Mammillaria hutchisoniana cresce come pianta colonnare che asccestisce e produce splendidi fiori bianchi.
La ssp. louisae è diversa, piccola, globosa, solitamente solitaria, ma con fiori ancora più bell e colorati.
Lo svantaggio è che la trovo una delle più difficili da tenere in vita per un certo periodo di tempo.
La buona notizia è che è autofertile, i semi germinano facilmente e hanno una enorme longevità ragion per cui
si può continuare a coltivare una successione di sostituzioni.
Non sapevo fosse autofertile, quest'informazione mi torna molto utile!
Finora non ho mai provato a propagarla utilizzando i semi prodotti pensando che fossero frutto di ibridazioni
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
Reppenhagen collezionò Mammillaria barbata da sette diverse località nello stato di Chihuahua, Messico.
La sua osservazione che identificava Mammillaria barbata come una specie poco longeva in natura, avendone trovato un buon 30% mummificate, è certamente supportata in coltivazione.
Così John Pilbeam....
Mammillaria barbata come "prior specific name" è stato generalmente accettato per lungo tempo, ad abbracciare altre specie simili, provenienti dallo stato di Chihuahua in Messico, differenziando i sinonimi m.chavezii, m.garessii, m.morricalii , m.orestera e m.santaclarensis soltanto per numero e colorazione delle spine, ma esse sembrano ai miei occhi essere soltanto mere variazioni geografiche di una specie già di per sè, ampiamente variabile.
Hunt ha incluso in questa equazione m.viridiflora che estende il suo range nella parte meridionale deli Stati Uniti, in Arizona e New Mexico.
Resta comunque il fatto che crescendola cartellinata Mammillaria barbata oppure con ognuna delle sue diverse incarnazioni, troverete le vostre brave difficoltà, essendo facile al suicidio se non incontra le condizioni ideali.
L'esiguo sviluppo radicale richiede uno spazio non eccessivo e un vaso dalle dimensioni corrette, può aiutare la sua sopravvivenza.
Una buona esposizione in piena luce, aiuterà la produzione di spine robuste e favorirà abbondanti e ripetute fioriture.
Queste non mi riesce proprio di vederle fiorite.
Crescono, pollonano, passano gli anni .....
Mammillaria pondii ssp. maritima comprata già avanti con gli anni alla manifestazione cactofila di Bologna, allora alle prime edizioni nel 2007. Originaria della Costa dell'Oceano Pacifico a Nord di Guerrero Negro
Mammillaria pondii ssp. maritima comprata un anno dopo da Fioreverde- Sarzana
L'ultima modifica di maurillio il Dom 14 Nov 2021, 16:21, modificato 1 volta
Senzadubbio bella, bellissima, ma anche la cognata, nonostante la curi da più di quindicianni, non si decide a produrre fiori...
Ne ho quattro, una più bella dell'altra....
Mammillaria setispina fu descritta da Coulter come Cactus setispinus, mentre Brandegee la collocò nel genere Mammillaria nel 1897.
Due le aree di diffusione in Baja California Sur, San Borja e la Sierra di San Francesco
Bene..... mancano:
la matriarca, Mammillaria pondii, endemica sull'Isla Natividad e sull'Isla Cedros in Baja California Sur dove cresce ovunque e fiorisce a profusione.
Probabile che la mancanza di attitudine alla fioritura in coltivazione, ne abbia condizionato la diffusione nelle collezioni,
dove appare abbastanza raramente.
.... e Mammillaria poselgeri.
La storia di questa Mammillaria è senzadubbio singolare in quanto vanta ben due descrizioni originali.
La prima nel 1885 di Hildmann come Mammillaria poselgeri e pubblicata
su una rivista semisconosciuta, per cui fu ignorata per qualche tempo.
Brandegee descrisse la stessa specie come Mammillaria roseana nel 1891.
Hildmann aveva ottenuto i suoi esemplari da Heinrich Poselger in onore del quale chiamò la specie con l'indicazione di origine, Sud California.
Il materiale relativo a Mammillaria roseana era stato raccolto da Palmer vicino a La Paz.
Il principale areale di distribuzione, si trova nella regione del Capo di Baja California e si estende a Nord, fino all'altezza di Loreto.
In natura si presenta decisamente strisciante, di cui solo le estremità sono erette per circa trenta-quaranta centimetri, in esemplari con tralci lunghi finoltre un metro.
E sono questi ultimi a produrre con facilità copiose fioriture.
Mammillaria poselgeri Hai voglia a raggiungere un metro di lunghezza....
Ivan allora é molto fortunato, o molto bravo,con la sua che fiorisce regolarmente pur essendo alta una spanna.
Comunque tutti begli esemplari Maurillio, poi corredati da descrizioni interessanti, é sempre un piacere leggere.
La mia M. pondii da un paio d'anni fiorisce regolarmente, pochi fiori ma molti particolari, per le altre due sottospecie e la M. poselgeri invece manco a parlarne.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Ciao, eccomi. Io non sono uno che coltiva tante mammillarie,ma leggo volentieri anche i post di Maurillio. So che è lui l'esperto di questa specie. Io ho preso la m.poselgeri solo per caso, che mi piacevano le spine. Alta un palmo o poco più. Messa in terriccio minerale, standard ma con più lapillo e pomice. Solo il primo anno non ha fiorito, poi ha iniziato e quest'anno ha fatto due fioriture. Addirittura ne voleva fare un'altra ma è arrivato il freddo. Ma sono rimasti ancora le bozze dei fiori. La tengo esposta a sud-ovest, prende sole dalle 2 al tramonto. E poi non faccio nulla. L'ho tenuta al calduccio inverno, minime di 8 gradi e poca luce da una finestra. Poco sbalzo di temperatura tra giorno e notte. Tutto qui. Solo fortuna, magari ho trovato una che gli piace il clima padovano. Tutto qui.
Il lato più esposto è rosso dal sole, l'altro più verde.
_________________ Ivan
L'ultima modifica di 34vy8 il Lun 15 Nov 2021, 21:24, modificato 1 volta
Bel colpo Ivan, ottimo...
La pianta è molto bella ed evidentemente ben coltivata...
Ti meriti proprio la splendida fioritura che hai riportato.
Appresto, da qualche parte...
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