La nostra foto galleria cactofila
La top 100
Forum dove si condivide la passione per cactus e succulente


Che acqua usare per i nostri cactus?
Vai a 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7  Successivo
 
   Indice forum -> Scuola
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Ven 25 Feb 2011, 23:40   Oggetto: Che acqua usare per i nostri cactus?
Ferochepassione Ven 25 Feb 2011, 23:40
Rispondi citando

Che acqua usare per i nostri cactus?
Quanti di voi si sono posti questa semplice domanda: perché i nostri beneamati cactus stentano a crescere anche se eccessivamente concimati ?
A questa domanda bisognerebbe farsene un’altra e cioè: che acqua uso?
Qualsiasi cosa leggiate sui cactus e sugli ambienti dove vivono potete facilmente verificare che la maggior parte di loro cresce e prospera su suoli calcarei salvo alcune eccezioni tipo i cacti epifiti.
Verrebbe quindi spontaneo affermare che il calcare o meglio i Sali di calcio non sono dannosi per le nostre piante. Quindi se uno più uno fa due se ne deduce che la nostra acqua di rubinetto alcalina (notevoli quantità di Sali disciolti – acqua dura) risulta essere la più adatta per far bere i nostri cactus. Nulla di più falso e micidiale. Fatto il preambolo cerco di addentrarmi in modo semplice nella chimica/fisica dell’acqua, nei processi di assorbimento dei nostri cactus ed infine sulle soluzioni ed azioni correttive da intraprendere. Se avete la pazienza di seguirmi e se per ipotesi mi date credito e se per caso assumerete atteggiamenti atti a correggere l’errore sono sicuro che mi contatterete con un hurràààà.
Chimica/fisica dell’acqua.
Definizione di durezza dell’acqua: La durezza dell’acqua è l’insieme di tutti i Sali disciolti in acqua e cioè in soluzione come ioni o come cationi
Durezza temporanea o carbonatica è dovuta alla presenza di bicarbonati di calcio e di magnesio che per effetto dell’ebollizione dell’acqua precipitano sotto forma di carbonati insolubili (in effetti questi sali si eliminano con l’ebollizione dell’acqua);
Durezza permanente o non carbonatica è dovuta alla presenza di solfati e cloruri di calcio e di magnesio che restano comunque disciolti in acqua anche dopo ebollizione;
Durezza totale è data dalla somma della durezza temporanea e durezza permanente (durezza carbonatica e durezza non carbonatica).
PH è la misura dell’acidità di una soluzione acquosa. Presenta una scala da 0° a 14° gradi. Acqua neutra = 7°. Valori inferiori a 7° sono riscontrabili in acque acide e superiori a 7° in acqua alcaline.
Quello che a noi cactofili interessa sapere e che i sia le varie durezze sia il ph sia il tenore di anidride carbonica disciolta in acqua concorrono tutti a stabilizzare un’acqua. In poche parole significa che se andiamo a modificare volontariamente un parametro si avrà la variazione degli altri in quanto l’acqua troverà da sola un altro equilibrio fisico/chimico.
Anticipo che a noi interessa modificare l’acqua di rubinetto (alcalina ph superiore a 7°) in acqua leggermente acida con valore prossimo al 6°. Come fare?
1) Portare ad ebollizzione l’acqua per almeno 10 minuti. L’ebollizione azzererà la durezza temporanea o carbonatica facendo precipitare i bicarbonati solubili in carbonati non solubili. Inoltre altro effetto dovuto all’ebollizione è la completa sparizione di gas cloro molto nocivo e normalmente presente nelle nostre acque (usato per disinfettare)
2) Fare decantare l’acqua per circa mezz’ora e prelevare con una pompa solo i due terzi superiori (operazione indispensabile per fare in modo che i carbonati di calcio e di magnesio abbiano il tempo di depositarsi sul fondo )
3) Filtrare l’acqua così ottenuta attraverso torba attiva (quella che si vende per l’acquariofilia). La si può filtrare se si è in possesso di un filtro a cilindro (filtro per acquariofilia) o semplicemente immergendo la torba nel contenitore dell’acqua. La torba lega a se i solfati ed i cloruri di calcio e di magnesio con abbassamento della durezza permanente o non carbonatica.
A questo punto abbiamo agito su due parametri e cioè: prima sulla durezza temporanea e poi sulla durezza permanente. In effetti abbiamo agito sulla durezza totale essendo quest’ultima la somma delle due.
Abbiamo così ottenuto un’acqua dolce, ma mi si dirà e che centra col ph e l’acqua leggermente acida? Dato che durezze ph e CO2 sono strettamente correlate e non agendo sulla co2 ne consegue che abbassando la durezza totale si abbassa il ph. Vogliamo misurare il ph? Niente di più semplice. Si vendono dei semplici kit di facilissimo uso.
Pare che vi ho parlato della chimica/fisica dell’acqua e delle azioni per modificarla ma non vi ho detto perché bisogna farlo. Cioè non vi ho parlato del processo di assorbimento delle sostanze da parte dei nostri cactus. Datemi il tempo è lo farò. Domani ci sarà il continuo.

Top
beppe58
Amministratore


Registrato: 02/01/06 22:07
Età: 65
Messaggi: 8477
Residenza: Cuneo

Inviato: Sab 26 Feb 2011, 1:43   Oggetto:
beppe58 Sab 26 Feb 2011, 1:43
Rispondi citando

E bravo !! Applauso Inchino
Io,pur usandolo pochissimo,ho un'addolcitore a resine.
sul come funziona: http://www.nobelitaly.it/ITA/Relazioni/RI_22-r1.pdf

Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
ange
Prof
Prof


Registrato: 23/04/09 17:48
Età: 75
Messaggi: 2110
Residenza: Zena

Inviato: Sab 26 Feb 2011, 14:38   Oggetto:
ange Sab 26 Feb 2011, 14:38
Rispondi citando

Molto interessante, grazie 1000!
Aspetto il continuo, ciao.


_________________
Enzo.

" meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio" (Confucio)
Top
Profilo Invia messaggio privato Yahoo
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Dom 27 Feb 2011, 21:51   Oggetto: Assorbimento radicale delle sostanze nutrienti.
Ferochepassione Dom 27 Feb 2011, 21:51
Rispondi citando

Assorbimento radicale delle sostanze nutrienti.
Come è stato detto precedentemente i cactus per la quasi totalità vivono in ambienti con terreni calcarei e cioè alcalini. L’intervallo ph di questi terreni va dai 7,5 a 8,0 e più. Quindi ph alcalino.
Facciamo un passo indietro e vediamo come si comporta una pianta innaffiata con acqua dura cioè alcalina. Per i primi momenti la pianta cresce normalmente ma dopo un certo periodo che dipende dal numero delle innaffiature, quest’ultima stenta a crescere per poi fermarsi del tutto benché nell’acqua si disciolgano fertilizzanti. Infatti da più parti si legge con sempre maggior assiduità che per una buona crescita di cactus bisogna annualmente, ed al massimo ogni due anni, rinvasare con terreno fresco. In effetti questa operazione è il rimedio per porre correttivi a qualcosa che è accaduto nel terreno annaffiato. Cosa è accaduto? Semplicemente è successo che gli ioni negativi delle molecole di bicarbonati (durezza temporanea) nonché delle molecole di solfati e cloruri (durezza permanente) presenti in acqua alcalina si legano agli elementi nutritivi presenti nel terreno ed alle molecole dei fertilizzanti rendendo il tutto indisponibile all’assorbimento radicale. Questo processo avviene in misura sempre maggiore ed è correlato esclusivamente all’invecchiamento del terreno (per invecchiamento intendo numero di innaffiature). Un terreno del genere non è più utilizzabile, quindi desistete dal mischiarlo a quello fresco anche se vi viene detto che lo potete impiegare come percentuale di inerte. Usandolo si fa solo invecchiare quello nuovo prima del tempo. Ma una risposta al momento non ce la siamo data. Perché queste piante se vivono in terreni alcalini non reggono l’acqua alcalina? Sembra un controsenso ma non lo è? In effetti il suolo calcareo (alcalino) non presenta ioni (come quelli nell’acqua alcalina) se non in misura irrisoria ma bensì sali stabili che non possono interferire con altre molecole (per altre molecole intendo quelle nutrizionali). In natura queste piante vengono innaffiate dall’acqua piovana che presenta la caratteristica di essere acida e cioè presenta ioni idrogenati h+ (l’acqua da rubinetto proprio per la presenza di ioni negativi presenta oh- ione negativo quindi alcalina).
Quindi usando acqua acida non si interferisce sulle molecole nutrizionali del terreno e ne con quelle da concimazione. Inoltre l’acqua acida lega proprio gli ioni negativi di Sali presenti nel terreno originale in minima misura, questi ultimi sono nocivi (sono come quelli presenti in acqua alcalina). In effetti l’acqua acida dilava proprio ciò che è nocivo. Il terreno esaurisce le sue scorte nutrizionali in un lasso di tempo più lungo. Non bisogna quindi rinvasare se non dopo parecchi anni (ogni paio di anni è utile eliminare solo la parte superiore del terreno e sostituirlo con terreno nuovo proprio come accade in natura per il nutriente azoto). A tal punto è utile porre in risalto che le concimazioni devono assolutamente essere prive di azoto in quanto quest’ultimo lo si trova sempre disponibile nel terreno. Le concimazioni vanno quindi effettuate esclusivamente attraverso una miscela PK. Il range nel quale dovete restare (dopo trattamento dell’acqua da rubinetto) deve essere tra ph 5,8/6,6 ed andrete alla grande. Come diceva una nota pubblicità: provare per credere.
Riassumendo:
1) L’acqua alcalina fa diventare alcalino il terreno;
2) L’alcalinità del terreno inibisce l’assorbimento dei nutrienti;
3) L’acqua acida rende nuovamente disponibile i nutrienti “incapsulati” dall’acqua alcalina;
4) L’acqua acida non dilava il terreno ma elimina solo i Sali nocivi;
5) Tempi allungati di rinvaso;
6) Disponibilità di azoto e quindi concimazioni prive di questo componente;
7) Utile (direi essenziale) per le semine in quanto non lega il calcare alle radichette
Cool L’acqua acida può essere impiegata per una sana doccia o nebulizzazioni senza che vengano lasciate macchie di calcare sulla pianta.
Fine seconda puntata

Top
ange
Prof
Prof


Registrato: 23/04/09 17:48
Età: 75
Messaggi: 2110
Residenza: Zena

Inviato: Dom 27 Feb 2011, 23:59   Oggetto:
ange Dom 27 Feb 2011, 23:59
Rispondi citando

bene, credo di aver capito qualc'osina! Una domanda, probabilmente banale:
Se le mie piante prendono poca pioggia, come faccio ad acidificare l'acqua del rubinetto?
Grazie, ciao.


_________________
Enzo.

" meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio" (Confucio)
Top
Profilo Invia messaggio privato Yahoo
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Lun 28 Feb 2011, 0:39   Oggetto:
ilga Lun 28 Feb 2011, 0:39
Rispondi citando

Ricordo di aver letto che l'aggiunta di piccole quantità di aceto a x litri di acqua di rubinetto la acidifica in modo funzionale alle necessità delle nostre piante, modificandone positivamente il ph. Spero di ritrovare l'articolo per riportare le dosi consigliate. Chi ne parlava citava coltivatori che ne avevano riscontrato i benefici sopratutto su piante il cui accrescimento sembrava essersi bloccato. Io tuttavia non ho avuto modo di sperimentarlo se non occasionalmente quindi non posso aggiungere nulla di personale.
Sorriso


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Lun 28 Feb 2011, 10:58   Oggetto:
ilga Lun 28 Feb 2011, 10:58
Rispondi citando

Sorriso Trovato! se interessa la proporzione è di 1ml di aceto ogni 2 litri di acqua


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
ange
Prof
Prof


Registrato: 23/04/09 17:48
Età: 75
Messaggi: 2110
Residenza: Zena

Inviato: Lun 28 Feb 2011, 12:20   Oggetto:
ange Lun 28 Feb 2011, 12:20
Rispondi citando

ilga ha scritto:
Sorriso Trovato! se interessa la proporzione è di 1ml di aceto ogni 2 litri di acqua


Grazie, a buon rendere, ciao. Smile


_________________
Enzo.

" meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio" (Confucio)
Top
Profilo Invia messaggio privato Yahoo
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Lun 28 Feb 2011, 15:33   Oggetto:
Ferochepassione Lun 28 Feb 2011, 15:33
Rispondi citando

Noto che continua la confusione. Aceto per abbassare il ph ???????? si è vero l'aceto essendo un acido abbassa il ph come del resto fanno tutti gli acidi. Ma non va usato ne l'aceto ne qualsiasi altro tipo di acido.
Il problema vero non è abbassare il ph per rendere acida l'acqua ma abbassare la durezza totale (carbonatica e non) e conseguentemente si avrà l'abbassamento del ph.
se io abbasso la durezza dall'acqua sottraggo qualcosa mentre se non agisco sulla durezza tendando la via breve di abbassare il ph con acidi commetto un errore macroscopico.
invece di togliere qualcosa dall'acqua ci aggiungo altre schifezze.

Il metodo quindi per rendere l'acqua acida e abbassare la durezza e come effetto secondario avremo l'abbasamento del ph.

Se non vi è chiaro come fare per abbassare la durezza basta chiederlo e cercherò di essere più chiaro.

Top
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Lun 28 Feb 2011, 15:37   Oggetto:
Ferochepassione Lun 28 Feb 2011, 15:37
Rispondi citando

Esistono tre metodi alternativi per abbassare la durezza:
1) filtraggio con torba attiva;
2) impiego di resine a scambio ionico;
3) produzione di acqua da osmosi inversa.
Il primo è abbastanza facile. se vi interessa posso spiegarlo.
Se poi siete interessati agli altri due fatemelo sapere.
Ciao

Top
scsebnic
Amatore
Amatore


Registrato: 03/10/10 01:10
Età: 69
Messaggi: 514
Residenza: Alessandria

Inviato: Lun 28 Feb 2011, 16:36   Oggetto:
scsebnic Lun 28 Feb 2011, 16:36
Rispondi citando

Ferochepassione ha scritto:
2) impiego di resine a scambio ionico;
3) produzione di acqua da osmosi inversa.
Se siete interessati fatemelo sapere.


Se sono metodi accessibili a basso costo, sarebbe interessante sapere qualche cosa in più.
Grazie e ciao


_________________
Non sempre darsi da fare è la cosa migliore. Se Romeo avesse aspettato un po’ prima di suicidarsi sulla tomba di Giulietta, i due sarebbero felicemente invecchiati insieme... (Kathrin & Sascha)
Top
Profilo Invia messaggio privato
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Lun 28 Feb 2011, 23:34   Oggetto:
ilga Lun 28 Feb 2011, 23:34
Rispondi citando

La discussione diviene più interessante se si confrontano teorie diverse in cui, giustamente, ognuno sostiene e motiva le proprie tesi. L'argomento è di interesse ed anch'io cerco di acquisire informazioni che possano contribuire a migliorare nel modo più semplice e " biologico" possibile la coltivazione delle mie piante. Non sono pro o contro l'una o l'altra teoria trovo utile confrontarne presupposti e risultati. E' possibile trovare e leggere nella sua interezza l'articolo a cui mi riferivo, e da cui ho estratto in modo fin troppo riduttivo la " ricetta" , a questo link :
http://echinomastus.succulentstreasures.com/index.php?option=com_content&task=view&id=6

Sorriso


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
scsebnic
Amatore
Amatore


Registrato: 03/10/10 01:10
Età: 69
Messaggi: 514
Residenza: Alessandria

Inviato: Mar 01 Mar 2011, 10:55   Oggetto:
scsebnic Mar 01 Mar 2011, 10:55
Rispondi citando

Claudia,
ti ringrazio per il link, l'articolo è interessante e giustamente ribadisce più volte di porre attenzione al livello di PH utilizzando un apposito misuratore, cosa che ritengo raccomandabile qualunque sistema si usi per acidificare l'acqua.
Se devo essere sincero, non sarei così negativo verso l'utilizzo dell'aceto, ma mi farebbe piacere, come dici tu, poter comparare più metodi e scegliere quello che più mi convince.
E per questo ringrazio anche "Ferochepassione" per le interessanti soluzioni che ci ha illustrato e per quelle che vorrà eventualmente aggiungere sul tema, facendo cosa gradita a molti di noi.
Ciao a tutti


_________________
Non sempre darsi da fare è la cosa migliore. Se Romeo avesse aspettato un po’ prima di suicidarsi sulla tomba di Giulietta, i due sarebbero felicemente invecchiati insieme... (Kathrin & Sascha)
Top
Profilo Invia messaggio privato
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Mar 01 Mar 2011, 12:51   Oggetto:
Ferochepassione Mar 01 Mar 2011, 12:51
Rispondi citando

Ciaoa tutti. analizziamo le diverse soluzioni proposte e visto che interessa anche la soluzione di abbassare il ph con aceto cerchiamo di fare chiarezza.
Prima di inziare vi premetto che per qualsiasi soluzione si adotti dobbiamo munirci di un misuratore di ph. Non fatevi intimidire dai prezzi di un phmetro elettronico digitale che non ci serve. dobbiamo comprare semplicemente un kit misuratore di ph di quelli economici da acquario. In effetti si tratta di una provetta graduata e di una boccettina di reagente. si mette nella provetta una quantità stabilita di acqua ed a quella quantità d'acqua stabilita si mettono tante gocce di reagente. (Esempio = con 10 cc. di acqua alcuni kit stabiliscono 10 gocce di reagente - semplicissimo). Fatto ciò l'acqua si colora e basta verificare su una cartina colorimetrica (anch'essa presente nel kit) a quale colore corrisponde. Ad ogni colore corrisponde un valore di PH. Questo è quanto ci serve al momento.

Top
Ferochepassione
Ospite





Inviato: Mar 01 Mar 2011, 13:32   Oggetto:
Ferochepassione Mar 01 Mar 2011, 13:32
Rispondi citando

Filtraggio con torba attiva (viene anch'essa venduta nei negozi che trattano acquari).
Possiamo usare la torba attiva in due modi: filtraggio forzato ed in tal caso ci serve un filtro o per ammollo nel qual caso nulla ci serve. Nel secondo caso però dobbiamo avere più pazienza in quanto la riduzione del ph avviene molto più lentamente. La torba attiva non è eterna, una volta che ha inglobato sali in misura da saturarsi va gettata. Descrivo ora di seguito le operazioni da fare:
1) Fare bollire l'acqua in misura maggiore di quanto ce ne serve di almeno un terzo. Questa operazione toglierà il cloro dall'acqua (micidiale per le radici delle piante) ed abbasserà la durezza temporanea (la durezza temporanea va abbassata in questo modo in quanto se dovessimo filtrare con torba senza la preliminare ebolizzione dovremmo mettere in conto che quest'ultima si esaurirebbe spesso).
2) Fare decantare l'acqua bollita per almeno un paio di ore e con una pompetta o un sifone trasferire in altro recipiente i due terzi dell'acqua (usare delle taniche munite di tappo - vi dico poi perchè di questa soluzione). Vanno trasferiti i due terzi superiori (è l'acqua che ci serve). quello che resta va buttato.
3) Mettere nell'acqua ed all'interno della tanica la torba (metodo per ammollo) o l'entrata e l'uscita dei tubi del filtro (in tal caso la torba va messa nel cilindro del filtro)
4) Tappare aspettare ed effettuare la prima misurazione dopo due giorni (il range che ci interessa è ph tra 5,6 e 6,4). Se lo avete misurato prima sicuramente vi sarete resi conto che è superiore a 7,00
Perchè tappare? Perchè il ph è sensibile alla co2 presente in acqua ed all'ossigeno atmosferico. Se va via la co2 dall'acqua il ph sale ed analogamente sale se viene assorbito ossigeno.
Un'ultima cosa su questo metodo: se proprio non vi va di usare la torba attiva potete comprare gli estratti di torba attiva (sono boccette di acidi umici liquidi ma costano di più - poi dipende sempre da quanta acqua vi serve).
A tra poco per le resine a scambio ionico.

  non so se la foto si può mettere. Se non si può qualcuno la toglierà
Costo circa 8 euro
   

Top
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi
Indice forum -> Scuola Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7  Successivo
Pagina 1 di 7

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare file
Puoi scaricare file


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it