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Inviato: Ven 28 Set 2018, 13:46 Oggetto:
opuntietta Ven 28 Set 2018, 13:46
Non dire così il confronto non finisce mai. Si potrebbe parlare di "ore di umido" della composta che dipendono da vari fattori (vaso, periodo, esposizione, grandezza pianta ecc.) e non frequenza annaffiature. E certo che le perdite non fanno piacere a nessuno, ma anche annaffiare una pianta tre volte l'anno e giustificare la mancanza di crescita con la sua congenita lentezza é riduttivo. A tutti piace vedere le piante crescere e fare polloni.
Che soddisfazione Massimo sentire che hai rivisto le tue innaffiature in fatto di Copiapoa.
Io invece, grazie a te, ho rivisto le mie posizioni talebane sui miei poveri pachypodium
Io petulo petulo ma solo sperando di dare qualcosa di quel poco che ho. Senza mettere un punto, continuando a rivedersi.
Ad esempio le innaffiature con le "basse" temperature vorrei capirci qualcosa di più. Ero chiuso a non somministrare acqua alle Copiapoa nel periodo invernale e poi nella serra, una pianta bagnata dal buco sul tetto, crebbe in un solo inverno quello che non crebbe in tutta la sua vita.
Li ho capito quanto il genere fosse opportunista, e che le condizioni in inverno per crescere sono migliori che nella bella stagione.
E' proprio vero: le piante si adattano a quello che gli offriamo, nei limiti del possibile.
Opuntietta, i cactus in estate, non hanno le condizioni per crescere, puoi cibarle come preferisci.
Lasciati guidare un poco da questi matusa cactofili.
Lo so vorresti dimostrare il contrario, ma poi alla fine si arriva tutti li, anche per il contrario, e noi ti aspettiamo
... e poi nella serra, una pianta bagnata dal buco sul tetto, crebbe in un solo inverno quello che non crebbe in tutta la sua vita ...
Esatto! La stessa cosa è successa a me con alcuni Turbinicarpus durante il primo anno di serra, ma ne avevo già sentito parlare da altri amici in precedenza ... e mi riferisco a piante giovani, di tre anni, erano diventate il doppio delle sorelle. Però attenzione, c'è il solito discorso che, se la temperatura scende troppo, con le piante così gonfie, si rischia molto.
Durante le belle giornate invernali tengo sempre aperta la serra, e bagno un pochino le Copiapoa, tutto a mano e col tubicino, giusto per bagnare i primi centimetri di composta. Stessa cosa con Escobaria, Echinecereus, Sclerocactus, Echinomastus ... dipende molto dall'andamento climatico. Spesso ho bel tempo, ma con molta nebbia che si dirada nelle ore centrali ed inevitabilmente l'umidità entra in serra, che è aperta, per cui le piante non hanno bisogno di essere bagnate ... navigo molto a vista.
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Inviato: Sab 29 Set 2018, 10:36 Oggetto: Copiapoa
opuntietta Sab 29 Set 2018, 10:36
Non hai fatto una scoperta, le piante grasse sono serbatoi ed immagazzinano acqua ogni volta che gliela dai. Non hanno mai sviluppato il senso di sazietà. É normale che crescono se dai acqua in inverno, ma non solo le Copiapoe tutte. Bisogna vedere però se mantengono la loro forma originaria e tipica (quando non marciscono). Inoltre la composta asciuga lentamente e l'umidità nelle radici sappiamo cosa comporta. Annaffiare quando la pianta é nella fase di estivazione , quando la pianta ha ridotto il suo fabbisogno di acqua é piuttosto inutile che dannoso.ovvio che il vaso non deve essere di plastica e al sole diretto
altrimenti fai il bollito di cactacea.
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Inviato: Sab 29 Set 2018, 10:39 Oggetto:
opuntietta Sab 29 Set 2018, 10:39
Ma tra l'altro vedo una contraddizione in quello che qualcuno scrive.da un lato si dice che le Copiapoe sono piante lentissime
così come i turbinocactus. Poi quando vengono annaffiate in inverno crescono veloci. Andrebbero annaffiate nelle stagioni intermedie almeno alla nostra latitudine (primavera e auiunno).
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Inviato: Sab 29 Set 2018, 10:49 Oggetto:
opuntietta Sab 29 Set 2018, 10:49
Per non parlare Delle radici che si sviluppano quando vanno in cerca di acqua. Dai acqua in inverno e ce l'hanno disponibile per tanto tempo e non in profondità. É normale che poi non si sviluppano, quelle che ci sono si riducono. Magari nell'immediato non si vedono i danni ma non penso che vivrà la metà della vitaedia di una sua collega coltivata a mestiere (che arriva anche a 100 anni). Poi non so quali altri motivi possano giustificare una crescita invernale a seguito di annaffiature.
Questa è la pianta che ha avuto una crescita miracolosa.
Se notate, la base era globosa è ben piazzata, poi ha avuto d'improvviso andamento colonnare ed ha accestito.
La crescita è conforme alla specie, una calderana. Mi ha impressionato vedere una pianta ferma da anni, avere una crescita cosi importante.
Che poi l'ho fermata, nel senso che l'ho giustamente tolta da sotto il buco altrimenti chissà se sarebbe cresciuta ancora o sarebbe andata coi primi tepori..
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Inviato: Lun 01 Ott 2018, 21:53 Oggetto:
opuntietta Lun 01 Ott 2018, 21:53
Nei mesi dell'anno "miti" va sempre bene dare.acqua: a Roma a novembre e dicembre si può azzardare altre annaffiate. É bene sempre annaffiare quando si vedono le nuove spine spuntare. Ma il tempo é diventato instabile si passa facilmente da 28 gradi a 18 da un giorno all'altro (qualche romano mi smentisca) poi, se sei più fortunato con terrazzo riparato magari eviti danno altrimenti butti tutto. Io le piccole le lascio fuori perché nel balcone a veranda soffrirebbero troppo visto le temperature medie più alte e dovrei annaffiare snaturando la loro forma.
Cactus, hai controllato le radici di questa "Calderara"? Non vorrei sentirti ma le calderane sono più "a palla".
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Inviato: Mar 02 Ott 2018, 8:18 Oggetto:
cmr Mar 02 Ott 2018, 8:18
Credo sia necessario fare qualche precisazione.
Le piante grasse non sono "...serbatoi ed immagazzinano acqua ogni volta che gliela dai. Non hanno mai sviluppato il senso di sazietà." Le piante in generale hanno un sistema di espulsione dell'acqua in eccesso chiamato "guttazione", mentre i cactus hanno messo a punto un sistema molto piu raffinato per non assorbire l'acqua in eccesso: non la assorbono e basta! Per capire questo basta coltivare una qualsiasi cactacea in acqua. Credo che abbiano molto piu "cervello" di noi esseri umani!!! Ho illustrato questa esperienza da qualche parte, se posso la cerco e la riposto.
Cosi come non è vero che lo sviluppo superficiale delle radici nelle cactacee dipenda dalle irrigazioni invernali ("...Per non parlare Delle radici che si sviluppano quando vanno in cerca di acqua. Dai acqua in inverno e ce l'hanno disponibile per tanto tempo e non in profondità. É normale che poi non si sviluppano, quelle che ci sono si riducono"). In natura gli apporti idrici, in relazione agli habitat, sono prevalentemente superficiali: le nebbie cilene bagnano copiosamente lo strato superficiale, cosi come gli acquazzoni messicani che cadendo su ripidi pendii o in zone dove subito dopo la pioggia, le alte temperature fanno evaporare in fretta la pioggia caduta, senza arrivare in profondità; nel caso del deserto della Namibia vale lo stesso discorso cileno. Come ho gia detto, avendo le piante piu cervello di noi hanno capito che sviluppare radici profonde non avrebbe avuto senso e utilità, avendo la disponibilità idrica in superficie.
Sulla "calderana" non mi pronuncio: quella che ho, o almeno che è cartellinata come "calderana", ha una forma.....o meglio.....una deforma...
_________________ "Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
La calderana ha varie forme, a palla quelle che vanno verso il mare, a colonna quelle che nascono ed emergono tra le rocce nell'entroterra.
La radice di questa pianta è napiforme anche se spesso non significa niente, in quanto le piante vengono innestate per farle crescere e poi riaffrancate perdendo le loro peculiarità.
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Inviato: Mar 02 Ott 2018, 19:47 Oggetto:
opuntietta Mar 02 Ott 2018, 19:47
Forse atacamensis? 😘 Poi vorrei fare una premessa: io non voglio fare polemica con nessuno l'importante é solo non far morire le piante e tenerle come compagne di vita più tempo possibile. Quindi va bene tutto. Sono 10 anni che le osservo e conosco i miei errori so i limiti che ho dovuti anche allo spazio ed alle esposizioni che posso offrire. Le piante esposte al sole della mattina e messe all'angolo del balcone tutte tendono a pronarsi verso il sole. Errate annaffiature e poco sole me le fanno crescere allungate. (Ho un grusoni che cresce in altezza 😁). Quindi scusate le mie esternazioni.
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