Inviato: Mer 29 Mag 2019, 17:59 Oggetto: Mammillarie .... problemi all'apice, che è?? Discutiamone
Lakota Mer 29 Mag 2019, 17:59
Da quest'anno su qualche Mammillaria, specialmente le teste bianche ho notato seri problemi all'apice; lo stesso tende a necrotizzare e a sprofondare tra le spine: sulle mie teste bianche come una M. stella-de-tacubaya, M. herrerae. M. picta. Mentre M. bocasana ha riprodotto l'apice, oltretutto molto fiorifero. Ho visto un'altra bocasana con questo problema, questo problema all'apice si è presentatoma anche su un paio di altre Mammillaria come le scripsiana, delle due scripsiana ssp. armeria REPP 1618 la prima ha cominciato l'anno scorso mentre la seconda qualche giorno fa. Le stella e le gasseriana sono a contatto di vaso così come la bocasana è a contatto con l'altra ma a parte le scripsiana ma solo una stella ho questo problema matre la prima herrerae ha già l'apice senza spine e sprofondato e la seconda sta cominciando adesso.
Come ben sapete sono uno che fa prevenzione, ad Ottobre rameico poi a Marzo ancora fungicida PA procloraz, conro il fusarium una bomba atomica. Poi Movento 48 e acaricida Borneo. eppure questo problema persiste. non capisco cosa possa essere successo.
PS la picta aveva tutti gli apici necrotizzati e sfondati, mia moglie ha pulito tutte le parti secche ed ora sembra si stia riprendendo. Anche la prima scripsiana sembra che dopo la batosta stia facendo un nuovo apice con nuove spine Ormai ho messo di tutto dai fungicidi agli insetticidi e non capisco cosa possa essere
Ecco le foto delle piante
 
Mammillaria picta  
Mammillaria picta  
M. stella-de-tacubaya  
M. herrerae  
M. herrerae, sta cominciando a necrotizzare l'apice  
M. senilis ho 4 piante due grosse una media e una piccola seminata nel 2016 Una delle due grosse e la media non producono più spine all'apice (il marrone che si vede è mancozeb perchè ho tagliato il fiore dato che si stava sciogliendo a causa della pioggia) le altre due sono normali con spine che ricoprono tutta la pianta  
M. senilis  
M. bocasana ad un certo punto a Febbraio è partita con il nuovo apice  
M. scripsiana. si è distrutto il vecchio apice e se ne sta producendo uno novo completo di spine  
La seconda scripsiana, fino a 10 gg fa non aveva nulla ora sta partedo come l'altra
Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20079 Residenza: Reggio Emilia
Inviato: Mer 29 Mag 2019, 18:09 Oggetto:
Gianna Mer 29 Mag 2019, 18:09
Credo che sia la stessa cosa che ha colpito le piante di Maurillio.
Ne avevamo già parlato, non si sa cosa sia ... Pure io, nel mio piccolo, ho qualche pianta che ha subito questo danno
Mi sembra già passato il misterioso problema.
Le tue piante hanno già reagito e ricominciato a vegetare.
Come del resto le mie.
Resta da chiarire cosa l'anno scorso in stagione vegetativa abbia provocato la necrosi degli apici.
Tutte le persone a cui ho sottoposto il problema, hanno alzato le mani.
Ho perso tantissime piante, tutte le teste bianche, le glassii, le laui, le herrerae e le humboldti. Fra le altre teste bianche ingenti perdite.
Del resto questi sono organismi viventi e come tali contemplano le malattie, le ferite, la morte.
Requiescant...
L'ultima modifica di maurillio il Gio 30 Mag 2019, 13:29, modificato 1 volta
Grazie Gianna, Grazie Mauri
Io ho avuto solo quelle piante colpite certo che è un bel danno. La cosa sensazionale è che ora tendono a riprendersi e la picta fotografata oggi è anche in fiore da un tubercolo che ha avuto gli stessi problemi. Certo sarebbe intetessants capirne la causa
Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20079 Residenza: Reggio Emilia
Inviato: Ven 31 Mag 2019, 16:46 Oggetto:
Gianna Ven 31 Mag 2019, 16:46
Se n'era parlato qui all'inizio
https://forum.cactofili.org/viewtopic.php?t=40272
Comunque io le piante non le perdo, restano alquanto bruttine però, spesso ferme anche per diverso tempo.
Ma i tripidi sono sempre esistiti, come mai se ne parla solo ora? Le nostre piante sono più deboli per via delle concimazioni e quindi attaccabili da questo insetto?
Marco mi ha sottoposto il problema degli apici delle Mammillaria con la relativa sintomatologia.
Ho letto tutto il topic di Maurillio, segnalato da Gianna, e l'uso dell'insetticida ha bloccato la diffusione della malattia. Quanto precede avvalora la mia ipotesi di coinvolgimento di insetti ad apparato pungente-succhiatore, di cui ho già discusso nel post FB segnalato da Marco.
Allo stato attuale è meglio programmare una serie di azioni che portino all'identificazione dell'insetto coinvolto, per procedere successivamente ad un efficace protocollo dei trattamenti.
Pertanto chi ha avuto danni
1-sarebbe opportuno posizionasse le trappole cromotropiche per i tripidi, per intenderci quelle di colore blu, allo scopo di monitorare la loro presenza. Questi sono insetti di piccolissime dimensioni provvisti di ad apparato pungente-succhiatore e con abitudini notturne.
2-Mi segnalasse, qui nel topic, gli insetticidi già utilizzati, principalmente il Confidor o prodotti similari a base di neonicotinoidi.
3-Mi segnalasse se ha riscontrato la presenza di cicaline (sono simili a piccolissime cicale).
4-Mi segnalasse il protocollo di cocimazione che ha adottato.
I tripidi producono danni simili a quelli del ragnetto con relative zone necrotiche. È indubbio che attacchino gli apici perché, essendo costituiti da tessuto appena formato, sono più teneri e più facili da perforare per la loro attività alimentare.
Eventuali problemi connessi con la presenza dei tripidi potrebbero essere collegati alla trasmissione di Micoplasmi, che possono provocare alterazioni e mostruosità alle cactacee e per i quali non ci sono cure, se non l'uso di antibiotici, che è vietato per curare le piante. Gli insetti con apparato pungente-succhiatore sono responsabili della loro diffusione e, non avendo riscontrato sugli esemplari colpiti cocciniglie o afidi, questo mi fa propendere per i tripidi.
Pertanto lottare questi insetti é l'unica strategia da usare, poiché vettori del patogeno.
Un'altra ipotesi che ho formulato, nella risposta a Marco su FB, è la potenziale presenza di nematodi aerei che, essendo provvisti di apparato pungente succhiatore, possono diffondere il patogeno o altri parassiti, come Fusarium o Rhizoctonia, e causare danni similari a quelli visti sulle Mammillaria. Purtroppo hanno contaminato diversi vivai e collezioni e la lotta é di difficile attuazione.
Quindi vi invito a collaborare nella ricerca del o dei responsabili di questa patologia.
P.S.: ribadisco sempre di non utilizzare Confidor o Neonicotinoidi, non solo perle api, ma anche perché, essendo poco selettivi, eliminano gli insetti predatori o parassiti di altri insetti. La normativa vigente ne vieta l'uso all'aperto. Con le opportune precauzioni é previsto l'uso solo nelle serre.
Ciao Diego come segnalato sul post in FB gli insetticidi che da sempre uso sono: in alternanza Movento 48 1 volta l'anno e più spesso Neemazal T/S inoltre come ti avevo detto le ultime due bagnature le ho effettuate aggiungendo Neemazal T/S all'acqua di bagnatura. 75 cc in 30 litri di acqua PH 7 e ho bagbnato innaffiando piante e terreno. Inoltre due o tre volte l'anno a scopo preventivo uso acaricida (larvicida ovciida ) borneo.
NON USO E NON HO MAI USATO CONFIDOR per i noti motivi da te enunciati.
Come fungicidi a scopo preventivo 1 volta l'anno procloraz ma spesso nebulizzo con il Sauer Kombo insetticida acido biologico Vitanal. Ad Ottobre prima di ritirarle pasta Siapa non colorante e anche Tribase Twin. Domani vado a comprere le trappole cromotropiche in modo da capire che cosa gira in giro
Mi riservo di leggere tutto quanto pubblicato su fb appena possibile..... intanto volevo chiarire un paio di cose.....
Purtroppo non posso dire che l'uso di vari insetticidi abbia prodotto risultati.
C'è stato una progressiva diminuzione dei problemi lungo tutta la stagione vegetativa 2018 ma niente particolarmente riconducibili ai miei interventi...
Quest'anno le piante sembrano non aver più problemi, ma non ho ancora fatto nessun trattamento (l'ultimo risale a settembre 2018).
A proposito dell'insetto pungitore-succhiatore, vorrei far notare che i tessuti di alcune Mammillarie contengono latice e se lacerati, ne lasciano uscire in quantita', fino a inondare l'intero apice.
Non ho mai notato perdite di questo genere negli apici delle mie piante.
Io ho le piante in una casa in piena campagna e l'anno scorso le colture di grano sono state colpite da un particolare batterio. Può servire?
Registrato: 03/10/18 09:52 Messaggi: 285 Residenza: Roma
Inviato: Lun 03 Giu 2019, 8:50 Oggetto:
pseudanthium Lun 03 Giu 2019, 8:50
Buongiorno a tutti, quando ho visto le prime foto mi è venuta in mente una cosa che poi ho accantonato, ma ora che ho letto che Marco ha usato più volte il Neemazal la cosa riprende un possibile senso.
Qualche anno fa mi sono trovato ad una cena seduto a fianco a Uhlig, e nonostante il mio inglese non sia un gran ché abbiamo conversato un po'. A un certo punto gli ho chiesto se lui avesse mai utilizzato per i cactus l'azadiractina, e lui mi ha raccontato di averne avuto esperienza negativa. Utilizzandola per nebulizzazione (si parla di un bel numero di piante e quindi per innaffiatura il costo diventava elevato) ha riscontrato una nuova crescita con spine piccole o assenti, cosa che rendeva le piante non vendibili, e questo bastava ad escludere quel tipo di trattamento.
Come ho scritto tra parentesi la prova di utilizzo per bagnatura del substrato non l'aveva fatta perché per i suoi volumi troppo costosa.
Non saprei se le nuove spine molto piú corte siano a pari passo con tessuti più deboli, comunque vi passo questo spunto per proseguire le vostre valutazioni.
Un saluto particolare a Diego (forse ti ricordi di me come giovangi sul forum C&Co)
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