorso terriccio e frequenza di innaffiature io forse te lo contesterei, nel senso che aumentare la frequenza delle innaffiature comunque non porta ad alcun beneficio, anzi una pianta in torba bagnata di frequente cresce in virtù del fatto che le radici sono attive e trovano nutrimento e perchè il terriccio si asciuga lentamente, con la marna la reazione si fa un pò più lentina, la pianta non gode di forza istantanea dal terriccio, quindi inutile innaffiare spesso. Piuttosto con questi materiali molto porosi ti consiglierei di irrigare dal basso, per immersione, è più conveniente, sempre quando le temperature lo permettono.

La Copiapoa cinerea credo si comporti molto dignitosamente nella marna, anche se personalmente non l'ho mai provata.

Gli Ariocarpus li ho coltivati anche in solo marmo grossolano, e non mi hanno fatto una piega, per cui credo che sei anche con loro sulla strada giusta.

In definitiva, gli Ariocarpus sono tra le piante più longeve e resistenti anche quando maltrattate, basta che stanno lontane dall'habitat, non può fregargliene di meno di quello che gli facciamo Very Happy

Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Gio 12 Set 2019, 8:34   Oggetto:
blasquez76 Gio 12 Set 2019, 8:34
Rispondi citando

Buongiorno,
sulle innaffiare per immersione concordo con te, infatti le faccio sempre. Però ti garantisco che con la marna, innaffiature troppo diradate non sono il massimo... Considera che composte del genere se esposte al sole in 1-2 giorni asciugano completamente, per cui attendere altri 20 giorni prima di bagnare di nuovo non ha tanto senso. I miei maestri considera che bagnano la maggior parte delle piante ogni 8- 10 giorni massimo, oltre l'acqua che viene dal cielo.
Comunque volevo aggiungere che l'Ariocarpus retusus brevituberosus e l'E. horizonthalonius delle foto, in lapillo e pomice, erano entrati in grande sofferenza... Completamente sgonfi non ricevevano più acqua. Travasati in marna come tentativo di salvezza nel giro di un mese sono rinati!
Luca



L'ultima modifica di blasquez76 il Gio 12 Set 2019, 13:05, modificato 1 volta
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Gio 12 Set 2019, 11:02   Oggetto:
blasquez76 Gio 12 Set 2019, 11:02
Rispondi citando

Ecco come promesso ieri vi posto la foto della Copiapoa cinerea che è con me da 10 anni, sempre cresciuta in pomice e lapillo. Bagnature molto rade, ne prende 5/ 6 all'anno, non di più.Da un paio di anni ho cominciato a tenerla completamente a secco da giugno a fine agosto, per poi bagnarla fino a fine novembre. Poi inizio di nuovo ad inizio marzo. Mi sembra che la pianta gradisca abbastanza questo regime idrico. Da notare comunque come la columna-alba rimanga molto più rotondeggiante, sebbene abbia"solo" 20 anni!
Saluti.
Luca

  Copiapoa cinerea
Copiapoa cinerea

Top
Profilo Invia messaggio privato
cactus
Amministratore


Registrato: 23/12/05 08:53
Messaggi: 18377

Inviato: Gio 12 Set 2019, 14:11   Oggetto:
cactus Gio 12 Set 2019, 14:11
Rispondi citando

Si, stai facendo benissimo con le Copiapoa. Le basi sono quelle.
Io ricomincerò ad innaffiare dopo questa ondata di caldo, speriamo sia l'ultima.

Le Copiapoa sono un genere molto a se, non credo siano alla stregua delle messicane, sebbene si adeguano a tutto.

Cioè, teoricamente, le tutte le Copiapoa, vivono in un terreno poroso si, ma compatto, ideale sarebbe una superficie che disegna una specie di solco tutto intorno al loro corpo, in quanto le radici attive sono molto superficiali. Quindi, sempre teoricamente, il terriccio molto poroso va un poco in conflitto con la loro natura.

Ma anche qui, le Copiapoa, quando sono trattate come tu stai facendo, si adeguano ad ogni condizione, dimostrandosi sotto certi punti di vista un genere con qualche marcia in più in termini di adattabilità.

A me fanno girare la testa sia la columna-alba che la cinerea Segreto

Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Gio 12 Set 2019, 15:34   Oggetto:
blasquez76 Gio 12 Set 2019, 15:34
Rispondi citando

Ciao,
anche per me la cinerea e la columna-alba sono piante strepitose, mentre le restanti Copiapoa non mi fanno impazzire. Secondo me, l'unico grosso vantaggio che ho sul mio terrazzo è il vento praticamente perenne, che sicuramente smorza il sole diretto delle poche ore pomeridiane e nel contempo impedisce alla calura estiva di stagnare pericolosamente, fattore deleterio per le Copiapoa!
Comunque con loro non ho avuto mai problemi... La cinerea è una delle primissime piante acquistate e non ha mai dato segni di sofferenza, sicuramente hanno capacità di adattamento non indifferenti...
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
Giancarlo
Prof
Prof


Registrato: 21/12/13 17:08
Età: 59
Messaggi: 4405
Residenza: Padova

Inviato: Gio 12 Set 2019, 16:13   Oggetto:
Giancarlo Gio 12 Set 2019, 16:13
Rispondi citando

certo che vedere un colorino verdino (muschio?) sulla superficie della marna dell' Aztekium mi fa proprio strano. Sorriso


_________________
giancarlo
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Gio 12 Set 2019, 17:54   Oggetto:
blasquez76 Gio 12 Set 2019, 17:54
Rispondi citando

Ciao Giancarlo,
I coltivatori WILD la chiamano "crosta biologica" e dicono sia una manna per le piante! Wink
Salutoni.
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
pessimo
Amministratore


Registrato: 14/08/10 09:45
Messaggi: 9139
Residenza: Lucca

Inviato: Ven 13 Set 2019, 8:00   Oggetto:
pessimo Ven 13 Set 2019, 8:00
Rispondi citando

blasquez76 ha scritto:
... la chiamano "crosta biologica" e dicono sia una manna per le piante! ...

Ottimo Luca, condivido ciò che hai scritto Intesa
Per gli interessati: https://www.freshplaza.it/article/4075742/la-crosta-biologica-per-combattere-l-erosione-dei-suoli-nelle-zone-aride-e-semi-aride/
Ne riporto una parte:
" ... La crosta biologica si forma sulla superficie del suolo in quelle zone prive di vegetazione tipiche delle regioni aride e semiaride; si tratta di superfici molto vulnerabili che non possono essere disturbate dal passaggio di bestiame o traffico veicolare o persone senza risentirne.
Le specie pioniere di queste zone sono cianobatteri, muschi, licheni e alghe, tutti organismi che rimangono inattivi durante i periodi di siccità; sono tuttavia sufficienti anche piccole quantità di acqua affinché essi inizino la fotosintesi clorofilliana ...
"
Ciao

Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Ven 13 Set 2019, 8:55   Oggetto:
blasquez76 Ven 13 Set 2019, 8:55
Rispondi citando

Grazie Massimo, I tuoi interventi sono sempre preziosi! Ottimo chiarimento sulla crosta biologica... Esatto Esatto Esatto
Un salutone.
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
giulius
Amatore
Amatore


Registrato: 18/03/19 20:12
Messaggi: 553
Residenza: Torino

Inviato: Mar 17 Set 2019, 17:00   Oggetto:
giulius Mar 17 Set 2019, 17:00
Rispondi citando

grazie per la condivisione della tua esperienza e complimenti per le piante stupende

Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Ven 20 Set 2019, 11:53   Oggetto:
blasquez76 Ven 20 Set 2019, 11:53
Rispondi citando

Grazie mille giulius, spero solo possa servire un pochino a chi vuole intraprendere questa strada.
Preciso comunque che alcune delle piante postate, precisamente l'Echinocactus horizonthalonius e l'Ariocarpus retusus brevituberosus, in lapillo e pomice erano entrati completamente in sofferenza...erano deperite e sembrava non assorbissero più acqua, completamente sgonfie.
Le ho travasate nella nuova composta wild, sinceramente poco fiducioso che potessero riprendere, ed invece dopo un paio di mesi sono come rinate. Questo a conferma del fatto che una composta che si asciuga troppo lentamente, in condizioni di coltivazione come le mie, non è proprio il massimo! Wink
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi
Indice forum -> Coltivazione Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a 1, 2, 3  Successivo
Pagina 1 di 3

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare file
Puoi scaricare file


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it