All' inizio della mia avventura cactofila perseguivo con ossessione quasi maniacale di voler mantenere e volere solo piante perfette, senza alcun segno sull' epidermide e con tutte le spine al loro posto. Sono bastati alcuni mesi di coltivazione per farmi tornare alla realtà, per mille motivi le piante, che stanno vivendo, attraversano mille vicissitudini e riportano sulla loro pelle i segni del tempo. Studiando molte foto di piante in natura ho iniziato ad apprezzare queste cicatrici, testimoni del cursus della pianta e ho capito che è proprio questo il bello. Non dico di avere piante massacrate ma qualche chicco di grandine l' hanno preso, una insolazione pure, qualche spina staccatasi ci sta, un attacco fungino superato pure.... Vederle fiorire splendidamente e incuranti del loro aspetto gli attribuisce un valore aggiunto e ne fa ai miei occhi dei valorosi soldati che si sono meritati i gradi sul "campo di battaglia".

Ti quoto Luca, molto d'accordo

Quoto pure io Luca, anche io ho alcune delle mie prime piante che non se la sono passata bene e ora sono "strancalate" ma continuano a regalarmi stupende fioriture!

Hai proprio ragione!
anche se devo confessare che ci sono alcuni "postumi" che ogni volta che li vedo mi fanno innervosire!! mi viene in mente soprattutto un bel Gymno horstii che non mi ero accorto fosse preda di un attacco di ragnetto rosso ed è stato deturpato...ora, crescendo, piano piano il tutto si sta nascondendo

Io idem, sinceramente cerco ancora di tenere le piante quanto più perfette possibile ma è comunque sia impossibile, spesso basta poco per segnarle. Ho comunque imparato anche io ad apprezzare alcuni piccoli danni.

Gli unici danni che mi fanno impazzire sono quelli che a volte ho ritrovato a causa dell'appetito delle cavallette, gli altri invece non mi creano più alcun problema.

In linea con tutti voi
Le nostre ciccette sono tutte piante vive quindi accettiamo ogni cicatrice della loro crescita

Se ci penso io ho più cicatrici delle mie piante

io tendo ancora a discriminare quelle rovinate
qualche macchia, spine mancanti non sono un problema, nenche i danni da ragnetto rosso che col tempo si camuffano con la crescita delle piante. Ma piante eziolate, con apici rovinati da cui spuntano nuovi polloni, ancora non le tollero. Ogni volta che succede le porto nel giardino dei miei; specie mia mamma non ha nessuna idea di come dovrebbero essere le piante normali e, anzi, apprezza molto quelle "a fungo" ( innesti e obbrobri vari )

Luca,

anche io mi associo, hai perfettamente ragione.

Anche noi portiamo i segni del tempo, e tanti segni, come le piante

ciao