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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 11:52   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 11:52
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Evidentemente la mia velocissima visita alla Festa del Cactus di Bologna 2020 ha lasciato un segno indelebile nella mia carriera di appassionato.
Presento Mammillaria sp LAU 1116... trovata sui banchi dell'ottimo Calbini di Castelsardo.
La pianta ben coltivata e sana è uno dei misteri irrisolti nel mondo Mammillariofilo.

 

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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 12:02   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 12:02
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Questo quanto scrive Ralph Martin nel suo Cactus and Succulent Field Number Query …
Field number: LAU 1116
Collector: Alfred Bernhard Lau
Species: Mammillaria sp.
Locality: West of Cuicatlan on the Rio Obos, Oaxaca, Mexico
Altitude: 600-700m
Date: 8/4/1977
Notes: together with Cephalocereus hoppenstedtii, Pachycereus weberi, Mammillaria dixanthocentron



Questa la descrizione originale ...
Lau 1116 Oaxaca, nr. Cuicatlan: M. aff. supertexta DH / Lau '78
Corpo semplice, 6 x 7
tubercoli conici arrangiati 21:34, 4 x 3 mm;
ascelle con peli bianchi a 10 mm.
spine centrali 0-1, 6 mm, leggermente ricurve, marrone chiaro;
spine radiali 17-21, 2-4 mm, laterali più lunghe, aghiformi, leggermente ricurve, bianche, a volte con punta marrone.
Il dottor Lau ha pubblicato questa pianta in CSJGB 41:64 (1978).
Ha anche fornito dati sul campo come segue:
Raccolta sul sentiero per Tres Picos, vicino a Cuicatlan a 6000 m.s.m. su ripido esposto a sud, con terreno argilloso
e ghiaioso e una vegetazione lassa di arbusti e alberelli. In associazione con
Cephalocereus hoppenstedtii, C. chrysacanthus, Mitrocereus fulviceps e Stenocereus pruinosus.
Ha inserito LAU 1116 nel gruppo M. supertexta, ma si potrebbe ugualmente dire che rientra tra quello e M. dixanthocentron.



Anni fa l'amico "Ento" da semi Deherdt seminava Lau 1116.
Il risultato era decisamente una pianta che non aveva niente a che fare con quanto descritto dal Professor Alfred Lau...

  poco più che semenzale….
    … la stessa pianta a maturità

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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 12:23   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 12:23
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Anche il Professor Zanovello nella sua Collezione Privata coltivava una Mammillaria LAU 1116 che poco aveva a che fare con la descrizione originale…..

 

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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 12:30   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 12:30
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Nel corso degli anni, sono apparse altre immagini diverse fra loro….
Queste da Mammillaria forumotion…

 
   
   

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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 12:31   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 12:31
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Forse quanto di più credibile (penso) è quanto pubblicato da Chris Davies e HoRu ….

 
   

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maurillio
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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 12:33   Oggetto:
maurillio Dom 07 Feb 2021, 12:33
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Staremo a vedere quanto succede alla pianta di Calbini…
Sempre disponibile a commentare eventuali e graditi contributi….

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Inviato: Dom 07 Feb 2021, 15:59   Oggetto:
robertone Dom 07 Feb 2021, 15:59
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ora tutti in cerca della nuova mammy ....... fatevi sotto mammofili ....


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Roberto; Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!
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Inviato: Sab 03 Apr 2021, 16:19   Oggetto:
maurillio Sab 03 Apr 2021, 16:19
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C'è una pianta nella Barranca del Cobre che aveva scelto il luogo più improbabile per crescere e moltiplicarsi: barranca = burrone...
Moltiplicarsi neanche poi tanto visto che oltre a questi impervi pendii i suoi semi e quelli di eventuali sue simili forme intermedie, non sono mai andati - o per lo meno non ne abbiamo trovato traccia.
Alfred Lau nel 1977 la scoprì forse per primo e la chiamò erroneamente Mammillaria lindsayi.
Da notare che già Mammillaria lindsayi è stata caratterizzata da errori interpretativi dalla sua descrizione fino ai giorni nostri.
L'areale di crescita di Mammillaria lindsayi dista più di 100km dalla Barranca del Cobre.... non c'era attinenza.
Durante i suoi tour di scoperta in quest'area Manfred Hils documentò che queste piante possono presentare fiori gialli
- e le chiamò Mammillaria lindsayi v. cobrensis - o fiori rossi - che chiamò Mammillaria lindsayi v. rubriflora.
Linzen e Schumacher abbandonarono l'epiteto lindsay nel 2007 e posero i due nomi sotto la loro Mammillaria sinforosensis appena descritta.
Nella loro pubblicazione, H.Rogozinski and W.Plein annotarono che le piante originarie di Areponapuchi ed
El Divisadero sono molto più vicine a Mammillaria craigii che a Mammillaria sinforosensis e su questa base fondarono
lo status separato di Mammillaria cobrensis, senza distinzione fra la forma a fiori gialli e la forma a fiori rossi.
Prescindendo da questi presupposti ROG 641 viene da El Divisadero e presenta fiori rossi, mentre ROG 642 è la forma a fiori gialli e viene da Areponapuchi.
Detto questo se la pianta che segue l'avesse trovata Alfred Lau l'avrebbe chiamata Mammillaria lindsayi,
se l'avesse trovata Hils sarebbe Mammillaria lindsayi v. cobrensis, Rogozinski e Plein l'avrebbero chiamata
Mammillaria cobrensis, mentre Linzen e Schumacher la presentano come Mammillaria sinforosensis ssp. cobrensis….
Cercasi nome di fantasia per dire anche noi la nostra....

 
   

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maurillio
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Inviato: Sab 03 Apr 2021, 16:33   Oggetto:
maurillio Sab 03 Apr 2021, 16:33
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Questo post a tutt'oggi ha raggiunto più di 111.000
(centoundicimila) contatti…
Apperol…. grazie per l'attenzione
Maurillio

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sergio_radi
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Inviato: Sab 03 Apr 2021, 18:23   Oggetto:
sergio_radi Sab 03 Apr 2021, 18:23
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Maurillio,

Inutile evidenziare come questo fatto rappresenti l'ennesima dimostrazione - semmai necessaria - della qualità e dell'utilitá delle informazioni contenute in questo post (nonché nelle schede).

Ti posso garantire che i tuoi lavori, unitamente al Pilbeam, rappresentano i miei principali riferimenti ogni qualvolta necessito di info o chiarimenti sulle Mammillaria.

Per questo ti voglio ringraziare, mi sento di dire a nome di tutti gli appassionati di questo fantastico genere.


_________________
Ciao
Sergio
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Inviato: Mar 06 Apr 2021, 14:11   Oggetto:
maurillio Mar 06 Apr 2021, 14:11
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Grazie Sergio…. che bello che hai detto.
Grazie

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maurillio
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Inviato: Mar 06 Apr 2021, 15:09   Oggetto:
maurillio Mar 06 Apr 2021, 15:09
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Da poco tempo mi sono dedicato alla consultazione dell'ultimo lavoro di Thomas Linzen "Die Vielfalt Der Gattung Mammillaria" disponibile per quanto ne so, soltanto dal 2020.
La sua distribuzione è limitata ai soli soci della Mammillarienfreunde Tedesca ad un prezzo simbolico di €. 10,00 considerandolo di ben 511 pagine e qualche migliaio di fotografie.
Il mondo però è pieno di amici che un favore grande, grande, grande, te lo fanno magari anche con entusiasmo…... ed eccolo arrivato tra le mia mani….
Il libro ora…… dopo qualche cenno relativo alla classificazione del Genere e alla sua distribuzione, esso tratta alcuni consigli pratici sulla coltivazione, prescindendo dalle temperature minime, dalla qualità del substrato, all'esposizione alla luce.
Ma già a pagina ventuno si comincia a gustare il suo primo grande pregio.
La qualità delle fotografie in habitat è a dir poco straordinaria... costante nei toni, morbida e capace di esprimere al massimo i caratteri delle piante come soltanto un grande conoscitore del genere può fare.
Qualche fotografia in coltivazione mi delude parzialmente… il colore non sempre è naturale e l'occhio abituato ai dettagli della fotografia in habitat male si adatta allo sfondo nero nel troppo evidente scatto in posa.
Sicuramente è un atteggiamento sbagliato e assolutamente personale, ma comprensibile in chi non disponendo di esperienze in habitat a lavorarci col nero e con le piante in posa ci deve…
Le note a margine di ogni specie presentata, hanno un taglio narrativo, apertamente in contrasto con quasi tutto quanto apparso finora in letteratura.
Da Reppenhagen a Craig, fino al buon Pilbeam eravamo abituati a descrizioni e dettagli di fiori, spine, radici e tubercoli.
Qua invece - ed è secondo me l'altro grande pregio di questo volume - si ripercorre spesso e volentieri la storia della specie dalla sua scoperta, romanzando quanto più possibile dalla sua apparizione in commercio agli studi in coltivazione alla storia della sua reperibilità, facendoci conoscere importatori, commercianti degli anni quaranta, appassionati.
In conclusine, troviamo una visione critica e personale della collocazione tassonomica.
Un bel viaggio, ostacolato, come sottolinea l'amico Eduardo, dalla difficoltà nel comprendere la lingua tedesca che neanche un po' se non la conosci bene, ti può far immaginare quale sia il senso di quello che stai leggendo.
Ebbravo il buon Thomas, preziosissimo questo…
"la diversità del genere Mammillaria"

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sergio_radi
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Inviato: Mer 07 Apr 2021, 16:44   Oggetto:
sergio_radi Mer 07 Apr 2021, 16:44
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quindi possiamo solo aspettarci a breve qualche breve stralcio dal libro in oggetto, a complemento delle innumerevoli informazioni già contenute in questo post ...
giusto?
Wink


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Ciao
Sergio
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Inviato: Mer 07 Apr 2021, 16:55   Oggetto:
maurillio Mer 07 Apr 2021, 16:55
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Alcune le ho già inserite in questi giorni…
Traduco per me e contemporaneamente metto a disposizione.
Altre seguiranno….

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Inviato: Mer 07 Apr 2021, 17:05   Oggetto:
sergio_radi Mer 07 Apr 2021, 17:05
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Ola


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