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Inviato: Lun 19 Gen 2015, 19:54 Oggetto: Conophytum - Scheda di coltivazione
Stefy Lun 19 Gen 2015, 19:54
SCHEDA COLTIVAZIONE Conophytum
Cosa sono e dove vivono
Dal greco konos = cono e phyton = pianta
Il Genere Conophytum appartiene alla Famiglia delle Aizoaceae, sono piante perenni originarie del Sud Africa e del Sud della Namibia dove crescono tra i sassi, nelle zone aride e montane. La pianta è costituita da un corpo carnoso e rotondeggiante, con al centro una piccola apertura per la fioritura.
Note di coltivazione:
Composta
Richiedono una composta porosa, minerale e drenante (simile alla composta dei Lithops) formata da circa il 70/80% di inerti vari (pomice, lapillo, graniglia di quarzo, ecc.) di pezzatura 3/5 mm e il restante 20/30% di terriccio comune, terriccio di foglie oppure torba; questo perché i Conophytum apprezzano più materiale organico rispetto ai Lithops (a parte alcune specie che preferiscono una composta tutta minerale).
Vaso
IL Genere è a crescita abbastanza rapida, bisogna regolarsi sempre in base alla grandezza della pianta e aumentare lo spazio a disposizione, con la sua crescita.
Esposizione
I Conophytum amano la luce, l'ideale sarebbe una coltivazione a est, con sole (anche diretto), ma fino a metà giornata e comunque solo se abituati gradualmente (altrimenti possono facilmente scottarsi, in questo sono più delicati dei Lithops). In estate è necessario ombreggiare con stoffa tipo zanzariera o rete frangisole, ma in modo leggero, in quanto non deve mai mancare la luce, importante per loro come per i Lithops.
Innaffiature
Cosa importante, i Conophytum sono piante 'brevidiurne' (l'opposto dei Lithops), cioè tendono a vegetare in autunno/inverno quando le giornate sono più corte (a parte in rari casi). Detto questo, si può cominciare a dare acqua (iniziando con moderazione) da circa fine agosto/settembre, dopo la loro fase di muta (il vecchio "involucro" si secca, e lascia spazio al nuovo corpo che si trova all'interno). Avvenuta questa fase importante, si può bagnare senza problemi, ma è sempre bene aspettare che la composta asciughi tra un'innaffiatura e l'altra. Verso ottobre/novembre (a seconda del clima e del luogo di coltivazione) inizia il periodo di fioritura. I loro fiori sono simili a margherite, con colori molto vari che vanno dal bianco, al rosa, all'arancio, al giallo e al rosso o magenta). Ricordiamo che non sono piante autofertili, quindi se desideriamo ottenere dei semi, bisogna procedere con l'impollinazione di due piante diverse. Una volta fioriti è bene limitare le innaffiature al necessario per non far raggrinzire la pianta. Da gennaio sospendiamo quasi del tutto le innaffiature, in modo che da fine febbraio la pianta possa cominciare il riposo vegetativo. Alcune specie si possono nebulizzare per mantenerle fresche, ma ricordiamo che sono piante molto sensibili all'umidità ambientale.
Temperature
I Conophytum, in estate, sopportano bene il caldo, ma è bene evitare il sole delle ore centrali della giornata. Apprezzano una buona ventilazione. In inverno non temono il freddo, ma se le temperature scendono sotto o in prossimita' dello 0°C è bene che la composta sia asciutta.
 
Area di distribuzione
_________________ --la fantasia e' piu' importante della conoscenza--cit. Albert Einstein--
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Inviato: Mar 20 Gen 2015, 11:34 Oggetto:
Gianna Mar 20 Gen 2015, 11:34
Copio/incollo anche questo contributo di Claudio (clango) , traduzione di un articolo di Terry Smale, che ha dato gentilmente l'ok per la pubblicazione qui.
Tenete però presente che si riferisce alla coltivazione in Inghilterra
*Introduzione*
I Conophytum crescono nella parte occidentale del Sudafrica e nell'area sud-occidentale della Namibia. Dato che queste aree hanno un clima mediterraneo con inverni piovosi ed estati secche, le piante in natura crescono perciò in inverno ed i Conos fanno lo stesso anche se coltivati. Il loro trattamento è fondamentalmente diverso da quello dei cacti ed è bene tenerli in una zona separata in serra con altre specie a crescita invernale come Cheiridopsis, Tylecodon, Bulbine, etc.
*Bagnature*
I Conophytum hanno un periodo di “riposo” estivo, durante il quale le foglie esistenti seccano e proteggono le foglie nuove in arrivo dall'interno con una guaina cartacea. L'irrigazione riprende alla fine di luglio circa ed è piuttosto intensa per quasi due mesi, probabilmente una volta alla settimana a seconda delle condizioni meteorologiche. Durante questo periodo le nuove foglie si sviluppano rapidamente, rompendo la vecchia guaina e nella maggior parte delle specie arrivando alla fioritura. Appena le temperature scendono e le giornate si accorciano, in autunno, le innaffiature vanno ridotte ad una, ogni tre-quattro settimane nel corso dell'inverno. Certe specie, come ad esempio Conophytum calculus, iniziano a manifestare rughe evidenti quando hanno bisogno di acqua ed io uso questi segnali come indicatori per determinarne il loro fabbisogno. Intorno alla metà di febbraio, le condizioni migliorano e la frequenza di bagnatura si aumenta ancora una volta; è durante questo periodo che le nuove foglie si formano all'interno di quelle esistenti. Le innaffiature si sospendono ai primi di aprile quando le piante entrano nella loro fase asciutta. Io non bagno i miei Conos, per niente, durante l'estate, ma alcuni coltivatori di successo continuano con piccole bagnature minime, in particolar modo per le specie a testa-piccola. Per favore, prendete nota, che qualsiasi spruzzatura o innaffiatura sulle teste in questo periodo, farebbe liberare i tannini dalla guaina, decolorando le nuove teste in crescita. A me piace che i miei Conos crescano il più carnosi e compatti possibile e per questo è richiesto un pò di nutrimento. Io uso concimi liquidi a basso contenuto di azoto, come il Phostrogen ad esempio, una volta durante l'inizio della primavera per aiutare la formazione delle nuove foglie ed una volta in autunno se le piante non sono state rinvasate.
*Luce*
La bellezza di molti Conophytum dipende dalla colorazione del corpo e per mantenerla è necessaria un'elevata quantità di luce. Anche se lo fate, la quantità e l'intensità di luce in UK è piuttosto bassa e c'è pertanto una tendenza della pianta a diventare molto verde e morbida. Perciò durante l'inverno le piante dovrebbero essere collocate nel posto più luminoso della serra. All'incirca all'inizio di maggio, noi abbiamo spesso i primi giorni caldi e soleggiati dell'estate e si va incontro a frequenti pericoli di scottature. Questo è probabilmente il più grande pericolo nella coltivazione della specie. Non ci si rende conto dell'effetto del sole fino a che le piante non riprendono la crescita in autunno, quando ci si accorge che le teste esposte a sud del cespuglio sono morte. In un tentativo di evitare questo problema, dipingo con una vernice bianca il vetro della serra in aprile, rimuovendola nuovamente in settembre. In alternativa, se avete una piccola collezione, potete spostare le piante in una zona più ombreggiata della serra per l'estate.
*Temperature*
Generalmente io raccomanderei di tenerli in serra per evitare il gelo. In natura, molti dei Conophytum che crescono ad altitudini elevate resistono al gelo ed alla neve, ma ovviamente il clima non è così umido come in UK. Si potrebbero scegliere dei tipi di Conos che riescano a crescere in serre fredde (un amico ha coltivato una forma dal Kamiesberg di C. pellucidum in una casa alpina per diversi anni). La mia serra non scende sotto i 3°C durante l’inverno. Una buona ventilazione è importante, soprattutto in estate, cercando di evitare temperature al di sopra dei 40°C.
*Rinvasi*
Io uso sempre vasi in plastica per i Conophytum; i vasi piccoli di terracotta asciugano troppo rapidamente. Dai 9 cm in su, uso vaschette piuttosto che vasi più alti, perché la maggior parte dei Conos ha un radicamento poco profondo. Piante molto piccole si coltivano meglio in vaso, per evitare di avere troppa composta inutilizzata. Il mio terriccio standard è una miscela in parti uguali di composta John Innes n. 2 (J.I. è una composta sterilizzata a base di terra grassa) e quarzite da 4mm, ma qualsiasi miscela di terriccio organico con materiali particolarmente drenanti è adatta. I Conophytum sono piuttosto adattabili e vale la pena sperimentare miscele adatte alle vostre particolari condizioni. Idealmente le piante dovrebbero essere rinvasate ogni due anni circa, ma io ho piante che non sono state toccate per periodi molto più lunghi. Il miglior periodo per rinvasare è all’inizio della stagione di crescita, luglio-agosto, ma può essere fatto in quasi ogni momento della crescita della piante. Attualmente sembra che ci sia maggior sviluppo dell’apparato radicale durante l’inverno, piuttosto che in autunno. Pulite le radici il più possibile dalla vecchia composta, usando la punta del cartellino o un bastoncino, con un pennello piccolo.
* Parassiti*
Il genere è relativamente libero da parassiti, ma la cocciniglia radicale può attaccarlo a volte. L’irrigazione una volta durante l’autunno, con un insetticida disponibile, è consigliata come profilassi preventiva (imidacloprid è particolarmente efficace come principio attivo). I tripidi dei nostri fiori spesso sono visti sui fiori dei Conophytum, ma sembra che non causino alcun danno. Una nebulizzata con un insetticida per contatto durante la stagione di crescita aiuterà nel controllo. Alcune volte lumache e bruchi di falene iniziano a sgranocchiare le piante ed entrambi è più facile catturarli la notte. L’igiene generale e l’apparenza dei Conophytum si migliora rimuovendo delicatamente le vecchie guaine dopo che le nuove foglie sono fuoriuscite. La rimozione dei fiori secchi evita che possano diventare una fonte di sviluppo della muffa grigia botritis.
*Talee*
Le piante vecchie tendono a perdere vigore ed è meglio separarle per fare delle talee. Potete anche moltiplicare le piante che desiderate, rimuovendo le crescite nuove (corpi/teste) ai margini del cespuglio, ma io trovo più facile togliere la pianta dal suo vaso per farlo. In entrambi i casi si possono prelevare delle talee dopo che le foglie si sono ben sviluppate in autunno. Settembre ed ottobre sono i mesi migliori, poiché le piante sono più vigorose. Ho anche fatto talee più tardi fino a febbraio, ma un piano riscaldante è generalmente necessario per favorire la radicazione durante l'inverno. Una talea dovrebbe consistere in una o due foglie con non più di una coppia di millimetri di gambo al di sotto dei tessuti morbidi. Metteteli in serra, con gli altri vostri Conophytum e mantenete il terreno umido. Non è necessario un germinatoio, un riscaldatore di fondo o un callusing, vanno piantate solo in una miscela adatta. Io uso 2 parti di J.I. no.2, 1 parte graniglia 4mm, 1 parte di perlite). Dovrebbero completare il radicamento entro uno o due mesi.
*Semi*
I semi di Conophytum sono disponibili da molte fonti, le migliori delle quali sono Mesa Garden in New Mexico ed il Mesemb Study Group. Se voleste produrre i vostri semi, dovreste avere, nella maggior parte dei casi, due cloni differenti della stessa specie. Queste dovrebbero essere tenute separate in qualche modo per prevenire impollinazioni non volute. Il polline viene trasferito da un fiore all'altro con uno strumento adatto. Uso il follicolo di un capello umano, ma un baffo di un gatto, una spina di un cactus o una fibra di una rete plastica sono usate da molte altre persone. Appena i fiori sfioriscono, le piante possono essere messe nuovamente con le altre. Le capsule dei semi impiegano molto tempo a formarsi ed io generalmente raccolgo i semi l'agosto successivo. In natura i semi germinerebbero in autunno con le temperature in diminuzione e l'arrivo delle piogge. L'autunno è perciò il periodo naturale per seminare ed invece è il miglior momento per luoghi soleggiati come la California, Grecia e Spagna. Tuttavia per la mia esperienza, le semine germinate in autunno in Inghilterra sono molto inclini ad attacchi fungini e successiva perdita. Ho trovato un compromesso seminando in gennaio. La mia composta è 2 parti di John Innes composta per semi, 1 parte di quarzite da 1 mm, 1 parte di perlite. Si semina sulla superficie della composta in numero di 20-40 semi in un vaso da 5 cm, 100 in uno da 7 cm. Non mi preoccupo di una sterilizzazione ulteriore della composta e neppure uso dei fungicidi. La temperatura per la germinazione non dovrebbe essere troppo alta, 15 – 20°C durante il giorno che scende a 5 - 10°C la notte. Questo scopo può essere raggiunto con una finestra nel riparo scelto o un cuscinetto riscaldante a basso consumo nella serra. I vasi dovrebbero essere tenuti umidi e in una atmosfera chiusa fino a che la germinazione inizi in una o due settimane, per esporli nuovamente alla circolazione dell'aria. Le semine vanno innaffiate e fatte crescere per i primi 15 mesi e per riuscirci vanno tenute in ombra e al fresco da marzo in poi e per tutta l'estate. I cotiledoni di solito seccano ad un certo momento durante l'estate, ma le prime foglie vere irromperanno poco dopo. Io allineo le semine in cassette da un quarto in novembre e molte piante fioriranno nell'autunno successivo quando avranno circa 21 mesi. Io bagno piuttosto frequentemente le semine per aiutarle a crescere il più rapidamente possibile.
*Nomi*
Molte specie di Conophytums sono molto variabili ed il coltivatore deve essere piuttosto abile ad identificare forme particolarmente interessanti. In molti casi ci sono i vecchi nomi latini, che non sono più usati ai nostri giorni anche da botanici più conservatori che vengono in nostro soccorso. Spesso troverete questi nomi nelle liste e nelle etichette fra “virgolette”. Così ad esempio Conophytum ectypum ”tischleri” definisce una forma a fiore-giallo di una specie particolare che generalmente colora in rosa.
La località originale riportata in etichetta è altrettanto importante per identificare varietà attraenti, così se “tishleri”, arrivando da Aribies, dovrebbe avere un corpo verde carico, laddove la forma origina da Eselsfontein è coperta da una rete di linee scure.
*Originale pubblicato nel "Bollettino del Mesemb Study Group".*
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Inviato: Mar 20 Gen 2015, 18:08 Oggetto:
Gianni Mar 20 Gen 2015, 18:08
Grazie Stefy! Io come ho gia' detto non ho avuto molto successo con in Cono... ma non ho mai veramente seguito una scheda di coltivazione (ho sempre fatto a occhio, sbagliando... ).
E grazie Gianna per le foto. Spettacolari come al solito!
Registrato: 01/06/14 17:35 Età: 41 Messaggi: 1266 Residenza: Roma
Inviato: Mar 20 Gen 2015, 19:16 Oggetto:
Stefy Mar 20 Gen 2015, 19:16
...ma io ringrazio tutti voi, spinosi e non... (in questo caso più 'non' ) per i vostri apprezzamenti !!! E grazie a Gianna per l'interessante approfondimento ...sicuramente mi tornerà utile !!!
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