Ah si? Non mi credete? E allora provateci un po' e poi ne riparliamo ...
E comunque, con quella taglierina ci tagli "l'acqua in discesa", come diceva mia nonna!
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Dovete tenere conto del materiale che usate, ad esempio alcuni anni fa ne presi un po’ da Geosism, bianche, economiche, di cm 8, perfette quando ripicchetti le semine ... le sto sostituendo tutte perché si spezzano, basta sfiorarle e vanno in pezzi ... quindi attenzione a cosa tagliuzzate
Probabilmente serve un materiale plastico che il sole non rovina ... e sono convinto che Edus questo problema se lo è posto ... lui è troppo tecnico
Come al solito il Pessimo ha centrato esattamente il problema!
Le etichette che si acquistano in giro sono sottilissime, credo al massimo un decimo di millimetro, e dopo un annetto di esposizione al sole si frantumano.
Quelle che vi ho mostrato sono ricavate da un foglio di pvc di un millimetro di spessore! Davvero toste, le sto sperimentando da anni e non se ne è rotta nessuna, il problema è che per tagliarle ci vuole una taglierina semi professionale di certe dimensioni e un discreto sforzo fisico.
Il secondo problema è che questo tipo di fogli, non essendo studiati per i nostri scopi, credo siano utilizzati per le lavagnette che si cancellano o similari, non si possono scrivere con la matita, perché sono lisci.
All'inizio avevo provato a carteggiare leggermente la superficie per renderla ruvida e funzionava abbastanza, ma rendeva il lavoro ancora più laborioso, pertanto sono passato alle etichette adesive che tra l'altro possono contenere moltissime informazioni in più, cosa impossibile se si scrive a mano, anche con una matita a punta finissima.
L'unica cosa che aggiungo a mano è la data di rinvaso, perché sarebbe troppo oneroso, anche se possibile, inserire anche questa informazione nel data-base con il quale stampo le etichette.
Il vero tallone d'Achille delle etichette adesive è l'umidità, essendo di carta e stando a contatto con l'acqua molto spesso finiscono per deteriorarsi, però costando relativamente poco è abbastanza economico sostituirle, applicandole una sull'altra, senza nemmeno preoccuparsi troppo di pulire per bene quella vecchia.
Questa soluzione è perfetta nel caso bisogna aggiungere nuove informazioni, rinominare una pianta (con le Mammillaria succede spesso ), riciclare l'etichetta senza perdere tempo a cancellare.
Il prossimo step sarà la stampa su fogli adesivi in pvc o direttamente su pvc, quindi impermeabili, ho già trovato un paio di soluzioni, ma sono troppo costose, quindi dovrò trovare una soluzione artigianale ... work in progress ...
Visto che siamo in tema di consigli pratici, vorrei consigliare anche come scrivere le etichette: io scrivo esclusivamente con l'economicissima matita di grafite (o meglio scrivevo perché ora uso gli adesivi che durano comunque meno) l'unica veramente indelebile nel tempo, meglio anche dei pennarelli cosiddetti indelebili, le cui scritte prima o poi sbiadiscono.
Per praticità si possono utilizzare anche le cosiddette "micromine", matite un attimino più professionali che hanno un punta finissima, quindi perfette per scrivere caratteri piccolissimi in spazi ridotti, sempre pronte all'uso e che non necessitano di essere temperate, le versioni "scolastiche" costano pochi euro e si trovano nelle cartolerie.
Tra l'altro le etichette scritte con la matita le potete correggere quante volte volete e sono sempre riciclabili, salvo che si siano "cotte" al sole, come dicevamo sopra.
Se sono passati molti anni, potreste trovare un po' di difficoltà per cancellare le scritte e la semplice gomma potrebbe non essere più sufficiente, in questo caso dovete perdere un po' più di tempo: o le strofinate con un po' di detersivo per piatti oppure nei casi più ostinati con il detersivo in polvere (quello per le pentole in acciaio).
Se poi volete riciclare e cancellare anche le etichette prestampate dei vivai (non si butta nulla), se non funziona il detersivo in polvere, intervenite con una leggera passata di carta vetrata a grana sottilissima e sparisce tutto!
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Registrato: 05/10/18 21:15 Messaggi: 350 Residenza: Roma
Inviato: Lun 19 Ago 2019, 9:02 Oggetto:
PNino Lun 19 Ago 2019, 9:02
Nebbia903 ha scritto:
Io onestamente li faccio da me... Mangio chili di gelato e li ritaglio dalle scatole haha
Faccio pure io cosi', ma ho trovato alla lidl delle targhette spesse circa 1,5 mm, rigide, resistenti pagate 30 1€ e qualcosa mi pare, quindi economiche ma se ne trovano di piu' economiche, c'e' pero' di buono che non si piegano quando le metti nel vaso e rispetto il coperchio del gelato sono tutte uguali, per questo li sto sostituendo tutti un po' alla volta.
Un paio di volte in mancanza ho usato anche lo stecco di legno del gelato (lavato ovviamente, se non le formiche ci vanno a nozze).
_________________ Nino
Lo stecco del gelato l'ho raccolto anche io, ma rimane difficile scriverci sopra in quanto li cerano, poi è un legno che dopo poco tempo si deteriora.
Ho provato anche gli abbassalingua
Io uso i vasetti dello yogurt da sovrascivere con pennarelli sottili neri pelikan ma noto dopo i tre quattro anni si scambiano e si spezzano facilmente. Quest'anno a Bologna ne ho presi 100 spendendo la bellezza di 10 euro, sembrano buoni ma è poco tempo che li uso. Carissimi rispetto ai prezzi di cactus art. Il ''paperone'' che vende questi cartellini a Bologna è l'unico fornitore di vasi ed inerti vari presente alla festa del Cactus.10 cent. per 1 cartellino!
Inviato: Mer 11 Dic 2019, 19:37 Oggetto: cartellini
Giacomo Ca Mer 11 Dic 2019, 19:37
Edus ha scritto:
Siccome sono uno bravo a complicarsi la vita, dopo varie etichette acquistate in giro, ho deciso di costruirmele, così le faccio della misura che mi servono, poi ci applico delle etichette autoadesive sulle quali ci scrivo molte informazioni.
bellissimo lavoro. Io per ora mi sto ingegnando con i bastoncini dei "mottarelli"
Su un lato scrivo con pennarello indelebile punta fine il nome pianta, sul retro scrivo la famiglia. Per ora mi bastano queste informazioni essendo all'inizio.
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