Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Sab 12 Giu 2021, 0:38 Oggetto:
Gianni Sab 12 Giu 2021, 0:38
Non so se vale la pena o se si ha voglia, ma si potrebbe creare una sessione Tassonomia, spiegando magari come vengono assegnati i nomi di Genere e Specie, e come mai certi gruppi vengono spostati qua e la'.
O si puo' mettere in discorso in Cactus Cafe'.
A me il discorso tassonomico interessa molto, visto che mi piace catalogare e raggruppare, in generale. Il metodo corretto per raggruppare e' basato sulla distanza/vicinanza evolutiva. Cioe' non importa quanto due specie siano simili "a guardarle", o quali criteri fenotipici ("esteriori") si usano per decidere le somiglianze, perche' 1) magari si sta guardando una caratteristica non importante e soprattutto 2) perche' magari la convergenza evolutiva ci sta traendo in inganno, facendo sembrare simili delle strutture che magari hanno origini diversissime.
Es. un po' sciocco: i delfini hanno le pinne e vivono in mare, come i pesci. Se si guardano queste due caratteristiche e basta, un delfino e' un pesce. E' come usare la forma delle spine per assegnare una Cactacea a un gruppo piuttosto che a un altro. La forma delle spine dimostra l'adattamento a unj particolare ambiente, e come tale puo' essere il prodotto di convergenza evolutiva.
La vicinanza evolutiva si puo' capire con sicurezza solo guardando al DNA. E questo e' un campo ancora in sviluppo, considerando che bisogna scegliere quali parti del DNA usare e soprattutto che non si e' ancora fatta la sequenza del DNA di molte Cactacee.
Gianni,
osservazioni molto interessanti, ma non te lo dico più
anch'io sono, in generale, appassionato di catalogazione, per cui l'argomento, riferito alle cactacee / succulente, mi incuriosisce;
resta inteso, d'altra parte, che la priorità rimane la corretta coltivazione delle piante, e la tassonomia è, come dire, in seconda linea ...
... ma, ripeto, l'argomento mi incuriosisce;
qualsiasi approfondimento è quindi more than welcome!
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
Magari si potrebbe aprire un topic fisso in cui ciascuno espone i suoi dubbi in merito alla nomenclatura. Io ogni giorno ho le idee sempre più confuse! Magari insieme possiamo capire il perché di certe classificazioni...
Un tempo pianta comunissima, oggi a forza di ibridarla con mezzo mondo non é poi cosí scontato reperire la specie "pura" di un tempo, quindi trattala bene mi raccomando
_________________ Ci sono cose piú importanti nella vita che aumentarne continuamente il ritmo
maccheronico? mi sa che siamo alle mezze penne. Quanto ai guru che separano e accorpano, o inventano, generi e specie come fossero pecore da dividersi la mia opinione è anche più bassa.
È molto interessante capire da dove arrivano i nomi. È vero che spesso sono associati a persone, ma altre volte hanno origine ben più fantasiosa, e questo è affascinante. Come ho letto, Chama deriva dall'avverbio chamaí, dal greco "per terra" e Cereus dal latino "di cera, candela". Quindi candela per terra, in riferimento al portamento strisciante della pianta. 🙂 Per quanto riguarda silvestrii, anche se come ha spiegato Gianni, sembra riferirsi al nome dello scopritore, è un nome che anche in veste di aggettivo calzerebbe a pennello, in quanto dove vivo io, è una pianta che si trova anche nei boschi. È ancora più immortale dell' Austrocylindropuntia subulata 🤣
ciao Rosaedela,
sarà anche più che immortale, ma io, molti anni fa, da cactus killer patentato, sono riuscito a (letteralmente) seccarne tre vasi su di un balcone assolato a Milano;
solo lo scorso anno sono riuscito a trovare una altro esemplare che sembra non sia uno dei tanti ibridi in circolazione ...
lo sto coccolando oltre misura, in attesa della fioritura (imminente)
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
ciao Rosaedela,
sarà anche più che immortale, ma io, molti anni fa, da cactus killer patentato, sono riuscito a (letteralmente) seccarne tre vasi su di un balcone assolato a Milano;
solo lo scorso anno sono riuscito a trovare una altro esemplare che sembra non sia uno dei tanti ibridi in circolazione ...
lo sto coccolando oltre misura, in attesa della fioritura (imminente)
non sapevo facessi parte anche tu del club dei cactus killer. Io oramai sono membro superior ahah
Ma da cosa si capisce se sono ibridi? Dal fiore, dal fusto?
Sono cosí abituata a vederli su tanti muri, che quasi li considero "un'erbaccia". Radicano molto facilmente e si espandono velocemente ... si possono dimenticare fuori in inverno e in estate, fanno tutto da soli. Ma probabilmente proprio per il clima favorevole che trovano qui.
mi riferivo alle innumerevoli chamaelobivia che si trovano ovunque nei vivai e nei market;
il C. silvestrii "tipo" (come quello delle foto in questo post) ha i caratteristici fusti serpentiformi con i nuovi polloni tipo arachide (da cui il nome peanut cactus) e i suoi fiori arancio-rossi.
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
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