Massimo, intendi l'occhio fotografico, indipendentemente dal soggetto?
Intendo dire che una foto "ben fatta", non sempre, ma a volte la osservi e non ti piace. La osservi ancora e ti piace ancora meno ... eppure è fatta bene!
... Trovare il proprio stile, capire cosa ci piace riprendere e come farlo al meglio ...
Scusa Eve se parzializzo il tuo testo
Credo che tu abbia centrato il problema, ma che forse è di tutti. Non è solo il soggetto o la correttezza dello scatto, o chissà cos'altro ... determinante è l'emozione che riesci a provare osservando la foto ... che naturalmente deve essere ben fatta! E quindi bisogna essere ispirati, fissare l'immagine giusta al momento giusto ... e quando lo fai te ne accorgi subito, dentro di te!
Forse (ripeto FORSE!) conoscere l'apparecchiatura è già una sfida "più accettabile", ci vorrà molto tempo, ma si può fare
Registrato: 23/10/10 21:35 Età: 69 Messaggi: 884 Residenza: Torino
Inviato: Lun 11 Apr 2016, 9:38 Oggetto:
eve Lun 11 Apr 2016, 9:38
Ci sono dei criteri abbastanza precisi che possono far piacere una foto, tuttavia non è detto che ti colpisca per soggetto o per espressività, non ti emoziona.
Vediamo talmente tante foto eccezionali in rete ma alla fine poche ci colpiscono, forse perchè non ci dicono niente o non corrispondono al nostro gusto individuale. Per farti un esempio: va di moda lo sfuocato ma per me che sono una fanatica della nitidezza se ne 'salvano' forse un 10%, il resto non lo 'capisco', non mi parla (come il jazz! )
Dipende anche in parte dall'occhio fotografico che ha menzionato Gianna, c'è chi ha le migliori attrezzature e fotografa con la tecnica giusta ma non 'vede' il soggetto che magari un principiante riprende con il cellulare senza 'costruire' la foto...
IMVHO ci vuole tempo, molto tempo, per capire cosa ci piace davvero. La macrofotografia? Panorami? Ritratti? Documentare il proprio hobby? Questo è il punto di partenza e il resto viene in automatico, se siamo davvero appassionati
Sì Massimo, come proprio dici te: bisogna essere ispirati, fissare l'immagine giusta al momento giusto ... e quando lo fai te ne accorgi subito, dentro di te!
ragazzi vi volevo proporre un paio di scatti fatti su queste neonate molto probabilmente di ferocactus ... ho usato una nikon d 7000 e un obiettivo 55 micro nikkor montato su tubi di prolunga.. sono all incirca 5 scatti uniti in focus stacking per entrambe.. spero vi piacciono
Ciao Daniele, ottime foto, ne basterebbe una, leggi per favore il topic all'inizio, dove è spiegato l'intento di questo "confronto". Grazie tante
In questo spazio lo scopo è imparare (nel mio caso!) a fare le macro, comunque migliorare, evitando una semplice rassegna fotografica.
L'ultima modifica di pessimo il Gio 05 Mag 2016, 15:36, modificato 1 volta
Credo che debba essere fatta qualche distinzione tra foto macro e foto a distanza ravvicinata , specialmente nel campo delle compatte digitali in cui è sempre menzionata tale funzione(ma anche in diversi zoom) ma che di fatto rientra nella distanza ravvicinata.
una foto macro si definisce tale quando il rapporto di ingrandimento è 1:1 come evidenziato in un'obiettivo specifico. In sintesi un oggetto di 1 mm assume le stesse proporzioni nel sensore e quindi nell'immagine finale. In un obiettivo con rapporto di 1:5 l'oggetto che è in realtà è 5mm, nel sensore avrà le dimensioni di 1mm, quindi più piccolo con effetti anche nella immagine che ne conseguirà.
alcuni obiettivi macro non avendo la maf(mesa a fuoco) interna, per focheggiare,devono spostare in avanti(o indietro) il gruppo elicoidale per la messa a fuoco andando di fatto a variare il rapporto di ingradimento.Per evitarlo bisogna spostare tutto il gruppo fotocamera/obiettivo quest'ultimo al massimo tiraggio se si vuole ottenere un RR 1.1.
In obiettivi con maf interna non dovrebbe esistere questo problema ma qui lascio parola a chi c'è l'ha.
Esistono anche macro obiettivi con rapporto 5:1 ma questo argomento entra nel campo della microfotografia ed esula dal topic.
Un'altra distinzione sta nella lunghezza focale di un obiettivo in rapporto alla profondità di campo(pdf).
un 60mm alle medesime impostazioni( diaframma, distanza soggetto) di un 105mm avrà maggiore profondità di campo per via della focale più corta e varia anche in funzione delle dimensioni del sensore che monta la fotocamera.
60mm a f/16 e distanza oggetto 30cm; pdf =1,28cmsu sensore aps-c (1,5x )
60mm a f/16 e distanza ogg. 30cm; pdf =1,92cm su sensore full frame (24x36mm)
105mm a f/16 e distanza ogg. 30cm; pdf= 0,34 cm su sensore aps-c (1,5x )
105mm a f/16 e distanza ogg. 30cm; pdf =0,51cm su sensore full frame (24x36mm)
si desume che una focale più lunga ha meno profondità di campo (nell'es. aps-c,di 1/3 in meno) che in macrofotografia ha i suoi effetti se si vuole ottenere un soggetto nitido( o quasi) in tutte le sue parti.
per compensare a tali "incongruenze" fotografiche (ma il bokeh è cmq una questione di gusto personale) si può adottare il focus stacking che consiste una una serie di scatti,a volte anche 30 o più, da realizzare spostando micrometricamente la maf per poi fonderli tutti con uno specifico software.L'immagine che ne uscirà è decisamente spettacolare per il tutto a fuoco e trova grande applicazione nella macro fotografia di insetti ma anche nel campo delle succulente.
Euphorbia heterodoxa ;
Nikon D200 con Tamron 90mm Spdi f/2,8 macro.
Esposizione manuale :1,6 sec, f/18, 100 iso , cavalletto,ritardo specchio, scatto con flessibile.Fuoco manuale.RR(?) bokeh accentuato.
Inviato: Lun 23 Mag 2016, 10:25 Oggetto: libellula su spine
lele61 Lun 23 Mag 2016, 10:25
Ieri ho notato su una opuntia questa libellula abito al terzo piano .subito corso a prendere la macchina qualche scatto ma é volata via che lotta con la pdc nonostante f32 !!!
... un 60mm alle medesime impostazioni( diaframma, distanza soggetto) di un 105mm avrà maggiore profondità di campo per via della focale più corta e varia anche in funzione delle dimensioni del sensore che monta la fotocamera.
.... si desume che una focale più lunga ha meno profondità di campo (nell'es. aps-c,di 1/3 in meno) che in macrofotografia ha i suoi effetti se si vuole ottenere un soggetto nitido( o quasi) in tutte le sue parti.
Di fatto quello che conta in macro credo (almeno così mi han sempre detto...) che sia il rapporto di riproduzione, per cui nel rapporto 1:1 la profondità di campo, a parità di diaframmi, non varia se uso un 60 mm o un 100 mm o un 180 mm: varia invece la distanza del soggetto dal sensore (e quindi dall'obiettivo...). Quindi usando un 100 sto più lontano dal soggetto che usando un 60.
_________________ Sergio
curioso di natura
http://www.serpicofoto.it
si è vero. Il ragionamento precedente era scaturito dal fatto che non tutti gli obiettivi macro hanno un rapporto "fisso" di 1:1 se non quelli che hanno una mesa a fuoco interna mentre con quelli in cui la messa a fuoco funziona muovendo il gruppo elicoidale, il RR varia. In ogni caso pur disponendo di profondita di campo simili, la prospettiva, per via della diversa focale che si utilizza, varia.
Ciao a tutti, ho una Canon eos 500d e nei prossimi giorni mi volevo regalare il primo obiettivo macro. Dopo un po di ricerche ho deciso di puntare sul Tamron SP 60mm f/2 Di II LD Macro perché è più luminoso del 90mm f/2,8 però volevo anche una vostra opinione...
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare file Puoi scaricare file