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Gymnocactus mandragora

 
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thea
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Inviato: Ven 23 Apr 2021, 16:00   Oggetto: Gymnocactus mandragora
thea Ven 23 Apr 2021, 16:00
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Chi mi sa dire qualcosa del Gymnocactus mandragora, alias
Rapicactus, sottogenere Lodia, alias Neollodya?
Ho questa pianta da almeno 10 anni e mai visto un fiore. So
che questa è una pianta rognosa, ma anche guardando siti di
veri esperti trovo molte contraddizioni, chi dice di bagnarla
solo 3/4 volte l'anno, chi invece di trattarla come un Turbinicarpus,
cosa che io ho sempre fatto, chi dice altro.
La pianta è in salute , ma dopo oltre 10 anni potrebbe anche
degnarsi di fiorire o almeno di crescere un filino.


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Gianna
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Inviato: Ven 23 Apr 2021, 17:22   Oggetto:
Gianna Ven 23 Apr 2021, 17:22
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Ciao!!! Bacino
Ti riporto quello che Zanovello ha scritto nel suo libro "Turbinicarpus-Rapicactus" sulla coltivazione di questa pianta:

"R. mandragora è la specie di Rapicactus più difficile da coltivare, in quanto ad una crescita molto lenta associa una notevole sensibilità agli eccessi idrici, che si manifesta nei casi più fortunati con la perdita delle radici sottili, in quelli peggiori con la marcescenza della "rapa" o addirittura dell'intera pianta per propagazione attraverso i fasci. E' importante soprattutto evitare di spingere la crescita della pianta con innaffiature o concimazioni eccessive, in quanto anzichè ottenere un aumento delle dimensioni si rischia di avere come minimo un ritardo della crescita per perdita delle radici sottili, che devono essere poi riformate.
Meglio allora avere molta pazienza e aspettare anche 6-10 anni prima di vedere la pianta fiorire, somministrando innaffiature oculate e donando alla pianta piena esposizione, permettendole così di contrarre il colletto come in natura.
E' preferibile acquistare piante di dimensione piuttosto piccole, in quanto molto meno sensibili ai trapianti, vera e propria spada di Damocle per chi si accinge a coltivare questa specie."


Davide Donati - Carlo Zanovello, "Conoscere, capire, coltivare i Turbinicarpus-Rapicactus", 2004


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thea
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Inviato: Sab 24 Apr 2021, 6:22   Oggetto:
thea Sab 24 Apr 2021, 6:22
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Grazie Gianna per la risposta, Zanovello ha studiato con cura
questa pianta e mi pare che le abbia anche cambiato o aggiunto
il genere. Vedrò di ridurre ulteriormente le bagnature,
l'esposizione è quella giusta, pieno sole e per ora non ho fatto
errori grossolani. Speriamo.....
Un saluto M.


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Inviato: Sab 24 Apr 2021, 11:40   Oggetto:
BobSisca Sab 24 Apr 2021, 11:40
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Fai sicuramente parte di una sparuta elite di persone che coltivano questa specie, attendo con pazienza che quando fiorirá tu condivida questa preziosa raritá


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Inviato: Sab 24 Apr 2021, 13:01   Oggetto:
Giancarlo Sab 24 Apr 2021, 13:01
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Mi piacerebbe peraltro vedere una foto della tua pianta


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thea
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Inviato: Sab 24 Apr 2021, 14:43   Oggetto:
thea Sab 24 Apr 2021, 14:43
Rispondi citando

BobSisca ha scritto:
Fai sicuramente parte di una sparuta elite di persone che coltivano questa specie, attendo con pazienza che quando fiorirá tu condivida questa preziosa rarità


Penso che non fiorirà mai, presa a Roma al congresso della Cactus
non ricordo l'anno, insieme ad un'altra carogna Gymnocactus
subterraneus zaragozae il quale ha la peculiarità di prendersi
l'acaro rosso ogni 3x2. Anno infausto, una Mammillaria non ricordo
quale ma era particolare, una volta sterrata era marcia.


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BobSisca
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Inviato: Sab 24 Apr 2021, 17:54   Oggetto:
BobSisca Sab 24 Apr 2021, 17:54
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Mai dire mai, se sei riuscita a coltivarlo per tutti questi anni prima o poi ti ricambierà


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