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Rinvasiamo le Copiapoa

 
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Lakota
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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 18:45   Oggetto: Rinvasiamo le Copiapoa
Lakota Lun 09 Dic 2013, 18:45
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Premetto che il rinvaso delle Copiapoa l’ho eseguito nel Gennaio 2013 e che nell’anno 2013 ho perso solo una pianta, una C. calderana e anche se mi è molto spiaciuto, la perdita di una pianta su una 40ina dopo un rinvaso è accettabile, le fioriture invece sono state un po’ limitate, dal fatto che le radici si dovevano adattare al nuovo terriccio.
Quando giunge il momento di rinvasare le Copiapoa ci si trova di fronte a qualche serio dilemma e molti neofiti ma anche esperti coltivatori vanno in paranoia da rinvaso
Le domande più frequenti sono senza dubbio queste.
È meglio dimenticarsele nel vaso per non disturbarle oppure come le altre piante ogni tanto è utile rinvasarle? Quando è il periodo migliore? E poi, che terriccio usare per rinvasare al meglio queste splendide cactaceae?

Una volta che avremo risposto a questi dilemmi saremo sicuri di essere esperti coltivatori di Copiapoa ma purtroppo in questo campo e su queste piante, la sicurezza è ben lungi da venire.
Ecco allora che partendo da considerazioni ed esperienze del tutto personali fatte sul campo, osservazione delle piante e delle loro radici una volta svasate, e soprattutto osservazione di precedenti rinvasi fatti da persone molto esperte del genere Copiapoa, ci si può accingere al loro rinvaso con una certa sicurezza.

Il periodo.
Io rinvaso da Gennaio alla fine di Marzo inizio Aprile perché preferisco rinvasare mentre le piante ancora dormono.
Ho provato a rinvasare le Copiapoa dopo questo periodo e le ho perse.
Dato che le piante in coltivazione sono relegate in un vaso di coccio o plastica che in poco tempo si riempie di radici è bene rinvasare anche le Copiapoa, magari con un lasso di tempo più lungo ma il rinvaso va cmq fatto: direi che 3 / 4 anni sono sufficienti per tenere una Copiapoa in un vaso, poi le radici tendono a colonizzare ogni spazio e tendono a compattarsi e ad avvolgersi su se stesse.

Una Copiapoa gigantea fotografata dopo lo svaso.
Come potete vedere, il pane di terra è ormai tutto occupato dalle radici, sembra che non ci siano problemi ma così non è.

 
    A causa del fatto che il vecchio terriccio era si molto minerale ma anche troppo fine (gli inerti usati sono di granulometria 2/6mm) è successo che le radici si sono compattate una volta colonizzato tutto il vaso e si sono quasi incollate le une alle altre come fossero saldate tra loro creando un ambiente asfittico.
Questo è quanto rimane delle radici.
Dopo aver fatto pulizia
    Come si può al contrario vedere, le radici di queste due Copiapoa echinoides e cinerea, anche se sembrano in minor numero sono ben separate tra loro, più pulite, e più robuste, questo dipende dal fatto che sono molto più ossigenate, ciò è dovuto all'azione creata dal pietrisco grossolano, di misure considerevoli da 10 a 30 mm e anche più.
   
    Questo invece è il vecchio terriccio di risulta (troppo fine ed esaurito) che andrà eliminato
    Questa, la base del nuovo terriccio, pomice, lapillo, e un 20% di terriccio per acidofile che andrà mischiato alla frazione grossolana
    La frazione grossolana Lapillo sassi e argilla espansa
da miscelare al terriccio base
    Il terriccio pronto per i rinvasi.
Come si può vedere ha una granulometria molto variabile da meno di 2 mm a 30mm, questo impedisce di compattare alle radici, le tiene arieggiate e permette, cosa molto importante per le copiapoa di drenare e asciugare molto velocemente.
Andrà fatto asciugare mentre le piante stanno a radici nude ad asciugare pure loro il tempo dipende dall'umidità ambientale.


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Marco Twisted Evil
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L'ultima modifica di Lakota il Lun 09 Dic 2013, 21:11, modificato 2 volte
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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 19:53   Oggetto:
pessimo Lun 09 Dic 2013, 19:53
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Attendo con ansia il seguito, è piacevolissimo leggerti Marco, grazie. Per me poi quello che scrivi è fondamentale, saprò così come contenermi, grazie ancora.

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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 20:31   Oggetto:
Rod Lun 09 Dic 2013, 20:31
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un topic davvero molto interessante e che, per quanto riguarda la granulometria della composta, penso possa essere utile anche per gli altri generi


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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 20:47   Oggetto:
seven Lun 09 Dic 2013, 20:47
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E' vero Marco ! Sorriso
Leggerti e' piacevole, e le foto sono molto dettagliate.
Aspetto anch'io il seguito.


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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 21:19   Oggetto:
Lakota Lun 09 Dic 2013, 21:19
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Il seguito lo potete vedere sui topic che ho dedicato alle Copiapoa 2013
Queste sono le piante dopo il rinvaso di Gennaio Sorriso

Devo dire che quanto scritto è scaturito da esperienza sul campo.
Insomma dopo anni di errori sono riuscito ad affinare un po la tecnica della coltivazione delle Copiapoa, i risultati sono abbastanza evidenti nel senso che le perdite seppur fisiologiche sono molto ridotte.
Questo tipo di terriccio è consigliabile anche per altre piante con radici napiformi come molte Eriosyce e altre piante con apparati radicali simili perchè tiene arieggiato il substrato
Ho notato anche che dopo molti anni le radici tendono a formare terminali estremamente intrecciati, tendono inoltre ad emergere in superficie.
Credo che questo sia dovuto al fatto che il substrato sia diventato asfittico
Sorriso


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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 21:27   Oggetto:
Nettuno Lun 09 Dic 2013, 21:27
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ciao Marco piacere rileggere questo post , così facendo ho avuto una conferma per la granulometria dei vari composti .
all'inizio della mia esperienza con la coltivazione dei cactus , mi era stato consigliato di setacciare tutto , così dopo giornate di movimenti vari con il setaccio in mano e il naso pieno di polvere !! mi sono chiesto : ma in natura chi setaccia ?ed ecco la tua risposta !!


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Claudio

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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 21:37   Oggetto:
Lakota Lun 09 Dic 2013, 21:37
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Ciao Claudio come ben sai io non setaccio neppure il lapillo ne la pomice.
Credo sia importante che in un substrato siano presenti molte e diverse granulometrie,dalle più fini alle più grosse perchè le radici, anche quelle napiformi hanno sempre e cmq peli radicali.
In sostanza questi sono apparati talmete specializzati che ogni loro parte svolge un ruolo diverso ed autonomo.


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Inviato: Lun 09 Dic 2013, 22:34   Oggetto:
annalysa Lun 09 Dic 2013, 22:34
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Come sempre ottime spiegazioni, vorrei sapere se questo discorso della composta con terriccio per acidofile vale per tutte le copiapoa tipo hypogaea e tenuissima crestata (le uniche che ho Very Happy ).

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Inviato: Mar 10 Dic 2013, 0:47   Oggetto:
exwarrier Mar 10 Dic 2013, 0:47
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E' un gusto "ascoltarti" Marco; gente come te dovrebbe tenere "bottega" e prendere i garzoni per passar loro la tua esperienza. Proverò, tra un paio di mesi, a rinvasare l'unica Copiapoa che ha frenato i miei entusiasmi nella coltivazione di questo Genere; seguirò i tuoi consigli e vedremo chi la vincerà questa volta Sorriso; adesso è come se ci fossero tre piante una sopra l'altra e va bene solo per il concorso dei mostri Triste


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Amos
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Inviato: Mar 10 Dic 2013, 9:32   Oggetto:
Lakota Mar 10 Dic 2013, 9:32
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annalysa ha scritto:
vorrei sapere se questo discorso della composta con terriccio per acidofile vale per tutte le Copiapoa tipo hypogaea e tenuissima crestata

Senza addentrarci in lunghi discorsi sull'acidità o meno dei terricci ti posso confermare che va bene per quasi tutte le Cactaceae tranne esclusivamente quelle gypsofile come Aztekium e geohintonia (per loro un discorso a parte e un po più complesso).
Tieni solo presente che le radici funzionano meglio se intorno non hanno quel sottile strato di calcare che il più delle volte viene a formarsi a causa dell'acqua troppo pesante che c'è nei nostri acquedotti, questo strato di carbonato di calcio che si forma intorno alle radici, limita l'assorbimento dell'acqua, dei nutrienti e delle eventuali sostanze anticrittogamiche o insetticide che aggiungiamo alla stessa quando bagniamo.
Un'acidità di PH 6,5 è ottimale per un buon terriccio per Cactaceae perchè non permette il formarsi del calcare intorno alle radici.
Questa acidità si può ottenere sia acidificando l'acqua di bagnatura sia rendendo il terriccio leggermente acido. Sorriso
Ciao Amos mai buttare la spugna perchè si impara tutto io quando cominciai non sapevo neppure il nome delle piante che acquistavo Very Happy


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Luca
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Inviato: Mar 10 Dic 2013, 10:48   Oggetto:
Luca Mar 10 Dic 2013, 10:48
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Questa estate mi sono procurato anch' io del lapillo di granulometria più grande da aggiungere al piccolo per i futuri rinvasi che inizierò a gennaio, penso che una diversificazione di granulometria sia una buona idea, ciao.


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Ciao, Luca.
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Camilla87
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Inviato: Mar 10 Dic 2013, 22:07   Oggetto:
Camilla87 Mar 10 Dic 2013, 22:07
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molto molto interessante !!!! grazie mille !!! Sorriso

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