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Gianni Prof
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 1:43 Oggetto:
RobertoBr Gio 09 Dic 2021, 1:43
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Allora, è vero, se consideri la parte più rigida dell'inverno è così. Quasi tutte le notti si scende sotto lo zero e l'umidità dello strato più superficiale del terreno ghiaccia, però poi di giorno la temperatura risale e il terreno torna umido. Certo possono capitare dei periodi in cui nemmeno la massima risale oltre lo 0 ma sono periodi di pochi giorni. È una situazione strana perché pur essendoci acqua nel suolo non è disponibile alle piante, e ne ho vista qualcuna (non succulenta) patire la siccità in tali condizioni. Come dici tu però questo mette fuori gioco molti patogeni.
Però c'è un problema di base, non devi confrontare il tuo inverno con il mio, ha più senso confrontare il tuo inverno con il mio autunno o l'ultima parte del mio inverno, ci sono periodi piuttosto lunghi che possono corrispondere meglio alla tua situazione. Penso che un tuo trimestre invernale possa assomigliare più a un mio ottobre/novembre. Per esempio se si confrontano i valori statistici del tuo gennaio e del mio ottobre abbiamo massime e minime simili, la stessa umidità relativa media e le stesse precipitazioni.
E ti assicuro che ad ottobre dormo sonni molto molto tranquilli
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 15:29 Oggetto:
RobertoBr Gio 09 Dic 2021, 15:29
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Se guardi dove si sono spostate le anomalie causate dall'aumento del numero di coste ti farai un'idea più chiara della crescita di questa stagione (partendo da sinistre nella seconda foto vedrai che la 2 e la 3 sono biforcazione di una singola costa , mentre la 5 parte ex novo dallo spazio tra due coste preesistenti. Sulla prima foto sono molto più evidenti)
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Simo98 Partecipante
Registrato: 23/05/21 08:31 Messaggi: 358 Residenza: Novara
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 16:35 Oggetto:
Simo98 Gio 09 Dic 2021, 16:35
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Si effettivamente è cresciuto, ma da un Trichocereus in piena terra mi sarei aspettato di più
Dalla foto panoramica si vede una cactacea che sembra duplicata
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Tchaddo
Registrato: 04/06/20 03:24 Età: 39 Messaggi: 44 Residenza: Milano
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 18:34 Oggetto:
Tchaddo Gio 09 Dic 2021, 18:34
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che meraviglie le spinosette innevate! però mi viene istintivo pregare per loro!
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Gianni Prof
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 20:21 Oggetto:
Gianni Gio 09 Dic 2021, 20:21
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RobertoBr ha scritto: | ... ha più senso confrontare il tuo inverno con il mio autunno o l'ultima parte del mio inverno... |
vero, vero, giusta osservazione, non ci avevo pensato
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Simo98 Partecipante
Registrato: 23/05/21 08:31 Messaggi: 358 Residenza: Novara
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Simo98 Partecipante
Registrato: 23/05/21 08:31 Messaggi: 358 Residenza: Novara
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Inviato: Gio 09 Dic 2021, 22:08 Oggetto:
Simo98 Gio 09 Dic 2021, 22:08
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Ecco questo è cresciuto moltissimo! Non è un po' troppo "tozzo" per essere spachianus?
Questo è quello identificato da me come T.spachianus che ho in terra in Sicilia, sotto un pino in semiombra 12 mesi su 12, alla faccia del sole andino
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Inviato: Ven 10 Dic 2021, 10:14 Oggetto:
RobertoBr Ven 10 Dic 2021, 10:14
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Scusami simo volevo dire Trichocereus schickendantzii.
Sempre con beneficio del dubbio fino a che non fiorisce.
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Inviato: Lun 13 Dic 2021, 20:12 Oggetto:
RobertoBr Lun 13 Dic 2021, 20:12
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Prima ondata di freddo archiviata, oggi finalmente l'aiuola è completamente sgombra dalla neve che quindi è rimasta al suolo per 5 giorni (in alcune nicchie però si era già sciolta da tempo). Le minime sono state piuttosto clementi e siamo scesi solo fino a -5°C.
A prima vista nessuna pianta dell'aiuola ha subito danni, anche se bisogna mantenere la cautela, alcuni sintomi si presentano solo nei giorni successivi.
Ovviamente qui l'inverno non è ancora finito anzi, non sono certo qui a tirare le somme, questo è sicuramente solo un assaggio per me, ma fare l'analisi di una relativamente piccola ondata come questa potrebbe essere utile a chi vive in un clima più mite dove questa potrebbe invece essere considerata come un fenomeno intenso.
Come sempre ribadisco che questa è solo la mia personale esperienza, nulla più e considerando la durata dell'esperimento...nulla di che
Voglio rendere omaggio a due piante che pur se non dovessero arrivare alla primavera ( e ragionevolmente è probabile) hanno già ora superato le mie più rosee aspettative.
 
Uno già lo conoscete, qui riemerge dalla neve in scioglimento
 
 
Questa invece è quella che mi vergognavo di rivelare qualche giorno fa, piantata in microclima favorevole con caudex molto in profondità, eccovi un'improbabile euphorbia stellata nella neve
 
Avevo letto della capacità di rigenerare i rami a partire dal caudex in caso di danni agli stessi... Pare che per questa volta non sarà necessario mettere alla prova questo meccanismo.
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giulius Amatore
Registrato: 18/03/19 20:12 Messaggi: 553 Residenza: Torino
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Inviato: Lun 13 Dic 2021, 20:16 Oggetto:
giulius Lun 13 Dic 2021, 20:16
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è davvero improbabile l'E. stellata. da quant'è che è in piena terra? sembra stare bene
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Gianni Prof
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
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Inviato: Lun 13 Dic 2021, 20:25 Oggetto:
Gianni Lun 13 Dic 2021, 20:25
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Non so se l'avevo gia' scritto da qualche parte, ma a Las Vegas, dove si va a -5C in inverno, ho visto piantate in terra varie Euphorbiae, tra cui obesa, resinifera e horrida. Sembra che basta tenere al "caldo" le radici perche' le piante riescano a sopravvivere. Dico "caldo" perche', almeno nel deserto di Las Vegas, durante il giorno la T si alza molto, per cui non penso che il terreno ghiacci mai veramente in profindita'.
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 32 Messaggi: 809 Residenza: Vestigné
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Inviato: Lun 13 Dic 2021, 21:03 Oggetto:
RobertoBr Lun 13 Dic 2021, 21:03
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Giulius, è in piena terra da fine aprile/inizio maggio. Ed è cresciuta davvero parecchio, è parzialmente all'ombra quindi probabilmente si è allungata più del dovuto a cercare la luce.
Gianni, è grossomodo quello che ho sentito, con l'aggiunta del fatto che in questa specie gran parte della massa e delle riserve può essere protetta essendo concentrata in un caudex che può essere seppellito anche a profondità tali da stemperare gli estremi ambientali.
Ovviamente resta il rischio più che reale che un eventuale marciume instaurato in un tessuto gelato di un ramo possa espandersi fino a raggiungere il colletto e di conseguenza risultare fatale.
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