Inviato: Ven 14 Lug 2023, 8:10 Oggetto: Succulente, pulvini e altre amenità sopra il Nivolet
RobertoBr Ven 14 Lug 2023, 8:10
Il Nivolet è un incantevole colle che separa la Valle Orco dalla Valsavarenche, la posizione e la geologia complessa ne fanno una zona di grande e rigogliosa biodiversità.
Partenza dai laghi del Nivolet, (2530 m) si sale attraverso una ricca prateria alpina.
 
Sarebbe impossibile enumerare la miriade di specie che costituiscono quest'associazione vegetale, ma non si può non citare la specie dominante: Trifolium alpinum  
E l'appariscente Leucanthemopsis alpina  
In questa ricca e densa prateria è ancora difficile incontrare succulente, ma nelle nicchie in cui il suolo è più superficiale e la vegetazione meno fitta si può incontrare il sempervivum montanum  
Non saprei dire se sia per cause genetiche o per la relativa ricchezza del suolo in quest'area, ma questa popolazione ha dei fiori di dimensioni notevoli  
Presso gli affioramenti rocciosi si iniziano a scorgere i primi pulvini di Silene acaulis susp. Bryoides.  
La stessa in dettaglio
Salendo, oltre ad poter ammirare i bellissimi laghi del Rossett e dei tre Becchi, si attraversa una prateria più esposta e discontinua. Qui tra le vallette nivali il terreno è costellato di piccoli affioramenti rocciosi dove si possono incontrare alcune piante più xeriche.
 
Il sedum alpestre è una minuscola succulenta tipica dei luoghi che restano lungamente innevati, le basta una piccola nicchia rocciosa che la liberi dalla concorrenza delle erbacce per crescere e prosperare  
E se si parla di vallette nivali non si può non parlare del più piccolo "albero" delle alpi: il salice nano ( Salix herbacea)  
Come dicevo, gli affioramenti rocciosi più esposti si prestano molto bene ad essere colonizzati da succulente, oltre al Sempervivum montanum si può trovare in abbondanza il suo congenere Sempervivum arachnoideum. Qui crescono insieme  
Siamo già oltre i 2700 m e se a questo si aggiunge anche qualche limitazione edafica la miniaturizzazione crea minuscoli gioielli  
In condizioni più ottimali sta iniziando la fioritura  
E a proposito di miniature, ecco comparire i pulvini di Minuartia sedoides, capace di crescere in punti ben più esposti ed inospitali, in queste praterie si trova molto bene e lo dimostra con abbondanti fioriture.  
Anche la Saxifraga exarata qui vive in una relativa abbondanza e anche se non ho trovato pulvini di grandi dimensioni, tutte le piccole piante erano rigogliosamente in fiore  
Non posso passare oltre senza aggiungere qualche altro piccolo abitante di questi ambienti che seppur fuori tema fanno di tutto per farsi notare, come l'Erysimum jugicola  
La Gentiana brachyphylla  
O i myosotis
L'ultima modifica di RobertoBr il Ven 14 Lug 2023, 15:24, modificato 1 volta
Purtroppo (causa combinazione di bimba di 16 mesi a spalle e tempo capriccioso ) non ci siamo azzardati a puntare al col Leynir e le pendici del Taou Blanch, ma abbiamo proseguito verso il più accessibile lago Leynir. Avvicinandosi la roccia madre cambia radicalmente e con essa la vegetazione. Si tratta di calcescisti con vario grado di metamorfismo, che inizialmente danno vita a leggeri pendii di sfasciumi minuti e molto più drenanti. La vegetazione si fa decisamente più discontinua e xerica.
 
Una visione d'insieme dell'ambiente, la montagna sullo sfondo per chi non la conoscesse è il maestoso massiccio del Gran Paradiso. Come vedete la vegetazione inizia ad essere necessariamente adattata alla quota, al vento e ai periodi siccitosi. la maggior parte si riduce a pulvini o al piú erbe striscianti o comunque molto basse  
Questa meraviglia, purtroppo non molto in forma è una Saxifraga oppositifolia, una delle specie più ardite delle alpi, quella che in assoluto si spinge alla quota più alta. Questo esemplare molto più prudentemente si è fermato a poco meno di 2800 m. Ma sembra aver patito l'instabilità del detrito e forse la siccità dello scorso anno  
pochi metri più avanti un avvallamento conserva ancora un po' di neve e la fusione alimenta un piccolo rigagnolo sulla cui riva un altro esemplare molto più piccolo ha trovato la collocazione ideale per crescere più agiatamente  
Anche qui troviamo una minuscola succulenta, il Sedum atratum. Questa pianta per sopravvivere in questi ambienti oltre alla succulenza ha un ciclo di vita annuale, una combinazione piuttosto insolita.  
Un Aster alpinus, era certamente più bello della monetina per fare capire le dimensioni del Sedum  
Nei punti più stabili qualche Globularia cordifolia approfitta della reazione alcalina del terreno nonostante la quota.
L'ultima modifica di RobertoBr il Ven 14 Lug 2023, 16:26, modificato 1 volta
Dove la roccia madre emerge in ripide pareti le piante possono godere di un po' di riparo dalle intemperie e della stabilità del substrato, in compenso la scarsa disponibilità di acqua diventa ancora più limitante. In questo ambiente tornano a farsi molto diffusi i Sempervivum, il montanum nelle sacche di terreno e alla base inerbita delle pareti, l'arachnoideum occupa gli stessi luoghi e si spinge anche sulla parete vera e propria.
 
Qui lo si può vedere crescere in compagnia dell'Artemisia glacialis  
Ritroviamo anche la Silene acaulis, ma questa volta nella sua sottospecie cenisia  
Ed infine superate le ultime balze di calcescisti si torna sulle rocce silicee proprio nei pressi del lago. Giusto una rapida esplorazione delle pietraie sovrastanti e si fa dietrofront, non prima però di aver incontrato un solitario Ranunculus glacialis.
L'ultima modifica di RobertoBr il Ven 14 Lug 2023, 17:07, modificato 2 volte
Ovviamente ci sarebbero state decine di altre piante, altrettanto meritevoli di essere menzionate. Spero comunque di tornare su perché la salita al colle dà occasione di attraversare ambienti ancora diversi e popolati da altre piante interessanti, nel caso aggiornerò.
L'ultima modifica di RobertoBr il Ven 14 Lug 2023, 17:12, modificato 1 volta
È stata una bellissima passeggiata in montagna che mi hai fatto rivivere. Con le tue foto ho potuto risentire gli odori della montagna, che respiravo durante le mie camminate. Quante estati ho passato in montagna, sola e spensierata, a mangiare mirtilli e riflettere sul senso della vita 😄🙂
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