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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 33 Messaggi: 833 Residenza: Vestigné
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Inviato: Lun 15 Apr 2024, 12:49 Oggetto: Semenzai di Sempervivum
RobertoBr Lun 15 Apr 2024, 12:49
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Apro questa discussione solo per condividere qualche parola e qualche foto della riproduzione sessuale nei Sempervivum. Pur essendo un genere diffusissimo direi che è un fenomeno poco documentato, non ho trovato tracce sul forum. D'altronde la moltiplicazione vegetativa è talmente facile che praticamente nessuno si cimenta nella semina e nemmeno io probabilmente ne sarei mai venuto a parte se non si fosse presentata spontaneamente nella mia aiuola, persino in natura i Sempervivum tendono a prediligere la moltiplicazione agamica.
Nel mio caso ho potuto osservare questo comportamento in varie razze di tectorum, mentre per le altre specie che ho in coltivazione probabilmente c'è troppa poca umidità. Anche per il tectorum comunque solo i semi che germinano in micro-nicche favorevoli nei buchi e nelle crepe delle rocce calcaree riescono a sopravvivere alle prime settimane, mentre quelli che germinano sul lapillo o sulla superficie delle stesse rocce finiscono per soccombere velocemente.
 
Ecco un esempio di piantina appena germinata in un piccolo anfratto dove come testimonia anche il muschio che la circonda, si ferma un minimo di umidità necessaria. Il diametro delle piccole foglie cotiledonali che crescono ben appressate al substrato e inferiore al mm
 
Anche se la nicchia è favorevole, le piante sono comunque ancora dipendenti dai capricci del tempo, bastano pochi giorni caldi e secchi per decretarne la morte, ma se il tempo è idoneo la piante inizia lentamente a svilupparsi
 
Dopo un paio di mesi ormai la pianta ha formato una piccola rosetta e a questo stadio è già in grado di sopportare periodi di stress idrico a meno che non siano troppo prolungati o intensi
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Magma Partecipante
Registrato: 07/09/19 16:27 Messaggi: 309 Residenza: Milano
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Inviato: Lun 15 Apr 2024, 14:12 Oggetto:
Magma Lun 15 Apr 2024, 14:12
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Veramente un'ottima documentazione, complimenti In effetti la riproduzione sessuata, pur essenziale alla variabilità genetica in natura, è una mosca bianca in coltivazione. Grazie per la condivisione.
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Rod Prof
Registrato: 26/06/12 09:23 Età: 36 Messaggi: 4059 Residenza: Arco (TN)
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Inviato: Lun 15 Apr 2024, 15:57 Oggetto:
Rod Lun 15 Apr 2024, 15:57
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Molto interessante, in effetti non avevo mai visto foto riguardanti la semina di Sempervivum
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere" |
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Giancarlo Prof
Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 59 Messaggi: 4424 Residenza: Padova
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Inviato: Lun 15 Apr 2024, 21:58 Oggetto:
Giancarlo Lun 15 Apr 2024, 21:58
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Interessante, mi fa venire in mente una mia pianta di Chamaecereus silvestrii nata da seme, in quelle bustine mix di origine non meglio specificata.
Anche quella é una pianta che viene sempre riprodotta dalle porzioni che facilmente si staccano.
_________________ giancarlo |
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Lucz Master
Registrato: 16/08/20 14:32 Età: 20 Messaggi: 1656 Residenza: Edolo, alta Valcamonica
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Inviato: Mer 08 Mag 2024, 19:12 Oggetto:
Lucz Mer 08 Mag 2024, 19:12
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Essendo una pianta da zone a forte stress, ella stessa predilige la riproduzione tramite stolone. Per i sempervivum sulle Alpi, ma come per tutte le piante alpine, riprodursi da fiore è difficilissimo a causa di gelate improvvise che possono capitare anche a stagione avanzatissima, per cui per queste piante è strano ricorrere al seme. Evidentemente nell'aiuola si è ritrovata ad avere una condizione molto favorevole contrariamente alla sua ecologia ed ha ricorso al seme, parecchio inusuale da vedere
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RobertoBr Senior
Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 33 Messaggi: 833 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 09 Mag 2024, 22:52 Oggetto:
RobertoBr Gio 09 Mag 2024, 22:52
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Concordo che la moltiplicazione vegetativa è molto più veloce ed efficiente e soprattutto meno aleatoria di quella sessuale e probabilmente è preponderante sulle brevi distanze
Allo stesso tempo credo che la moltiplicazione sessuale non sia così infrequente in questo genere. In fin dei conti c'è una notevole varietà all'interno delle singole specie e una altrettanto notevole frequenza di ibridi naturali. Inoltre anche all'interno della singola popolazione locale si può riscontrare quasi sempre un certo grado di varianza, e questo non succede con le agamospecie vere e proprie.
Nelle prossime uscite farò più attenzione e spero di riuscire a osservare e documentare se possibile il fenomeno in natura. Ho già in mente una visita ad un vero "santuario" del genere, ma devo vedere se riesco ad organizzarmi.
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