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Caray Partecipante


Registrato: 27/05/09 16:54 Messaggi: 134 Residenza: Amelia - Umbria
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Inviato: Dom 07 Giu 2009, 19:21 Oggetto: Pomice, Lapilli e Pozzolana
Caray Dom 07 Giu 2009, 19:21
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Leggo alcuni bellissimi interventi sulle composte per piante grasse, ma mi sembra di intravedere ancora molti dubbi sulla natura dei componenti che, non essendo omonimi, non posseggono né le stesse caratteristiche fisiche, né le stesse proprietà.
Provo quindi a spendere due parole su: Pozzolana, Pomice e Lapilli.
Questi materiali sono il prodotto di eruzioni vulcaniche di lave di composizione chimica acida, che, con l’eruzione e il successivo rapido raffreddamento, hanno incorporato gas che si possono riconoscere nelle celle vuote che quei materiali racchiudono. La differenza consiste nella composizione chimica del magma originario, nella quantità di gas contenuta e nella rapidità con cui il magma si è raffreddato.
I Lapilli si sono formati a partire da un magma con basso contenuto di silice. Per questo i materiali eruttati sono cartterizzati da una bassa viscosità che ha indotto un raffreddamento più lento. In tali condizioni si è permessa la fuoriuscita dal magma di una certa quantità di gas presenti, formando così, minerali con alveoli vuoti di diametro medio; maggiore rispetto alla pomice, ma di numero decisamente inferiore.
La Pomice è costituita invece, da minerali che hanno favorito ai gas disciolti al loro interno, di espandersi molto rapidamente. E stato così possibile che si formasse una sorta di schiuma che sottoposta a un raffreddamento super-rapido, ha determinato il repentino solidificarsi della parte liquida intorno alle bolle di gas generando l’aspetto di schiuma vetrosa propria della pomice.
Pomici e Lapilli hanno caratteristiche chimico-fisiche un po' diverse fra loro. La pomice è caratterizzata da un maggior grado di espansione, quindi più leggera e più porosa e con una ritenzione idrica più elevata. Il lapillo ha miglior resistenza meccanica ed è capace di indurre una maggiore fertilità.
La Pozzolana, essendo anch’essa una roccia piroclastica, ha una origine simile: è un tufo vulcanico che si è formato grazie al raffredamento lento del magma. La forma che interessa l’agronomia non è quella compatta con cui il tufo è generalmente conosciuto, ma quella sciolta e ancora incoerente che si presta a essere, vagliata per gli usi dell’agricoltura.
Il peso specifico della Pozzolana (2.5) è maggiore di quello della Pomice (0.5) e anche di quello dei Lapilli che si pongono in una posizione intermedia tra i due materiali.
L’ 80% della materia possiede natura vetrosa con una forte presenza percentuale di ossido di Silice (fino al 70%) e di ossido di Alluminio (15%), accompagnati anche se in maniera minore, da altri ossidi non facilmente reperibili in natura: Ferro, Calcio, Sodio, Potassio, Magnesio.
Saluti. Caray
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-marco- Prof


Registrato: 06/07/07 09:36 Messaggi: 4970 Residenza: Napoli
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Inviato: Dom 07 Giu 2009, 20:26 Oggetto:
-marco- Dom 07 Giu 2009, 20:26
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interessantissima spiegazione scientifica
grazie, sempre bello imparare cose nuove soprattutto su inerti che nominiamo e usiamo quotidianamente |
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Carlo Amministratore

Registrato: 09/08/08 11:30 Età: 30 Messaggi: 3597 Residenza: Cingoli (MC)
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Jocactus Senior

Registrato: 05/07/08 22:07 Messaggi: 813 Residenza: Catania
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Inviato: Lun 08 Giu 2009, 13:25 Oggetto:
Jocactus Lun 08 Giu 2009, 13:25
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Ciao Caray, concordo abbastanza con la tua spiegazione ma, dato che i coltivatori di piante grasse li chiamano inerti, penso che l'importanza di questi materiali risiedano nelle loro caratteristiche fisico-meccaniche!!
Anche perchè il rilascio dei loro costituenti dovrebbe essere molto lento!
Saluti, Giuseppe |
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Jenny Partecipante


Registrato: 18/05/08 14:04 Età: 61 Messaggi: 209 Residenza: Bra
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Inviato: Lun 08 Giu 2009, 20:08 Oggetto:
Jenny Lun 08 Giu 2009, 20:08
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Trovo molto interessante quello che hai spiegato, e vorrei approfondire:
il lapillo è quindi da considerarsi quasi un fertilizzante? se sì, quali elementi apporta?
questi materiali hanno un diverso comportamento per quanto riguarda la ritenzione idrica: qual è il più drenante? dipende dalle dimensioni?
nella composta che uso, lapillo-pomice e torba (almeno così mi pare che sia quella di Milena Audisio) dopo alcune annaffiature compare uno stratino giallo sulle pietrine più chiare, come se fosse calcare giallo: cos'è?
Grazie ! |
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Caray Partecipante


Registrato: 27/05/09 16:54 Messaggi: 134 Residenza: Amelia - Umbria
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Inviato: Mar 09 Giu 2009, 13:14 Oggetto:
Caray Mar 09 Giu 2009, 13:14
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Ringraziando per le precisazioni delle risposte di Jenny e Jocactus, cerco di chiarire quanto ho detto.
Come tu dici, Jenny, è certo che si tratta di materiali “inerti”; quindi di materali che non possono agire alla stessa maniera in cui agisce un fertilizzante chimico. In sé e per sé, infatti, pozzolana, pomice e lapilli non sono in grado di rilasciare gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno le nostre piante (inerzia), ma con la loro presenza nel composto sono però capaci di indurle a reagire come se fosse stato introdotto nel composto un vero e proprio fertilizzante. L’effetto benefico sull’apparato radicale lo producono in primo luogo consentendo l’areazione delle radici che hanno bisogno di ossigeno al pari dell’epidermide (o delle foglie), in secondo luogo mettendo in contatto con le radici i sali minerali sciolti dall’acqua e infine esercitando una funzione meccanica “sciogliendo” la terra contenuta nel composto che altrimenti tenderebbe a compattarsi provocando il “soffocamento” delle radici stesse.
Queste importantissime caratterisatiche sono imprescindibili per le piante grasse, tanto da giustificare che quasi non vi è composto per veri cactus, senza la presenza dei nostri materiali.
Infine come dice Jenny, il deposito biancastro che dopo un certo numero di innaffiature si forma sulla parte del terriccio a contatto con l’aria (ma anche sul fianco del vaso, se di coccio) è effettivamente dovuto all’evaporazione dell’acqua che nella sua permanenza nel vaso ha disciolto il calcio e tutti gli altri ossidi, sali e minerali presenti in varia forma e misura nel terreno, cristallizzandoli a contatto con l’aria. A questo si deve poi aggiungere il fatto che “certe” acque contengono in sé una grande quantità di calcio da renderle quasi inutilizzabili per le piante acidofile.
Con un caro saluto. Caray _________________ Caray |
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Carlo Amministratore

Registrato: 09/08/08 11:30 Età: 30 Messaggi: 3597 Residenza: Cingoli (MC)
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Inviato: Mar 09 Giu 2009, 18:44 Oggetto:
Carlo Mar 09 Giu 2009, 18:44
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Grazie ancora Caray! Precisissime spiegazioni!
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3xy Collaboratore

Registrato: 08/06/09 20:19 Messaggi: 52 Residenza: Milano
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Inviato: Mar 09 Giu 2009, 22:45 Oggetto:
3xy Mar 09 Giu 2009, 22:45
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che informazioni preziose.... grazie Caray
è utile sapere con chi si ha a che fare, visto che sono i componenti pricipali di qualsiasi mia composta  _________________ Francesco |
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Lorenzo* Partecipante


Registrato: 18/05/09 19:54 Messaggi: 188 Residenza: Treviso
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Inviato: Gio 11 Giu 2009, 2:16 Oggetto:
Lorenzo* Gio 11 Giu 2009, 2:16
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3xy ha scritto: | ... i componenti pricipali di qualsiasi mia composta  |
Mischi tutti gli elementi in modo uniforme o poni il lapillo/altro solo sul fondo e in superficie?
Grazie,
*L* |
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3xy Collaboratore

Registrato: 08/06/09 20:19 Messaggi: 52 Residenza: Milano
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Inviato: Gio 11 Giu 2009, 8:02 Oggetto:
3xy Gio 11 Giu 2009, 8:02
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Lorenzo* ha scritto: |
Mischi tutti gli elementi in modo uniforme o poni il lapillo/altro solo sul fondo e in superficie?
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generalmente 1/3 di lapillo 1/3 di pomice e 1/3 di altro che vario a seconda dei generi e dell'età (nel senso che per le semine uso un substrato più ricco). Sul fondo ci metto lapillo grosso perché pesante. E in superficie pomice... ma questo alla fine ha poca importanza... _________________ Francesco |
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-marco- Prof


Registrato: 06/07/07 09:36 Messaggi: 4970 Residenza: Napoli
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Inviato: Gio 11 Giu 2009, 8:54 Oggetto:
-marco- Gio 11 Giu 2009, 8:54
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eviterei la pomice in superfice poichè trattiene umidità e non va bene vicino il colletto della pianta, io uso il lapillo come copertura o il quarzo |
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3xy Collaboratore

Registrato: 08/06/09 20:19 Messaggi: 52 Residenza: Milano
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Inviato: Gio 11 Giu 2009, 13:26 Oggetto:
3xy Gio 11 Giu 2009, 13:26
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-marco- ha scritto: | eviterei la pomice in superfice poichè trattiene umidità e non va bene vicino il colletto della pianta, io uso il lapillo come copertura o il quarzo |
concordo sul fatto che il lapillo si asciughi prima. Comunque la pomice è sempre materiale inerte e quindi non dovrebbe favori la crescita di batteri e funghi. Io comunque mi sono trovato bene ad usare pomice in superficie e continuerò a farlo per una serie di motivi
- dal punto di vista estetico non mi piace il rosso del lapillo o il bianco luccicante del quarzo in cima ai vasi. L'ideale per me sarebbe una superficie argillosa, sassosa, ma la evito perché farebbe un po' da cappa (anche se in futuro sperimenterò qualcosa).
- uso vasi grandi e una composta pesante... i miei scaffali in terrazza sono in difficoltà... quando posso cerco di alleggerire la composta e la pomice è molto leggera.
- la pomice è chiara e quindi riflette di più la luce, nel senso che si scalda poco sotto il sole.
Alla fine comunque secondo me va bene qualsiasi cosa... una pianta sana non marcisce, Una pianta che per qualche motivo è sotto stress... non lo so... _________________ Francesco |
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Jenny Partecipante


Registrato: 18/05/08 14:04 Età: 61 Messaggi: 209 Residenza: Bra
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Jenny Partecipante


Registrato: 18/05/08 14:04 Età: 61 Messaggi: 209 Residenza: Bra
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Lorenzo* Partecipante


Registrato: 18/05/09 19:54 Messaggi: 188 Residenza: Treviso
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Inviato: Gio 11 Giu 2009, 13:50 Oggetto:
Lorenzo* Gio 11 Giu 2009, 13:50
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Dunque mischi tutto in modo uniforme, tra il lapillo sul fondo e la pomice in superficie? Oppure nel mezzo il terriccio "puro"?
Ri-grazie,
*L* |
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