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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 30 Giu 2022, 12:50 Oggetto:
RobertoBr Gio 30 Giu 2022, 12:50
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Altro cactus con un areale a cavallo tra USA (Arizona e new mexico ) e messico, Echinocereus rigidissimus vive nero deserti di Chihuahua e Sonora, quindi la maggior parte delle popolazioni sono in grado di resistere al freddo, per lo meno secco. Qualche problema invece si presenta con eccessiva umidità e soprattutto con le gelate tardive che pur non minacciando la sopravvivenza della pianta, causano l'aborto delle gemme florali che in questa specie iniziano a svilupparsi molto presto.
In aiuola tengo sia un paio di piccole piante della diffusissima var. (O subsp. ?) rubispinus che non hanno ancora mai fiorito, che un esemplare un po' più grande della var albiflorus.
 
 
Su entrambe le piante si possono vedere le tracce dei boccioli abortiti
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chiara7 Senior
Registrato: 08/03/21 11:08 Messaggi: 945 Residenza: prov. Treviso
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Inviato: Gio 30 Giu 2022, 16:08 Oggetto:
chiara7 Gio 30 Giu 2022, 16:08
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Molto bello (e ricercato, almeno da me!) l'albiflorus!
In queste settimane di siccità estrema come ti comporti? Le hai innaffiate le piante dell'aiuola o lasci fare completamente alla natura?
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 30 Giu 2022, 19:43 Oggetto:
RobertoBr Gio 30 Giu 2022, 19:43
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La mia personale impressione è che quando si raggiungono queste temperature e le piante sono in pieno sole come le mie, non c'è innaffiatura che possa mantenerle in vegetazione ( Poi bisogna vedere la singola specie che può fare eccezione, ma mi sembra che per la maggior parte delle mie sia così).
Devo necessariamente essere flessibile per seguire i capricci del tempo, quest'anno l'ultima innaffiatura totale l'ho fatta il 21 Maggio, ed è stata l'ultima delle primaverili ( che eseguo con abbondanza e con contemporanea concimazione) ma ad esempio l'anno scorso le temperature più clementi mi hanno spinto a farne ancora a giugno. Se capita l'occasione di avere una settimana adatta in luglio concimo ancora una volta e necessariamente annaffio in concomitanza, ma se non riesco a concimare non bagno. Quindi molte piante non vengono annaffiate da fine maggio fino ad agosto inoltrato senza risentirne. Attenzione però, sono piante già stabilite, con un apparato radicale ben esteso e a crescita primaverile/autunnale.
Per molte altre invece innaffiature supplementari si rendono necessarie ( piante molto piccole, messe a dimora da poco o con esigenze più alte, la maggior parte delle succulente e anche qualche cactacea) o comunque utili ( ad esempio con un po' di acqua gli echinopsis e trichocereus crescerebbero anche tra le fiamme dell'inferno quindi continuo ad annaffiarli con qualsiasi temperatura)
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giulius Amatore
Registrato: 18/03/19 20:12 Messaggi: 553 Residenza: Torino
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Inviato: Ven 01 Lug 2022, 10:40 Oggetto:
giulius Ven 01 Lug 2022, 10:40
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Roberto, non hai problemi con la grandine? le piante che tengo all aperto hanno preso un altra forte grandinata stanotte, chissa se è sopravvissuto qualcosa. intanto ho preso una rete antigrandine che monterò domenica
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Ven 01 Lug 2022, 13:25 Oggetto:
RobertoBr Ven 01 Lug 2022, 13:25
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Si, passando molto tempo fuori casa a meno di mettere una copertura permanente purtroppo è inevitabile subire i danni da grandine.
Nella stragrande maggioranza dei casi però non ho avuto danni significativi, fortunatamente nella mia zona nonostante le grandinate non manchino si tratta quasi sempre di chicchi piccoli che causano sono ferite superficiali.
Comunque le cicatrici non mancano, anzi non bisogna neanche cambiare soggetto per fare un esempio, questo stesso Echinocereus è stato colpito lo scorso anno vicino all'apice e si è creata un'anomalia nella crescita ancora ben visibile
 
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Mar 05 Lug 2022, 23:38 Oggetto:
RobertoBr Mar 05 Lug 2022, 23:38
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Andiamo su qualcosa di molto meno esotico. Una forma glauca di sempervivum tectorum, per alcuni autori da elevare addirittura a specie ovvero sempervivum glaucum.
È una forma abbastanza diffusa sulle mie montagne e si spinge sulle prime colline rocciose ( la stazione più bassa di quota che io abbia mai visto è a circa 400 m di quota). Forse per questa sua caratteristica distintiva e per la sua distribuzione è sicuramente il sempervivum che più si adatta agli estremi termici e idrici di un'aiuola come la mia.
 
L'ho posizionato proprio tra le rocce, come lo si trova spesso in natura ( a parte la natura delle rocce che non dovrebbe essere calcarea)
 
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eleonorarossi Prof
Registrato: 06/10/09 16:53 Messaggi: 2508 Residenza: Roma
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Inviato: Ven 08 Lug 2022, 10:09 Oggetto:
eleonorarossi Ven 08 Lug 2022, 10:09
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..altro che Alpi qui mi pare entro sud
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Lun 11 Lug 2022, 1:04 Oggetto:
RobertoBr Lun 11 Lug 2022, 1:04
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Chiara, giusto per aggiornare e completare la risposta alla tua precedente domanda, oggi ho bagnato e concimato.
Visto l'intermezzo relativamente fresco ( Almeno nelle minime) e la terribile prospettiva di un'ondata assurdamente persistente, credo che ci sia margine per le piante di idratarsi in maniera adeguata per resistere allo stress che dovranno affrontare.
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chiara7 Senior
Registrato: 08/03/21 11:08 Messaggi: 945 Residenza: prov. Treviso
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Inviato: Gio 14 Lug 2022, 16:02 Oggetto:
chiara7 Gio 14 Lug 2022, 16:02
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Anche io avevo innaffiato la settimana scorsa perché le piante quest'anno nonostante il caldo persistente continuano a vegetare (forse per le temperature minime non altissime) e di conseguenza lasciandole a secco stavano dimagrendo un po' troppo!
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 14 Lug 2022, 16:16 Oggetto:
RobertoBr Gio 14 Lug 2022, 16:16
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Una cosa del genere non mi è mai successa, quindi sto andando anche io a tentoni. Come previsto oggi qui entriamo in una fase calda piuttosto intensa e straordinariamente duratura, per questo motivo ho deciso di portarmi avanti e cercare di idratare bene le piante.
In un'annata normale non sarebbe stato assolutamente necessario, ma decisamente questa non è un'annata normale.
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sergio_radi Prof
Registrato: 26/06/20 09:54 Messaggi: 3119 Residenza: Prealpi Varesine - 500 mslm
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Inviato: Gio 14 Lug 2022, 20:40 Oggetto:
sergio_radi Gio 14 Lug 2022, 20:40
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stessa cosa di Chiara: alcune piante, con il forte caldo, si erano ridotte ai minimi termini, per cui la scorsa settimana ho dato una bagnata molto sostenuta;
dopo un paio di giorni si sono tutte rigonfiate, proprio come normalmente accade dopo la prima bagnatura post stasi invernale;
fenomeno più evidente in M. prolifera, M. nana, M. schiedeana, e S. rauschii.
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ... |
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 14 Lug 2022, 22:11 Oggetto:
RobertoBr Gio 14 Lug 2022, 22:11
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Devo dire che sulle piante in piena terra non avevo ancora enormi segni di disidratazione, al contrario di quelle in vaso, ma questo è piuttosto scontato. Un effetto evidente però c'è stato, diverse piante che avevano boccioli in stasi o comunque che crescevano molto lentamente si sono improvvisamente accelerate, tant'è che oggi avevo in fiore Diverse piante contemporaneamente, dev'essere un adattamento evolutivo per sfruttare le rare piogge improvvise.
Comunque per curiosità volevo misurare le temperature che si raggiungeranno in aiuola durante questa ondata di calore. Già oggi che la temperatura ufficiale Arpa era di "soli" 33.6 gradi, la temperatura del lapillo scuro al sole oscillava tra i 55e i 60 gradi, misurati con un termometro laser professionale. Le rocce calcaree erano leggermente più fresche e la temperatura superficiale dei cactus variava molto, da un minimo di 45 ad un massimo di 52 gradi misurati su trichocereus pasacana.
Sono curioso di vedere fin dove arriveremo nei prossimi giorni... Per intanto già ora le classiche insofferenti al caldo sono in sofferenza, in particolare echinocereus viridiflorus, gymnocalycium bruchii e soprattutto Sulcorebutia tiraquensis. Su quest'ultima ho messo un sasso a fare ombra vorrei evitare che si ingiallisse come gli scorsi anni
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chiara7 Senior
Registrato: 08/03/21 11:08 Messaggi: 945 Residenza: prov. Treviso
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Inviato: Ven 15 Lug 2022, 10:59 Oggetto:
chiara7 Ven 15 Lug 2022, 10:59
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Caspita!!! Non pensavo si potesse arrivare a temperature così alte!!!
Al di là della mancanza di precipitazioni, da me ho anche notato che a differenza del solito, l'umidità atmosferica è molto più bassa...negli scorsi anni le piante giovavano molto del'umidità che all'alba gli veniva trasferita dalla siepe che hanno dietro ai ripiani su cui stanno. E a quest'ora lo scorso anno avrò innaffiato forse una volta....ora siamo già alla quarta irrigazione...qui da aprile solo una pioggerellina inglese durata 5 minuti un mese e mezzo fa e una grandinata distruttiva circa 3 settimane fa
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 816 Residenza: Vestigné
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Inviato: Ven 15 Lug 2022, 13:05 Oggetto:
RobertoBr Ven 15 Lug 2022, 13:05
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Temperature apparentemente alte, ma molto frequenti in ambienti desertici di bassa latitudine e terreno "scoperto". Su uno studio avevo letto di temperature del terreno frequentemente oltre i 70 con record di 80 in zone del deserto di sonora in cui vivono alcune cactaceae. Ovviamente non sono temperature sopportabili da ogni specie e altrettanto ovviamente spero di non arrivarci perché in tal caso sono sicuro che dovrei dire addio a qualche pianta.
Per quanto riguarda la siccità.... In tempi non sospetti avevo aperto la discussione " il cambiamento del nostro clima" terminata l'ondata di caldo ci sarà sicuramente da aggiungere qualche dato.....
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