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Differenze di coltivazione!
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Edus
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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 12:20   Oggetto: Differenze di coltivazione!
Edus Ven 01 Mar 2019, 12:20
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Le piante che vedete provengono dalla stessa semina e dallo stesso germinatoio, sono state entrambe ripicchettate dopo un anno in vasetti circolari da 5,5 e lì ci sono rimaste per quattro anni e mezzo, però come potete notare sembrano due piante completamente differenti, dove sta il trucco?
Quella di sinistra dopo il trapianto è stata trasferita nella vaschetta delle grandi e quindi ha subito i loro stessi trattamenti, acqua da Marzo a Settembre (circa una volta al mese), sole diretto tutto il giorno e fertilizzazione una o due volte in tutta la sua vita.
Quella di destra è stata "dimenticata" nella vaschetta delle semine e lì ci è rimasta fino alla settimana scorsa, quando è stata trapiantata in un vaso da 9; essendo insieme alle semine ha avuto acqua in abbondanza, sole schermato e anche qualche fertilizzazione in più delle adulte.
Questa differenza così evidente ci conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, quello che accade nei vivai non specializzati, le piante vengono gonfiate fino a renderle irriconoscibili, ma soprattutto, le dimensioni raddoppiano in metà tempo e le piante possono essere vendute a prezzi maggiori!

 


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Eduardo
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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 12:29   Oggetto:
Gianna Ven 01 Mar 2019, 12:29
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In effetti le cose stanno proprio così, spesso quando si fa per mestiere si svezzano alla svelta Smile


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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 12:56   Oggetto:
pessimo Ven 01 Mar 2019, 12:56
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Loro fanno prima a venderle, noi impieghiamo invece un paio d’anni per farle ritornare “normali” ... se tutto va bene, perché poi queste piante così “in carne” piacciono di più ai parassiti, si scottano facilmente, sopportano meno il freddo ... quindi ... occhio quando si compra e bravo Edus che proponi l’argomento.

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Giancarlo
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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 15:22   Oggetto:
Giancarlo Ven 01 Mar 2019, 15:22
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Però una cosa la vorrei sapere, anzi due.
Spesso vediamo che dalle semine nascono piante che hanno dei potenziali di crescita diversi; tantissime immagini mostrano plantule nei semenzali molto più sviluppate di altre, e questo inoltre accade anche per semi che ci produciamo noi, magari provenienti dallo stesso frutto.
E questo potrebbe influire anche sui risultati a distanza... genoma diverso insomma.
Allora, se questa premessa è corretta, per fare un confronto dovremmo partire da polloni uguali della stessa madre.


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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 15:28   Oggetto:
Giancarlo Ven 01 Mar 2019, 15:28
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Una domanda è questa: siamo sicuri che la pianta più sviluppata di Edus non fiorisca anche prima?
Perchè in questo caso potrei essere tentato di scegliere quella con i fiori Sorriso

Cioè, qui non si parla di doping spinto dal commerciante, si tratta di piante cresciute da Eduardo che sa come fare senza in ogni caso esagerare.

Potrebbe semplicemente ed unicamente trattarsi di aver fornito alla pianta grossa tutte le attenzioni, cure e nutrienti in grado di sviluppare al meglio le sue potenzialità.

A differenza di quella tenuta a stecchetto, in regime di "privazioni".


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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 15:35   Oggetto:
Gianna Ven 01 Mar 2019, 15:35
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Edus ci ha detto che la pianta a destra è stata fertilizzata spesso, chiaramente anche queste cose bisogna saperle fare bene.
Comunque è successo spesso che la pianta acquistata, come dice pessimo, in "carne", fiorita casomai in anticipo sui tempi appunto per portarla a qualche fiera a primavera ... una volta portata a casa non duri molto


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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 15:51   Oggetto:
pessimo Ven 01 Mar 2019, 15:51
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Le differenze di dimensioni, anche all'interno della stessa semina, ci sono, quella è genetica. Ho delle Mammillaria di tre anni che sono il doppio delle dimensioni di alcune sorelle e già in fiore.
Ma questa è una cosa diversa da quanto invece vuol segnalare Eduardo.
Spingere con le concimazioni, porta ad una crescita più veloce della pianta, ma sarà come ho già detto "cagionevole" e di forma meno naturale, tipo palloncino per intenderci.
Lo stecchetto ... la privazione ... sono la condizione ideale (e naturale!!) della maggior parte delle piante che coltiviamo, e questo sviluppo "così sofferto" garantisce loro una crescita migliore, le fortifica, le rende più resistenti alle intemperie e alle temperature, alte o basse che siano, così pure meno soggette agli attacchi dei parassiti.

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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 20:11   Oggetto:
cactus Ven 01 Mar 2019, 20:11
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Io però non bannerei i concimi, che se usati bene migliorano anche la resistenza delle piante.

Non tutti i concimi vengono per nuocere, se usato bene il concime è capace di rendere la pianta inattaccabile ai parassiti e ai funghi, oltre a rendere bella la pianta.

Tra la prima e la seconda, personalmente sceglierei 10 volte la prima, quella di sinistra, ma anche lei possiamo ritenerla un pò troppo gnappina?

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Giancarlo
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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 20:17   Oggetto:
Giancarlo Ven 01 Mar 2019, 20:17
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Premesso che io coltivo quasi tutte le piante in composta con forte prevalenza minerale, e che mi sono reso conto spesso della difficoltá di far acclimatare le piante acquistate soprattutto nei vivai meno sensibili alle attenzioni che non siano quelle della cassa.
Tuttavia ho anche la sensazione che a volte le mie piante in realtá facciano fatica a crescere, vivano non fortificate ma stentate.
Ricordiamoci che le nostre condizioni di crescita e di coltivazione sono comunque un surrogato di quelle in natura tanto che consideriamo "rognosette" quelle povere piante che in habitat crescono bene e si moltiplcano da sole.
Non che voglia venerare santo azoto, per carità, ma mi chiedo se non sia da dare ogni tanto un aiuto un pò più corposo di questi terreni vulcanici esauriti nei quali le costringo a vivere in pianura padana.
Un pò di letame di cavallo alla Lodi, per intenderci. Sorriso


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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 20:25   Oggetto:
cactus Ven 01 Mar 2019, 20:25
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Io per buon concime intendo qualcosa ad alto titolo di potassio e basso di azoto, dato nei momenti giusti, durante la vegetazione.

Il letame di cavallo non ho mai avuto il fegato di darlo nemmeno ai Trichocereus

Forse per qualche pianta sarebbe indicato Very Happy

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Gianni
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Inviato: Ven 01 Mar 2019, 21:41   Oggetto:
Gianni Ven 01 Mar 2019, 21:41
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Citazione:
Lo stecchetto ... la privazione ... sono la condizione ideale (e naturale!!) della maggior parte delle piante che coltiviamo, e questo sviluppo "così sofferto" garantisce loro una crescita migliore, le fortifica, le rende più resistenti alle intemperie e alle temperature, alte o basse che siano, così pure meno soggette agli attacchi dei parassiti.


condivido pienamente Sorriso

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Inviato: Sab 02 Mar 2019, 17:26   Oggetto:
cereus81 Sab 02 Mar 2019, 17:26
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le due immagini ci fanno capire come riescano ad adattarsi a sistemi di coltivazione anche opposti...sono delle rocce ma se trovano terreno fertile esagerano pure,non sanno trattenersi.Io preferisco una pianta "sofferta" che se coltivata bene fiorirà quasi sicuramente alla pari di quelle sotto steroidi...basta attendere


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Inviato: Sab 02 Mar 2019, 18:18   Oggetto:
Edus Sab 02 Mar 2019, 18:18
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Giancarlo hai perfettamente ragione, con semi provenienti dallo stesso frutto si possono ottenere semine molto differenti, su questo non ci piove e non è solo questione di geni, dipende moltissimo dalle condizioni di coltivazione, basta vedere cosa succede con le semine troppo fitte, solo le plantule più forti sopravvivono!
Però in questo caso non è così, perché le due piantine in origine erano perfettamente identiche e ad ulteriore conferma allego le foto di altre semine, tutte della stessa data, sempre con quelle di sinistra trattate da "adulte" e quelle di destra da "semine".

  Questa è la famiglia al completo.
    Anche qui la differenza è evidente, anche se qualche piccola differenza si può notare anche tra quelle dello stesso gruppo.
    Tra queste tre la differenza, in proporzione, è ancora più marcata.


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Eduardo
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L'ultima modifica di Edus il Sab 02 Mar 2019, 19:04, modificato 1 volta
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Inviato: Sab 02 Mar 2019, 18:54   Oggetto:
cactus Sab 02 Mar 2019, 18:54
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Ti manca una via di mezzo... o troppo o poco.

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Inviato: Sab 02 Mar 2019, 19:01   Oggetto:
Edus Sab 02 Mar 2019, 19:01
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Concordo ovviamente con il Pessimo sul fatto che la via più "naturale" possibile è quella adottata con le piante "sinistre", che hanno un aspetto che si avvicina il più possibile a quello dei luoghi di origine, sempre con le dovute proporzioni, poiché come abbiamo più volte ripetuto, sarà impossibile avvicinarsi alle condizioni di quei luoghi, ma almeno ci si prova.
D'altronde è innegabile che le piante "destre" siano deformate, hanno una struttura fortemente allungata, la distanza tra i tubercoli è notevole e il colore delle spine è molto più chiaro del normale.

Per quanto riguarda la fertilizzazione, sono arrivato alla conclusione che è impossibile non fertilizzare mai, consideriamo che noi costringiamo le nostre piante in ambienti artificiali limitatissimi rispetto alle condizioni naturali, se poi ci aggiungiamo che per alcune utilizziamo terreni quasi totalmente minerali, dopo qualche anno dal trapianto hanno già esaurito quelle poche risorse che possono reperire dalla composta.
Pertanto, io fertilizzo le piante adulte al massimo un paio di volte l'anno, con dosi dimezzate, mentre le semine dopo l'uscita dal germinatoio vengono fertilizzate per uno o due anni il doppio, circa, rispetto alle adulte, ma ricevono anche acqua in quantità doppia o addirittura tripla.

E' anche innegabile che le piante "destre" probabilmente fioriranno prima e quindi potrei essere tentato di "dimenticare" tutte le semine per molti anni nel vassoio delle semine, così che fioriscano precocemente, ma a quale costo? Potrei rischiare, come dice giustamente il Pessimo, che le piante si indeboliscano perché hanno avuto vita troppo facile e non siano temprate ad una coltivazione pseudo naturale.


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