La nostra foto galleria cactofila
La top 100
Forum dove si condivide la passione per cactus e succulente


Marna = Coltivazione Uaild? Parliamone.
Vai a Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo
 
   Indice forum -> Coltivazione
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
pessimo
Amministratore


Registrato: 14/08/10 09:45
Messaggi: 9139
Residenza: Lucca

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 11:13   Oggetto:
pessimo Mer 17 Gen 2018, 11:13
Rispondi citando

Gli Ariocarpus (e non solo) sono coltivati da molti appassionati in composte più o meno minerali e contenenti anche lapillo. Questo non significa che la pianta possa prosperare o stentare ... ricordiamo sempre la grande adattabilità delle piante.
Personalmente non coltiverei mai un Ariocarpus in lapillo 100%, ma non ho mai provato ... e non escludo a priori che, con opportune attenzioni, si possa tentare.
Certo è che nel loro habitat non sono in lapillo … e neppure in pomice Very Happy
Di sicuro li abbiamo coltivati nella classica composta 1/3 lapillo 1/3 pomice 1/3 torba, io l'ho fatto per anni, altri lo stanno ancora facendo … e non posso dire che per colpa di questa composta io abbia perso delle piante.
Ma altra cosa è porsi nell’ ottica di dedicare alla coltivazione di queste piante un substrato (composta) più mirato al loro fabbisogno ... e qui si aprono nuovi scenari. Dei bravi coltivatori, bravi soprattutto a sperimentare cose nuove, bravi ad andare anche contro corrente, hanno cominciato ad usare marna, terra di campo ... suscitando le ormai note obiezioni: "La marna non è mai uguale, la terra di campo pure … ci sono i patogeni, le uova di insetti ..."
Bene, questi bravi coltivatori, però, hanno messo in pratica nuove tecniche di coltivazione, sfatando tra l’altro alcuni “luoghi comuni”, come appunto l’uso della terra di campo.
E pensare che ancora si setacciano gli inerti per rimuovere la parte sottile, qui invece si fa l’esatto contrario.
Hanno ottenuto riscontri molto positivi e difficilmente si possono confutare i risultati.
Alcune pratiche sono così radicate che spesso non ti poni neppure il problema che possano essere magari sbagliate o migliorabili.
Per dare spazio a nuove idee dobbiamo essere curiosi e mentalmente aperti.
Poi dobbiamo fare i conti con quanto detto all’inizio: la straordinaria capacità di adattarsi alle diverse pratiche colturali non aiuta certo a capire se un substrato funziona meglio di un altro. A volte metti lì 4 o 5 piante in composte diverse e dopo un anno ti sembrano tutte cresciute allo stesso modo (provare per credere!). Un test sulle composte, perché possa essere significativo, possa cioè dare delle indicazioni attendibili, si dovrebbe basare su un numero elevato di giovani piante, provenienti da una stessa semina, divise in gruppi di composte diverse, e coltivate per qualche anno alle medesime condizioni.

Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
cmr
Master
Master


Registrato: 17/04/15 09:43
Messaggi: 1196
Residenza: Castelli Romani

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 12:05   Oggetto:
cmr Mer 17 Gen 2018, 12:05
Rispondi citando

Citazione:
Dei "guru" del wild mi hanno consigliato di rimuovere completamente il lapillo dalle composte di Ariocarpus e maggior parte delle messicane.


Secondo me dicono cosi perche non hanno mai trovato il lapillo o non hanno mai avuto il coraggio di sperimentare... Esatto
Però possiamo provarli a convincere con qualche immagine che parli al posto nostro...oppure possono venire a trovarmi!

  Thelocactus hexaedrophorus v. lloydii
    Thelocephala occulta: nemmeno in Cile le piante crescono nel lapillo!
    Aloe peglerae: questo è il mio wild di paragone a cui facevo riferimento nel mio intervento.


_________________
"Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 12:10   Oggetto:
blasquez76 Mer 17 Gen 2018, 12:10
Rispondi citando

Ciao Massimo,
d'accordo al 100% su tutto...solo un punto mi rimane oscuro Dubbioso
Quando abbiamo piante su lapillo, pomice, o altri materiali come zeolite, akadama e chi più ne ha più ne metta, in teoria contrastanti con la teoria WILD/IMITAZIONE NATURA, ma che prosperano meravigliosamente, non si deformano affatto, hanno colori e spinagione adeguati, fioriscono senza problema alcuno, cosa pretendiamo di più da queste piante? E ti garantisco che ne ho e se ne vedono parecchie in giro! Tanto il caffè non lo faranno mai Very Happy Very Happy Very Happy
E perchè arriva prima o poi "qualcuno" che ci dice che così non va bene e che si può sempre e comunque migliorare?
Un salutone a tutti.
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 12:18   Oggetto:
blasquez76 Mer 17 Gen 2018, 12:18
Rispondi citando

Solo ora vedo il post di cmr...che non fa che dar maggior peso al mio quesito!
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
cmr
Master
Master


Registrato: 17/04/15 09:43
Messaggi: 1196
Residenza: Castelli Romani

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 12:50   Oggetto:
cmr Mer 17 Gen 2018, 12:50
Rispondi citando

Italiani: 60 milioni di allenatori di squadre di calcio e quasi lo stesso numero di "guru" di coltivazione. Come hai sottolineato: se il nostro sistema di coltivazione da ottimi risultati perche cambiare? Cominciassero loro a cambiare! LOL


_________________
"Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 13:28   Oggetto:
blasquez76 Mer 17 Gen 2018, 13:28
Rispondi citando

Guarda, io non mi sento ancora nessuno per criticare chi sta facendo della coltivazione di cactacee una ragione di vita! Mi sono confrontato con persone che veramente trascorrono la vita a sperimentare nuove composte, e che a me potrebbero insegnarne veramente tante. Ora però il dilemma posto sopra non me lo leva nessuno....val la pena "massacrarsi di alchimia" per trovare la formula perfetta, quando le piante prosperano alla meraviglia, come ci dimostri con le tue foto, anche nel lapillo e nella pomice?
Personalmente ho deciso di provare qualcosa di diverso, senza alcuna pretesa di ricreare il terreno messicano, per semplice curiosità, e vedere se qualcosa cambia realmente. Poi tirerò le conclusioni Wink
Se poi quella di sperimentare continuamente su centinaia e centinaia di piante è una passione irrefrenabile, ben venga per chi la possiede...a me, spazio e tempo a disposizione non la concedono!
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
Giancarlo
Prof
Prof


Registrato: 21/12/13 17:08
Età: 59
Messaggi: 4410
Residenza: Padova

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 14:59   Oggetto:
Giancarlo Mer 17 Gen 2018, 14:59
Rispondi citando

Ho appena comprato il lapillo, che prima non avevo mai utilizzato, e ora mi dite che non va bene? Intesa
Ognuno ha le sue esperienze alle spalle, ma vi dico che ho perso le radici di molte piante e che alcune di queste sono poi morte, o nel migliore dei casi sopravvivevano appena, mese dopo mese.
Questo nella classica composta 1/3-1/3-1/3, talvolta da me preparata, talvolta comprata nei vivai specializzati.
Soffocate dalla troppa parte sottile, questa è stata la sensazione.
Quelle che ho salvato sono state rinvasate in 80% pomice e 20 sabbia grossa e terriccio, od anche solo pomice 100%.
A me sta bene così, non posso cambiare idea.
Potrei aggiungere un filo di marna, ma niente altro.
La terra di campo mia madre la usava da tanto tempo, da quando neanche ci si sognava di spendere soldi per della terra in sacchetto. Sorriso


_________________
giancarlo
Top
Profilo Invia messaggio privato
pessimo
Amministratore


Registrato: 14/08/10 09:45
Messaggi: 9139
Residenza: Lucca

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 15:25   Oggetto:
pessimo Mer 17 Gen 2018, 15:25
Rispondi citando

Sono d’accordo che non sia una questione di alchimie, si tratta di fare della buona coltivazione. Come ci si arriva? Si può coltivare in piena terra, come faceva CMR, si può coltivare in akadama come fanno i giapponesi, si può coltivare in marna come fa Andrea Cattabriga, si può coltivare in una composta standard ed unica per tutte, in pomice come suggerisce Giancarlo ... non esiste un solo metodo, ancor meno il metodo infallibile, ne esistono tanti.
Per il sottoscritto non è quindi solo una questione di "tecnica di coltivazione", ma anche di scelta personale, adatta al proprio luogo, ma anche al proprio gusto, al proprio tempo libero, ...
Ho sperimentato mille cose, passando come forse tutti dal bilancino per dosare i componenti all'uso della marna in purezza, e poi ad un qualcosa ancora diverso ...
Il bello di questa passione è che, partendo dalla semina, non si finisce mai di imparare ogni giorno qualcosa, è un po’ come se andassimo a scuola in eterno ... difficilmente mi allontanerò da tutto questo.
E, tanto per rimanere in tema, Wild è uno stile di coltivazione, non un manuale del coltivatore e neppure la soluzione ideale per tutti gli appassionati, semmai un’opportunità per provare a osservare le cose da una diversa prospettiva.

Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
Luca
Amministratore


Registrato: 14/07/09 09:10
Età: 51
Messaggi: 7978
Residenza: Bergamo

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 15:38   Oggetto:
Luca Mer 17 Gen 2018, 15:38
Rispondi citando

Io ho sempre usato mooolto lapillo e mai avuto problemi, non avrei alcuna remora a mettere un mio Ariocarpus in puro lapillo.


_________________
Ciao, Luca.
Top
Profilo Invia messaggio privato
blasquez76
Master
Master


Registrato: 25/04/09 15:25
Età: 47
Messaggi: 1327
Residenza: Ancona

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 16:08   Oggetto:
blasquez76 Mer 17 Gen 2018, 16:08
Rispondi citando

Luca ha scritto:
Io ho sempre usato mooolto lapillo e mai avuto problemi, non avrei alcuna remora a mettere un mio Ariocarpus in puro lapillo.


Io pure la pensavo così...."pare" che non siamo del giusto! La mia sarà troppa modestia, ma quando me lo sento dire da certe persone, non so perchè, mi viene da crederci senza tanti ma nè perchè. E non lo dicono per sentito dire, ma perchè hanno ampiamente sperimentato in prima persona!!! Boh, che devo dirvi... ho sempre avuto la tendenza ad ascoltare chi ha più esperienza di me.
Luca

Top
Profilo Invia messaggio privato
Edus
Prof
Prof


Registrato: 07/04/10 11:16
Età: 60
Messaggi: 4849
Residenza: Potenza - 800 mslm

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 17:36   Oggetto:
Edus Mer 17 Gen 2018, 17:36
Rispondi citando

@Gianni, grazie per il chiarimento.
Quindi, se comunque è necessaria una minima parte organica e non vogliamo rischiare marciumi utilizzando una composta totalmente minerale, un minimo di concimazione va data, o no?
Io in genere fertilizzo poco, perché una piccola componente organica la metto sempre (10-20% circa), dopo il secondo anno comincio a fertilizzare, una volta all'anno, dimezzando le dosi consigliate e comunque solo dopo la seconda o terza annaffiatura della stagione. Fino ad oggi ho avuto risultati accettabili, le piante fioriscono regolarmente, non sono particolarmente deformate, ma certamente non sono minimamente paragonabili a quelle in natura, ma dopotutto non fertilizzare in assoluto sarebbe l'approccio corretto? Le piante possono sopravvivere senza alcun apporto di azoto, sono sufficienti i sali minerali rilasciati dalla composta o aggiunti con l'annaffiatura?


_________________
Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Top
Profilo Invia messaggio privato
Giancarlo
Prof
Prof


Registrato: 21/12/13 17:08
Età: 59
Messaggi: 4410
Residenza: Padova

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 18:54   Oggetto:
Giancarlo Mer 17 Gen 2018, 18:54
Rispondi citando

Annaffiatura: con acqua piovana come faccio io non apporta nulla in termini di sali, tranne un pò di PM10 forse. Sorriso
Tu Eduardo non li hai mica i pulviscoli della pianura padana Intesa


_________________
giancarlo
Top
Profilo Invia messaggio privato
Edus
Prof
Prof


Registrato: 07/04/10 11:16
Età: 60
Messaggi: 4849
Residenza: Potenza - 800 mslm

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 19:39   Oggetto:
Edus Mer 17 Gen 2018, 19:39
Rispondi citando

Discorso lapillo: credo sia più una questione di gusti personali, secondo me è un substrato come un altro, perché demonizzarlo? Mica è velenoso per le piante? Dopotutto in natura le piante crescono e prosperano sui terreni vulcanici, anzi ne traggono beneficio, i migliori vini provengono da vigneti coltivati alle pendici di vulcani, certo il terreno non è tutto composto da lapillo e sicuramente non parliamo di succulente, quindi non so se coltivando in lapillo puro la pianta potrebbe addirittura soffrirne, però mi pare un'esagerazione che addirittura la pianta potrebbe morire. E poi, mi sorge un dubbio, siamo sicuri che nessuna delle succulente messicane cresce su terreni vulcanici? Non ricordo dove l'ho letto ma mi pare che qualche mammillaria messicana sia stata trovata in zona vulcanica, il suolo non sarà, anche in questo caso, tutto lapillo ma, sicuramente non muoiono avvelenate!
Comunque anche questa sarebbe una cosa da sperimentare. Dubbioso
La mia esperienza in merito è limitata alla quantità che comunemente si utilizza, quindi circa 30-40%, anzi in passato capitò che lo avessi finito e rinvasai solo con pomice (80-90%) e terriccio (10-20%), il risultato fu disastroso! Annaffiando da sopra la pomice galleggiava e volava dappertutto e poi mi dava l'impressione che si asciugasse molto lentamente, morale della favola: ho aggiunto nuovamente il lapillo e ora tutto funziona!


_________________
Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus


L'ultima modifica di Edus il Mer 17 Gen 2018, 21:06, modificato 1 volta
Top
Profilo Invia messaggio privato
Gianni
Prof
Prof


Registrato: 28/03/13 17:03
Messaggi: 5302
Residenza: San Francisco, California

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 20:57   Oggetto:
Gianni Mer 17 Gen 2018, 20:57
Rispondi citando

Concordo con quanto scritto da Massimo, ma anche da tutti gli altri Very Happy
Penso che esistano composte sicuramente sbagliate, ma che non ci sia un'unica composta giusta. Come sappiamo, ci sono tantissimi altri fattori oltre alla composta: quanto e' ventilato l'ambiente, che tipo di acqua usiamo (durezza, pH, etc), se annaffiamo per immersione o da sopra (la parte sottile della composta viene dilavata piu' rapidamente), e cosi' via.
Riguardo al lapillo, l'ho sempre usato anche io, quando non trovavo la pomice; mai avuto problemi, ma ricordo anche io che qualcuno mi sconsiglio' il lapillo, mi pare perche' troppo ricco in ferro, o altro che non ricordo bene. Ora uso solo pomice come inerte (70-100%) e mi trovo benissimo. Ma non e' che mi trovassi male col lapillo Sorriso

Alla fine conta il risultato, che va osservato sul lungo termine. Come dice Massimo, le piante in generale hanno grande adattibilita', e soprattutto le succulente, visto che immagazinano acqua e risorse nei loro tessuti e possono resistere per anni in condizioni sfavorevoli.

Le piante cresciute in modo wild crescono lentamente perche' le stesse piante in natura crescono lentamente anche loro. E il motivo e' che crescono in condizioni non ideali: poche risorse, troppe radazioni solari, poca acqua.... In condizioni piu' favorevoli crescerebbero in modo diverso, che a noi sembra "innaturale". Senza contare che queste piante non hanno sviluppato le difese contro i vari patogeni che esistono in un suolo piu' ricco di materiale organico. Quelle abbastanza resistenti da adattarsi a un terreno piu' ricco infatti ne ricevono benefici: ad es. quando metiamo le piante in piena terra, esse crescono rigogliose e molto piu' in fretta.

@Edus: si', una composta 100% minerale andrebbe concimata ogni tanto, per fornire azoto e i minerali magari non presenti nell'inerte usato. E' anche vero che certe piante riciclano il materiale organico delle proprie radici, anche tramite l'azione di microorganismi, per cui si procurano la parte organica da sole.
Ovviamente la parte organica del terreno, una volta decomposta da microorganismi, diventa anche lei fonte di minerali, e non solo di azoto organico.

Top
Profilo Invia messaggio privato
Edus
Prof
Prof


Registrato: 07/04/10 11:16
Età: 60
Messaggi: 4849
Residenza: Potenza - 800 mslm

Inviato: Mer 17 Gen 2018, 21:27   Oggetto:
Edus Mer 17 Gen 2018, 21:27
Rispondi citando

Gianni ha scritto:
Le piante cresciute in modo wild crescono lentamente perché le stesse piante in natura crescono lentamente anche loro. E il motivo è che crescono in condizioni non ideali: poche risorse, troppe radiazioni solari, poca acqua.... In condizioni più' favorevoli crescerebbero in modo diverso, che a noi sembra "innaturale". Senza contare che queste piante non hanno sviluppato le difese contro i vari patogeni che esistono in un suolo più ricco di materiale organico. Quelle abbastanza resistenti da adattarsi a un terreno più ricco infatti ne ricevono benefici: ad es. quando mettiamo le piante in piena terra, esse crescono rigogliose e molto più in fretta.

Gianni, direi che hai centrato perfettamente la questione.
Per me questo conclude perfettamente questa discussione! Esatto


_________________
Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi
Indice forum -> Coltivazione Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo
Pagina 4 di 5

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare file
Puoi scaricare file


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it