Non pensi che potrebbe gradire una composta 100% minerale, molto calcarea e con l'aggiunta di gesso? Non per fare distinzioni di classe ma di esigenze; ne ho anch'io una mplto piccola e vorrei rinvasarla, quindi mi stavo chiedendo cosa fosse meglio, visto che in ogni caso sono così lente che è difficile capire se è coltivata correttamente o no.
Negli anni le ho trattate tutte allo stesso modo e vedo che in fin dei conti sono state sempre bene, senza troppi scervellamenti ho ed hanno trovato il loro equilibrio.
Ognuno di noi ha fatto vari esperimenti con le composte, qui sta una parte del divertimento della nostra passione, io sono giunto alla personale conclusione che da me giocano una parte importante nella coltivazione altri fattori come l' esposizione, un corretto riparo e riposo invernale, la pulizia delle radici nelle nuove piante e per ultimo una composta base ricca di inerti senza però giocare al piccolo chimico. Fino ad ora mi posso ritenere soddisfatto, le piante stanno alla grande ed in tanti anni ne ho perse davvero poche.
Più o meno sono giunto alla stessa conclusione di Luca, ci si regola un po a occhio su cosa mettere più o meno ma sempre partendo dalla stessa base. Poi se si va sul piano della perfezione allora ci si pongono domande specifiche come Marco che cercava una composta che non macchiasse i suoi astrophytum altrimenti per farle star bene e tirarle su adeguatamente la composta base direi che sia il nostro terriccio universale
Sull'importanza dei fattori climatici, esposizione, riposo invernale, pulizia, ... sono d'accordo, sono anch'io convinto che vengano prima di tutto.
Per quanto riguarda il tipo di inerti e le percentuali, le piante di fatto sono coltivate dagli appassionati in composte molto diverse eppure con ottimi risultati, a dimostarzione della grande capacità di adattamento ai diversi substrati. Quando si parla di ph mi piacerebbe invece fare dei distinguo a seconda del genere in coltivazione.
Il forum, voi tutti, confesso molto volentieri, mi avete fatto ricredere, e non poco, sull'impiego dei vasi di coccio in favore di quelli di plastica, e sto verificando migliori risultati di coltivazione con quest'ultima. Questo grazie al forum, lo ripeto, che ha in qualche modo condizionato e guidato le mie scelte. Posso ringraziare quindi Luca per avermi oggi espresso un'opinione sincera e non banale, e anche te Paolo (credo sia il tuo nome, giusto?) per averla condivisa: questo per me rappresenta una vera, utile ed importante condivisione.
Ciao Massimo,
so il tuo nome perché ho letto qualche post, io sono Paolo.
Parlare di metodi e metterci continuamente in discussione è nostro dovere di appassionati principalmente per crescere, fare sempre meglio insieme.
Io a proposito di ph vorrei saperne molto di più, anzi se hai una mappa delle piante che secondo te hanno esigenze particolari passacela, ne possiamo discutere insieme a tutte le persone esperte nei vari generi.
Per le poche cognizioni che posso mettere a disposizione, ci sono piante come copiapoa, ariocarpus che per me hanno bisogno di terriccio completamente minerale, torba o altre se posso le evito completamente, quindi si parla di terreno molto alcalino. Per la maggior parte delle altre la miscela base sarà tendenzialmente alcalina, e solo per piante a crescita rapida (colonnari) piante di stazza (ad esempio ferocactus) , piante che crescono nei sotto boschi (es. uebelmannia), arbustive o succulente in generale tendo ad aumentare la parte torbosa vado su terriccio non completamente ma abbastanza neutro.
Questo il mio metodo che è molto semplice, cambio percentuali alla composta base per spostare l'ago del ph.
Devo essere sincero, con le piante che vogliono un terriccio più"torboso" non sono mai stato un fenomeno ma molto dipende anche da altri fattori, non solo dalla terra.
Io ad esempio dispongo di acqua molto dura, ragione per cui mi bastano 3-4 innaffiature per far tornare l'ago al punto di partenza.
Come è anche vero che siccome questo tipo di piante generalmente vuole anche cure più frequenti e mirate di cui sono parsimonioso, la riuscita non è proprio felicissima.
Cioè, anche se non sono un fenomeno, posso però dire di non essere un fallimento totale e che le mie colonnari godono di pochi rinvasi ma di ottima salute
Una mappa delle piante con esigenze particolari? Bello, sarebbe interessante, coltivo si con passione ma da pochi anni, magari chi coltiva e si documenta da tanti anni può essere di aiuto, senz’altro più di me. Il mio riferimento al ph riguardava l’assorbimento dei nutrienti. Mi spiego meglio: la disponibilità (e quindi l’assorbimento dei minerali presenti nella composta da parte delle radici) varia in funzione del ph. Livelli di ph estremi possono NON rendere disponibili i minerali presenti nella composta e, pur coltivando e bagnando con attenzione le nostre piante, avere per contro una crescita insufficiente.
Allego uno specchietto preso da wikipedia, sperando che la cosa possa essere di interesse.
non ho mai misurato il ph del terriccio, ma dovrebbe aggirarsi tra 5 e 7 condizione in cui c'è assorbimento, va da sé che un terriccio acido è ricco di nutrienti e invoglia la pianta a mangiare.
Potrebbe essere il ph una sorta di gusto, profumo avvertito dalla pianta. .. quando sulle nostre pietanze non c'è sale, zucchero e condimenti a sufficienza resta difficile mandare giù
È interessante parecchio, comunque non universale per tutte le piante e poi un miglior assorbimento non sempre (piante grasse ) fa bene alle piante. Preferisco far assorbire tanti microelementi e pochi nutrienti che il contrario, insomma darei per buono per tutte le grasse un ph 6.
Oltre alle linee, se ci fossero anche dei valori sarebbe anche più interessante da leggere.
Pulizia un po' difficoltosa per questa cv. di Aloe, ma alla fine ho vinto io. Prima di interrare ho levato qualche foglia alla base che iniziava a marcire. (Vedi)
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