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La mia prima vera semina

 
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owlsofia
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Inviato: Gio 03 Set 2020, 11:30   Oggetto: La mia prima vera semina
owlsofia Gio 03 Set 2020, 11:30
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Ciao a tutti. Questo è il mio primo vero post e sono un po’ emozionata. Oggi vi parlerò della mia semina 2020 e, ve lo anticipo, scriverò molto.
Ho già avuto un’esperienza di semina: un paio di anni fa ho seminato una decina di semi auto prodotti di E. obesa. Ad oggi, questi piccoli sono rimasti in quattro e vivono nei propri vasetti. LOL
Premessa: Sono ancora molto inesperta. Quello che so sulla semina dei cactus l’ho appreso leggendo in questo forum e sul web. Questo post è nato con l’intento di presentare i miei errori e i punti che ho sottovalutato durante la mia esperienza. Ho vissuto questa semina come una vera e propria esercitazione pratica che mi ha permesso di apprendere tantissimo in merito ad alcuni generi. Ho seminato 23 specie acquistate, più una di mia produzione. E ora vi racconto un po’ di più.
Ho deciso di acquistare su un sito francese, ADBLPS, cioè lo shop di Aymeric de Barmon. Ho scelto nel catalogo 23 specie, scelte puramente secondo il mio gusto e interesse (assolutamente e volutamente senza preoccuparmi della difficoltà di semina, ma piuttosto sul voler approfondire alcune specie che spesso non si trovano nei vivai, se non specializzati). Il pacchettino è arrivato a casa tramite posta dopo due mesi dall’ordine. Il tempo di attesa lo conoscevo, in quanto mi è stato comunicato dal venditore sulla mail di conferma di acquisto. Ho ordinato a fine gennaio.
Le specie seminate appartengono a vari generi, molto diversi tra di loro. Nello specifico, ho seminato 7 specie di Ariocarpus, 3 di Turbinicarpus, 1 di Blossfeldia, 2 di Copiapoa e le restanti 10 di Eriosyce. In più ho seminato un bel po’ di semi di Frailea castanea, autoprodotti.
Iter di semina: dopo aver letto tantissime esperienze di semina, ho scelto di seguire una strada, basata sull’utilizzo di materiali e prodotti che avevo in casa. Il substrato utilizzato è stato a base di pomice e torba. I prodotti utilizzati sono stati: acqua del rubinetto, candeggina, Reldan (insetticida) e verde rame. Ora nello specifico vi descriverò gli step.
Ho deciso di dividere la semina in più giorni: ero intimorita dalle temperature esterne e questo mi ha portato a prendere la decisione di seminare in vari periodi diversi. Ho seminato 5 specie l’8 aprile, 4 specie il 9 aprile, 6 specie il 22 aprile, 4 specie il 18 maggio, le restanti il 26 maggio.
Ho scelto di utilizzare come contenitori delle bottiglie di plastica tagliate. Al di sotto delle quali ho effettuato dei fori con un taglierino riscaldato. Come substrato ho utilizzato pomice e torba. Nelle prime semine ho mescolato un 80% di pomice sbriciolata e un 20% di torba. Nelle semine di maggio, la quantità di torba è stata molto ridotta. Ho sbriciolato la pomice con un mattone fino ad ottenere una grana abbastanza sottile. Una volta preparato il substrato (di cui parlerò anche dopo), ho riempito i miei contenitori. I vasetti sono poi stati messi ammollo in un sottovaso con acqua del rubinetto, poco Reldan e un paio di cucchiai di candeggina. Dopo aver ottenuto un composto ben umido ho applicato sul substrato della pomice più sottile. Infine ho applicato sopra i semini (cercando di mantenerli distanziati). Su ogni contenitore ho messo al massimo 2 specie (circa 10/40 semi per vasetto). Infine, cercando di non spostare i semini, ho nebulizzato una soluzione di acqua e verde rame sulla superficie. Il substrato non è stato sterilizzato. Ho avuto problemi con alghe solo 4 specie su 24 seminate.
I vasetti, a questo punto, sono stati chiusi all’interno di sacchetti di plastica per alimenti trasparenti e riposti nella mia “stanza dei cactus”, cioè la stanza dove ripongo i miei cactus in inverno. [Specifica: non è alto che una stanza non riscaldata che presenta su due lati (sud e est) due vetrate grandi quasi quanto la parete stessa. Il vetro non è trasparente ma leggermente velato, questo permette di far passare comunque tantissima luce. Per darvi l’idea della quantità di luce, in inverno lascio tutti i miei cactus vicino alle vetrate, ma devo fare attenzione ad alcune piante che tendono ad ustionarsi (es. Kalanchoe). ] Ho riposto i sacchettini, appunto, in questa “serra”, sotto un tavolo, dove arrivano i raggi solari sono del pomeriggio tardo. La temperatura è sempre stata superiore rispetto a quella esterna (abito a Vicenza). Vi lascio delle temperature di riferimento delle giornate di fresche di aprile: 21 °C alle 7.30 del mattino. 23 °C alle 9.30 del mattino.
Considerazioni e cose imparate:
1. Nella prima semina dell’8 aprile, ho abbondato con la candeggina cosa che presumo abbia compromesso la germinabilità. In compenso, non ho avuto problemi di funghi o alghe. Dopo questo errore, ho ridotto la quantità e infatti, la germinabilità e notevolmente aumentata.
2. Germinabilità: nel complesso posso dire di aver avuto una germinabilità buona (superiore, in media, al 50 %). Escludendo la prima semina, dove appunto ho esagerato con la candeggina, le semine seguenti mi hanno dato valori di germinabilità molto vari. In generale ho avuto percentuali medie, tranne qualche caso dove ho avuto germinabilità vicina al 100% e qualche altro caso dove questa si è attestata molto in basso.
3. Il genere che ho trovato essere il più resistente è stato Ariocarpus. Posso dire di aver avuto una germinabilità media, ma una quantità di sopravvissuti pari circa al 100%. I piccoli si sono dimostrati molto resistenti anche se, ho notato, esserci un’elevata disparità per quanto riguarda la velocità di crescita. In merito a questo vi allego una foto di Ariocarpus, nello specifico di un piccolo gigante, rispetto ai fratellini, di Ariocarpus trigonus v. horaceki KMR_04-45C > W San Lucas/TAMPS/Mexique [LBt_ARI130/05]. Sarei curiosa di sapere qualcosa in più in merito a questa disparità.
4. Il genere che, invece, ho trovato crescere molto in fretta è quello dei Turbinicarpus. Anche in questo caso, ho avuto poche perdite.
5. Blossfeldia, nello specifico ho seminato Blossfeldia minima [DH_51/94] mi ha dato una germinabilità altissima, ma 0 sopravvissuti. Ho ipotizzato fosse la poca umidità.
6. Sicuramente, Eriosyce mi ha dato una media germinabilità (in un caso pari al 100%) ma ho trovato essere un genere molto lento nella crescita.
7. Ho sicuramente commesso degli errori sul substrato. Nelle prime semine ho utilizzato pomice troppo poco spezzettata, che ha inibito la crescita di radici “omogenee”. Nelle ultime semine, invece, ho utilizzato troppa polvere di pomice, che ha bloccato la crescita delle radici dei piccoli (ho salvato alcune piantine creando dei fori nel crostone con un aghetto e infilando all’interno le piantine, che però non so se ce la faranno). Quindi, ho capito che il substrato ideale sarebbe intermedio.
8. Per quanto riguarda Frailea castanea ho avuto un’ottima germinabilità, ma tantissime perdite (presumo per la troppa umidità, quindi marciume).
Ad oggi i piccoli sono ancora nei sacchetti.
Mi rendo conto di aver scritto molto. Ho fatto molti errori ma che sicuramente mi hanno permesso di imparare. Spero possiate darmi qualche opinione e magari qualche consiglio sulla concimazione, che non ho ancora effettuato e non se effettuare. Vi allego qualche foto. Grazie! Buona giornata a tutti!
LOL LOL

  Ariocarpus trigonus v. horaceki KMR_04-45C > W San Lucas/TAMPS/Mexique [LBt_ARI130/05], in fondo 4 piccoli di un altra specie di Ariocarpus.
    Ariocarpus
    Turbinicarpus
    Turbinicarpus
    Frailea
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Inviato: Gio 03 Set 2020, 12:26   Oggetto:
Olec80 Gio 03 Set 2020, 12:26
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Bella lettura. Mi piace leggere altre esperienze di semina Sorriso
Ho solo una domanda: quanto avevano le semine quando le hai fotografate?

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Inviato: Gio 03 Set 2020, 12:39   Oggetto:
owlsofia Gio 03 Set 2020, 12:39
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Fotografate questa mattina... Ariocarpus che hanno già 2 tubercoli hanno poco meno di 5 mesi... Anche tutti i Turbinicarpus. Mentre Frailea e Ariocarpus trigonus hanno sui 4 mesi Sorriso

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Inviato: Ven 04 Set 2020, 14:18   Oggetto:
Drusola Ven 04 Set 2020, 14:18
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le temperature riportate (23, 21) erano le temperature massime? la minima quant'era?
le blossfeldia hanno bisogno di umidità costante, il substrato si era asciugato?

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Inviato: Ven 04 Set 2020, 15:31   Oggetto:
owlsofia Ven 04 Set 2020, 15:31
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Temperature misurate con il termometro esattamente dove si trovavano le piantine.
Si, si era asciugato, e nel giro di un paio di giorni sono sparite tutte Abbattuto

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Inviato: Sab 05 Set 2020, 9:04   Oggetto:
Drusola Sab 05 Set 2020, 9:04
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Forse ci voleva qualche grado in più per avere una migliore germinabilitá e un buon sbalzo termico. Avevi aperto il sacchetto? In genere si lasciano chiuse per anni le blosdfeldia

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Inviato: Dom 06 Set 2020, 9:14   Oggetto:
owlsofia Dom 06 Set 2020, 9:14
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Mi sembra si fosse danneggiato (aveva qualche buchino)... Penso sia per quello! Grazie

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Inviato: Sab 12 Mar 2022, 11:00   Oggetto:
owlsofia Sab 12 Mar 2022, 11:00
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Piccolo aggiornamento di semina: mi sono trasferita, ho a disposizione un piccolo terrazzo e sto cercando di trasferire tutte le semine. Le altre piante però torno a trovarle ogni settimana LOL
Lui é un Turbinicarpus rioverdensis ssp. paoli

Sorriso

La crescita é direi lenta, ma sta facendo una nuova spinetta rossa. Ora é fuori, prende il sole praticamente tutto il giorno (appena appena filtrato) e si trova in un substrato di marna/pomice e poco humus di lombrico. Prossimamente lo raggiungeranno i fratelli Very Happy

 

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chiara7
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Inviato: Sab 12 Mar 2022, 16:04   Oggetto:
chiara7 Sab 12 Mar 2022, 16:04
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Ma che carino!!!! Complimenti, ottima riuscita direi!

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Inviato: Dom 13 Mar 2022, 14:04   Oggetto:
owlsofia Dom 13 Mar 2022, 14:04
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chiara7 ha scritto:
Ma che carino!!!! Complimenti, ottima riuscita direi!


Grazie! LOL

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