Massimo, tu che sei il promotore della coltivazione uaild, non salti nemmeno un giorno di innaffiature?
Parlo dei lamerei: se piove non bagno, ovviamente, altrimenti ogni due giorni circa, diciamo tre volte per settimana. Bagnando più raramente, ricordo che siamo nel coccio e in estate, una volta asciutta la composta, le piante andavano in sofferenza ... poca vegetazione, punte nere ... per questo ho adottato l'attuale tecnica di bagnatura e in questa ho trovato un riscontro positivo. Fine
Come ho già scritto prima, lo riporto sotto, quando è molto caldo continuo a bagnare le altre piante, parlo di cactacee, bagno un po' meno, ma non sospendo. Ho certamente un'opinione diversa sulla gestione dell'estivazione e sul comportamento delle cactacee nei nostri climi. In passato ho perso qualche pianta, si trattava soprattutto di piante giovani e in vasi piccoli di plastica, per intenderci 5x5 6x6 7x7 , e, controllando, avevano perso le radici, seccate completamente.
Allora ho pensato che i vasi neri in plastica surriscaldano, cerco quindi di proteggerli in qualche modo, e poi che le composte troppo asciutte per giorni facessero morire i capillari, impedendo quindi alle piante di assorbire umidità.
Ecco perché non sospendo le bagnature, perché altrimenti perdo le piante ... certo questo non riguarda quelle più grandi, potrebbero resistere sicuramente ... ma il verbo resistere non mi piace e quindi, poco, ma bagno anche loro.
Non ho mai lessato le piante, assolutamente, Copiapoa comprese, che son quelle che ne prendono però meno in assoluto insieme ai Turbinicarpus, Lithops e Lophophora, per citarne alcune.
Dd esempio Ariocarpus, Echinocactus horizonthalonius, Escobaria, Coryphantha ... ne prendono assai di più.
Inciso: le piante coltivate all'aperto (diciamo UAILD e non WILD per capirci) prendono acqua quando piove e ciò accade all'improvviso, un giorno come un altro, anche per più giorni, veri e propri diluvi a giugno come agosto, e sono queste le piante che trovo nelle migliori condizioni di salute.
Questo fatto, vedere cioè le piante in salute sotto la pioggia, unitamente a quanto già scritto, mi ha portato nel tempo anche a bagnare stile doccia leggera, curando di bagnare bene anche il corpo della pianta ... lanugini varie comprese, quelle che guai a bagnarle altrimenti marciumi ...
Capito. Le tue piante quando sono in secca muoiono.
A me sinceramente non mi è mai successa una cosa simile cosi con le grandi come per le piccole. E' il colmo per una pianta grassa morire per siccità.
In questo periodo ogni tanto lesso qualcosa, più che altro le scotto, perchè ho una serra davvero antipatica e poco spazio. A quel punto le scottature possono portare a risultati nefasti o a lenta ripresa ma niente di più.
Se la butta giù, o aprile o agosto, gli faccio il bagno anche io, ma in quel caso ci sono le condizioni favorevoli per farlo.
A parte tutto, ho trovato e rifocillato il pachipodium che effettivamente aveva bisogno.... avrà preso una volta l'acqua quest'anno.
Mi avete dato una gran dritta.
Io lo avrei trattato come il sandersii che ho da anni e che riceve pochissima acqua, ma sembra felice e verde.
Lo convertirò ai miei modi, tanta acqua, ma niente nel periodo arido... anche perchè, parliamoci chiaro...... me volete manda in vacanza??
Dipende molto dai microclimi, secondo me.
La stessa pianta da me in città, in terrazzo condominiale esposto a sud-est, in estate si blocca, rispetto alla sorella gemella tenuta da mia madre in campagna in giardino sotto i temporali estivi.
Avrei più di qualche immagine eloquente a dimostrare ciò.
Le mie annaffiature ogni 15 gg con la canicola, non danno gli stessi risultati delle bagnature che prendono in mezzo alle piante del giardino e all' aria aperta che circola.
Ciao Giancarlo, vero.
Ma il microclima dovrebbe essere compreso, microclima caldo e secco niente acqua, microclima fresco si innaffia.
Non è che per forza a Luglio e Agosto si fermano le innaffiature, certamente se fossimo in Trentino a 1700 metri di sicuro avremmo soltanto Luglio ed Agosto per innaffiare.
Le innaffiature sono in funzione del caldo, non del mese.
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