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qualcosa non và?

 
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rosellina50
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Inviato: Ven 09 Lug 2010, 17:01   Oggetto: qualcosa non và?
rosellina50 Ven 09 Lug 2010, 17:01
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qualcosa non và nelle mie piantuzze.... Molto arrabbiato
questa settimana già tre piantine Dubbioso sono andate male..io spero in un recupero dopo averle tagliate e medicate Triste
vi mostro salvataggio Mammillaria (spero) Shocked

  Mammillaria carmenae più della meta "molliccia"
    1° taglio
    2° taglio
    3° taglio
    ciò che resta
    ancora qualche tubercolo (si dice cosi?)
    fungicida rameico
    bagno in piscina
    sempre bagno
    rinvaso sulla sabbia
    anche i tubercoli
    se sono riuscita ha recuperare questa Mammillaria longimamma da un tubercolo ....spero anche nella mammillaria che vi ho appena mostrato


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tatella2000
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Inviato: Ven 09 Lug 2010, 17:26   Oggetto:
tatella2000 Ven 09 Lug 2010, 17:26
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Mi spiace molto per le tue mammi..... per i consigli aspettiamo Beppe...
pensavo come l'hai tenuta la carmenae? so che teme molto l'umidità e il ristagno....


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rosellina50
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Inviato: Ven 09 Lug 2010, 17:29   Oggetto:
rosellina50 Ven 09 Lug 2010, 17:29
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nooooooooo il terriccio era completamente secco


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tatella2000
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Inviato: Ven 09 Lug 2010, 17:37   Oggetto:
tatella2000 Ven 09 Lug 2010, 17:37
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rosellina50 ha scritto:
nooooooooo il terriccio era completamente secco

Certo, ma pensa a qualche settimana fa, quando ancora pioveva spesso...
le mie sono ipotesi eh.... Esatto


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beppe58
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Inviato: Sab 10 Lug 2010, 0:59   Oggetto:
beppe58 Sab 10 Lug 2010, 0:59
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Arriciauu, probabilmene e fusarium.Tutto ok la procedura !! Ricorda sempre che prima dell'ultimo taglio è saggio disinfettare, o sterilizzare a fiamma, la lama.Sulla radicazione dei tubercoli: Mai disperare.. Uno di mamm. uberiformis mi ha generato una nuova piantina solo l'anno successivo. Ciao

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eleonorarossi
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Inviato: Lun 12 Lug 2010, 10:03   Oggetto:
eleonorarossi Lun 12 Lug 2010, 10:03
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complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, sei stata molto brava

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giogio
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Inviato: Lun 12 Lug 2010, 11:20   Oggetto:
giogio Lun 12 Lug 2010, 11:20
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Proprio un bel lavoro. Speriamo bene.


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Inviato: Gio 15 Lug 2010, 11:28   Oggetto:
calimera Gio 15 Lug 2010, 11:28
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Molto arrabbiato Molto arrabbiato Molto arrabbiato Molto arrabbiato maledetto fusarium Molto arrabbiato Molto arrabbiato Molto arrabbiato Molto arrabbiato

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Angel
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Inviato: Gio 15 Lug 2010, 15:15   Oggetto:
Angel Gio 15 Lug 2010, 15:15
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Una curiosità....leggo qua e la che tutti usate il rameico, ma è verderame? se si mi spiegate come lo preparate?

Grazie Sorriso


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beppe58
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Inviato: Gio 15 Lug 2010, 21:07   Oggetto:
beppe58 Gio 15 Lug 2010, 21:07
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Ciao Angel,rameico o verderame sono nomi comuni per indicare i derivati del rame.Sono diversi i composti del minerale in commercio.Copio/incollo da Fitogest in calce i più comuni.
http://fitogest.imagelinenetwork.com/default.cfm
Come tutti i fitofarmaci ha controindicazioni,se non strettamente necessario meglio non nebulizzzarlo su piante in vegetazione in quanto irrigidisce i tessuti e ne blocca temporaneamente la crescita. Sulle piccole nate si rischiano screpolature nell'accrescimento(io ci sono riuscito... Molto arrabbiato Molto arrabbiato ).In forti concentrazioni "brucia" il terriccio,quindi nessun problema se cadono gocce durante il trattamento,ma inzuppare il terriccio è da evitare.
E' praticamente unico in caso di infezioni batteriche(sopratutto l'ossicloruro),è altrettanto valido per medicare e letteralmente "cauterizzare" tagli-ferite-asportazioni.
Vabbè... ho fatto un "lenzuolo" sperando possa essere utile.. Ciao
RAME - IDROSSIDO DI RAME
E' una sostanza insolubile nei solventi organici, dal colore verde-azzurro ad elevato contenuto di rame metallo (50%). Libera in modo massicio ed istantaneo ioni rameici. E' ottenuto trattando una soluzione di solfato di rame con idrossido alcalino in presenza di eccesso di ammoniaca. Rispetto ad altri sali rameici l'idrossido ha migliore prontezza d'azione grazie alla finezza delle sue particelle, maggiore presistenza d'azione e ridistribuzione grazie alla sua capacità di rimobilitarsi sulla vegetazione se presente forte umidità ambientale. Se presente sulla superficie vegetale non viene degradato chimicamente né dalla fotolisi. Agisce sulle crittogame per contatto fogliare come ione rame: è quindi indispensabile che una certa quantità di prodotto si trovi in soluzione nel liquido irrorato sulla vegetazione da difendere. Gli ioni rameici penetrano nella membrana semipermeabile e nella parete chitinosa dei funghi, in special modo delle spore e dei conidi, sostituendo alcuni cationi della prete chitinosa stessa (idrogeno, calcio, magnesio) e denaturando le proteine strutturali ed enzimatiche della membrana cellulare. L'azione del prodotto si esplica soprattutto contrastando la germinazione di spore e conidi (agisce quindi prevalentemente in modo preventivo).
RAME - OSSICLORURO DI RAME
Sostanza attiva che svolge azione di contatto e priva di proprietà endoterapiche. E' dotata di attività fungicida pari a quella poltiglia bordolese, avvalendosi di una penetrazione più rapida e non necessitando dell'aggiunta di calce. L'ossicloruro di rame e calcio è dotato di una pronta azione rispetto all'ossicloruro tetraramico che ha efficienza e persistenza maggiore, ma una più lenta azione biologica. Tra i diversi composti del rame, rappresenta la forma più attiva nei confronti delle batteriosi. Come ione di rame agisce sulle crittogame per contatto fogliare, penetrando nelle spore e nei conidi ed impedendone la germinazione. Agisce quindi in maniera preventiva.
RAME - SOLFATO DI RAME NEUTRALIZZATO
Sale solubile in acqua che, per il suo impiego, viene normalmente neutralizzato con idrato di calce al fine di ridurne l'acidità (il composto è noto col nome di poltiglia bordolese). Il solfato di rame reagisce con la calce portando alla formazione di composti insolubili che rimangono in sospensione nell'acqua. Se il composto ottenuto è acido, il prodotto ha una azione pronta ma poco persistente, mentre se è alcalino è più persistente, ma meno efficace. Oggi esistono in commercio poltiglie bordolesi preparate industrialmente e già pronte all'uso. Si tratta di prodotti che rispetto al solfato di rame risultano di più facile impiego e più rapida utilizzazione.
RAME - SOLFATO TRIBASICO DI RAME
E' una sostanza altamente solubile in acqua con un titolo in rame metallo pari al 25,5%; è caratterizzato da un pH piuttosto acido. Si trova in natura in forma minerale calcantite (sottoforma di cristalli blu triclinici). Tale sale, comunemente, non viene utilizzato in forma pura, ma è neutralizzato con idrossido di calce per ottenere poltiglia bordolese, composto insolubile che rimane in sospensione nell'acqua. L'attività anticrittogamica della poltiglia bordolese deriva dai rapporti tra solfato di rame e idrato di calcio: se si ottiene un composto acido, si ha un preparato di pronta azione ma poco persistente, mentre se è alcalino ha maggiore persistenza ma minore efficacia. Non possiede proprietà endoterapiche. L'attività fungicida è da attribuirsi allo ione rame e si esplica attraverso le medesime modalità che caratterizzano il rame da idrossido
RAME - OSSIDO DI RAME
La sostanza attiva si presentacome polvere alorfa, di alto peso specifico e di un colore che può variare dal giallo al rosso a seguito della tecnica di preparazione e della dimensione delle particelle. E' una sostanza chimicamente insatura, stabile all'aria secca che si ossida gradulamente ad ossido ramico in presenza di umidità. E' insolubile in acqua e nei solventi organici, mentre risulta solubile in soluzioni di acidi minerali e nelle soluzioni di ammoniaca e relativi Sali. E' dotata di buona adesività, in funzione della dimensione delle particelle componenti. In questa forma il rame risulta essere ben utilizzabile esplicando azione supplementare battericida. Agisce sulle crittogame per contatto fogliare come ione rame: è quindi indispensabile che una certa quantità di prodotto si trovi in soluzione nel liquido irrorato sulla vegetazione da difendere. Glio ioni rameici penetrano nella membrana semipermeabile e nella parete chitinosa dei funghi, in special modo delle spore e dei conidi, sostituendo alcuni cationi della prete chitinosa stessa (idrogeno, calcio, magnesio) e denaturando le proteine strutturali ed enzimatiche della membrana cellulare. L'azione del prodotto si esplica soprattutto contrastando la germinazione di spore e conidi (agisce quindi prevalentemente in modo preventivo).

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