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Nuove specie di cactus

 
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DanielD
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Inviato: Ven 04 Feb 2022, 21:39   Oggetto: Nuove specie di cactus
DanielD Ven 04 Feb 2022, 21:39
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Salve a tutti! Che ne dite se sfrutto questo spazio per inserire (si spera) le nuove specie di cactus che vengono scoperte?
Per ogni specie riporterò l’articolo scientifico che la descrive e le parti più interessanti dell’articolo tradotte in Italiano. Se possibile riporterò anche le immagini, almeno quelle che descrivono la specie.

Inizio con l’ultima specie scoperta (2021), denominata Acanthocereus atropurpureus.

Pedro González-Zamora, Aarón Rodríguez-Contreras and Daniel Sánchez. 2021. A New Endemic Species of Acanthocereus (Cactaceae) from southern Jalisco, Mexico. Phytotaxa. 522(2); 131-138. https://doi.org/10.11646/phytotaxa.522.2.5

Titolo: Una nuova specie endemica dal sud di Jalisco, Messico

Abstract: Una nuova specie di Acanthocereus, endemica del sud di Jalisco, viene qui descritta ed illustrata. Acanthocereus atropurpureus si contraddistingue per il diametro dei fusti a maturità, la presenza di costolature poco pronunciate con margini sinuati, l'epidermide del fusto verde opaco che diventa viola durante la stagione secca e la presenza di quattro piccole spine centrali. Discutiamo riguardo alle differenze morfologiche rispetto ad altre specie di Acanthocereus e forniamo informazioni sul suo habitat e sul suo stato di conservazione.

Le ricerche in campo sono state condotte durante il periodo Giugno-Luglio 2020. L’area di studio si colloca al confine tra Jalisco e Colima, nei dintorni del bacino del fiume Ayuquila-Armería, tra Cerro Grande (Sierra Madre del Sur), Volcán de Fuego e Nevado de Colima (cintura vulcanica trans-messicana).

Habitat: A. atropurpureus è endemico di Jalisco (Messico) e cresce lungo il confine ovest della Riserva della Biosfera Sierra de Manantlán. In particolare cresce su entrambi i lati del bacino del fiume Ayuquila-Armería, su acclivi costituiti da materiali sedimentari di origine fluviale, nelle foreste decidue aride, a 650-750 m s.l.m.

Stato di conservazione: A. atropurpureus è stato trovato solo in una località. Abbiamo stimato che la popolazione sia composta da 25 adulti e 38 giovani piante, e occupa un'area di circa 3,5 km quadrati. Tuttavia, questa località presenta pascoli e mutamenti nell'uso del suolo che viene convertito ad uso agricolo, causando erosione del suolo ed il trascinamento delle piante. È frequente trovare individui con radici scoperte dovute a causa della presenza di capre e bovini da carne che erodono la superficie del pendio e rosicchiando i fusti maturi.


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L'ultima modifica di DanielD il Sab 05 Feb 2022, 15:46, modificato 2 volte
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Inviato: Sab 05 Feb 2022, 12:00   Oggetto:
BobSisca Sab 05 Feb 2022, 12:00
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Ciao, argomento molto interessante, ed approvo questa tua iniziativa, l'unico dubbio per essere sicuri di non avere problemi, pur citando la fonte dell'articolo si possono utilizzare le immagini ? Solo a scanso di equivoci, non si sa mai.


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DanielD
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Inviato: Sab 05 Feb 2022, 15:44   Oggetto:
DanielD Sab 05 Feb 2022, 15:44
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Ciao Bob, in effetti mi ero posto anch’io questo problema. Alcune riviste richiedono solo la citazione ma altre richiedono esplicito permesso per il singolo caso.
Per evitare problemi vari rimuoverò le immagini, non si sa mai… Poi in effetti googlando la specie si trovano facilmente le foto e non è necessario inserirle nel singolo post.


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Inviato: Sab 05 Feb 2022, 16:57   Oggetto:
BobSisca Sab 05 Feb 2022, 16:57
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Si per sicurezza, e comunque tornando alla pianta in pratica appena scoperta ed é già minacciata la sua esistenza, non immagino quante specie siano scomparse prima ancora di essere state scoperte.


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Inviato: Mar 08 Feb 2022, 22:06   Oggetto:
DanielD Mar 08 Feb 2022, 22:06
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Risale al 2018 questa nuova e interessante specie di Thelocactus.

Tristan J. Davis, Héctor M. Hernández, Greg D. Starr and Carlos Gómez-Hinostrosa. 2018. A Distinctive New Species of Thelocactus (Cactaceae) from Oaxaca, Mexico. Phytotaxa. 361(1); 115–122. https://doi.org/10.11646/phytotaxa.361.1.10

Titolo: Una nuova specie di Thelocactus (Cactaceae) originaria di Oaxaca, Messico

Abstract: Thelocactus tepelmemensis, una nuova specie della famiglia delle Cactaceae originaria nel nord di Oaxaca, Messico, viene qui descritta e illustrata. La nuova specie è molto vicina a T. leucacanthus ma differisce significativamente da questa e dalle altre specie del genere per la combinazione dei caratteri morfologici: è più piccola; i fiori sono rosso-viola; i fusti e le costolature sono verticali; possiede un minor numero di spine per areola, solitamente più corte; ha frutti ovoidi; possiede semi con micropilo congiunto. Questa nuova specie è stata rinvenuta in uno stretto canyon e cresce su ripide pareti rocciose calcaree, protetto dal sole diretto del pomeriggio. L’unica popolazione conosciuta sembra essere localmente comune ma geograficamente limitata.

Nel febbraio 2017, durante un viaggio di ricerca nel nord di Oaxaca, in Messico, è stato scoperto un caratteristico cactus in fiore che cresceva in un canyon molto stretto e con pareti ripide. La pianta aveva un numero di caratteri che, combinati tra loro, somigliavano a quelli delle specie appartenenti al genere Thelocactus (genere che si trova ben più a nord di Oaxaca) ma non corrispondevano a nessuna delle specie conosciute. A gennaio 2018, dopo aver ottenuto gli opportuni permessi, è stata organizzata una spedizione per approfondire lo studio della popolazione e la raccolta del materiale per l’erbario.
Il nuovo taxon, sebbene si trovi a più di 300 km a sud rispetto alla popolazione più meridionale conosciuta del genere, appartiene chiaramente al genere Thelocactus.
Thelocactus tepelmemensis è stato trovato esclusivamente su pareti di roccia calcarea all’interno di strette gole; la roccia calcarea si caratterizza per avere molte crepe e piccole sporgenze su cui il cactus cresce. Le porzioni più lisce delle pareti calcaree, presumibilmente più giovani, non sembrano supportare la crescita di questa specie.
La fioritura primaria sembra avvenire da dicembre a febbraio, in concomitanza con la stagione secca.
La scoperta di T. tepelmemensis nella porzione afferente a Oaxaca della valle di Tehuacán-Cuicatlán estende il limite di distribuzione del genere di oltre 300 km più a sud. Questo modello di distribuzione non è del tutto sorprendente perché alcuni generi di cactus, principalmente presenti nel deserto di Chihuahua, o con molte specie che crescono nelle regioni aride del Messico settentrionale (ad esempio, Coryphantha, Echinocactus, Echinocereus, Ferocactus e Stenocactus), hanno il loro limite di distribuzione meridionale a Oaxaca, specialmente nella parte nord-occidentale dello Stato.

Abbiamo tentato di determinare la densità di popolazione della specie, tuttavia, a causa della predilezione della specie per le pareti rocciose per lo più inaccessibili, è stato possibile soltanto effettuare delle stime visive sulla densità di popolazione. Sono state contate circa 50 piante.
Un'analisi dell’area attraverso le immagini satellitari suggerisce che ci possano essere altri piccoli canyon nell'area che possono essere adatti all'habitat specifico di T. tepelmemensis e con il corretto orientamento (protetto dal sole del pomeriggio, ndr). Sulla base di queste immagini, la popolazione potenziale di questa specie può essere stimata in tre o quattro volte la dimensione che abbiamo incontrato nella località tipo.


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Inviato: Mer 09 Feb 2022, 19:26   Oggetto:
BobSisca Mer 09 Feb 2022, 19:26
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Molto interessante, ignoravo ovviamente l'esistenza di questa specie così peculiare nel suo habitat, grazie per la condivisione


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Inviato: Lun 30 Gen 2023, 21:56   Oggetto:
DanielD Lun 30 Gen 2023, 21:56
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Ciao! Vi segnalo questa nuova specie di Mammillaria: Mammillaria morentiniana, originaria di San Luis Potosí, Messico. Qui una breve panoramica dell’articolo, di cui riporto qualche stralcio (in Inglese) qua sotto. L’articolo è open access quindi si vedono liberamente anche le foto.

https://bioone.org/journals/willdenowia/volume-52/issue-3/wi.52.52305/A-new-endemic-species-of-Mammillaria-Cactaceae-from-San-Luis/10.3372/wi.52.52305.full

Abstract
We describe a new endemic densely spined Mammillaria from San Luis Potosí, Mexico. The new species, named M. morentiniana, is distinctive by the presence of a globose to shortly cylindric stem with several glabrous, reddish central spines, radial spines that protrude from the plant like white needle-bristles, and small flowers with pale yellow, lanceolate tepals. We compare it with similar and sympatric species of M. ser. Stylothelae. We include data about habitat and the preliminary status of conservation of the new taxon.

Diagnosis
Mammillaria morentiniana is distinguishable from M. bocasana, M. crinita and M. nana by the presence of more than 4 central spines (mean = 5), and differs from M. schwarzii, which presents, on average, 7 thinner central spines (Supplemental content online; Fig. 2). Mammillaria morentiniana bears fewer than 32 straight radial spines (mean = 24.49), whereas M. schwarzii bears more than 32 straight radial spines (mean = 38.9Cool. Mammillaria morentiniana has completely red central spines and black, non-arillate seeds, whereas M. bocasana has red central spines with a yellow base and reddish brown, arillate seeds. Mammillaria morentiniana has glabrous spines and straight radial spines, whereas M. crinita has pubescent spines and tortuous or straight radial spines. Mammillaria morentiniana differs from the sympatric M. nana because the latter has tuberous roots and 0 or 1 pubescent central spines.

Etymology
The specific epithet is dedicated to the Morentín family from Colima, Mexico. Don Marco and Doña Laura spent their lives preserving the flora in W Mexico. They inspired the first author to observe and admire the local and xerophytic flora.


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Inviato: Mar 31 Gen 2023, 9:04   Oggetto:
pessimo Mar 31 Gen 2023, 9:04
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E bravo Daniele, chissà come sarà contento Maurillio del tuo contrbuto Esatto

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Inviato: Mar 31 Gen 2023, 16:51   Oggetto:
Edus Mar 31 Gen 2023, 16:51
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Molto interessante! Esatto
A me ricorda tantissimo la M. marcosii, chissà cosa ne pensa il capo! Dubbioso


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Inviato: Gio 02 Feb 2023, 18:01   Oggetto:
maurillio Gio 02 Feb 2023, 18:01
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Hai ragione Massimo sono molto contento del contributo...
Mammillaria è l'argomento che preferisco e con più se ne parla....
Le fotografie mostrano una Mammillaria che ahimè ne ricorda tante altre, ma gli studi sono molto particolareggiati, perciò degni di tanto rispetto.
Sarei curioso di sapere se ci sono degli ibridi in natura con le specie già descritte e citate.
Non sono sicuro che incontrerà il grandissimo favore dei collezionisti che penso più propensi a svenarsi per specie descritte di recentissimo e preziose come l'oro.

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Inviato: Mar 07 Feb 2023, 20:55   Oggetto:
DanielD Mar 07 Feb 2023, 20:55
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E per la serie Mammillaria, per non farsi mancare nulla, ecco un'altra nuova specie fresca fresca Very Happy Mammillaria arreolae

Ortiz-Brunel, J. P., Carrillo-Reyes, P., Sánchez, D., Ruíz-Sánchez, E., & Rodríguez, A. (2022). A morphological analysis of the Mammillaria fittkaui species complex (Cactaceae) reveals a new species from Jalisco, México. Botanical Sciences, 100. https://doi.org/10.17129/botsci.3221

Qui il pdf dell'articolo: https://www.botanicalsciences.com.mx/index.php/botanicalSciences/article/view/3221/4818

In parole povere analizzando il complesso di specie di Mammillaria fittkaui, sulla base di sei caratteri morfologici, hanno tirato fuori questa nuova specie M. arreolae.
In particolare, Mammillaria arreolae differisce dalle altre specie per tubercoli, fiori e frutti più corti. Inoltre presenta più di una spina centrale uncinata (da 1 a 4) per areola.


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Inviato: Mer 08 Feb 2023, 10:37   Oggetto:
Gianna Mer 08 Feb 2023, 10:37
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Ma sono come i rotoloni Regina queste mammillarie, non finiscono mai Very Happy


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Inviato: Mer 08 Feb 2023, 11:56   Oggetto:
Edus Mer 08 Feb 2023, 11:56
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Gianna ha scritto:
Ma sono come i rotoloni Regina queste mammillarie, non finiscono mai Very Happy

Abbattuto


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