Inviato: Mer 28 Nov 2018, 22:28 Oggetto: Radici spiralizzate e altri problemi
adriano67 Mer 28 Nov 2018, 22:28
Buonasera,
possiedo diversi esemplari delle tre specie che si vedono in foto, di varie dimensioni. Con il passare degli anni, mi sto rendendo conto la terra dei vasi si è compattata molto e l'acqua delle innaffiature o della pioggia ristagna sulla superficie anche per parecchio tempo, persino ore.
Mi sono reso conto, anche, di altri due fenomeni: una esagerata "spiralizzazione" delle radici, che colonizzano la superficie interna del vaso di terracotta trasformandosi quasi in un "velo" (vedi foto), mentre ho constatato che buona parte del pane di terra interno rimane invece inesplorato; e un rallentamento dei ritmi di crescita, un generale imbruttimento delle piante (ingiallimenti, colori opachi), soprattutto di quelle più grandi. Fioritura scarsa. Ricordo che anni fa le piante facevano anche un paio di "buttate" di nuove pale all'anno, mentre quest'anno alcuni fichi non hanno fatto neppure fatto una pala.
Soprattutto nei vasi più grandi il terreno è ormai diventato compattissimo, limoso, polveroso. Inoltre sto iniziando a credere che l'esposizione sia un po' troppo estrema anche per loro: vasi addossati al muro di casa su una pavimentazione esterna, d'estate al sole cocente per molte ore al giorno.
Volevo quindi sapere se, come e quando effettuare un rinvaso e un cambio drastico di terriccio: o arrivando addirittura a scuotere il pane di terra per mettere a nudo le radici oppure "affettando" con un coltello il pane di terra, ridimensionandolo di molto (in pratica una potatura delle radici). Se necessario, non ho problemi ad alleggerire le piante di qualche pala.
Preciso che ho già attuato quest'ultimo procedimento per un paio di piante, proprio in questi giorni, prima di ripararle per l'inverno: ho dovuto utilizzare una capra idraulica, ho sollevato la pianta, estratto a fatica il vaso e con un coltello da cucina ho "affettato" il pane riducendolo ad un terzo. Nel nuovo terriccio ho escluso totalmente la terra da giardino: ho messo terriccio e tanti inerti (lapillo, ghiaietto, sabbia, pomice).
Volevo inoltre sapere se l'esposizione di cui ho detto è davvero un po' troppo (soprattutto la pianta coi fiori rossi, di cui non conosco il nome, tende a soffrire la siccità d'estate).
Questa opuntia (non conosco il nome di nessuna) è particolarmente sensibile gli afidi: basta una piccola presenza che le pale colpite tendono a deformarsi inesorabilmente. Più volte potata drasticamente, qui avevo appena cambiato terriccio (qualche anno fa). Il problema è che le radici non hanno colonizzato il pane a dovere, migliorando quindi l'ancoraggio e la stabilità, ma sono subito "scappate" ai bordi del vaso. È bastato quindi un po' di vento per ribaltare la pianta dal vaso. Evidentemente è una caratteristica della radici di queste piante.
La radici hanno praticamente creato un velo che ricopre il pane di terra. Quando rinvaso queste piante sono spesso obbligato a rompere il vaso con un martello.
Coltivare le Opuntia in vaso, fatte le doverose eccezioni, è come allevare un coccodrillo nella vasca da bagno ... prima o poi sarà troppo piccola
La mia è solo una battuta spiritosa, però c'è un fondo di verità e gestire i vasi grandi di Opuntia è un'impresa, non sai da che parte prenderli e come, ecco il motivo per cui stanno meglio in piena terra, dove possono colonizzare indisturbate un angolo di giardino, oppure creare un confine invalicabile, nel vero senso della parola.
L'uso di vasi in plastica risolve in parte il problema delle radici.
Ciao,
allora la prima pianta dovrebbe essere O. scheeri, prelevai la pala da una parete rocciosa nei pressi del Castello di Canossa, in appennino reggiano (io abito a bologna). La pianta resiste al gelo ma, da quello che mi dissero, occorre un substrato veramente drenante perché tra resistere al gelo secco e resistere al gelo umido passa molta differenza. Ho anche due vasi di O. humifusa, quelle le lascio fuori, comunque al riparo dalla pioggia, perchè passano l'inverno disidratandosi (evidentemente chi le aveva gettate nel recinto degli sfalci, all'isola ecologica, lo ignorava).
Le pale della pianta coi fiori rossi sono state prelevate a Levanto e ho avuto modo di constatare che non resiste al gelo. Anche la terza non resiste, ho avute diverse pale marcite.
Sto leggendo di particolari vasi bucherellati che eviterebbero il fenomeno della spiralizzazione ma sono oggettivamente brutti da vedere nonché costosi.
Registrato: 17/04/15 09:43 Messaggi: 1198 Residenza: Castelli Romani
Inviato: Gio 29 Nov 2018, 15:57 Oggetto:
cmr Gio 29 Nov 2018, 15:57
Conoscevo questi vasi di cui parli ma chi li aveva usati non era rimasto soddisfatto. Il consiglio è sempre lo stesso: vasi a ciotola. Queste piante hanno le radici molto superficiali quindi non gli interessa la "profondita" ma la "superficie" di terreno a disposizione. Certo, si perde spazio, ma si guadagna in salute delle piante!
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