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Tylecodon, anni di odio e amore
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Salvaroby
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Inviato: Dom 28 Mag 2017, 14:00   Oggetto: Tylecodon, anni di odio e amore
Salvaroby Dom 28 Mag 2017, 14:00
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Possiedo un Tylecodon oramai da diversi anni, il problema è che, non riesco a farlo andare avanti come si spetta, ogni tanto sembra che stia crescendo bene, poi ad un certo punto secca alcuni rami, marcisce e lo recupero per il rotto della cuffia.

Stasera l'ultima poco allegra scoperta, controllo la piantina che, pareva andare meglio in un nuovo substrato e invece NO...... apparato radicale marcio e salve tre piccole talee.

Ho piantato ciò che è sopravvissuto in tre vasetti diversi per avere maggiori percentuali di successo e con un terriccio molto più drenato del precedente.... 1/3 terriccio universale ph 6, 1/3 lapillo grossolano, 1/3 sabbione medio quarzoso.

Datemi qualche dritta su come farla andare avanti perchè mi piace parecchio ma mi fa disperare.

  Due talee poste in vasetti piccoli
    Ecco la terza povera talea

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Gianna
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Inviato: Dom 28 Mag 2017, 19:26   Oggetto:
Gianna Dom 28 Mag 2017, 19:26
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É il bucholzianus?
Sono piante a vegetazione invernale, forse sbagli qualcosa nella loro coltivazione proprio per questo?
Credo che voglia una composta molto drenante


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Inviato: Lun 29 Mag 2017, 8:01   Oggetto:
Salvaroby Lun 29 Mag 2017, 8:01
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Ora é in un composto molto drenato, speriamo bebene.

Non sapevo fosse a crescita invernale, sicuramente il problema maggiore e questo.

Quindi ora come mi comporto? Le talee devo innaffiarle oppure no?

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Gianna
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Inviato: Lun 29 Mag 2017, 8:16   Oggetto:
Gianna Lun 29 Mag 2017, 8:16
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Credo che vada innaffiata dopo la nostra estate, quando infatti dovrebbe cominciare a mettere le foglioline. Durante l'estate non so, forse un poco di acqua sporadica; non ho mai coltivato questo genere proprio perché so che le piante mantengono le loro abitudini sudafricane, dove le stagioni sono invertite rispetto alle nostre


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Inviato: Lun 29 Mag 2017, 8:35   Oggetto:
Gianna Lun 29 Mag 2017, 8:35
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Ah, ho trovato la sua scheda nel libro "Plantes à caudex" di H. Lenain

A proposito di questo genere dice:
"Date al Tylecodon il più possibile sole durante la stagione invernale, perché il suo periodo di crescita (qui da noi) è proprio questo. Nelle regioni con un inverno dolce e assolato, sarebbe interessante coltivarlo esternamente, proteggendolo solo dai freddi estremi.
Quando è in vegetazione, l'apporto d acqua varia soprattutto con le temperature del momento; in periodo di riposo può sicuramente ricevere un poco di acqua ogni tanto ed essere posizionato a mezza ombra. Quando a settembre/ottobre ricomincia a vegetare, approfittare di questo ultimo periodo di tempo clemente e tenerlo fuori al sole".


Ciao, spero ti possa essere di utilità


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Inviato: Lun 29 Mag 2017, 15:51   Oggetto:
thea Lun 29 Mag 2017, 15:51
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Il Tylecodon è in effetti una pianta rognosetta e fra tutte le sudafricane
direi che è la peggiore. Io la tengo in pieno sole per tutta la bella
stagione e la riparo sulle scale,molto luminose, da ottobre in poi.
Composta molto secca, acqua in estate come le altre e in inverno
qualche volta. Al momento è piena di minuscole foglioline. Devo dire
che la trascuro parecchio, non è pianta di grande soddisfazione, ma
forse per questo sopravvive piuttosto bene.
Ciao Thea


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Inviato: Mar 06 Giu 2017, 7:55   Oggetto:
Salvaroby Mar 06 Giu 2017, 7:55
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Ho controllato stamattina le talee di tylecodon,,,, io questa pianta non la capisco davvero, ora una delle tre sta allungando un germoglietto.

Ma deve crescere in estate o in inverno????? Oltretutto è senza radici.

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Inviato: Mer 05 Lug 2017, 9:11   Oggetto:
Salvaroby Mer 05 Lug 2017, 9:11
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Ha vinto nuovamente lui.... le talee sono morte, tutte secche.

Riproverò appena riesco a trovare nuovamente questa essenza in qualche vivaio.

Che sappiate è possibile innestarla?

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pessimo
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Inviato: Mer 05 Lug 2017, 13:53   Oggetto:
pessimo Mer 05 Lug 2017, 13:53
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Dai Roberto Smile ma innesti tutto? Smile
Non so risponderti seriamente, ma le piante innestate, se poi ti piacciono su radici proprie, dovranno essere nuovamente tagliate e messe a radicare, con gli stessi rischi della talea inizialmente innestata, anche se nel frattempo sarà cresciuta.
L'alternativa è avere tantissime piante innestate ... de gustibus non est disputandum
Very Happy

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Inviato: Mer 05 Lug 2017, 14:04   Oggetto:
Salvaroby Mer 05 Lug 2017, 14:04
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Le piante innestate non mi svenano, rispetto a quelle franche non c'è il minimo paragone. Però arrivati a questo punto a mali estremi estremi rimedi.... oramai è già diverse volte che ho il tylecodon ma finisce sempre male.

Se fosse possibile innestarlo a questo punto avrei una pianta innestata dalla quale reperirei le talee per avere le franche come faccio anche per altre piante con le quali ho qualche difficoltà su proprie radici ma che non voglio perdere.

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Luca
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Inviato: Mer 05 Lug 2017, 15:27   Oggetto:
Luca Mer 05 Lug 2017, 15:27
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Sapere innestare è utile ma piuttosto che avere una pianta innestata preferisco non averla. Qualunque innesto snatura in modo più o meno significativo la naturalezza della pianta e da amatore non sono disposto a scendere a compromessi. Sorriso


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Ciao, Luca.
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Inviato: Mer 05 Lug 2017, 23:38   Oggetto:
Salvaroby Mer 05 Lug 2017, 23:38
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Capisco appieno il tuo punto di vista e lo condivido al 90%.
Ci sono casi in cui a parer mio l'innesto e' decisamente utile, vedi ad esempio la piccolissima talea di mammillaria bocasana che mi hanno regalato e ho innestato, ora ha attecchito, sta crescendo e appena potrò farò talee da far radicare in terra. Ieri mi hanno regalato un piccolo pollone di un astrophitum decisamente strano, devo ancora cercare il nome, troppo piccolo per cercare di farlo affrancare, pertanto innestero' per poi affrancare in seguito.

Io preferisco ovviamente le piante franche, sono più belle e naturali ma saper fare gli innesti credo sia essenziale, almeno per come la vedo io.

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Inviato: Ven 07 Lug 2017, 23:21   Oggetto:
S0ulGroove Ven 07 Lug 2017, 23:21
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Io penso che la cosa migliore da fare sia documentarti come si deve rispetto al genere in questione. E' possibile reperire libri e anche trovare materiale sul web. Non è ppi così difficile e direi che non c'è bisogno di ricorrere ad innesti.
Le succulente africane a vegetazione invernale coltivate nei nostri climi spessissimo vegetano in primavera e in autunno, e sono proprio questi i periodi in cui bisogna dare acqua. Quando le temperature notturne si alzano sensibilmente in estate vanno in riposo vegetativo e possono essere poste a mezz'ombra senza acqua, solo occasionalmente si può nebulizzare o dare una leggera bagnata ma SOLO se mostrano molto evidenti segni di disidratazione. Alla fine dell'estate e con l'arrivo dell'autunno si ha la crescita più vigorosa, bisogna dare più luce possibile e annaffiare regolarmente fino a quando le temperature non diventano troppo rigide. A quel punto si può sospendere e riprendere non appena le temeprature diventano più miti. Ovviamente l'osservazione attenta delle piante è fondamentale.

riguardo alla tua "innesto-mania" , concordo che sia comunque una cosa interessante da sperimentare ma mi sembra un pò esagerata..specialmente per specie che hai citato e che non pongono particolari problemi ad essere cotlivati su proprie radici...mi sembra più una scorciatoia per evitare di apprendere, anche sbagliando, quali siano i metodi di coltivazione più adatti ...

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Salvaroby
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Inviato: Sab 08 Lug 2017, 9:31   Oggetto:
Salvaroby Sab 08 Lug 2017, 9:31
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Ovviamente mi documento ci mancherebbe altro, sono da soli 24 anni che colleziono e coltivo succulente, ne possiedo tra le 500 e le 600 in serra, oltre quelle in terra.... e, giustamente continuo a documentarmi dato che continuano ad aumentare. Infatti proprio per questo chiedo sul forum e sto ottenendo risposte molto interessanti, ad esempio per il tylecodon.

Diciamo che la mia "innesto mania" non è proprio una "mania", ma più la voglia di imparare qualcosa di nuovo che reputo utilissimo saper fare, ma ovviamente questi sono punti di vista molto soggettivi. Sicuramente però non è una scorciatoia per evitare di apprendere ....... ecc ecc. altrimenti non chiederei info sul forum.

Ho fatto tanti sbagli e ovviamente continuo a farli in quanto essere umano Triste Triste Triste ma il bello di collezionare succulente è proprio questo, poter sbagliare e cercare di correggere i propri errori. Ho perso tante (troppe) belle piante causa inesperienza e a volte trascuratezza.... piante alle quali tenevo tantissimo e che non riesco più a reperire se non a carissimo prezzo oppure solo innestate a prezzi più abbordabili. L'innesto mi avrebbe sicuramente permessi di poterle salvare e riuscire a tenere vive piante troppo importanti per me, che mi erano state donate da persone a me care che ora purtroppo non ci sono più. Triste

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thea
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Inviato: Sab 08 Lug 2017, 13:34   Oggetto:
thea Sab 08 Lug 2017, 13:34
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Credo che il Tylecodon cresca in effetti in inverno, non condivido
invece mettere le sudafricane all'ombra durante l'estivazione.
Alcuni anni fa ho messo in semiombra alcuni Lithops a luglio
mentre ero in vacanza. Risultato sono diventati altissimi e la primavera
seguente ho dovuto tagliarli per far uscire le nuove nate.
Coraggio con il Tyle, se devi fare talee falle in inverno e coltiva
con l'stinto. Ciao Thea


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