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PolliGino
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Inviato: Mer 17 Ott 2012, 17:16   Oggetto:
PolliGino Mer 17 Ott 2012, 17:16
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Trussino: lo voglio usare quest'inverno, ma dopo che l'ho montato ho voluto provarlo per capire come funziona. Allora se non ho capito male F1 è la temperatura media e F2 il range di differenza. La temperatura media è data dalla formula: F1 +/- F2 Question
Metto una foto di come ho costruito il mio aggeggio. Mancano due placche che debbo trovare dello stesso colore dello strumento.

 


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Trussino
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Inviato: Mer 17 Ott 2012, 20:37   Oggetto:
Trussino Mer 17 Ott 2012, 20:37
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Ciao
hai fatto un bel lavoro, se poi troverai anche le placche sarà ancora più bello.

Si il funzionamento è come dici, in poche parole. Se imposti la temperatura F1 a 10° e l'F2 a 3°. La ventola del caldo partire quando la temperatura scende a 7° e la riporta a 10° e poi si ferma. Stesa cosa con la ventola che raffredda.


Vedrai che sarà molto utile per la tua serra.

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Caray
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Inviato: Lun 29 Ott 2012, 10:13   Oggetto:
Caray Lun 29 Ott 2012, 10:13
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L’esperienza fatta con il regolatore STC 1000 mi spinge a fornire chiarimenti circa la reale utilità dello strumento nella gestione delle nostre serre.
Diciamo che per gestire correttamente una serra dobbiamo essere in grado di fare due cose semplicissime: 1) accendere un ventilatore ad una certa temperatura e spegnerlo ad un’altra; 2) accendere un riscaldatore ad un’altra temperatura e spegnerlo ad un’altra ancora.
L’STC 1000 per quanto sembri in grado di farlo, non ci pensa proprio. La sua specializzazione è tutt’altra: fissa una temperatura media (diciamo 20º) e una variazione che va da 1º a un massimo di 10º. Alla luce dei dati forniti le temperature che lo interessano andrebbero da 30º a 10º con questa logica: 1) accende un ventilatore quando la temperatura arriva a 30º e lo spegne quando scende a 20º; 2) accende un riscaldatore quando la temperatura arriva a 10º e lo spegne quando arriva a 20º.
In pratica l’STC 1000 cura solo le temperature medie, non si occupa come nelle serre di controllare le temperature critiche (nel nosttro caso 10º e 30º ). Come si dice nelle istruzioni il regolatore è fatto per terrari, paludari, acquari (forse anche per germinatori, aggiungo io), ma sicuramente non per le serre.
C’è di più. Vi sono altri aspetti che ci dicono che lo strumento non fa per noi.
Seguendo l’esempio di prima, consideriamo l’accensione del ventilatore con una temperatura esterna di 25º: arrivata la temperatura a 30º si accende il ventilatore e rimane acceso sinché la temperatura non scende sotto i 20º. Ma come farà il ventilatore a fare scendere la temperatura interna sotto quella esterna? Semplice. Non lo potrà fare se non quando arrivi la sera e la temperatura scenda sotto i 20º o quando non sostituiamo il ventilatore con un condizionatore d’aria. Meglio cambiare attrezzo! Caray


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Inviato: Lun 29 Ott 2012, 17:09   Oggetto:
exwarrier Lun 29 Ott 2012, 17:09
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Beato te Caray che riesci ad avere temperature invernali di 25 gradi!
Ad ogni modo, l'aggeggio in questione sarebbe stato molto più funzionale se avesse avuto due relè commutatori invece che interruttori, in maniere da avere 4 tipi ti intervento in modo che, per es., quando parte il ventilatore si stacca automaticamente il sistema riscaldante che lavora sullo stesso relè del ventilatore. Si potrebbe anche fare esternamente una commutazione del genere, ma mi fa nausea pensare a un relè che comanda un altro relè: non è professionale Triste
Caray ha scritto:
Meglio cambiare attrezzo!

Facile a dirsi.... ma che attrezzo vorresti mettere? Non di certo un condizionatore.


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PolliGino
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Inviato: Lun 29 Ott 2012, 18:22   Oggetto:
PolliGino Lun 29 Ott 2012, 18:22
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@ caray Confermo.
Io risolverò lasciando all'attrezzo la gestione della temperatura alta ventilatore/ aspiratore).
Mentre per mantenere la minima userò il temostato interno del riscaldatore.
Anche per il germinatoio sarebbero necessari due termostati. Io ho risolto con un termostato programmato in modo da regolare la temperatura giorno notte +- 1 grado. Per le lampade un cronografo.


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Inviato: Mar 30 Ott 2012, 9:39   Oggetto:
Caray Mar 30 Ott 2012, 9:39
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@ Exwarrier qua i problemi sono comuni e se qualcuno avesse "ideone" capaci di risolverli, le tiri pure fuori, siamo tutto orecchie. Da parte mia i 25º me li sogno e quanto al condizionatore con questo freddo, è meglio evitare i commenti.

La cosa migliore è che ognuno metta sul tavolo le proprie soluzioni private come ha fatto PolliGino. Io da parte mia cerco di combattere il freddo con il regolatore proposto da Trussino usandolo solo dalla parte "caldo" (5º temp. minima e 2º di differenza) nella speranza di riuscire a fare oscillare la temp. tra 5º e 7º; per quanto riguarda la ventilazione (che ritengo fondamentale) cerco di risolverla con un piccolo ventilatore provvisto di timer, settato a 15 minuti di funzionamento ogni ora (nelle ore più critiche). Per il resto .... "valgame Dios, compañeros". Caray


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scsebnic
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Inviato: Mar 30 Ott 2012, 14:40   Oggetto:
scsebnic Mar 30 Ott 2012, 14:40
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Io ho risolto così:

- nel germinatoio ho installato un cronotermostato che attiva le ventole estrattrici al raggiungimento di una determinata temperatura

- in serra fredda (1 metro cubo) ho installato 2 cronotermostati che azionano un aspiratore da cappa (che tramite un tubo prende l'aria tiepida da dentro casa e la convoglia nella serra) ed una ventola estrattrice, che agisce in contemporanea a quella di cui sopra e che consente di favorire il ricambio d'aria e bilanciare la pressione interna (la serra è chiusa quasi ermeticamente).
Un cronotermostato si attiva quando la temperatura interna scende sotto i 6C°, l'altro quando la temperatura sale sopra i 25C°.
Inoltre ho installato 2 ventole da computer che girano ininterrottamente per garantire un minimo di ventilazione costante.

L'anno scorso, anche con le minime di -20C°, ha funzionato tutto alla perfezione.


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Inviato: Mar 30 Ott 2012, 17:26   Oggetto:
Giorgio Mar 30 Ott 2012, 17:26
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Io ho la serra collegata con la casa, quindi di giorno con porta e portone aperti le temperature si equilibrano e non accendo mai il termoconvettore, che sta nella serra grande. Quando la temperatura minima scende sotto i + 3°C accendo di notte il termoconvettore e regolo la potenza della fiamma a seconda delle minime previste, non ho ne termostati ne altri aggeggi elettronici, ne sistemi di ventilazione. La serra è di circa 40 mq con una altezza media di 2,3 m, chiusa da tre lati da muri, esposta a sud-sud-ovest, sotto il pavimento vi è una vecchia cisterna piena di acqua che fa da accumulatore termico.
Normalmente la prima accensione avviene nel periodo natalizio.


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Inviato: Gio 01 Nov 2012, 9:08   Oggetto:
Caray Gio 01 Nov 2012, 9:08
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Brutte birbe, chi in una maniera, chi in un'altra, avevate tutti l'asso nella manica. Mi spiego: uno "tramite un tubo prende l'aria tiepida da dentro casa e la convoglia nella serra", l'altro ha "la serra collegata con la casa, quindi di giorno con porta e portone aperti le temperature si equilibrano e non accendo mai il termoconvettore", ma chi come me non ha una casa da cui prelevare il calore da intubare nella serra allora sì che cominciano i ... pensieri amari. Consideriamo che una serretta di 5 metri quadrati di base sviluppa circa 25 m. quadrati di vetri e che nei momenti di freddo si deve portare la temperatura sopra lo zero (come minimo) ci rendiamo conto di due cose: 1) la cavolo di spesa che dobbiamo mettere a preventivo per il riscaldamento, soprattutto se è elettrico; 2) la potenza di riscaldamento che deve essere installata per potere prevalere sul freddo e riporftare l'ambiete a temperature positive. Nella mia serretta che risponde alle caratteristiche descritte, vedo che 400 Watt sono sufficienti al patto che la temperatura si aggiri poco sopra o sotto lo zero. Riconosciamo tuttavia che usare 400 W. di potenza in un'ora costa solo € 0,10 così che per spendere un euro intero, il riscaldatore deve rimanere ininterrottamente acceso per 10 ore.
Passo ad un altro argomento: vedo che qualcuno in serra, per assolvere al controllo del caldo e del freddo, ha usato due termostati. Benissimo, ma forse sarebbe stato conveniente utilizzare un termoregolatore a due punti separati di intervento come l'EVK412M3 della casa EVCO. Ambedue le funzioni vengono assolte dallo stesso strumento. Caray


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Inviato: Mer 21 Nov 2012, 0:46   Oggetto:
exwarrier Mer 21 Nov 2012, 0:46
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Io sono sempre della mia idea che, isolando bene una serra il problema riscaldamento è minimo. Caray, perchè d'inverno hai necessità di tanta vetreria? Puoi benissimo mettere dei pannelli coibentati che, anche se limitano la luminosità, impediscono il raggiungimento di temperature tanto basse. Poi, installare una serie di accumulatori accoppiati a dei pannelli fotovoltaici danno la possibilità di usare delle serpentine riscaldanti da mettere sotto le piante, o dei phon per l'aria calda. Certo che, se si vuol andare a 15° di temperatura, ciò non è possibile, perchè il rapporto consumo/calore non è lineare; mi spiego: se per passare da 0° a 3 ° sono necessario (poniamo) 10 kcal, per passare da 0° a 9° non bastano 30 kcal, ma ce ne vogliono di più. Quindi, bisognerebbe giostrare sul limite più basso possibile di temperatura, giocando sulla pelle delle piante Very Happy se non si vuol salassare il portafoglio.
Se il prossimo anno il mio giardino sarà sgombro dal pino che faceva un'ombra del diavolo e qualche siepe che è di troppo, è mia intenzione fare una piccola serra fissa e allora farò esperimenti. Per ora non mi sono fidato della serra fredda e le piante sono nel capiente garage.


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Inviato: Mer 21 Nov 2012, 22:36   Oggetto:
Giorgio Mer 21 Nov 2012, 22:36
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Io ho installato la serra piccola nel 1984, la riscaldavo con un termoventilatore, per mantenere il calore di notte, oltre ad aver rivestito tutta la serra con un doppio strato di nylon, ogni sera sul tetto mettevo ulteriori pannelli di plastica opaca, che toglievo il mattino dopo.


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Inviato: Gio 22 Nov 2012, 16:43   Oggetto:
Caray Gio 22 Nov 2012, 16:43
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exwarrier ha scritto:
..... Caray, perchè d'inverno hai necessità di tanta vetreria? Puoi benissimo mettere dei pannelli coibentati che, anche se limitano la luminosità, impediscono il raggiungimento di temperature tanto basse.

Un doppio WIN per la soluzione prospettata che seguirò punto per punto. Spesa nulla e sicuro ritorno in termini di risparmio energetico.
Il pavimento (5 m2 di abete da 2 cm.) + lato Nord e lato Est (10 m2 di lamina di Vtr) possono benissimo essere coibentati con fogli di polisterolo (o poliuretano) da 2 a 4 cm. di spessore. Una soluzione che per potere captare il maggiore irraggiamento possibile, finora non avevo adottato. Per il resto debbo dire che la struttura della serra in abete, più i lati ermeticamente chiusi con fogli di Vtr (siliconati) quanto meno permettono che l'ambiente sia molto più secco di quello che ci aspetteremmo, ma non concedono molto al mantenimento del calore che è quasi nullo. A questo provvedo con il termostato di minima e massima di cui ho parlato, ventilatori, ecc. Grazie del consiglio. Caray

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Inviato: Gio 22 Nov 2012, 17:45   Oggetto:
massimo76 Gio 22 Nov 2012, 17:45
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Salve.
Io abito In Friuli Venezia giulia dove il clima d'inverno è intervallato da giornate umide e piovose a giornate molto fredde.
Le mie piantine sono poste in una piccola serra comprata al brico fatta in alluminio e pannelli di policarbonato alveolare.
Ho rivestito esternamente il tetto e le pareti laterali con del nailon per serre in modo che la brina non vada a diretto contatto con il tetto stesso.
La Serra è dotata di una porta scorrevole e di una piccola finestrella sul lato opposto fronte porta.
Questa finestrella rimane aperta nelle giornate umide epiovose (anche se piove l'acqua non entra perchè posto esternamente davanti alla finestrella stessa c'è un pezzo di nailon che permette di entrare aria ma non la pioggia).
Davanti alla porta ho messo una piccola veneziana in alluminio che tengo abassata e chiusa in modo che se anche la porta rimane aperta la pioggia non entra. In questo modo evito di tenere la serra chiusa e quindi faccio circolare l'aria che seppur è umida , ma non è stagnante. Quando invece fà freddo , tengo chiuso porta e finestrella che poi apro al mattino quando le temperature si alzano un p'ò per dare un ricircolo di aria.
La serra internamente è rivestita da un doppio strato di pluriball (plastica a palline piene di aria da imballo) che garantisce una buona luminosità e non fà formare la condensa sul policarbonato.
Non ho alcun impianto di riscaldamento , nessuna ventola di immissione o estrazione aria...e anche se le temperature vanno sotto lo zero...le piantine non fanno una piega.
All'interno poi ho posto due scolapasta pieni di sali per catturare l'umidità , il pavimento è in piastre di plastica spesse mezzo cm appoggiate su un fondo in ghiaia.
Ricordiamoci che ciò che i cactus temono è l'umidità e non il freddo se tenute perfettamente asciutte.
Ogni mese un trattamento con un fungicida e si và avanti fino a primavera : penso che in questo modo le piante che ne usciranno indenni , si rafforzeranno anno dopo anno e quelle che moriranno....bhe sono messe in preventivo....seguo la selzione naturale.

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Inviato: Ven 23 Nov 2012, 16:09   Oggetto:
exwarrier Ven 23 Nov 2012, 16:09
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massimo76 ha scritto:
All'interno poi ho posto due scolapasta pieni di sali per catturare l'umidità ...

Scusa Massimo, ma che sali hai messo? Se si tratta di sale marino, guarda che il risultato è contrario, perchè (dipende ovviamente dalla quantità) in ambiente stagno regola l'UR => 71%; infatti è il metodo classico per tarare gli igrometri. Altro discorso se usi il Cloruro di Calcio con il quale bisogna andar cauti dato che non è troppo gentile con la pelle; in compenso, il liquido raccolto è un buon diserbante.


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Inviato: Ven 23 Nov 2012, 17:25   Oggetto:
massimo76 Ven 23 Nov 2012, 17:25
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i sali che si comprano nei supermercati per catturare l'umidità (ARIASANA)

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