Inviato: Ven 01 Gen 2021, 7:33 Oggetto: Calendario lavori
BobSisca Ven 01 Gen 2021, 7:33
Come già annunciato, avevo espresso l'idea di fare una specie di calendario lavori che si protragga per i mesi dell'anno. Questo "mio" é espressamente riferito alla città dove abito ma sopratutto dove coltivo le mie piante.
Bressanone è una piccola città con circa 20,000 abitanti, posta nel fondovalle della Valle Isarco a 560 m.s.l.m. Nel centro della città confluiscono i due fiumi l'Isarco e la Rienza. Orograficamente è delimitata dai crinali ad est del gruppo della Plose (2500 m.s.l.m.) ed ad ovest dal Monte Rodella (2550 m.s.l.m.). I rilevamenti meteo messi a disposizione dalla provincia si arrestano all' anno 2000, dove i dati rilevati mostrano che le precipitazioni nell'arco dei dodici mesi si concentrano in un periodo di circa 80 giorni. Le temperature rilevate, provengono da un' unica stazione meteo di cui i dati di massima forniti spesso non coincidono con quelli da me rilevati nei luoghi di coltivazione.
Le piante sono coltivate in parte su un balcone esposto a sud, ed uno esposto ad ovest, mentre quelle in giardino a sud.
Il calendario lavori si riferisce alla zona sopracitata, sarebbe auspicabile e molto interessante se altri coltivatori si uniscano e mettano a disposizione le loro esperienze.
GENNAIO
La coltre nevosa copre ampie superfici della regione, ed il mondo vegetale sembra essere come spento. Ma giá dalla metá del mese la linfa delle essenze arboree inizia a muoversi, seppur lentamente, verso gli apici. Anche se non riusciamo a percepire alcun movimento nelle nostre piante, in questo periodo é molto importante farle ricevere aria fresca, aria calda potrebbe risvegliarle e spingere ad eziolare, questo fenomeno puó spesso deturpare il loro aspetto irrimediabilmente.
Arieggiamo nei giorni più caldi, facendo attenzione a non sottoporle a fredde correnti d'aria.
Tra le piante, da me coltivate, che in questo periodo ricevono regolari annaffiature ci sono Testudinaria, Bowiea, Pelargonium, Tylecodon e raramente Buiningia, Astrophytum caput - medusae.
Alcune Epifite (ad es. Rhipsalis e Zygocactus) hanno in questo perido la loro fioritura, anche queste verranno mantenute umide. Dopo la fioritura é bene concederle un periodo di riposo.
_________________ Ci sono cose piú importanti nella vita che aumentarne continuamente il ritmo
Io non annaffio nessuna pianta da inizio ottobre. Ora mi limito ad arieggiare la serra quando c'é il sole e a liberare la serra dalla neve che, come oggi, cade forte e rischia di rompere il soffitto
Ottima idea Roberto!
Come ripetiamo fino alla noia e in tutte le occasioni, le condizioni climatiche e i metodi di coltivazione differiscono e anche di molto, da zona a zona, pertanto, questo calendario è utile proprio per evidenziare come possono differire, anche di molto, gli interventi e le strategie che adottiamo nelle nostre coltivazioni alle proprie latitudini.
Aggiungo anche io qualche nota.
Vivo a Potenza, una piccola cittadina arroccata sull'appennino lucano, che si estende dalla vallata del fiume Basento, a quota 650 m.s.l.m. ca., fino alla cima del crinale della collina sovrastante, la città culmina sul sagrato della cattedrale, a quota 820 m.s.l.m.
Il clima è tipicamente montano, con inverni rigidi ed estati moderatamente calde e secche. Una delle caratteristiche piacevoli del nostro clima è, infatti, che godiamo di una basso tenore di umidità che rende gradevoli le calde giornate estive. Comunque, durante la bella stagione le temperature massime superano raramente i 35 °C.
In inverno le temperature minime possono raggiungere facilmente i -10 °C con punte anche di -15°C. La precipitazioni sono abbondanti e quelle nevose sono abbastanza frequenti.
Da qualche anno abbiamo finalmente realizzato il nostro sogno nel cassetto: vivere in campagna! Con quella santa donna di mia moglie, che sopporta e mi supporta, in tutte le mie passioni, siamo riusciti a completare la nostra casetta fuori citta. Non c'è molto spazio a disposizione all'esterno, ma è stato sufficiente per realizzare un piccolo giardino, un portico/veranda e una serra.
In giardino, senza alcun riparo, per quanto riguarda le succulente, coltivo Sempervivum, Sedum, qualche Crassula e varie specie di Opuntia, Agave americana e qualche Aloe che in inverno però riparo dai venti gelidi da Nord.
Nel portico, che in realtà è una sorta di grande veranda, coltivo per tutto l'anno nella medesima posizione, varie Cactacee, Euphorbiaceae e varie specie di succulente, senza alcuna fonte di riscaldamento, di norma in questo ambiente protetto la temperatura non scende mai sottozero.
Nella serra coltivo il grosso della collezione, costituito prevalentemente da Mammillaria, ma non manca qualche sparuto rappresentante di altri generi di Cactacee. In serra ho un sistema automatico di controllo della temperatura che impedisce che la stessa scenda al disotto dei 5 °C.
GENNAIO
In questo periodo spesso il terreno è ricoperto di neve, pertanto c'è ben poco da fare all'esterno, quest'anno fa eccezione e così oggi, in un pausa tra le frequenti piogge di questi giorni, con un sprazzo di sole, ho fatto un giretto in giardino, per controllare i danni arrecati dai venti furibondi dei giorni scorsi che hanno divelto una parte della recinzione, spezzato qualche ramo e strappato la protezione agli unici due agrumi superstiti che da un paio d'anni non ritiro più all'interno.
Lavori da fare all'esterno, per quanto riguarda le succulente, non ce ne sono da fare, se non asportare le foglie e gli steli floreali dei Sempervivium e dei Sedum secchi.
Nel portico, invece, proprio stamattina, incoraggiato dal sole splendente, ho annaffiato qualche pianta: Discorea, Tylecodon, qualche Crassula e alcuni Sedum che risultavano troppo disidratati.
In serra i lavori sono assolutamente fermi, dopo il trattamento con rame del mese scorso, non c'è praticamente nulla da fare, fatta eccezione per qualche residua impollinazione, visto che stamattina i fiori di M. solisoides erano ancora aperti ho approfittato per ripetere ancora la procedura: meglio abbondare!
In realtà qualche cosetta ho iniziato a farla, visto che il mese scorso avevo tagliato a raso il cespuglio di Oxalis triangularis, oggi vista la bella giornata ho approfittato per separare qualche rizoma, così da avere pronte in primavera un po' di piantine da regalare agli amici.
A fine mese, inizio Febbraio inizieranno i lavori veri!
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Da Villanova Mondovì , ai piedi delle Alpi Marittime (“al vago declivio il dolce Mondovì ridente” ha detto Carducci).
Alt. 530 msl circa.
Pur prediligendo le euphorbiacee coltivo un po di tutto, all’aperto in estate. A ridosso dei muri perimetrali, invece delle solite aiuole “pensiline” ai bordi del cortile per le euph. Pensiline per poter ombreggiare e sopratutto per riparare da troppe piogge stagionali (in prevalenza tarda primavera e autunno) a volte anche violente grandinate estive.
Solo un lato adibito a aiuola,più precisamente a “roccioso alpino” con sempervivum e sedum vari ora sotto parecchia neve.
GENNAIO
Sono per la maggior parte a riposo, opuntie,echinocereus,ferocactus,agavi,echin. grusonii stipati in uno scaffale sotto un balcone esposto a sud. Rigorosamente asciutte. Temp.minime a oggi - 6 gr° ma hanno retto bene in anni passati anche i -10 gr° .
Le altre in una camera ad esse adibita. Temperature tra 14 e 16 gr° circa, deumidificatore in funzione che interviene oltre 60-65 % UR. A parte le solite in vegetazione invernale innaffierò solo verso fine mese le euph. del Madagascar.
Meglio senza foglie e rattrappite che marce.. La dioscorea per la 1°volta in soggiorno vicino a una portabalcone,sembra gradire assai. Da seguire con più attenzione i nuovi nati della primavera scorsa con oculate innaffiature e nebulizzazioni.
Già lavato i vasi da riciclare, come anche le etichette, per i prossimi rinvasi previsti più avanti. Ora all’aperto fa troppo freddo e in garage sto un po stretto..
Ho messo le Euphorbiace in locali dove la temperatura non scende sotto i 10° , penso che la questa sia talvolta in certi momenti (monitorizzo spesso il termometro): sono in mezzo a due appartamenti con riscaldamento autonomo e tengo socchiuse le finestre
Sono andato a controllare e apparentemento sembra che siano in perfetta salute. nella visita ho provveduto a nebulizzare e per alcune piante ho annaffiato direttamente nel vaso, ho fatto così tutti gli anni e non perso nulla. Al momento opportuno le poste all'aperto coprendo adeguatamente nelle ore più calde. Ho monitorato costantemente i vasi ed ho dato acqua quando era necessario.
Le altre le ho sistemate per lo più cactaceae in lavanderia e in cantina su scaffali oportunamente preparati, cosi ho sempre fatto. Ho continuato a monitorare costamente la loro salute e anche qui ed ho dato acqua quando era necessario. Negli passati mi sono comportato nello stesso modo: ho perso quasi nulla, le piante perse le ho sostituite con altre dello stesso con talee (tengo più piante dello stesso genere). Ho attualmente più di mille piante con più di 120 Euphorbiaceae grandi e piccole (colonnari e globose).
Spero che la salute mi sorregga ( ho 73 anni). Le piante mi aiutano a stare bene
Oggi 10 gennaio 2021, tempo parzialmente nuvoloso, con lievi schiarite, temperature comprese tra max. 0° e min -11°.
Eppure ho potuto osservare i primi boccioli dell'anno, vedremo se riuscirà a portarli a termine, chi ?
 
Sclerocactus glaucus
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FEBBRAIO
Questo mese viene spesso considerato come uno dei più ricchi di problemi per la coltivazione di succulente (cactacee comprese), forse perchè ai primi giorni di tepore si viene invogliati nel concedere un po' di acqua che le piante non ricevono da mesi. Ma bruschi cambiamenti climatici e nuovi repentini abbassamenti della temperatura sono in agguato e possono procurarci perdite inattese. Per questo occorre avere pazienza ed aumentare le irrigazioni molto lentamente e gradualmente, ma sopratutto a quelle specie che le necessitano. Anche la comparsa dei primi boccioli o la mancanza di turgore che si riscontra ora non devono invogliarci a dare acqua copiosamente. Durante il periodo di riposo, dei parassiti possono aver avuto delle condizioni per riprodursi e quindi è adesso che bisogna osservare le piante con attenzione, per prevenire eventuali attacchi in tempo. È auspicabile anche un controllo con una lente di ingrandimento. Se il nostro tempo ce lo concede, anche le etichette sbiadite dal tempo possono essere rinnovate con nuove e ben leggibili, perchè è facile perdere un nome o una località o altri dati e comunque sarà difficile tenerli tutti in memoria. Facilita il compito munire ogni pianta di un numero e riportare i dati importanti in un quaderno oppure in un file.
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Grazie per avermi ricordato di portare pazienza... In questi ultimi giorni, invogliata dalle temperature in rialzo, ho già ceduto alla tentazione di abbeverare qualche soggetto. Il tuo post mi capita a puntino sotto agli occhi 🙂
FEBBRAIO
Ora inizia "Una luuuuuunga stagione di rinvasi"!
Dallo scorso fine settimana sono iniziati i rinvasi, che proseguiranno per tutta la stagione, purtroppo non avendo molto tempo a disposizione non riesco a concentrarli in poche settimane, lavorando solo nei fine settimana e in qualche pomeriggio sparso, inevitabilmente si prolungano praticamente per tutta la stagione vegetativa.
Per ora ho iniziato solo con le piante di grandi dimensioni che hanno bisogno di più spazio, ne ho trovate alcune che non rinvasavo da 8 anni!
Oppure sto provvedendo ai rinvasi "d'urgenza", per quelle che hanno squarciato i vasi riciclati, che utilizzavo all'inizio.
Avrei da ripicchettare molte semine, ma per queste attenderò almeno un altro mese, in attesa che le temperature si stabilizzino su valori più alti.
Il clima in questo periodo dell'anno è davvero imprevedibile, si rischia di ritrovarsi al mattino con la neve dopo un giornata tiepida e soleggiata, come quella odierna.
Come già nel mese scorso ho provveduto ad annaffiare qualche succulenta che, essendo al riparo nel portico, a causa del soleggiamento risultava troppo disidratata.
Le semine in serra, generalmente, se le condizioni lo consentiranno, saranno annaffiate a fine mese, mentre le altre dovranno attendere almeno la metà di marzo.
Come giustamente ricordava Roberto in questo periodo bisogna riprendere a curare anche gli aspetti "amministrativi" della nostra passione, che non sono meno importanti.
Una puntuale archiviazione dei dati di coltivazione e il rinnovo delle etichette, ci consentirà di seguire negli anni la crescita delle nostre piante, apportando i correttivi necessari, evitando gli errori commessi.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Per coloro che non dispongono di una serra è giunto il momento di portare le piante che hanno svernato in cantina, garage o nel giroscale lentamente nei quartieri estivi. In questa fase si ponga particolare attenzione alle giornate terse ed assolate, le piante che non sono ancora in vegetazione potrebbero bruciarsi, quindi si sceglie una giornata nuvolosa oppure si ombreggia fino a che non compaiono i segni della ripresa vegetativa.
Particolare riguardo meritano le specie di cactacee che non sono rivestite da una trama di fitte spine, ma dopo qualche settimana il pericolo di ustioni é scongiurato.
Le piante che giá mostrano dei boccioli in stato avanzato si possono iniziare ad annaffiare, per le altre sarà bene attendere ancora un po'. Le piante che vanno rinvasate si attende che finiscano di fiorire, il fiore rappresenta una porta di ingresso per molte patologie quindi é buona norma farle fiorire in tranquillità. Per chi non dispone di un germinatoio é questo il periodo giusto per iniziare con le semine, affinché le piccole pianticelle arrivino ad affrontare l'inverno con una certa dimensione.
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Roberto, il tuo post con i vostri ottimi consigli mi permetto di metterlo in risalto.
Io che ho delle piccole serre, ho iniziato ad innaffiare e le piante si sono tutte svegliate. Non tutti gli anni è cosi, in quanto ricordiamoci che Marzo è pur sempre inverno, anche se la voglia di primavera e di fioriture è molta, spesso è in questo periodo che l'inverno sferza i suoi colpi micidiali.
Io continuo a rinvasare quello che ne ha bisogno, e a spostare le piante che hanno ricevuto poca luce.
In questo periodo i miei nemici più subdoli tornano a farsi sentire, ragion per cui somministro un buon rameico e ispeziono le piante in cerca di cocciniglie. E' proprio con i primi tepori che le care bestioline tornano a fare danni e a riprodursi, e intervenire prontamente significa prendersi un buon vantaggio.
Se la stagione è buona e quindi innaffio le piante, prima di partire dò del ferro chelato, che gli dà un pò di sprint e le fa riprendere dallo stress invernale. Le fa più belle e assimilano meglio i concimi della primavera.
Iniziano le fioriture, soprattutto per le piante coltivate in serra, ma anche quelle all'aperto non tarderanno a fiorire.
Bisogna pertanto, se intendete intraprendere la carriera di seminatori, procedere manualmente alle impollinazioni, poiché non tutte le specie sono autofertili e molte hanno bisogno del nostro aiuto per poter fruttificare, soprattutto se coltivate in serra, visto che sono assenti gli insetti impollinatori.
Il metodo di impollinazione che utilizzo è visibile in questo video https://www.youtube.com/watch?v=sNs_3KUSG5s&t=255s&ab_channel=Cactofili2.0.
E' importante riportare correttamente i dati di impollinazione su uno schema, dove riporteremo anche la posizione dei fiori, perché nel caso dovessimo utilizzare il polline di fiori di una stessa pianta per incroci con piante diverse, potremmo poi confondere i frutti generati e non sapere da quale incrocio provengono, atteso che a volte i frutti compaiono anche a distanza di un anno e mi sembra improbabile che ci si possa ricordare questi dati dopo tanto tempo.
Il clima non è ancora favorevole alle annaffiature, anche in serra, almeno qui da me. Di notte la temperatura scende anche fino a 0 °C, pertanto non ci conviene rischiare, anche se piange il cuore a vedere le piante così contratte e infossate, bisogna resistere alla tentazione di dare acqua. Da queste parti bisognerà attendere probabilmente fino a fine mese, quando le temperature cominceranno a diventare più stabili.
Le semine, invece, sono state già annaffiate, dipende ovviamente dalle dimensioni delle plantule, però in genere piantine di uno/due anni, sono troppo piccole per sopportare un siccità troppo prolungata e rischiano di perdere le radici.
 
Mammillaria senilis, pronte per l'impollinazione.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
io ho gia' dato un po' d'acqua ai rinvasi di ottobre. Oggi in attesa della pioggia ho messo tutto il possibile in modo che si prendono tutta la pioggia che cade! Pronto a sostituire con le piante ancora a secco quelle bagnate . Previsto due gg. di pioggia. Da me le temperature anche di notte non scendono al disotto dei 10 gradi . Ho appena trattato contro la cocciniglia col movento48. Ho rinvasato, come un invasato! Iniziato ad ottobre non ho ancora finito! Le mie piante son tutte o quasi in fiore secondo il proprio periodo! Avevo un po di arretrato.
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