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Euphorbia e cactus con mostruosità e galle
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angelo
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Inviato: Ven 07 Ott 2016, 10:51   Oggetto:
angelo Ven 07 Ott 2016, 10:51
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ciao,se escludi qualche infezione al terriccio che puo' trasmettersi di conseguenza alle piante, credo che a mio avviso il maggiore indiziato sia la continua e costante profilassi seguita sempre con gli stessi prodotti magari la stessa confezione usata per anni che alla fine ha indebolito le naturali difese delle piante. Per esperienza ho avuto qualche problema simile ma non uguale(sdoppiamento apici, deformazione del fusto, fiori e frutti, proliferazione atipica..) dovuta sicuramente alll'utilizzo di un insetticida.Eliminato il suo utilizzo non ho avuto più problemi. E' buona norma alternare i vari principi attivi dei prodotti sia essi concimi che fitofarmaci per evitare "assuefazione".
A mio avviso escluderei la complicità del concime anche se 0,5 gr potrebbero essere troppi.Meglio poco 0,3 o 0,2g sempre che troppo in periodo lunghi, almeno io utilizzo questa filosofia.
Per curiosità da quanto è aperta la bottiglia dell'imidacloprid e quante volte lo somministri?
Hai preso in considerazione l'utilizzo di prodotti biologici "attivi" per sostituire quelli di sintesi? ce ne sono diversi e con affetti collaterali pari quasi a zero. Potresti provare il serenade che contiene bacillus subtilis un batterio "buono" che combatte diverse patologie come anche la batteriosi o usare l'azadiractina per le cocciniglie(questo si che è specifico) sono innocui e credo che, costi a parte, tentar non nuoce. Di certo non riporterà alla normalità le piante colpite ma inizierà a disinfettare il possibile. Ovviamente questi sono incompatibili con i prodotti chimici. In alternativa occorrerebbe adottare una profilassi d'urto: disinfestazione di tutta la serra,eliminazione dei terricci usati fin'ora e utilizzo di nuovi e analisi dell'acqua utilizzata ma mi rendo conto che è una cosa molto faticosa e non facile da attuare per cui , io inizierei ad eliminare i prodotti usati fin'ora.


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angelo


L'ultima modifica di angelo il Ven 07 Ott 2016, 16:24, modificato 1 volta
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Inviato: Ven 07 Ott 2016, 14:51   Oggetto:
seven Ven 07 Ott 2016, 14:51
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Credevo che le galle comparissero solo sull'apparato radicale. Dubbioso
Le strane escrescenze deformi sembrano spot non migliorativi.
Sembra che qualcosa abbia alterato la struttura genetica. Dubbioso
Penso anch'io ad una massiccia e prolungata somministrazione chimica.


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Inviato: Sab 08 Ott 2016, 18:22   Oggetto:
cmr Sab 08 Ott 2016, 18:22
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Da far venire i brividi... Shocked
Galle simili a quelle di Daniele vengono prodotte da un simpaticissimo acaro chiamato Aceria aloinis: aceria da aceria e aloinis perche attacca e deforma irreparabilmente le aloe, al punto da meritarsi il soprannome di "cancro delle aloe". il simpaticone appartiene al gruppo degli acari e fin quando non ho avuto motivo di combatterlo, non immaginavo neppure quanti tipi di acari esistessero, quanti fitofarmaci diversi esistono per combatterli e, sopratutto, quanto è difficile combatterli. Alla fine, il comune "ragnetto rosso" è il male minore tra gli acari!!!
Forse le galle del nostro amico Daniele non sono prodotte dall'Aceria, ma proverei a cercare in questa direzione: sembrerebbero le parti piu "tenere" quelle colpite... Dubbioso


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Inviato: Dom 09 Ott 2016, 9:17   Oggetto:
Giancarlo Dom 09 Ott 2016, 9:17
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Molto interessante questo topic, davvero.

Segreto ragazzi, se dmariet vi regala una pianta... Sssth sapete che fare




Botte scusa, non ho resistito Botte
Very Happy


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giancarlo
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Inviato: Dom 09 Ott 2016, 20:32   Oggetto:
dmariet2 Dom 09 Ott 2016, 20:32
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Ringrazio quelli che hanno contribuito sin ad ora in modo costruttivo a dare suggerimenti e a fare ipotesi. Le piante colpite sono trenta su circa 1000, ora sono isolate, e non si conosce ancora di cosa si tratti. Sono in attesa di esami di laboratorio e ritengo che condividere con voi questa esperienza, che mi sta facendo stare male (e chi coltiva con passione da decine di anni le proprie piante di sicuro mi capisce), fosse utile a me ma anche a voi nel presente e nel futuro. Grazie!

Aggiungo poi che se fossi andato in cerca di osservazioni come quella di Giancarlo non mi sarei rivolto ad un forum che pensavo annoverasse tra i suoi partecipanti solo persone capaci di una certa lucidità di pensiero...


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Inviato: Dom 09 Ott 2016, 21:24   Oggetto:
dmariet2 Dom 09 Ott 2016, 21:24
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Interessante sugli acari che possono provocare galle:
http://www.verdiincontri.com/articoli/art10009.htm

Per CMR. Grazie per la tua segnalazione. L'analisi microscopica fatta in Germania ha evidenziato la presenza di Acari adulti morti sui campioni di Euphorbia. Questi sono visibili in foto.
Questi non sono Acari dell'Aloe (che hanno solo quattro zampe anteriori e le posteriori atrofizzate in un addome vermiforme). Inoltre, a circa 10 m dalle Euphorbia, ci sono una decina di Aloe in vasi da 60 cm tutte abbastanza sane (ad esclusione di un po' di seccume alle punte - tema che vorrei discutere in un altro topic). A prima vista potrebbe trattarsi del famigerato, ma vulnerabile, ragnetto rosso. In tal caso non potrebbe essere lui il responsabile diretto delle galle, ma il vettore del fitoplasma. Oppure ancora, potrebbe trattarsi di un Acaro specifico che colpisce le Euphorbia, esso stesso responsabile delle galle. All'Euphorbia International Society, che ho contattato due anni fa appena mi accorsi del problema, mi dissero di non essere al corrente di una tale possibilità e mi suggerirono di mandare campioni all'Istituto di Fitopatologia ad Oldenburg...
CMR: puoi dirci qualcosa di più sui tuoi problemi con le Aloe? Hai foto? Grazie!

 


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L'ultima modifica di dmariet2 il Dom 09 Ott 2016, 23:34, modificato 3 volte
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Inviato: Dom 09 Ott 2016, 22:43   Oggetto:
cmr Dom 09 Ott 2016, 22:43
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Non è che gli acari si espandano a macchia d'olio ovvero, che tutti si comportino allo stesso modo. Nel mio caso le aloe colpite sono state due su un centinaio, poste a circa una decina di metri di distanza una dall'altra. Una A. delaetii sullo stelo e una A. descoingsii sullo stelo floreale. Unico tratto in comune, il punto colpito era "tenero": lo stelo della delaetii è stato attaccato in corrispondenza di un vecchio stelo floreale.
Le escrescenze deformi delle galle e l'emissione incontrollata di polloni (l'infame attacca le cellule del meristema, confondendole) non lasciavano margine a dubbi.
Sono intervenuto come consigliano da piu parti in rete, in siti e/o forum americani: completa resezione della parte ammalata e successivo trattamento con acaricida.
Per ora sembra andare bene, ma aspetterei il prossimo anno per cantare vittoria!

 
   
   


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Inviato: Dom 09 Ott 2016, 23:50   Oggetto:
Giancarlo Dom 09 Ott 2016, 23:50
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Sorriso mi spiace averti offeso, ti chiedo scusa.
Volevo solo sdrammatizzare un pò.
Ma è comunque vero, che ritengo il topic interessante, solo che poi mi è scappata la battutaccia.
Sono i limiti della comunicazione scritta.

Hai una brutta rogna da risolvere e molti di noi non hanno neanche mai visto le fitopatologie postate.
Tuttavia nonostante siamo tutti affezionati alle nostre piante, non è infrequente perdere esemplari anche di pregio, a volte anche con vere epidemie che ne mietono a decine.
E purtroppo ci si può porre rimedio solo fino ad un certo punto.
Per quanto riguarda me, me ne sono fatta una ragione.
Buona notte.


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Inviato: Mar 11 Ott 2016, 22:18   Oggetto:
dmariet2 Mar 11 Ott 2016, 22:18
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OK Giancarlo, meglio chiarirsi subito e proseguire serenamente. Ciao


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Inviato: Mer 12 Ott 2016, 8:57   Oggetto:
dmariet2 Mer 12 Ott 2016, 8:57
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Ciao a tutti.
Ho provato a scrivere alla professoressa Marjorie Hoy, autrice di questo libro: https://www.crcpress.com/Agricultural-Acarology-Introduction-to-Integrated-Mite-Management/Hoy/p/book/9781439817513
Il testo è considerato il riferimento principale per le patologie botaniche legate agli acari. Le ho mandato foto ed una descrizione degli accadimenti... Se riceverò notizie (la professoressa pare abiti in Florida) vi aggiornerò.

Nella foto vedete una Mammillaria unciata di circa 20 anni. E' una pianta restia a fare polloni (anche vecchi esemplari in natura sono generalmente piante singole), ma questa ha sviluppato una fitta corona in meno di due anni.. Un paio di essi, poi, non ha spine all'apice ed i tubercoli terminano in punte che sembrano foglioline...
In una foto successiva vi mostro un ingrandimento...

Grazie.
Ciao.

  Mammillaria uncinata
Mammillaria uncinata


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L'ultima modifica di dmariet2 il Mer 12 Ott 2016, 13:22, modificato 1 volta
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Inviato: Mer 12 Ott 2016, 9:01   Oggetto:
dmariet2 Mer 12 Ott 2016, 9:01
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Ingrandimento di un pollone della Mammillaria uncinata... La foto non è un granché... mi spiace.
Ciao.

  Mammillaria uncinata
Mammillaria uncinata


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Inviato: Mer 12 Ott 2016, 18:24   Oggetto:
cmr Mer 12 Ott 2016, 18:24
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La faccenda si complica e si fa più interessante, in attesa di notizie da oltre oceano!
Il caso di questa mammillaria uncinata e dei suoi strani polloni credo che si possa ascrivere ad una proliferazione da "teratopismo classico": una pianta normale che ad un certo punto spollona in maniera anomala da qualche parte, areole, tubercoli, dal fusto, ecc.
Mentre questa Euphorbia obesa vista proprio oggi in un noto vivaio? Che ne pensate? Un ramo laterale crestato e "gallato" Shocked

 


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Inviato: Dom 16 Ott 2016, 14:00   Oggetto:
dmariet2 Dom 16 Ott 2016, 14:00
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Nessuna novità dalla professoressa Hoy: gli acari della foto non hanno ancora un nome. Nessuna novità dall'Istituto di fitopatologia tedesco. Dal Prof. Matthew Dickinson, esperto in fitoplasmosi, sostiene che esistono fitofarmaci a base di Tetraciclina che potrebbero curare la malattia. L'uso di fitofarmaci con valenza antibiotica è però vietato in Italia e vietata ne è, conseguentemente, la commercializzazione. Vale comunque la pena approfondire quest'aspetto. Proverò anche a tenere sommersa in acqua termostatizzata a 50°C per 45 minuti una delle piante. Sembra che la termoterapia possa fare qualcosa. Il rischio è che la pianta si gonfi all'inverosimile... La lascerei comunque a radice nuda sino alla prossima primavera.
Nella foto potete vedere le spine ingrossate e/o fuse assieme in una Mammillaria elongata (dettaglio + pianta intera).
Ciao.

  Mammillaria elongata
Spine agglomerate e/o ingrossate nella crescita di quest'anno
Mammillaria elongata


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Inviato: Dom 16 Ott 2016, 14:04   Oggetto:
dmariet2 Dom 16 Ott 2016, 14:04
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Pianta completa...

  Mammillaria elongata
Mammillaria elongata


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Inviato: Dom 16 Ott 2016, 14:07   Oggetto:
dmariet2 Dom 16 Ott 2016, 14:07
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Altra spinatura in crisi...

  Mammillaria carmenae
Mammillaria carmenae


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