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Coltivare Lithops - Scheda di coltivazione
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pequot
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Inviato: Sab 26 Dic 2009, 12:49   Oggetto:
pequot Sab 26 Dic 2009, 12:49
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Molto interessante questo post...Quest'anno ho svasato per la prima volta i miei lithops che stavano ormai troppo stretti nei loro vasi, e ho scoperto che sono ipersensibili a questo genere di operazione. Hanno manifestato sofferenza per un bel pò di tempo.....

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Groucho
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Inviato: Lun 28 Dic 2009, 8:55   Oggetto:
Groucho Lun 28 Dic 2009, 8:55
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Quando li hai svasati e che cosa intendi per sofferenza?


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Thomas Gray
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pequot
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Inviato: Lun 28 Dic 2009, 13:52   Oggetto:
pequot Lun 28 Dic 2009, 13:52
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Li ho svasati prima dell'estate, e subito dopo si sono come ammorbiditi, pur non avendo ricevuto acqua. E sono rimasti così un bel pò, fino all'autunno..ora stanno meglio, ma non hanno fiorito, se non un paio di piantine.

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Ferochepassione
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Inviato: Mar 29 Mar 2011, 9:47   Oggetto:
Ferochepassione Mar 29 Mar 2011, 9:47
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Ho seguito con molta attenzione la discussione ed è giusto che ognuno osservi le proprie piante e intervenga quando queste parlano. Il problema è non essere sordi o non capire, ma questo pericolo lo si allontana con l'esperienza.
Volevo però fare un appunto sull'acqua fatta decantare.
L'acqua decantata è utile solo per due motivi:
1) Abbassare o eliminare definitivamente il cloro - dopo 24 ore di decantazione non se ne trova più traccia - anche 12 ore se nell'acqua viene posta una pompa - insomma quando più la smuovi più va via in fretta;
2) Evitare lo shock termico alle radici che ne altera il metabolismo cellulare.
Per quanto invece attiene alla durezza dell'acqua spero di fare un pò di chiarezza al fine di rendervi partecipi e sperando di fare cosa gradita.
Far decantare l'acqua sperando di rendere l'acqua meno dura è un errore in quanto non serve a nulla.
I sali disciolti nell'acqua sotto forma di ioni non precipitano ma restano sempre in soluzione.
Per avere acqua senza sali disciolti ci sono diverse alternative.
Come diceva Groucho:
1) acqua da osmosi inversa - bisogna avere l'apparecchiatura che non costa molto ma si deve mettere in conto che bisogna adattare l'impianto idraulico. L'acqua entra in un una serie di cilindri (spiego in modo grossolano) passa atraverso delle membrane osmotiche, filtrata e parte di essa viene espulsa (acqua di scarto) mentre il restante ne risulta priva di sali. In effetti per gni litro di acqua da osmosi prodotta ci saranno almeno tre litri di acqua da buttare. Non ultimo, l'acqua che entra nei cilindri deve avere una pressione di almeno 4 bar. Se potete far ciò avete fatto bingo.
2) acqua piovana - qualche dubbio per chi abita in città - provate a raccoglierla e noterete che l'acqua e grigia, infatti la stessa porta con se tutte le particelle (smog e microparticelle) in sospensione. Se poi misurate i valori vi renderete conto che non è migliore di quella del rubinetto. Per chi abita lontano dalle città ben venga.
3) Acqua distillata e demineralizzata. Sono due processi diversi. La distillazione avviene per vari fasi di evaporazione e condensazione. La distillazione rende l'acqua priva di batteri e dei soli carbonati di calcio che precipitano sul fondo del recipiente nella fase di ebollizione - restano pertanto nell'acqua altri sali - per tale motivo è da escludere il suo utilizzo. La demineralizzazione invece è il risultato che deriva dal processo di osmosi (quello del punto 1). Quest'acqua viene spesso venduta per i ferri da stiro ma mi sono tenuto sempre lontano dall'usarla. Infatti è vero che è demineralizzata (acqua osmotica) ma presenta in miscela composti antiossidanti per evitare ruggini alle apparecchiature. Dalla padella alla brace. Unica acqua demineralizzata pura in commercio è quella che si può comprare nei negozi di acquarologia.
Personalmente coltivo le piante con acqua quasi priva si sali disciolti ma la metodologia per ottenerla esula da quelle espresse nei punti precedenti.
In effetti il metodo è questo (brevemente):
1) Bollire l'acqua di rubinetto e farla riposare per qualche ora (eliminazione di cloro per evaporazione e carbonati di calcio che si depositano sul fondo pentola);
2) Prelevare i due terzi di acqua superiore con un sifone (il terzo inferiore va buttato);
3) l'acqua così ottenuta va messa in un recipiente con torba attiva (la torba attiva ha la capacità di abbassare il ph e rendere l'acqua acida nonché legare a se i sali di composti non carbonatici - cioè i restanti sali);
4) misurare con un phmetro (kit da pochi euro con reagente a gocce e provetta graduata per il campione di acqua) comprato in negozio di acquariologia per i pesci tropicali.
5) Con ph tra il range di 5,5/5,7 l'acqua è pronta all'uso.
Effetti: acqua senza sali ed acqua acida. Sugli effetti dell'acqua acida se interessa posso spiegarne i benefici.
Spero di non essere stato pesante. Ciao a tutti.

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pequot
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Inviato: Mar 29 Mar 2011, 11:31   Oggetto:
pequot Mar 29 Mar 2011, 11:31
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Ottima esposizione..... Ho lavorato per due anni in un lab di analisi e confesso che non sapevo che l'acqua demineralizzata contenesse antiossidanti....Ci eravamo accorti però che la sua conducibilità, espressa in Siemens era comunque alta, per cui e per risparmiare, ci si rivolgeva ai negozi di acquariologia. Anche in questo caso la conducibilità è misurabile, ma è molto più bassa.
Attendo l'esposizione sull'acqua acida.Sorriso

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Ferochepassione
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Inviato: Mar 29 Mar 2011, 12:15   Oggetto:
Ferochepassione Mar 29 Mar 2011, 12:15
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La conducibilità elettrica è misurata in microsiemens. Essa è espressione degli ioni e cioè dei sali disciolti in acqua. Più sali sono disciolti più l'acqua conduce elettricità. Addolcendo l'acqua, cioè sottraendo sali dalla stessa, la conducibilità scende quasi a zero. In effetti pare che l'acqua completamente senza sali non dovrebbe condurre elettricità per cui microsiemens = 0. Non è così perchè anche se sono stati sottratti tutti i sali, l'acqua conduce lo stesso l'elettricità (certo in misura notevolmnete minore) in quando la sua molecola H2O è polare. Cioè presenta delle polarità e quindi si comporta quasi come se fosse uno ione (cioè un sale disciolto).

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Ferochepassione
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Inviato: Mar 29 Mar 2011, 15:39   Oggetto:
Ferochepassione Mar 29 Mar 2011, 15:39
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L'acqua leggermente acida è il massimo per la coltivazione. Perchè?
Basterebbe porsi una domanda: ma i cactus vivono in zone dove possono "abbeverarsi" dal sottosuolo o da piogge, nebbie ed umidità varie?
Ed anche quel poco che riescono a "bere" dal sottosulo in periodi di siccità è acqua proveniente da sorgenti fiumi o è la condensa di nebbie, o residuo delle precedenti precipitazioni?
Beh di sicuro la seconda ipotesi - nebbie piogge e condense.
Una volta che ci siamo dati questa risposta analizziamo questo tipo di liquido. Alcalino (cioè con sali disciolti) o acido? Di sicuro leggermente acido con ph tra 5,3 e 5,7 e privo di ioni di sali - quindi acqua tenera.
L'effetto dell'acqua acida è semplice. essa si comporta come un diluente rispetto a cio che è contenuto nel terreno. Insomma disciosglie i nutrienti di cui la pianta ha di bisogno. Infatti quando piove si genera una piccola reazione chimica nel terreno in quanto l'acido dell'acqua reagisce con le basi del terreno. semplice, no?
Inoltre, in coltivazione, fa si che che i concimi impiegati ed in special modo P anidride fosforica e K ossido di potassio non vengono resi inassimilabili da reazioni che evverrebbero in acqua dura (con sali) per effetto della reazione con altri ioni di sali presenti nell'acqua stessa. Quindi concimazioni minori e disponibilità dei nutriennti in un arco temporale più ampio. chi di voi non ha mai sentito che le concimazioni a lungo andare danno problemi per il fatto che il deposito di sali nel terreno diventa eccessivo? Con acqua acida ciò non avviene perchè i nutrienti non si legano ad altri elementi e restano sempre disponibili fino a completa assimilazione ed ogni volta che bagnamo.
Infine e non per ultimo valutare il danno che l'acqua alcalina arreca alle radici dato che i carbonati di calcio ed i bicarbonati di calcio tendono a legarsi alle radichette inibendo per sempre la loro funzione.
Spero di essere stato chiaro, ciao a tutti.

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Inviato: Lun 19 Set 2011, 1:15   Oggetto:
indigesta Lun 19 Set 2011, 1:15
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ho una domanda..io ho poche piantine di lithops optica rubra spuntate da seme circa un mese fa. sono ancora minuscole, e qui a varese le temperature si sono già abbassate di colpo e in questi giorni piove abbondantemente.
la semina è ancora coperta dalla pellicola, perché togliendola mi pareva si fossero seccate troppo, ora che arriva il freddo cos'è meglio fare? metto tutto in germinatoio?
grazie!

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Betta
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Inviato: Ven 15 Feb 2013, 7:15   Oggetto:
Betta Ven 15 Feb 2013, 7:15
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Bellissima pagina!!!peró quando sarebbe il momento migliore per il travaso?!


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Inviato: Mar 02 Apr 2013, 12:04   Oggetto:
marco85 Mar 02 Apr 2013, 12:04
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Non vi nascondo che sono state molte le occasioni in cui avrei potuto comprare
un esemplare di lithops, però mi sono sempre fermato. Ho sempre la sensazione che si tratti di un genere delicato, che abbisogni di una premura maggiore rispetto alle altre piante. Mi dispiace far morire le piante.
Eppure sono bellissimi.

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Inviato: Mar 02 Apr 2013, 12:38   Oggetto:
Groucho Mar 02 Apr 2013, 12:38
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Conposta non caclcarea, molto drenante e almeno 80% inerte.
Non bagnare dalla fioritura fino a completa muta (la vecchie foglie diventano come carta), poi bagnare con acqua non calcarea ogni due-tre settimane, sospendendo nei periodi caldissimi.
Esposizione al sole evitando se possibile le ore centrali di piena estate.
Concimare pochissimo o niente.
Il periodo migliore per il travaso per me è da dopo fioritura e per tutto il periodo della muta.

Dai marco85, non sono delicati, basta offrire loro quel poco che vogliono.


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Inviato: Mar 02 Apr 2013, 20:03   Oggetto:
marco85 Mar 02 Apr 2013, 20:03
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Grazie. Sorriso ci riflettero' su...

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Inviato: Mar 02 Apr 2013, 20:56   Oggetto:
cicciose Mar 02 Apr 2013, 20:56
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coltivare lithops è molto più semplice di quanto si creda...basta rispettare alcune regole e a parer mio sono più indipendenti di altre piante Sorriso

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Inviato: Mar 02 Apr 2013, 21:10   Oggetto:
marco85 Mar 02 Apr 2013, 21:10
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Mah, non mi pare tanto facile...occorre non annaffiare quando la pianta sta crescendo, non annaffiare quando fa molto caldo, usare acqua non calcarea, esporre al sole ma non troppo...

In un post precedente Alessandro aveva riassunto così:
''Ricapitolando: innaffiature ogni 10/15 giorni in primavera dopo il cambio delle foglie ed in autunno prima della fioritura. Nessuna innaffiatura in inverno e nella parte più calda dell'estate. Nessuna annaffiatura durante la muta''.

Quindi, se non ho capito male:
si deve dare un po' di acqua solo quando la fessura fra le due foglie si evidenzia (in generale tra agosto e settembre) + ad inizio primavera (marzo).
Percio' niente acqua in estate e niente acqua in inverno.
Giusto?

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Inviato: Mer 03 Apr 2013, 7:23   Oggetto:
Groucho Mer 03 Apr 2013, 7:23
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In piena estate io li nebulizzo e basta, alla sera, un paio di volte a settimana....quando mi ricordo....


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